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    XIX. Courmayeur Noir in Festival (7-13 Dicembre 2009) - AVATAR, DETECTIVE E ZOMBIES PER LA FESTA DEL NOIR

    Protagonisti Avatar e mutanti, zombies e vampiri, detective e spie, uomini disperati e pericolosi criminali. Tutti insieme si sono dati appuntamento ai piedi del Monte Bianco

    30/11/2009 - La XIX edizione del Courmayeur Noir in Festival (7-13 dicembre 2009) sarà nel segno della varietà di un genere che nessuna teorizzazione ha saputo ancora racchiudere e ordinare in una formula univoca. Avatar e mutanti, zombies e vampiri, detective e spie, uomini disperati e pericolosi criminali si sono dati appuntamento ai piedi del Monte Bianco per una carrellata di emozioni, brividi, risate e incubi, senza smettere mai di indagare e riflettere la realtà.

    Non ci spaventa mettere insieme il divertimento e la passione civile, i nuovi linguaggi e la tradizione – dicono Giorgio Godetti, Marina Fabbri e Emanuela Cascia, “storici” direttori della rassegna – perché è proprio questa combinazione a fare del nostro festival un caso unico, un appuntamento da non perdere tra cinema e letteratura, tra memoria storica e documentazione della realtà, tra fumetto e televisione, tra scoperta e celebrazione. L’anno prossimo ci aspetta la scommessa del ventennale, e abbiamo voluto prepararci mettendo sul piatto tutte le carte del noir”.

    I numeri del Courmayeur Noir in Festival 2009: 29 film (di cui 4 opere prime e 5 opere seconde) tra anteprime, omaggi, documentari; 6 serie televisive; 30 scrittori da tutto il mondo; 4 giornate di incontro e approfondimento; 5 premi per il cinema e tre per la letteratura; 2 laboratori creativi per quel vero e proprio “festival nel festival” che è il MiniNoir, una lecture di Adrian Wootton in onore di Raymond Chandler, una mostra grafica, un concerto, uno spettacolo teatrale, un seminario di critica cinematografica.

    I personaggi di un Festival assolutamente da non perdere (secondo “Variety”): la scrittrice e sceneggiatrice Premio Oscar Diablo Cody con il suo nuovo film, Jennifer’s Body; il bandito Renato Vallanzasca, autore e protagonista del libro-intervista di Carlo Bonini Il fiore del male (Tropea editore); Michael Caine, splendido protagonista di Harry Brown, il film d’apertura di quest’anno; Leonardo Padura Fuentes (vincitore del 'Raymond Chandler Award') immaginifico narratore e libera voce della cultura cubana; Federico Zampaglione, musicista (performer dal vivo con il suo nuovo gruppo 'The Alvarius') e regista (con il suo nuovo Shadow); Carlo Lucarelli e Giancarlo De Cataldo, ispiratori di due episodi della nuova serie di Crimini (Raidue), uno dei quali ambientato proprio tra le nevi di Courmayeur; le creature virtuali di AVATAR, il nuovo capolavoro di JAMES CAMERON che faranno la loro prima apparizione italiana in 3D per una serata speciale del Noir, in contemporanea con la “prima” mondiale del film.

    Il Tema dell’anno proposto a cavallo tra memoria e cronaca, cinema e letteratura, impegno civile e ricerca storica, riguarda questa volta l’anniversario del 12 dicembre 1969, il Giorno di Piazza Fontana. A rievocare quel mistero italiano, a discuterne i risvolti giudiziari e investigativi, ma soprattutto le implicazioni politiche e sociali per la nostra memoria collettiva saranno, insieme a Gaetano Savatteri, in primo luogo il giornalista Paolo Cucchiarelli e il giudice istruttore Guido Salvini, affiancati da saggisti, scrittori, commentatori.

    Altri due spazi di riflessione sono poi in programma: una giornata di confronto sul superamento delle categorie tradizionali del genere e il suo adattamento alla scrittura italiana contemporanea e un incontro con le voci più originali della narrativa sarda, coordinato da Marcello Fois in accordo con il Festival di Gavoi, che prosegue il viaggio attraverso i mille volti dell’Italia in noir.

    I generi e filoni più presenti nelle selezioni di quest’anno: per il cinema, il ritorno in grande stile degli eroi dell’orrore e dell’impossibile tra non morti (l’esilarante parodia Zombieland) e guerrieri del lontano futuro (i paladini delle Mutant Chronicles finalmente approdati al cinema); l’eredità dei classici di celluloide da Jean-Pierre Melville (rievocato da Johnnie To in Vengeance) alla Blaxploitation degli anni ’70 (parodiata in Black Dynamite); la riscoperta del noir sociale e civile con gli immigrati clandestini di Jackie Chan (Shinjuku Incident), gli sradicati delle periferie (La Dame de trèfle), le spie che fecero cadere il Muro (L’affaire Farewell); il dramma psicologico (Demain dès l’aube), le nuove declinazioni del “giallo” italiano con l’esercizio di stile dei Manetti Bros, Cavie e la “maratona” della serie Il mostro di Firenze diretto da Antonello Grimaldi per Fox Crime (partner ufficiale del Festival).

    Analoga versatilità anche nel ventaglio degli scrittori presenti nella sezione La Pagina Buia: la lezione sul noir contemporaneo di James Sallis (che a Courmayeur sarà anche presidente della giuria internazionale per il cinema) e i labirinti dello psycothriller nel nuovo romanzo di Sebastian Fitzek (Il bambino, Elliot); il ritorno di Matt Haig (dopo Il club dei padri estinti) con il raffinato mystery zoomorfo Il patto dei labrador edito da Einaudi e Jonathan Rabb con il suo affresco cinefilo nella Berlino di Fritz Lang (Metropoli, Cairo); il giallo storico a enigma di Carlo A. Martigli (999: L’ultimo custode, Castelvecchi) e le avventure dell’Hercule Poirot indiano di Tarquin Hall (Vish Puri e il caso della domestica scomparsa, Mondadori); la grande tradizione iberica di Juan Madrid (Mele marce, E/O) e i ribelli della nuova Berlino narrati da Zoran Drvenkar in Sorry (Fazi editore). Infine l’esordio nella narrativa di Gianni Canova (Palpebre, Garzanti) e Marco Lombardi (I nuovi amici, Jacobelli), il viaggio tra le voci della “Sardegna in Noir” guidato da Marcello Fois (con Angioni, Bellu, Murgia, Saba, Todde), i cinque finalisti del Premio Giorgio Scerbanenco – La Stampa per il miglior romanzo italiano di genere.

    Cinque i film che concorrono al Premio Mystery della sezione DocNoir (in collaborazione con il Festival dei Popoli) assegnato da una giuria di giovani critici: la ferocia quotidiana al sole messicano di Welcome to Tijuana e il freddo nevoso della repressione in Cecenia narrata in Entre ours et loup, la spaventosa attualità di un massacro che diventa un gioco (Playing Columbine) e il gioco al massacro della ‘Ndrangheta che uccide a Duisburg (Main basse sur l’Europe). Fino all’America politica di appena ieri attraversata dalla follia del “poeta assassino” (Killer Poet) narrato da Susan Gray, l’autrice di Citizen Berlusconi.

    Quattro le attese anteprime cinematografiche del MiniNoir che allinea quest’anno le spassose catastrofi in 3D di Piovono polpette dal libro per ragazzi di Judi Barrett, l’animazione italiana Cuccioli – Il codice di Marco Polo presentato in prima mondiale dall’autore Sergio Manfio, il racconto fiabesco Maga Martina e il libro magico del Draghetto di Stefan Ruzowitzky e la serie tv Casper – Scuola di Paura presentato da Carton Network.

    Cinque le serie della sezione Tv Noir per una celebrazione che è anche un riconoscimento di qualità: in collaborazione con Fox Crime, oltre alla maratona de Il mostro di Firenze si vedranno in anteprima il primo episodio della 10a serie CSI Las Vegas e il pilota di White Collar (la serie attualmente più seguita in Usa) con Matt Bomer protagonista.
    Grazie a CBS si vedrà invece il pilot di The Good Wife prodotta da Ridley e Tony Scott con Chris Noth (il Mister Big di Sex and the City) e Julianna Margulies (E.R.). Dall’Italia infine i nuovi episodi di CRIMINI, ovvero Neve sporca di Davide Marengo da Giancarlo De Cataldo e Niente di personale di Ivano De Matteo da Carlo Lucarelli e Giampiero Rigosi.

    Cinque infine i film dell’omaggio retrospettivo Nero di Spagna ’50 co-realizzato con l’Istituto Cervantes di Milano. Cinque racconti polizieschi di una stagione politica a noi quasi sconosciuta, quella del franchismo trionfante, con titoli come Apartado de Correos di Julio Salvador, Brigada criminal di Ignacio F. Inquino, Distrito Quinto di Julio Coll, Los ojos dejan huellas di José Luis Sáenz (con Raf Vallone e Elena Varzi) de Heredia e A tiro limpio di Francisco Pérez-Dolz (l’unico appartenente ai primi anni ’60).
    Sarà particolarmente interessante il confronto con il noir spagnolo di oggi, reso possibile dalla presenza, nella selezione ufficiale per il cinema, del catalano 25 kilates di Patxi Amézcua e, tra gli ospiti letterari, di Juan Madrid.

    Tra i molti eventi collaterali previsti, oltre al concerto con cui Federico Zampaglione debutta insieme alla nuova formazione The Alvarius e che concluderà il Festival, particolare interesse si conferma per lo Spazio Italia (a cura di Maurizio Di Rienzo), il luogo deputato per “misurare la pressione” al cinema italiano che sempre più spesso si misura con il mystery: film in lavorazione, progetti a cavallo tra piccolo e grande schermo, produzioni low budget e documentari trovano a Courmayeur il proprio spazio di presentazione. Come già è accaduto con i film di Andrea Molaioli (La ragazza del lago), Ago Panini (Aspettando il sole), Vincenzo Terracciano (Tris di donne e abiti nuziali), Gabriele Salvatores (Come dio comanda), Francesco Patierno (Donne assassine).

    Ci sono poi: la mostra d’immagini a cura dell’Istituto Europeo di Design di Milano che propone i lavori degli allievi per la graphic novel Pece; i laboratori di animazione per ragazzi a cura dello IED; gli incontri di scrittura creativa (con Valeria Montaldi), illustrazione (con Matteo Gubellini), cinema (con i Manetti Bros.); le presentazioni al MiniNoir dei nuovi libri di Alessandro Gatti e Pier Domenico Baccalario e dello spettacolo teatrale per ragazzi La favola dei cambiamenti del Teatro di Aosta; il seminario europeo di critica cinematografica promosso dalla Regione Valle d’Aosta (Assessorato alla Cultura), lo stage per studenti universitari del DAMS di Torino.

    Il manifesto del 2009 è dell’artista americano che si cela sotto lo pseudonimo orwelliano di Winston Smith; quello del MiniNoir di Enrico Sangiorgio (IED Milano); la nuova sigla del festival è realizzata da Frame by Frame.

    Il Courmayeur Noir in Festival è una realizzazione STUDIO Coop; è diretto da Giorgio Gosetti, Marina Fabbri, Emanuela Cascia, è promosso dalla Direzione Generale Cinema del Ministero Beni e Attività Culturali e dalla Regione Autonoma Valle d’Aosta (Assessorato al Turismo), insieme al Comune di Courmayeur, Aiat Monte Bianco e Fox Crime.

    I premi per la letteratura:

    Raymond Chandler Award
    Premio Giorgio Scerbanenco - La Stampa
    Premio Alberto Tedeschi - Mondadori

    I premi per il cinema:

    Leone Nero per il Miglior Film
    Premio Speciale della Giuria
    Premio per la Miglior Interpretazione
    Premio Mystery Docnoir
    People’s Choice Award Fox Crime

    I FILM IN PROGRAMMA

    SELEZIONE UFFICIALE - CONCORSO

    25 Kilates (25 Carats) di Patxi Amézcua
    Spagna, 2009, 86’ – con Francesc Garrido, Aida Folch, Manuel Morón
    Distribuzione internazionale: Imagina International Sales
    Il noir degli anni 2000: adrenalinico, veloce, selvaggio, mediterraneo.
    Una fauna variopinta di delinquenti nella giungla d’asfalto che è la grande città, tutti stanchi della vita che conducono, tutti desiderosi di fare l’ultimo colpo, il grande colpo. Una borsa piena di gioielli potrebbe essere la soluzione.
    Regista esordiente, Amézcua ha vinto con questo film tutti i maggiori premi al Festival di Malaga

    Harry Brown di Daniel Barber
    Regno Unito, 2009, 97’ - con Michael Caine, Emily Mortimer, Iain Glen
    Distribuzione internazionale: HanWay Films
    Si fa largo un nuovo ritratto dell’ambigua rabbia dell’uomo solo, tra Il giustiziere della notte e Gran Torino.
    Harry Brown ha 76 anni, è pensionato ed è stato un marine. Oggi vive da solo in un quartiere popolare turbolento, dove imperano il crimine e lo spaccio di droga. Il suo unico impegno è giocare a scacchi al pub con Leonard. Quando il suo amico viene ucciso e la polizia sembra inerme, decide di reagire per conto proprio.
    Opera prima di uno dei più famosi registi inglesi nel settore pubblicitario, Harry Brown ha avuto la sua prima presentazione pubblica allo scorso Festival di Toronto.

    La Dame de trèfle di Jérôme Bonnell
    Francia, 2009, 100' – con Malik Zidi, Florence Loiret, Marc Barbé, Nathalie Boutefeu, Marc Citti, Judith Rémy, Jean-Pierre Darroussin
    Distribuzione internazionale: Le Pacte
    Quando il noir è una storia di famiglia, di povertà e disperazione.
    Aurélien e Argine non sono mai riusciti a separarsi. Fratello e sorella vivono insieme da sempre. Lui si guadagna da vivere con un commercio illegale di metallo rubato. Lei vorrebbe restarne fuori. Ma una notte si presenta a casa Simon, il complice di Aurélien, braccato dalla polizia. Vuole soldi in cambio del silenzio, minaccia. Per Aurélien è l’inizio di un vortice di violenza che lo attrae come un ingranaggio micidiale, solo di fronte alla sua ferocia inconsapevole.

    L’Affaire Farewell di Christian Carion
    Francia, 2009, 112’ - con Emir Kusturica, Guillaume Canet, Alexandra Maria Lara, Niels Arestrup, Willem Dafoe
    Distribuzione internazionale: Pathé Distribution
    Prima che il Muro cadesse… Il vero caso della spia che costrinse il “falco” Reagan a venire a patti col “comunista” Mitterrand. Dal regista di Joyeux Nöel, candidato all’Oscar nel 2006.
    Mosca, anno 1981. Il colonnello Grigoriev (nome reale: Vladimir Vetrov) del KGB, disgustato dalla decadenza irreversibile dell'Unione Sovietica, decide di fare qualcosa di importante per cambiare il mondo. Al contrario di chi fugge e chiede asilo politico, il colonnello resta all'interno del sistema passando agli occidentali informazioni capitali per lo spionaggio sovietico. Il suo referente è Pierre, un ingegnere francese che si trova invischiato in un gioco più grande di lui. All’operazione viene dato il nome in codice “Farewell”, “Addio”: sarà uno dei momenti cruciali che porteranno alla fine della Guerra Fredda e all'avvento della Perestrojka.

    Demain dès l’aube (Tomorrow at Dawn) di Denis Dercourt
    Francia, 2009, 100’ – con Vincent Perez (Mathieu), Jérémie Renier (Paul), Aurélien Recoing (Captain Déprées)
    Distribuzione internazionale: Films Distribution
    Un racconto di feroce violenza sotto il manto della normalità. Dall’autore de La Voltapagine.
    Paul e Mathieu sono fratelli. Mathieu è un pianista affermato, mentre Paul, il più giovane, è entrato a far parte di un ristretto circolo di appassionati di giochi di ruolo che amano ricostruire i combattimenti dell’esercito napoleonico con tanto di costumi e oggetti d’epoca. Ma il gioco, a volte, può essere più serio e pericoloso della realtà…

    Benvenuti a Zombieland (Zombieland) di Ruben Fleischer
    USA, 2009, 88’ – con Jesse Eisenberg, Woody HarrelsonBill Murray (Himself), Derek Graf (Clown Zombie)
    Distribuzione italiana: Sony Pictures Releasing
    E’ il fenomeno dell’anno. Siamo tutti zombies. Quasi quasi è meglio riderne…
    Il mondo è già invaso dagli zombies, la popolazione è diventata un esercito di morti viventi e i pochi superstiti faticano a rimanere sani. Columbus in particolare ha messo a punto una serie di regole da seguire scrupolosamente che sembrano mantenerlo in vita nonostante l'aspetto non certo da uomo d'azione. Chi invece con l'azione ci va a nozze è Tallhassee (nel film tutti si chiamano con il nome della loro città, come in guerra), cowboy fuori dal tempo esaltato dall'atmosfera da fine del mondo e fiero massacratore di zombies. Sul loro percorso verso un ovest presumibilmente libero da zombies troveranno Little Rock e Wichita, due sorelle tutt'altro che indifese…
    Premio del pubblico al Festival del Fantastico di Sitges.

    Black Dynamite di Scott Sanders
    Stati Uniti, 2009, 90’ – con Michael Jai White, Arsenio Hall
    Distribuzione internazionale: T&C Pictures
    Un uomo solo contro la criminalità. Ma non c’è da prenderlo troppo sul serio…
    C’erano una volta Shaft e i suoi fratelli. La Blaxploitation degli anni ’70 ritorna col suo turbinio di insensatezze, colori, adrenalina e ingenuità. Ma questa volta possiamo anche riderne. Black Dynamite è un ex agente della CIA. Quando il gangster noto come “The Man” fa assassinare suo fratello, il durissimo, supercool e supersexy Black Dynamite scende in campo.
    Dj popolarissimo col nome di Suckapunch, Sanders ha esordito nella regia nel 1998. Il suo ultimo lavoro è stato presentato al Sundance e al Tribeca Film Festival con grande successo

    Skjult (Hidden) di Pål Øie
    Norvegia, 2009, 96’ - con Kristoffer Joner, Cecilie Mosli, Karin Park
    Distribuzione internazionale: NonStop Sales
    Quando l’incubo si fa fin troppo reale. Prosegue la fresca tradizione dei racconti gotici che hanno trovato la loro nuova patria nella quiete apparente della Scandinavia. Pål Ǿie è stato di recente consacrato come il maestro incontrastato della paura nel cinema norvegese grazie alla conferma della sua opera d’esordio (Dark Woods, 2003).
    Kai Koss fa ritorno a casa dopo 19 anni. Ha lasciato il suo villaggio per sfuggire all’ombra feroce di una madre tiranna e alla sua morte vuole solo vendere la casa di famiglia e scordare il passato. Ma l’eredità di quel passato grava su di lui come una maledizione, temuta anche da tutti quelli che lo hanno conosciuto in gioventù. Quando due ignari campeggiatori scompaiono nel nulla Kai scopre che gli eventi sfuggono al suo controllo e che ci sono cose che non si possono dimenticare…

    Vengeance di Johnnie To
    Hong Kong, 2009, 108’ - con Johnny Hallyday, Sylvie Testud, Anthony Wong
    Johnny Hallyday impugna la pistola di Frank Costello. Ma non è più il tempo delle “facce d’angelo”.
    Distribuzione italiana: Fandango
    Johnny Hallyday impugna la pistola di Frank Costello per uno dei più carismatici autori di Hong Kong. Ma non è più il tempo delle “facce d’angelo”.
    Una donna, un uomo, due bambini. Lei di origine francese, lui cinese. Suona il campanello della porta, tre uomini armati fanno irruzione e aprono il fuoco compiendo una strage. Solo la donna si salva e chiede a Costello, un padre lontano e disperato che nel passato è stato un killer infallibile, una sola cosa: vendetta.

    Shinjuku Incident di Derek Yee
    Hong Kong, 2009, 120’ - con Jackie Chan, Naoto Takenaka, Daniel Wu,
    Distribuzione italiana: Minerva
    Jackie Chan fa sul serio, clandestino solitario contro la mafia degli Yakuza.
    Nel 1990, Steelhead emigra clandestinamente dalla Cina in Giappone per cercare la sua fidanzata Xiu Xiu. Per sopravvivere, Steelhead e il suo amico fraterno Jie si prestano a ogni tipo di lavoro umile e malpagato. La vita nel quartiere cinese di Shinjuku è dura anche per i forti conflitti etnici con i giapponesi e per i soprusi che gli immigrati devono subire da parte dei mafiosi del posto. Steelhead convince i suoi amici a organizzarsi e ad aiutarsi reciprocamente.

    FUORI CONCORSO

    Diamond 13 (Diamant 13) di Gilles Béhat
    Belgio/Lussemburgo/Francia, 2009, con Gérard Depardieu, Olivier Marchal, Asia Argento
    Distribuzione italiana: Moviemax
    Noir all’inizio era una parola francese. Il genere ritorna a casa.
    Mat è un poliziotto alla 13ma divisione della polizia criminale. Uomo solitario e inaffondabile, attirato dagli abissi e ossessionato dai suoi fantasmi. Fino al giorno in cui, in seguito alla telefonata del suo vecchio amico Franck, il suo destino si capovolge. Franck gli propone un piano, o meglio IL piano: il furto di una somma di denaro sporco e facile, un colpo infallibile.
    Ritornato alla regia per il cinema con questo film dopo 20 anni di assenza, Gilles Béhat ha firmato, tra l’altro, nel 1984 Rue Barbare tratto dall’opera di Philip K. Dick.

    Mutant Chronicles di Simon Hunter
    USA, 2008, 111’ – con Thomas Jane, Benno Fürmann, John Malkovich
    Distribuzione italiana: Minerva
    Dal gioco di ruolo più famoso del mondo, una saga che sulla rete è già oggetto di culto.
    Nel XXIII secolo la Terra è devastata da guerre, fame e malattie. Quattro Corporazioni – Capitol, Bauhaus, Mishima e Imperial – si contendono le poche risorse naturali rimaste. Durante uno scontro, le esplosioni distruggono un antico sigillo, che impediva l’accesso a una macchina sepolta nelle viscere del sottosuolo da migliaia di anni. La macchina, si suppone d’origine diabolica, trasforma gli uomini in demoni e ben presto il genere umano rischia di venire sopraffatto dalle orde mutanti.
    Dopo un esordio folgorante a soli 7 anni, Simon Hunter si è confermato con documentari e cortometraggi, fino al suo lungometraggio sperimentale d’esordio, Lighthouse. Nel 2001 ha vinto il Saatchi & Saatchi New Directors Showcase.

    Jennifer’s Body di Karyn Kusama
    USA, 2009, 102’ – con Megan Fox, Amanda Seyfried, Adam Brody
    Distribuzione italiana: 20th Century Fox
    La mangiatrice d’uomini può avere un volto angelico. Ma ha anche fame…
    Jennifer è una bellissima cheerleader mentre l'amica del cuore Needy è una timida nerd che frequenta il suo primo amore, Chip. Una sera, Needy accompagna Jennifer a un concerto dove la cheerleader spera di conquistare Nikolai, il cantante di un gruppo rock. L'esibizione è tragicamente interrotta da un incendio nel locale. Jennifer, piuttosto stordita, accetta di entrare nel furgone della band. Dopo quella notte, la ragazza non sarà più la stessa.
    Karyn Kusama ha debuttato nel 2000 ed è anche regista di Ǽon Flux con Charlize Theron (2004).
    “La cosa divertente è che quando ho iniziato a scrivere la sceneggiatura volevo che venisse fuori un film molto dark, tradizionalmente brutale, ma ho capito circa a un terzo della prima stesura che non ero in grado di farlo, perché il lato divertente di me continuava a insinuarsi nella scrittura. Sarà perché ho un senso dell’umorismo molto macabro e tante cose che nei film dovrebbero essere paurose in realtà mi fanno morire dalle risate”. (Diablo Cody)

    Cavie di Antonio e Marco Manetti (Manetti Bros.)
    Italia, 2009, 105’ – con Alexandra Antonioli, Janet De Nardis, Fabio Ferrante, Elena Lyshchik, Alessia Forcinelli, Marco Valerio Mancini, Claudia Federica Petrella, Paco Rizzo, Barbara Saba, Marco Santinelli, Giuseppe Tafuri, Patrick Tasgian
    Produzione: DarkSide, CSC – Scuola Nazionale di Cinema
    Un tour de force, una scommessa vinta per gioco: due registi, uno stage di recitazione, un esperimento di cinema autoprodotto per insegnare come si fa…
    Sei persone, nulla in comune tra loro, si risvegliano ammanettati nel retro di un camion. Scaricati in un bosco senza motivo, nessun indizio né cibo, solo una cassa piena di armi ed un libro “Vincere in guerra” di Brian Hill. Non c’è via di fuga, non sono soli, qualcuno dà loro la caccia, ed il bosco si tingerà di sangue. Dovranno scegliere se essere prede o cacciatori, uomini o…cavie.
    Vincitori al MystFest (DeGenerazione, 1995) e al Noir in Festival (Piano 17, 2005), i Manetti Bros hanno all’attivo anche il successo televisivo de L’ispettore Coliandro.

    Shadow di Federico Zampaglione
    Italia, 2009, 75’ - con Jake Muxworthy, Karina Testa, Ottaviano Blitch, Chris Coppola, Nout Arquint
    Produzione: Ellemme Groups
    I fantasmi, per lo più, si nascondono nel nostro inconscio. Ma se prendono vita…
    David, un reduce dal fronte iracheno, parte per l'Europa per mettersi alle spalle la tremenda esperienza della guerra. In un affascinante quanto misterioso luogo di montagna incontra Angeline. Muniti di biciclette e tende, i due giovani esplorano un luogo incantato dove aleggiano antiche leggende. Presto il contesto naturale si trasforma in un incubo, con due cacciatori che li inseguono per ucciderli e un nemico ancor più oscuro ad attenderli. Per David è il brusco risveglio in una realtà che voleva dimenticare.
    Opera seconda del leader dei Tiromancino, dopo Nero Bifamiliare.

    ASPETTANDO 'AVATAR'

    AVATAR di JAMES CAMERON (backstage & footage)
    USA, 2009, 166’ – con Sam Worthington, Zoe Saldana, Michelle Rodriguez, Stephen Lang, Sigourney Weaver, CCH Pounder, Giovanni Ribisi, Joel Moore
    Distribuzione italiana: 20th Century Fox

    Gli Avatar sono finalmente tra noi. Creature magiche, proiezioni di noi stessi portate alla vita dal regista più visionario dei nostri tempi. In contemporanea con la “prima” mondiale del film, a Londra, gli Avatar sbarcano sul Monte Bianco.

    AVATAR ci porta in un mondo nuovo e spettacolare al di là di ogni immaginazione, dove un eroe ribelle si imbarca in un’avventura epica, che alla fine lo vedrà combattere per salvare il mondo alieno che ha imparato a chiamare casa. Il film era stato concepito da James Cameron, il regista Premio Oscar per Titanic, 15 anni fa, quando non esistevano ancora gli strumenti necessari per dare vita alla sua visione. Ora, dopo 4 anni di lavorazione, AVATAR, un film 'live action' con una nuova generazione di effetti speciali, offre un’esperienza cinematografica a 360 gradi, assolutamente innovativa, dove la tecnologia rivoluzionaria creata per la realizzazione del film si fonde completamente con l’emozione pura dei personaggi, penetrando nel flusso della storia.

    Per ulteriori dettagli: www.noirfest.com

    LA REDAZIONE

    Nota: Si ringraziano Patrizia Wachter e Arianna Monteverdi (StudioSottocorno); Daniela Basso (Ufficio Stampa per la Letteratura)


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