Harrison Ford chiede scusa a Brad Pitt: 'È stata colpa mia'
Sguardo retrovisore: le schegge più urticanti di una lunga carriera! Scuse postume! Meglio tardi che mai! Note del direttore di redazione alla fine dell'articolo
05/06/2023
- Saranno gli 80 anni (e il 13 luglio saranno 81). O la Palma d'Oro d'Onore ricevuta a sorpresa all'ultimo Festival di Cannes. Ma Harrison Ford sta «rileggendo» la sua carriera da superstar con un occhio diverso. Più «aperto» a quelli che furono i contrasti (oggi leggendari) sui set dei film che ha interpretato.
Così, dopo aver confermato i disaccordi con Ridley Scott sul set di Blade Runner, adesso è tornato su L'ombra del diavolo. Il trailer di L'ombra del diavolo con Brad Pitt e Harrison Ford L'ombra del diavolo è un thriller politico del 1997. Protagonisti Harrison Ford e Brad Pitt. Regia: Aland J. Pakula. Un regista esperto, famoso per Tutti gli uomini del presidente, Una squillo per l'Ispettore Klute (Oscar a Jane Fonda). Presunto innocente, Il rapporto Pelican. Tra i protagonisti della New Hollywood Anni 70, aveva cominciato come animatore e produttore (il suo Il buio oltre la siepe, vinse 3 Oscar). Morì nel 1998, per un incidente d'auto. L'ombra del diavolo resta il suo ultimo film. Non all'altezza dei suoi titoli precedenti. Addirittura «maledetto». E non per colpa sua...
La trama di L'ombra del diavolo, con Brad Pitt e Harrison Ford: Harrison Ford è «tornato» su quel set. Il film raccontava la storia di un terrorista dell'IRA (Pitt) che arriva in America per acquistare armi per l'esercito di liberazione nord-irlandese. Sotto mentite spoglie, si fa ospitare da un poliziotto irlandese di New York (Ford) che non conosce la sua vera identità. E che lo accoglie come fosse il figlio maschio che non ha mai avuto. Ma che, quando il giovane eliminerà gli agenti segreti inglesi che vogliono fermarlo, dovrà scegliere da che parte stare... Sulla carta, un bel film sul dilemma morale del terrorismo. E della «razza». Anche del peso della Storia. Con due divi all'apice della notorietà. E un regista, appunto, specializzato.
In realtà, quando guardate L'ombra del diavolo, vi accorgete subito che niente va come sarebbe dovuto andare. A partire dalla non chimica tra le due superstar. La dichiarazione di responsabilità di Harrison Ford. A differenza che con Robert Redford (un film per tutti: Spy Game), Brad Pitt e Harrison Ford proprio non si «trovarono».
Oggi Harrison Ford non solo conferma, ma si attribuisce la responsabilità. «Imposi la mia opinione»: sottinteso, senza ascoltare la sua... Tutto vero, quindi. La tensione, i litigi, il «povero» Pakula in mezzo ai due fuochi... «Prima di tutto, voglio dire che ammiro Brad Pitt», riporta "Entertainment Weekly". «È un attore meraviglioso e un gran bravo ragazzo. Ma davvero all'epoca ci fu tensione, tra noi. Non riuscimmo a metterci d'accordo neppure sul regista: solo quando ci proposero Pakula, trovammo un accordo e firmammo entrambi. Io lo conoscevo (avevano girato insieme Presunto innocente, ndr). Brad no. Inoltre io volevo che il mio personaggio avesse la stessa complessità del suo. Lo trovavo troppo «monodimensionale» e chiesi degli interventi. Il personaggio di Brad invece era già più ricco. Io non volevo che fosse solo una lotta tra il Bene (il mio vecchio poliziotto) e il Male (il suo terrorista) e così proposi dei cambiamenti. Fu aggiunta la storia del mio partner che aveva ucciso, per sbaglio, un ladro davanti ai miei occhi. Continuavamo a cambiare sceneggiatura. In più, io e Brad non eravamo d'accordo su nulla. Adesso mi rendo conto che fu la mia fermezza nel non voler assolutamente accettare il suo punto di vista a rendere il clima pessimo».
Un set maledetto. Fu proprio "Entertainment Weekly", nel 1996, a svelare quello che stava accadendo sul set. Uno dei set più «difficili» della storia di Hollywood. Con un budget che lievitò da 70 a 100 milioni di dollari. E in più, a causa dei contrasti, la lavorazione sforò i tempi stabiliti. Brad Pitt fu costretto a far slittare l'inizio delle riprese del successivo Sette anni in Tibet. E ancora oggi la domanda è: ma chi è il protagonista di L'ombra del diavolo? Harrison Ford o Brad Pitt? La questione fu proprio questa: uno scontro tra EGO titanici... Che stritolò un regista. E un film...
Fonte: msn.com da Style, Storia di Antonella Catena (5 Giugno 2023) (© Foto Getty)
Nota di commento di Patrizia Ferretti (direttore responsabile di 'CelluloidPortraits') a queste 'note postume', che sanno tanto di pubblicità retroattiva da star!
I contrasti sul set sono spesso snervanti tanto quanto costruttivi ed efficaci per il risultato finale di un'opera! L'Ombra del diavolo portata al cinema, contrasto più contrasto meno, evidenzia una sola cosa: che vi sono due primi protagonisti sul campo e un co protagonismo di contorno più che dignitoso. Dunque chiedersi chi è il protagonista ne L'ombra del diavolo - Harrison Ford o Brad Pitt - non ha senso logico. Quanto alla regia del mai compianto abbastanza Pakula, ha qui evidentemente fatto quanto è bastato per sfumare ogni contrasto a pellicola ultimata!
Una gran bella pellicola, quando il cinema si nutriva di grandi protagonisti e di grandi storie, ben orchestrate, e faceva volentieri a meno di supereroi da fumetto! Il collante emotivo tra Brad Pitt ed Harrison Ford nel film è di quelli ad alta tensione, ma non certo per i pruriti da combattimento tra galli sul campo: semmai per le variabili del sentimento che lega i loro personaggi in seno alle circostanze e che trasuda tutto il rigore del dovere del poliziotto nei rispetti di un terrorista, tanto quanto l'affetto quasi 'paterno' nei confronti della sofferenza di questo 'figlio mancato' che all'età di soli otto anni ha visto trucidare il proprio padre davanti ai propri occhi.
Andatevi a rivedere gli inizi del film e ritroverete il tocco magico della regia Pakula che, in un solo fotogramma ha sintetizzato il passaggio dall'età infantile a quella da adulto del personaggio di Pitt. Tre artisti all'opera - Pitt-Ford-Pakula - per uno spettacolo emotivo da urlo, celebrato da musiche da sogno!
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