64a MOSTRA DEL CINEMA: 'APPEAL' E GLAMOUR SEMPRE PIU' A STELLE E STRISCE. TRA GLI OMAGGI MADE IN ITALY IL MITICO WESTERN NOSTRANO
Appuntamento al LIDO DI VENEZIA dal 29 Agosto all'8 settembre
08/08/2007
- IO NON SONO QUI
Io non sono qui, che è uno dei titoli ‘In Concorso’ e che ha come soggetto Bob Dylan, film diretto da Todd Haynes, forte di un cast stellare, con Richard Gere, Cate Blanchett, Heath Ledger, Julianne Moore, Christian Bale e Charlotte Gainsbourg, potrebbe ben rispondere alla identità dimensionale del Cinema Italiano alla 64° Mostra del Cinema di Venezia, ridotto a tre sole unità: Nessuna qualità agli eroi, di Paolo Franchi, L’ora di punta, dell’immancabile Vincenzo Marra - dopo Vento di terra alla 61° e L’udienza è aperta dello scorso anno - Il dolce e l’amaro di Andrea Porporati.
La celluloide made in Italy nicchierebbe parecchio alla 64° Mostra se non fosse per alcune prestigiosissime rivisitazioni di un glorioso passato: Sergio Leone in testa con Per un pugno di dollari, ovvero, il lancio epocale del genere ‘spaghetti-western’, cui si attinge sempre volentieri perché non perde certo di valore col tempo, anzi, lo acquista, meglio se sulla scia di un bel restauro.
E c’è da osservare che non siamo a Los Angeles e neppure a Toronto, o, magari, a Cannes. Non si tratta di cinema nostrano che va in gita fuori porta, dunque. No, gioca in casa, eppure, notevolmente in sordina. In sordina perché tra le righe di un pentagramma, per così dire, ‘minore’, suonano per la verità altre sinfonie made in Italy: si tratta di alcune pellicole aggiuntive, magari doc, nel senso di documentario. E’ il caso, ad esempio, proprio nella sezione ‘Orizzonti Doc’, di Madri di Barbara Cupisti, là dove l’occhio è puntato su quei conflitti e drammi privati che raccontano la Storia, attingendo ad una cornucopia stracolma di testimonianze, delle tante madri “che vivono nella terra dilaniata dalla guerra infinita”.
C’è anche da dire però che Venezia ormai non è più l’unica prestigiosa vetrina del cinema italiano. Dallo scorso anno, quando è comparso l’evento alla sua prima edizione, c’è ora ‘la seconda occasione’: quella con ‘Cinema. Festa Internazionale di Roma’, che aprirà di nuovo i battenti per la nuova Kermesse annuale, il prossimo 18 ottobre per richiuderli il 27.
Non è del resto il primo anno che alla Mostra di Venezia - al di là delle vittorie dei vari Leoni d’Oro, d’Argento o delle Coppe Volpi, là dove spirano spesso venti d’Oriente - la fiaccola di maggiore attrazione brucia a favore della bandiera a stelle e a strisce, in corsa per la staffetta con la bandana anglosassone. Il che non ci dispiace affatto, soprattutto quando si tratta di buon cinema.
Beh, quest’anno, al di là di chi e come raggiungerà di fatto il Lido di Venezia per presentare il proprio film in prima persona, si attendono le pellicole di Joe Wright (Espiazione-Atonement), film di apertura con Keira Knightley, James McAvoy e Vanessa Redgrave, di Wes Anderson (The Darjeeling Limited), con Adrien Brody e Angjelica Huston, di Kenneth Branagh (Sleuth), con Michael Caine e Jude Law, di Brian De Palma (Redacted), di Andrew Dominik (L’assassinio di Jesse James), con Brad Pitt, Casey Affleck e Sam Shepard, di Tony Gilroy (Michael Clayton), con George Clooney, Tilda Swinton e Sydney Pollack, di Paul Haggis (In the Valley of Elah, con Tommy Lee Jones, Charlize Theron e Susan Sarandon e, per l’appunto, di Todd Haynes (Io non sono qui), citato all’inizio, con il condensato di stelle in celluloide che vi abbiamo già presentato. Tutte pellicole anglo-statunitensi ‘In Concorso’ alla 64° Mostra. Più internazionale la produzione del film di Ken Loach (It’s a Free World) in cui compaiono Gran Bretagna, Germania, Spagna e, pure l’Italia.
Immancabile poi, la nuova ondata di asiatici con il ritorno d’autore di Takeshi Kitano (Kantoku Banzai!/Glory to the Filmmaker!) e di Ang Lee (Lust Caution) e, per restare sul registro dei veterani lagunari, questa volta di marca francese, scorgiamo anche Eric Rohmer e, fuori concorso, Claude Chabrol, in buona compagnia ancora con altri anglo-statunitensi: Woody Allen (Cassandra’s Dream) per esempio, affiancato da Richard Shepard (The Hunting Party), con Richard Gere e Diane Kruger, produzione mista che unisce gli USA a Croazia e Bosnia Erzegovina. Completano la lista Shari Springer Berman e Robert Pulcini (The Nanny Diaries/Il diario di una tata), con Scarlett Johansson, Laura Linney, Paul Giamatti e Chris Evans.
Quello in cui sembra eccellere in ricchezza la 64° Mostra sono i vari Eventi più o meno Speciali e gli Omaggi Autoriali, là dove spiccano, tra gli altri, Bernardo Bertolucci (Leone d’Oro del 75°), Tim Burton (Leone d’Oro alla Carriera 2007) e Alexandre Kluge (Eventi speciali del 75°). E che dire della versione Final Cut del 'cult scifi' in celluloide per eccellenza, Blade Runner di Ridley Scott?
Non resta che dire ‘A tra poco’ prima di toccare con mano, o, per meglio dire, vedere con i propri occhi.
Restate con noi per la ‘Diretta’!… O, quasi!
(A cura di PATRIZIA FERRETTI)
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