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Il
cinema di Ermanno Olmi
Biografia
(Bergamo, ITALIA 24 luglio 1931 - Asiago, 7 Maggio 2018)
Ermanno Olmi nasce a Bergamo il 24 luglio 1931. Il padre è ferroviere e nel 1933 la famiglia si trasferisce a Milano. Trascorre l’infanzia tra il mondo operaio della periferia milanese e quello contadino, a Treviglio, nella campagna bergamasca.
Alla fine della guerra, viene assunto come impiegato alla Edison dove nel 1951 organizza un servizio cinematografico che documenta le grandi imprese di costruzioni idroelettriche. Negli anni successivi realizza una quarantina di documentari, tra i quali La diga del ghiacciaio, Pattuglia di Passo San Giacomo, Tre fili fino a Milano, Michelino 1aB (con il testo di Goffredo Parise), Manon finestra 2 e Grigio (con il testo di Pier Paolo Pasolini).
Il primo film lungometraggio è del 1959, Il tempo si è fermato: racconta l’amicizia tra un ragazzo di città e l’anziano guardiano di una diga nell’alta valle dell’Adamello. Nel 1961, al Festival di Venezia, vince il 'Premio OCIC' e quello 'della Critica' con il film Il posto (che ottiene numerosi premi anche in festival internazionali): si raccontano le aspirazioni e le difficoltà di due ragazzi di Milano alle prese con il loro primo impiego. Seguono altri film sul mondo del lavoro: I fidanzati, sulla industrializzazione del Sud da parte delle grandi imprese del Nord, dove si avvertono i primi disagi di una società trasformata troppo velocemente dal boom economico. E così in altri due film successivi: Un certo giorno del 1968 e La circostanza del 1974.
Al di fuori del tema del lavoro, nel 1965 dedica, in omaggio alla figura di papa Giovanni XXIII, E venne un uomo, con Rod Steiger e Adolfo Celi.
Nel 1978 L’albero degli zoccoli, film sulla vita dei contadini bergamaschi alla fine dell’Ottocento, conquista la Palma d’Oro al Festival di Cannes.
Nel 1976 si trasferisce con la moglie Loredana Detto e i figli Fabio, Elisabetta e Andrea, sull’Altipiano di Asiago lasciando definitivamente Milano. Il richiamo del mondo rurale e della natura ha avuto il sopravvento su quello metropolitano.
Nel 1982, con Paolo Valmarana e il sostegno di altri amici della RAI, Beppe Cereda ed Emanuele Milano, avvia a Bassano del Grappa un’opportunità formativa per giovani aspiranti cineasti che si basa sull’apprendimento attraverso il fare: “Ipotesi Cinema”.
Nel 1983 gira Camminacammina e realizza il documentario Milano 83 dedicato alla sua città d’adozione. Nel 1987 Ermanno Olmi torna alla regia, dopo un periodo di inattività, con Lunga vita alla signora, Leone d’Argento a Venezia. L’anno seguente dirige uno dei suoi capolavori: La leggenda del santo bevitore con il quale conquista a Venezia il Leone d’Oro. Il film è la trascrizione fedele dell’omonimo racconto di Joseph Roth ed è girato a Parigi, con attori protagonisti Rutger Hauer e Anthony Quayle.
Qualche anno dopo, nel 1993, dirige Paolo Villaggio in Il segreto del bosco vecchio tratto da un racconto di Buzzati. Nel 1994 è pronto Genesi. La creazione e il diluvio, primo capitolo di un progetto di trasposizione televisiva della Bibbia.
Un nuovo importante successo è Il Mestiere delle armi (2001), presentato al Festival di Cannes e candidato alla Palma d’Oro. Ambientato nei primi anni del Cinquecento narra degli ultimi giorni di vita del condottiero Giovanni dalle Bande Nere e rappresenta una riflessione su un mondo violento che prende coscienza della sua devastante ferocia.
Due anni dopo, Ermanno Olmi prosegue sulla stessa strada con Cantando dietro i paraventi, in un percorso a ritroso nel tempo che ci è utile per comprendere al meglio le nostre stesse azioni.
Del 2005 è Tickets – regia di Olmi, Kiarostami e Loach - : un viaggio su un treno durante il quale si incrociano storie di persone diverse.
Nel 2007 la Fondazione Arnaldo Pomodoro presenta il film girato da Ermanno Olmi durante l’allestimento della mostra di Jannis Kounellis Atto unico. Si tratta, come ha scritto Olmi di un piccolo “film-pedinamento”, di una “risonanza di immagini che ancora persistono nella memoria come alla fine di un bellissimo viaggio”.
Bibliografia: >Press-Book< di Centochiodi
Data di pubblicazione: (27 aprile 2007)
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