Il
cinema di Alejandro Agresti
Biografia
(Buenos Aires, ARGENTINA, 2 giugno 1961 - )
Alejandro Agresti, regista, sceneggiatore, attore, produttore e direttore della fotografia, esordisce alla regia nel 1978 con El Zoológico y el cementerio, un corto girato durante un fine settimana mentre lavorava per la Tv a Buenos Aires. Undici anni dopo Boda secreta vincerà il premio per il miglior film al Dutch Film Festival. Tra i suoi lavori Sola (1979), La Araña (1980), Tú sabes mi nombre (1981). Poi è emigrato in Olanda e al Film Festival di Rotterdam nel 1986 presenta El hombre que ganó la razón. Quindi gira El amor es una mujer gorda (Love is a Fat Woman, 1987), vincitore del Premio Speciale della Giuria al Nederlands Film Festival e del premio per l’esordio nella regia al San Sebastian Film Festival. Seguono Luba (1990), Figaro Stories (1991) e Modern Crimes (1992). Il tema della famiglia ritrovata, uno dei leitmotiv della sua produzione, torna in Buenos Aires Vice Versa (1996), dove due adolescenti figli di desaparecido cercano risposte alle loro esistenze sradicate. Per questo film ha vinto il premio speciale della giuria all’Havana Film Festival e due Silver Condor all’Argentinean Critics Association Awards. Del 1998 è l’autoironico e divertente El viento se llevó lo que (L’ultimo cinema del mondo) con cui narra la storia di un tassista di Buenos Aires che arriva in un villaggio sperduto, dove l’unico contatto con il mondo sono i film, premiato con il ‘Golden Seashell al Sebastian Film Festival’, ‘Silver Hugo al Chicago International Film Festival’, due premi all’’Havana Film Festival’ e un ‘Golden Tulip’ all’Istanbul International Film Festival’. Nella popolare commedia Una noche con Sabrina Love (Una notte con Sabrina Love, 2000) un giovane di un paesino sperduto può finalmente incontrare l’attrice porno dei suoi sogni solitari. L’adolescenza e la solitudine ritornano ancora come tema in Valentin (2002), storia di un ragazzino che sogna di diventare astronauta mentre spera di ritrovare la madre che l’ha abbandonato quando aveva tre anni, e la cui nonna è interpretata da Carmen Maura, attrice prediletta da Pedro Almodóvar. Film che porta ad Agresti il ‘Condor de Plata della Argentinean Film Critics Association’ per la ‘Miglior Regia’ e la ‘Miglior Sceneggiatura Originale’, il ‘Premio Speciale della Giuria’ al Film Festival di Mar de Plata, il ‘Golden Calf’ come ‘Miglior Regista al ‘Nederlands Film Festival’ e l’’Audience Award’ al ‘Newport International Film Festival’.
Bibliografia: 61. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica. La Biennale di Venezia, Milano 2004, p. 126. (Mondadori Electa); >Press-Book< di La casa sul lago del tempo
Data di pubblicazione: (23 Giugno 2006)
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