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    Home Page > Movies & DVD > A Christmas Carol

    A CHRISTMAS CAROL: ROBERT ZEMECKIS COGLIE L'ESSENZA FANTASTICA DEL CLASSICO RACCONTO DI DICKENS E LA TRASPORTA IN UN RIVOLUZIONARIO EVENTO CINEMATOGRAFICO IN 3-D. ED ECCO CHE RINASCE A NUOVA VITA UNA STORIA DI 'REDENZIONE' A TUTTO TONDO

    Quando il NATALE era davvero NATALE!!! - Dal 62. Festival del Cinema di CANNES
    Dal 3 DICEMBRE

    "E' come se Charles Dickens avesse scritto questa storia con l'intenzione di farla diventare un film, considerando la sua forza visiva e cinematografica. E' la migliore storia di viaggi sul tempo mai scritta e io volevo realizzare il film nel modo in cui ritengo fosse stato originariamente concepito dall'autore... Prendiamo l'uomo più cattivo del mondo e gli mostriamo gli sbagli che commette... noi viviamo insieme tutta questa avventura... Considerando che i fantasmi sono tutti un'estensione di Scrooge, è naturale che abbiano qualcosa di Scrooge in loro. Quindi, era perfetto che Jim (Carrey) interpretasse tutti questi ruoli".
    Il regista, sceneggiatore e produttore Robert Zemeckis

    "Tutti amano una bella storia di cambiamento. Insomma, qualcuno vede la luce e scopre finalmente le cose importanti nella vita. In questo senso, questa è una delle storie più belle mai scritte".
    L'attore Jim Carrey

    (A Christmas Carol USA 2009; Animazione d'avventura-fantasy; 120'; Produz.: ImageMovers Digital/Walt Disney Pictures; Distribuz.: Walt Disney Studios Motion Pictures Italia)

    Locandina italiana A Christmas Carol

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    Celluloid Portraits:




    Titolo in italiano: A Christmas Carol

    Titolo in lingua originale: A Christmas Carol

    Anno di produzione: 2009

    Anno di uscita: 2009

    Regia: Robert Zemeckis

    Sceneggiatura: Robert Zemeckis

    Soggetto: Dal racconto Il canto di Natale di Charles Dickens.

    PRELIMINARIA:

    • Jim Carrey incarna sette ruoli, tra cui Ebenezer Scrooge e gli spiriti del Natale Passato, Presente e Futuro.

    • Il romanzo di Dickens (*) è stato pubblicato per la prima volta il 19 dicembre del 1843, ottenendo un immediato successo che si è protratto nel tempo.

    (*) La storia di Dickens (una visione rispettata anche dai realizzatori del film):

    Sono i fantasmi, ovviamente, a cambiare completamente Scrooge.
    • Il Fantasma del Natale Passato (Jim Carrey) appare sotto forma di una fiamma e Dickens lo descrive come una "fonte di luce luminosa e chiara". Il fantasma porta Scrooge indietro nel tempo, facendogli rivivere momenti del suo passato. Così, lui si vede da giovane, quando era apprendista da Fezziwig (Bob Hoskins), come un energico giovane che parla con il suo collega contabile Dick Wilkins (Cary Elwes) e uomo innamorato e fidanzato con Belle (Robin Wright Penn). Questi ricordi scuotono profondamente Scrooge.

    • Il Fantasma del Natale Presente (Carrey) — un gigante rivestito di tuniche, arriva per mostrare a Scrooge com'è veramente la vita attuale di Scrooge, che viene portato nella casa di Cratchit per osservare la difficile situazione del suo contabile, compresa la gravità della malattia del giovane figlio, Tiny Tim (Gary Oldman). Il fantasma consente anche a Scrooge di osservare la festa natalizia del nipote, dove assistono a un gioco di indovinelli in cui la battuta finale è legata alla vita arida di Scrooge.

    • Successivamente, forse la parte più inquietante, arriva il Fantasma del Natale Futuro (Carrey), che porta Scrooge nel futuro, mentre la coppia indaga sulla recente morte di una persona senza nome, con degli uomini d'affari che discutono sulle sue ricchezze, mentre il Vecchio Joe (Hoskins) e la signora Dilber (Fionnula Flannigan) si dividono le sue lenzuola e le tende. Scrooge chiede di conoscere l'identità dell'uomo e rimane scioccato nel leggere il suo nome inciso sulla tomba. Se soltanto lui avesse un'altra possibilità...

    IL RealD 3D:

    Il RealD 3D rappresenta la nuova generazione dell'intrattenimento, con delle immagini nitide, brillanti e ultrarealistiche così simili alla vita reale che si ha l'impressione di trovarsi dentro il film. Il RealD 3D aggiunge una profondità che fa stare al centro dell'azione, che si tratti di affiancare i personaggi preferiti in un nuovo mondo o evitare degli oggetti che sembrano volare al cinema. Il RealD ha avuto una funzione pionieristica nell'odierno 3D digitale ed è la tecnologia di cinema 3D più utilizzata al mondo, con oltre 9.000 schermi sotto contratto e quasi 4.000 schermi installati in 48 nazioni diverse. E, a differenza del passato rappresentato dagli occhiali di carta, quelli in RealD 3D sembrano proprio degli occhiali da sole, sono riciclabili e ideati per integrarsi bene con tutti gli spettatori, compresi quelli che portano occhiali da vista (www.RealD.com).

    Cast: Jim Carrey (Ebenezer Scrooge/i Fantasmi del Natale Passato, presente e Futuro)
    Gary Oldman (Bob Cratchit/il giovane Marley/il fantasma di Marley/Tiny Tim)
    Robin Wright (Belle/Fan)
    Colin Firth (Fred)
    Bob Hoskins (Mr. Fezziwig/il vecchio Joe)
    Cary Elwes (Dick Wilkins/il violinista pazzo/Primo uomo d'affari/Primo gentleman/Secondo povero)
    Molly C. Quinn (Belinda Cratchit/figlia di Belle)
    Fionnula Flanagan (Mrs. Dilber)

    Musica: Alan Silvestri

    Scenografia: Doug Chiang

    Fotografia: Robert Presley

    Montaggio: Jeremiah O'Driscoll

    Effetti Speciali: Michael Lantieri (supervisore) e Robert Calvert

    Makeup: Bill Corso (per Jim Carrey)

    Casting: Scot Boland,Victoria Burrows e Nina Gold

    Scheda film aggiornata al: 05 Dicembre 2020

    Sinossi:

    IN BREVE:

    Ebenezer Scrooge (Jim Carrey) inizia le festività natalizie mostrando il suo solito disprezzo, urlando al suo fedele impiegato (Gary Oldman) e al gioviale nipote (Colin Firth). Ma quando gli spiriti del Natale Passato, Presente e Futuro lo portano in un viaggio che gli rivela delle verità che il Vecchio Scrooge non ama affrontare, capisce di dover aprire il suo cuore per compensare anni di cattiva condotta prima che sia troppo tardi.

    IN ALTRE PAROLE:

    Ebenezer Scrooge (JIM CARREY) incomincia le festività natalizie con il suo solito disprezzo, arrabbiandosi con il fedele contabile (GARY OLDMAN) e l'allegro nipote (COLIN FIRTH). Scrooge rende chiaro che non ha nessuna intenzione di godersi le feste e, come sempre, si reca a casa da solo, dove incontra il fantasma del suo vecchio socio in affari, Joseph Marley. Marley sta pagando da morto il prezzo della sua avidità e spera di aiutare Scrooge a evitare un destino simile, così gli annuncia che sarà visitato da tre spiriti. Ma quando i fantasmi del Natale Passato, Presente e Futuro portano il vecchio Scrooge attraverso un viaggio che gli rivela delle verità che non ha intenzione di affrontare, deve aprire il suo cuore per riparare ad anni di cattiva condotta prima che sia troppo tardi.

    Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)

    ROBERT ZEMECKIS APRE LE PAGINE DI DICKENS E CI METTE DEL SUO, MA CON DISCREZIONE, NEL PIENO RISPETTO DELL’ANTICA TRADIZIONE DI UN NOBILE E INTRAMONTABILE CLASSICO OTTOCENTESCO, QUALE ‘A CHRISTMAS CAROL’. SOLO UNA SPRUZZATA DI MODERNO 3D CONIUGATO NELLA SUA PREDILETTA ‘PERFORMANCE CAPTURE’ PER VALORIZZARE LA FORTE CARICA UMANA E MORALE ESPRESSA ROMANTICAMENTE SECONDO I CANONI ESPRESSIVI DELL’EPOCA DICKENSIANA, ANIMA DI UNA FAVOLA PER TUTTI DAL CUORE GRANDE. IL SENSO DELLA MISURA PREVALE DUNQUE SULL’OPPORTUNITA’ DI STRAFARE SUL REGISTRO DEGLI EFFETTI VISIVI, E IL POLIVALENTE JIM CARREY, CON SCROOGE E I TRE SPIRITI DEL NATALE PASSATO, PRESENTE E FUTURO, ECCELLE MANTENENDOSI, A SUA VOLTA, DISCRETAMENTE CONTENUTO. E’ STATO IL LORO AFFETTUOSO OMAGGIO A UNA STORIA DI REDENZIONE CHE NON POTEVA MANCARE A NATALE!

    Ecco un’altra congiuntura vincente tra ‘antico’ e ‘moderno’. E’ questo un tratto da rimarcare per non considerarlo scontato. Se difatti in molti ci hanno provato e continuano a

    provarci non è detto che il risultato sia sempre ottimale. Come illustre precedente in tal senso, con tutt’altra ‘ricetta’, naturalmente, ci viene in mente George Lucas, uno tra i pochi cineasti ad aver celebrato sulla celluloide uno dei possibili matrimoni, appunto, tra ‘antico’ e ‘moderno/avveniristico’: Star Wars docet - oltre che sul piano estetizzante di alcune ambientazioni e personaggi - fin dalle sue radici narrative, nella trasposizione fantascientifica di tematiche talora chieste in prestito alla cavalleria medievale, e non solo. Ma questa è un’altra storia.

    Oggi Robert Zemeckis si è ritrovato tra le mani la sua occasione per un altro matrimonio del genere: non resistendo di fronte al calore umano e morale sprigionato dal classico dickensiano di metà Ottocento, ne ha pensato la rivisitazione in chiave tecnologico-contemporanea con la ‘performance-capture in 3D’. Ma di fronte a tale sfida, va subito anticipato che anche Zemeckis ha dimostrato di sapere il fatto

    suo, e, armatosi di una buona dose di umiltà nei rispetti di un classico intramontabile e di per sé romanticamente affascinante, ha messo la sua nuova tecnologia odierna al servizio del nobile narratore, piuttosto che lasciarsi tentare dal contrario. E se i suoi due precedenti registrati su binari affini, Polar Express e La leggenda di Beowlf gli erano serviti a scaldare i motori, qui Zemeckis sembra aver ingranato persino una marcia in più. Innegabile la complicità dell’interprete protagonista Jim Carrey che ha qui usato analogo senso della misura, evitando di sbizzarrirsi oltre i limiti sopportabili dalla tradizione della pagina scritta. E questo pur nella estrema versatilità di ‘performance/trasformiste’ con cui lo abbiamo visto incarnare il vegliardo, taccagno fino all’inverosimile - la sequenza del recupero dei due scellini dagli occhi del defunto è micidiale - inaridito, arcignamente solitario e in guerra con l’intero mondo circostante, Scrooge, così come i tre Spiriti

    del Natale Passato, Presente e futuro, forti aliti dei rimorsi di una coscienza non del tutto spenta. Particolarmente raffinato e fortemente simbolico, il profilo del terzo Spirito, ombra nera e silenziosa che indica a Scrooge il suo funereo, inesorabile destino, naturale approdo del suo egoistico, cinico e scellerato passaggio sulla terra. E’ su questo registro delle visioni aperte a nutrire una coscienza sopita e annebbiata che Zemeckis si concede di porsi forse un passo avanti a Dickens, con pindariche trasvolate verso momenti e fasi cruciali della vita di questo ‘meschino’ personaggio, cui non mancherà - ma questo lo sappiamo tutti bene - l’occasione di riscatto per una redenzione in extremis.

    Ma nell’insieme, a cominciare dai primi fotogrammi in quella sorta di prologo in attesa dei titoli di testa, Zemeckis stende una sorta di tappeto rosso al nobile autore della pagina scritta e lo dichiara, non solo aprendo e chiudendo proprio con

    il libro, ma con ogni sequenza dedicata a schegge di quotidiana povertà, con quegli scorci paesistici innevati, con quei vicoli cittadini dal sapore antico e romanticamente nostalgico alla vigilia di Natale, animati di spazzacamini, venditori di caldarroste, cori natalizi da strada, bambini che giocano con il cerchio, che pattinano su binari ghiacciati e molto di altro. E Zemeckis non rinuncia neppure alla metafora, con i due bambini, simbolo dichiarato, dell’ignoranza e della miseria, le cui fisionomie sembrano peraltro ammiccare vagamente persino all’hobbit Smeagle (trasmutato in Gollum) de Il Signore gli anelli.

    Se mai ci fosse stata una competizione, e sia Zemeckis che Carrey si sono guardati bene dal cedere alla tentazione, avrebbe vinto Dickens che, resta, comunque dominante, anche in questa equilibrata, rivisitazione: altrimenti lo Scrooge ormai redento non potrebbe sentenziare siffatto monito: “Godetevi la vita gente, sarete morti per un bel pezzo, non fate divertire solo i vermi!â€. Perbacco! Sembra

    di leggere una battuta di humour nero alla Coen! Vuoi vedere che il più moderno è proprio Dickens?

    Commenti del regista

    Il 'Performance capture' è un procedimento che cattura digitalmente le interpretazioni degli attori con delle cineprese computerizzate che spaziano a 360 gradi e il film verrà presentato in Disney Digital 3D™. Queste tecnologie hanno permesso ai realizzatori di presentare un autentico mondo dickensiano senza nessuna restrizione artistica, trasportando il pubblico in un'epoca e un luogo che in precedenza non erano disponibili:

    "E' una tecnologia liberatoria per me come realizzatore. Mi consente di dividere l'aspetto cinematografico del realizzare un film, una cosa che tutti i realizzatori cercano di controllare, ed esprimere la magia delle interpretazioni grazie al mio cast. E' un connubio perfetto tra accogliere questi incidenti meravigliosi che accadono durante l'interpretazione di un attore e poi essere in grado di inserire il linguaggio cinematografico nella pellicola... Quando lavoravo al mio primo film in performance capture e ho capito quello che sarebbe stato possibile fare, non riuscivo a evitare di pensare che il miglior attore in 'performance-capture' in circolazione fosse Jim Carrey. Il suo volto è incredibilmente espressivo ed è bravissimo nel creare dei personaggi, con l'abilità di cambiare completamente la sua struttura fisica. Tutte le sue doti come uomo di spettacolo e comico sono presenti nell'interpretazione che offre".

    Commenti dei protagonisti:

    COLIN FIRTH (Fred):

    "Fred è semplicemente l'opposto di Scrooge. Se Scrooge è il pessimista supremo, Fred è l'ottimista supremo. Ritengo che Fred veda la vita in maniera molto semplice. 'Perché non possiamo essere amici? Non è complicato. Ti sto invitando a cena, perché non ci vieni?' Ritengo che incarni veramente lo spirito natalizio, considerando che lui non augura nulla di cattivo a nessuno".

    Altre voci dal set:

    ANDREA BOCELLI (interprete della canzone 'Dio ci benedirà'):

    "La Disney è sinonimo di sogni ed è veramente un enorme piacere prendere parte a questo progetto. Tutti noi, genitori e bambini, cresciamo aspettando il Natale con questi personaggi amatissimi da diverse generazioni, delle vere icone della bontà che hanno conservato il loro fascino intatto in tutto questo tempo. Mettere assieme Dickens e Disney è un'idea brillante e ispirata. Il film ci fa venire voglia di essere migliori, arricchiti dal sogno che presto il male verrà sconfitto e il bene trionferà. Proviamo dell'affetto per il vecchio avaro. Non c'è odio né conflitto. La storia ci ricorda che c'è tempo fino alla fine per cambiare... ('Dio ci benedirà') E' una canzone dolce e maestosa, con un potere evocativo sorprendente, che si infonde nei nostri sensi e ci parla del trionfo del perdono e della redenzione... Molte lingue, ma soltanto un Natale, una musica, la musica del cuore. Mi piace cantare anche in altre lingue, non solo in italiano, perché mi fornisce una sensazione maggiore di legame con gli altri, tanto che ho l'impressione di stare più vicino alla gente che abita il mondo e che ama condividere le sue gioie e i dolori. Ovviamente, talvolta questo richiede una maggiore concentrazione per riuscire a pronunciare alcuni suoni in inglese, ma sono felice del mio lavoro, che affronto sempre con passione e dedizione. La musica proviene dal desiderio di essere sempre migliori e non solo per un giorno all'anno".

    Pressbook:

    PRESSBOOK COMPLETO in ITALIANO

    Links:

    • Robert Zemeckis (Regista)

    • Robin Wright

    • Jim Carrey

    • Colin Firth

    • Gary Oldman

    • Molly C. Quinn

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    Galleria Video:

    A Christmas Carol.flv

    A Christmas Carol - Intervista ai talent (versione originale sottotitolata).flv

    A Christmas Carol - Intervista a Jim Carrey (versione originale sottotitolata) .flv

    A Christmas Carol - Jim Carrey e Robert Zemeckis descrivono i vantaggi di aver girato il film in 3D (versione originale sottotitolata).flv

    A Christmas Carol - Altra intervista ai talent (versione originale sottotitolata).flv

    A Christmas Carol - Il Natale dei talent (versione originale sottotitolata).flv


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