37° Torino Film Festival (22-30 Novembre 2019) - Ginevra Elkann, ecco i miei genitori imperfetti. Passa al Tff a Torino 'Magari' con Scamarcio e Rohrwacher
27/11/2019
- ROMA, 27 Novembre - Magari, opera prima di Ginevra Elkann, già al Festival di Locarno e ora al Tff, racconta un po' la sua infanzia o almeno ne è fortemente ispirata. Nipote di Gianni Agnelli, figlia di Margherita Agnelli e di Alain Elkann, sorella di John Elkann e Lapo Elkann, Ginevra non a caso mette su una storia di tre fratelli, Alma, Jean e Sebastiano che da Parigi, città dove vivono in un agiato ambiente alto borghese con la madre di fede russo-ortodossa, Charlotte (Celine Sallette), si ritrovano per un breve periodo in un'ambiente opposto. Ovvero tra le braccia di Carlo (Riccardo Scamarcio), padre italiano, abbastanza immaturo e completamente al verde.
Tutto, in questo film dai toni delicati, è visto dagli occhi di Alma (Oro De Commarque), sei anni, sognatrice ad occhi aperti con un'unica ossessione: vedere i suoi genitori biologici tornare insieme. Quando Alma e i suoi due fratelli maggiori, Jean (Ettore Giustiniani) e Seba (Milo Roussel), si ritrovano a passare il Natale a Roma con il padre biologico Carlo (Riccardo Scamarcio) scopriranno presto che lui, oltre ad essere tanto confuso quanto pieno di fascino, è sicuramente più interessato alla co-sceneggiatrice Benedetta (Alba Rohrwacher) che a loro.
'Magari', prodotto da Wildside con Rai Cinema e distribuito da BIM , spiega ancora la Elkann: "si basa sui ricordi e sulla nostalgia e guarda alle fantasie sulla famiglia perfetta che inseguiamo, soprattutto da bambini". "Volevo fare la regista da 14 anni - racconta ancora la regista - così ne ho parlato con Chiara Barzini e con il produttore Lorenzo Mieli. La storia - continua - nasce ovviamente sia dall'esperienza personale che da vari papà visti in azione da soli in vacanza con i propri figli.
Figure strane che mi hanno sempre affascinato anche perché ho notato i figli con loro si sentono più liberi rispetto alle mamme".
(ANSA CINEMA)
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