'Silence', quanti orrori in nome di Dio. In sala dal 12/1 il film pieno di religione di Martin Scorsese
10/12/2016
- ROMA, 10 Dicembre 2016 - Silence il silenzio di Dio rispetto agli orrori e al dolore della vita, tanto più se sono in suo nome. Come accade appunto ai due giovani gesuiti, protagonisti dell'ultimo lavoro di Martin Scorsese, alle prese con una missione impossibile: portare il cristianesimo nel Giappone del 1633.
Nel film, in sala con 01 dal 12 gennaio, ci sono tutta l'anima religiosa del regista americano di origine italiana e temi forti come l'assenza di Dio, il senso di colpa, l'abiura, il tradimento, l'integralismo e, soprattutto, la difficoltà della fede di fronte agli orrori che a volte essa stessa produce.
Siamo nei primi anni del 1600 e due padri gesuiti, Sebastiao Rodriguez (Andrew Garfield) e Francisco Garrpe (Adam Driver) sono in Portogallo, fortemente desiderosi di andare in Giappone alla ricerca della loro guida spirituale, padre Ferreira (Liam Neeson). Nonostante vengano sconsigliati per i molti pericoli, è tale la loro fede che partono lo stesso.
(ANSA CINEMA)
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