Helen Mirren colonnello alla guerra dei droni. Il diritto di uccidere, thriller etico ad alta attualità
26/06/2016
- ROMA, 25 Giugno - Guerra con i droni. Ovvero uccidere guardando in primo piano le vittime destinate, ma anche quelle collaterali. Una guerra videogioco, ma con sangue vero, a cui il cinema ha dedicato più di un film come Good Kill di Andrew Niccol e che ora ripropone, con ritmo e senza annoiare, Il diritto di uccidere (Eye in the Sky), diretto dal premio Oscar Gavin Hood e interpretato da Helen Mirren, Aaron Paul e Alan Rickman (scomparso il 14 gennaio, qui alla sua ultima prova), presentato al Festival di Toronto. Un thriller che ti tiene incollato alla sedia e che, allo stesso tempo, apre alle meraviglie della guerra digitale come agli orrori dei conflitti a distanza senza troppa etica.
Protagonista, del film che sarà in sala il 25 agosto con Teodora, il coriaceo colonnello inglese Katherine Powell (Mirren), che si ritrova a dirigere a distanza, e tra mille intoppi burocratici, un'operazione contro una cellula terroristica a Nairobi.
(ANSA CINEMA)
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