007-DANIEL CRAIG SI TRAVESTE DA DONNA CONTRO LE DISUGUAGLIANZE. Da 'BOND a BIONDA', l'attore con parrucca, abito e borsetta
08/03/2011
- (TMNews) Roma, 8 marzo - Da BOND A BIONDA: l'attore britannico DANIEL CRAIG, protagonista del franchise dedicato all'agente segreto, ha indossato una parrucca bionda, un abito con fantasia geometrica bianco e nera, tacchi alti e borsetta per il centesimo anniversario della Giornata internazionale della Donna.
Un'immagine che farà sicuramente sorridere i fan dello 007, ma che cela un messaggio profondo: l'attore ha voluto vestire letteralmente i panni di una donna per sottolineare le disuguaglianze che le donne si trovano a combattere nel mondo.
Si tratta di un cortometraggio di due minuti commissionato da Equals - un network di associazioni patrocinato da Annie Lennox - e diretto da una donna, SAM TAYLOR WOOD, in cui la voce fuori campo di JUDI DENCH, che interpreta il suo capo "M", chiede a Craig-Bond se tra loro c'è parità. Sebbene siamo nel 2011, aggiunge mentre l'attore è al centro dell'inquadratura inizialmente in abito scuro, gli uomini guadagnano più delle donne, hanno migliori prospettive di lavoro, hanno meno probabilità di essere vittime di molestie e avere un figlio per loro non rappresenta un ostacolo alla carriera.
Statistiche che fanno scurire in volto l'agente segreto. Il capo M chiede allora a Bond, lui che ha una certa attrazione per il gentil sesso, se non si è mai messo nei panni di una donna, e voilà: CRAIG esce dallo schermo e riappare vestito da bionda mozzafiato, mentre la voce continua a elencare i dati sulla condizione delle donne nel mondo.
Le donne eseguono i due terzi del lavoro nel mondo, ma ricevono solo il 10% dei guadagni totali e possiedono appena l'un per cento delle proprietà; 70 milioni di bambine non hanno accesso all'istruzione di base e 60 milioni di ragazze sono abusate mentre vanno a scuola, e così via. La regista, la prima a dirigere Bond, sottolinea: "Nonostante i grandi progressi fatti nel campo dei diritti femminili, le statistiche mostrano che quando si tratta di bilanciare i poteri tra i sessi, l'uguaglianza è molto lontana dall'essere una realtà globale".
LA REDAZIONE
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