OGGI RUSSELL CROWE A ROMA: ‘QUEL TRENO PER YUMA’ LO ATTENDE
16/10/2007
- Giornata romana oggi per RUSSELL CROWE, in vista dell’imminente uscita - il 19 ottobre - del film QUEL TRENO PER YUMA, diretto da JAMES MANGOLD (‘Ragazze interrotte’) e distribuito in Italia da Medusa Film.
Quel che si dice una “ventata d’aria fresca nel genere cinematografico americano per eccellenza” -anche se per la verità non solo americano - il WESTERN.
QUEL TRENO PER YUMA è difatti la versione aggiornata di un classico del cinema western del 1957 ed ispirato ad una storia di Elmore Leonard, ed è anche lo scenario dove si incontrano o, se si preferisce, si scontrano, il Premio Oscar RUSSELL CROWE (‘Il gladiatore’) e CHRISTIAN BALE (‘Ritratto di signora’), nei panni rispettivamente del terribile fuorilegge Ben Wade e del proprietario di un ranch, Dan Evans, che si offre volontario per catturare il fuorilegge e consegnarlo alla giustizia. Quel che si dice una cruda e drammatica parabola dell’eterno conflitto tra il bene e il male, ma questa volta applicata sul mitico Vecchio West, là dove spuntano alcuni tratti della storia a nostro avviso in qualche modo familiari a ‘L’assassinio di Jesse James’ di Andrew Dominik, con Brad Pitt e Casey Affleck, presentato alla 64° Mostra del Cinema di Venezia.
RUSSELL CROWE ha così spiegato la ragione che lo ha spinto a scegliere di vestire i panni di questo complesso personaggio, rude, intelligente e carismatico: “Era da tempo che desideravo lavorare con Jim (James Mangold) e il personaggio di Ben Wade possedeva un’energia particolare che ho apprezzato subito. Wade è un uomo molto determinato e lucido; e chi lo tradisce non può aspettarsi nessuna pietà da lui… C’è una scena nella quale Wade parla di quando ha letto la Bibbia da cima a fondo e il motivo per il quale lo ha fatto è centrale per spiegare il personaggio di Ben. Leggere la Bibbia non è certo stata un’esperienza piacevole per lui, ma io ho optato per un atteggiamento dal quale si capisce che non crede nell’esistenza di un Dio benevolo e buono con tutti anche se è rimasto colpito da qualcosa leggendo il Vecchio Testamento, e da allora non si è più liberato di quel pensiero”.
Per il genere western rivisitato con QUEL TRENO PER YUMA era indispensabile la scelta di attori “che possedessero l’autorità dei classici eroi e dei tipici cattivi che hanno animato tanti grandi film western”.
(A cura di PATRIZIA FERRETTI)
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