OMAGGIO A MASSIMO TROISI: 'IL POSTINO' all'Anfiteatro Fonte Mazzola di Peccioli (Pisa) il 12 Luglio alle ore 21,30
09/07/2010
- La Rassegna 11 LUNE rende omaggio a MASSIMO TROISI con la proiezione del suo ultimo straordinario capolavoro IL POSTINO, tratto dal romanzo di Antonio Skármeta, con la regia di Michael Radford.
La visione del film sarà preceduta da un’introduzione del professor PIER MARCO DE SANTI, direttore artistico di EuropaCinema nonché docente di Storia del Cinema presso l’Ateneo pisano, allietata dalle note del Maestro viareggino Luigi Nicolini e da alcune delle più belle poesie di Pablo Neruda interpretate da Andrea Buscemi.
La collaborazione tra DE SANTI e la Fondazione Peccioliper dura ormai da molti anni e nel 2008 si è concretizzata nella mostra dal titolo Cinema Passerotti – Manifesti Locandine Libretti di una grande Collezione.
Il film - Nell'estate del 1952, Mario Ruoppolo (Massimo Troisi), un disoccupato figlio di pescatori, vive in un'isola (Procida, poi Salina nelle riprese del film) che da poco ha dato asilo politico al grande poeta cileno Pablo Neruda (Philippe Noiret). E proprio in occasione di ciò, Mario viene assunto in qualità di postino, proprio per consegnare la posta al poeta.
Così Mario inizia il suo lavoro, consegnando la posta al poeta tutti i giorni, e meravigliandosi del gran numero di donne che gli scrivono e di quanta ammirazione hanno per lui.
Un giorno Mario entra in osteria e si innamora di Beatrice (Maria Grazia Cucinotta), nipote della proprietaria. A questo punto corre in fretta da Don Pablo chiedendogli di aiutarlo nella conquista di Beatrice. Così, il giorno dopo, Mario porta la posta a Neruda, e lui gli regala un libro per scrivere le sue poesie e lo accompagna all'osteria, perché il poeta vuole vedere Beatrice da vicino, scrive una frase sul libro di Mario, dimostrando così di essere amici.
I giorni seguenti Mario inizia a corteggiare Beatrice, con le parole, o meglio, con le poesie di Neruda, e inizia a fare breccia nel suo cuore. La zia di lei, vedendola stranita le chiede spiegazioni, preoccupandosi della nipote. Poi Mario esagera, dando a Beatrice una poesia un po' pesante, dal titolo Nuda.
La zia gliela prende e la porta subito dal prete per farsela leggere; quando ne sente il contenuto si dirige immediatamente da Neruda, per lamentarsi di tutto ciò, e per far dire a Mario che sarebbe stato lontano dalla nipote, senza più vederla. La sera stessa Beatrice scappa e va a trovare Mario, e sboccia la passione. Così decidono di sposarsi, e Neruda gli fa da testimone. Durante la cerimonia, il poeta riceve una lettera dal Cile, che gli annuncia che il mandato d'arresto nei suoi confronti è stato revocato, e che quindi tornerà a casa.
Il giorno dopo Mario gli consegna l'ultima posta, Neruda vorrebbe dargli dei soldi ma Mario rifiuta, si abbracciano e si salutano. Da quel giorno Mario inizia a scrivere poesie, contribuendo naturalmente al lavoro in osteria. La vita scorre, Neruda viaggia da un capo all'altro del mondo per premi, conferenze ecc. e Mario ne segue tutte le gesta, sperando che passando dall'Italia, possa tornare a trovarlo. Beatrice annuncia che sta aspettando un bambino, e Mario vorrebbe chiamarlo Pablito in onore del poeta, anche se lei non è molto concorde.
Un giorno riceve posta, che in realtà si rivela essere stata scritta da qualcun altro, per conto del poeta che chiede di spedire degli oggetti personali rimasti nella sua vecchia dimora: Mario ci rimane male. Cosi, gli spedisce la roba, ma decide di registrare tutti i suoni dell'isola, per far rivivere al poeta tutti i momenti vissuti con lui.
Passa qualche anno, e Neruda e sua moglie tornano nell'isola, entrano nell'osteria e vengono accolti da un bambino che gioca, dall'altra stanza c'è sua madre, Beatrice, che lo chiama: "Pablito". Mario purtroppo non c'è più, è morto prima che suo figlio nascesse, in una manifestazione comunista.
Ed il poeta, che ora ascolta quella registrazione che non ha mai ricevuto, passeggia sulla spiaggia, ricordando l'amico al quale, pur inconsapevolmente, aveva cambiato la vita.
Spettacolo gratuito - PER INFORMAZIONI: Spazi per l’Arte Fonte Mazzola (Via della Costia, 1
fino al 14 luglio dalle 16 alle 19,30; Cell. 334 7172854; SHOP ANFITEATRO: Anfiteatro Fonte Mazzola
Apertura nelle sere degli spettacoli secondo l’orario delle rappresentazioni; Cell. 334 1630818
ACQUISTO BIGLIETTI: Potranno essere acquistati presso il Punto Informazioni, lo Shop Anfiteatro o mediante versamento su apposito c/c postale previo contatto telefonico al n. 0587 672158 dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 13.
LA REDAZIONE
Nota: Si ringrazia Rosi Fontana (Ufficio Stampa: Ku.Ra Comunicazione)
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