58. Trento FilmFestival (29 Aprile-9 Maggio 2010) - SVETTANO LE GRANDI CIME HIMALAYANE. 'GENZIANA D’ORO' GRAN PREMIO CITTA' DI TRENTO ALLA FRANCESE MARIANNE CHAUD PER 'HIMALAYA, LE CHEMIN DU CIEL. LA 'GENZIANA D’ORO' PREMIO CITTÀ DI BOLZANO A 'BIRDMAN OF KARAKORAM', DEL BRITANNICO ALUN HUGHES. PREMIO DELLA CRITICA A 'NANGA PARBAT' DI JOSEPH VILSMAIER E REINHOLD MESSNER
09/05/2010
- Trento, 8 maggio 2010 - Lo scorso anno al suo esordio al TrentoFilmfestival si è aggiudicata la Genziana d’Oro del Club Alpino Italiano. Quest’anno, alla seconda prova, ha conquistato il riconoscimento più ambito: il 58esimo Gran Premio Città di Trento incorona la giovane regista francese Marianne Chaud e il suo Himalaya, le chemin du ciel conquista la Genziana d’Oro come 'Miglior Film' in assoluto.
Obiettivo puntato sulle cime himalayane anche per il 'Miglior Film di esplorazione o avventura' del TrentoFilmfestival: La Genziana d’Oro Premio Città di Bolzano va a Birdman of Karakoram del britannico Alun Hughes.
La Genziana d’Oro del Club Alpino Italiano al 'Miglior Film di montagna premia Alone on the Wall degli statunitensi Peter Mortimer e Nick Rosen. Mentre a Nanga Parbat, il film partito certamente come favorito per questa edizione, va il Premio Luciano Emmer istituito quest’anno in collaborazione con i giornalisti cinematografici.
La giuria internazionale del 58esimo TrentoFilmfestival, presieduta da Maurizio Zaccaro e composta da Alan Formanek (Slovacchia), René Vernadet (Francia) e Michele Radici (Italia) è stata unanime sul giudizio del film di . “Con i suoi occhi sorridenti e puri – si legge nella motivazione - entriamo nel mondo affascinante dei monaci del monastero di Phukthal, con la sua spiritualità, costumi e quotidianità. Il film è girato con grande complicità da una regista profonda conoscitrice della cultura locale, che, con una macchina da presa invisibile, crea l'impressione di vivere gli eventi con il proprio cuore”.
Di Birdman of Karakoram la giuria sottolinea l’abilità “nel difficile compito di far partecipare lo spettatore a una delle più innovative ed estreme avventure ancora possibili in Himalaya. Il passaggio del colle dello Shispar, vissuto quasi in diretta è una sequenza che entrerà nella storia dei documentari d'avventura”.
La Giuria del Premio Emmer (composta dal direttivo del Sindacato Nazionale dei giornalisti cinematografici, Silvio Danese e Andrea Maioli) ricordando la particolare sensibilità dell’autore al quale è intitolato il Premio, «augura al film, per la prima volta proposto a Trento in una versione con sottotitoli italiani, di trovare al più presto una distribuzione sui nostri schermi».
LA REDAZIONE
Nota: Si ringraziano Alessandra Iozza e Chiara Caliceti (Omnia Relations)
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