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    Il cinema di George Clooney

    The George Clooney Touch

    SCHEGGE DI STILE IN CELLULOIDE

    Il regista TONY GILROY in occasione del film MICHAEL CLAYTON (2007) che porta il titolo del personaggio rivestito da GEORGE CLOONEY:

    "George somiglia alla città di New York. E' dotato di tutti i colpi giusti, è intelligente e affascinante. Può essere estremamente convincente e tormentato, il che ha fatto di lui il candidato perfetto per il ruolo".
    La produttrice JENNIFER FOX sul sistema di lavoro e le fonti culturali stilistiche di George Clooney (così come per il regista del film Michael Clayton, Tony Gilroy)

    "Hanno gli stessi punti di riferimento e hanno subito entrambi l'influenza dei grandi cineasti degli anni 70: Alan Pakula, Syney Lumet, Mike Nichols, Sydney Pollack. Inoltre affrontano entrambi il lavoro con una grandissima disciplina e preparazione ma al contempo sembra che tutto gli venga estremamente naturale".
    Alla 64a Mostra con MICHAEL CLAYTON di Tony Gilroy.

    Inossidabile GEORGE CLOONEY sempre più attratto dal cinema impegnato destinato ad un’audience scelta, ben memore della lezione appresa dal cinema anni Settanta. Anche con Michael Clayton ribadisce così la sua sempre più spiccata simpatia verso personaggi antieroici, stropicciati nell’estetica e nell’anima fino a rasentare l’anonimato, andando a coniare, per scelta a tutto vantaggio di una rigorosa aderenza al personaggio, un tipo di glamour da non intendersi nel senso tradizionale del termine. Personaggi alla ricerca della verità ma non per questo immacolati o destinati al premio finale (P. Ferretti, www.celluloidportraits.com)
    E come declama il nuovo adagio che, appena sfornato, ondivaga sulla locandina del film: NO CAPRE, NO GLORY!

    Che GEORGE CLOONEY, da ormai consumato e spesso raffinato cineasta oltre che interprete quale si va confermando negli anni, fosse costantemente alla ricerca di scelte e spessori sempre più legittimamente originali o comunque inconsueti, ci si poteva anche aspettare. Ma era davvero difficile prevedere fino a che punto fosse disposto a portarsi: lo dimostra con piacevole e spassoso sconcerto, questo suo esilarante ‘gemellaggio’ con le capre che, effettivamente, più inedito di così non poteva essere. E’ quanto scopriamo con Lyn Cassady, ambiguo milite di un’unità sperimentale dell’esercito americano in grado di leggere la mente, ovvero il suo nuovo personaggio ne L'UOMO CHE FISSA LE CAPRE (THE MEN WHO STARE AT GOATS) per la regia di GRANT HESLOV, con cui CLOONEY va ad affiancare EWAN MCGREGOR, inaspettatamente di nuovo nei panni di un ‘Cavaliere Jedi’, solo, come dire, un po’ più dissacrante e certamente ben poco ortodosso. (P. Ferretti, www.celluloidportraits.com).
    Come osservato dal regista JASON REITMAN che l'ha diretto in TRA LE NUVOLE, GEORGE CLOONEY ha ‘sfumato’ in modo incredibile il suo personaggio Ryan Bingham, interpretandolo con un’umanità e un umorismo ‘dark’ che non scivola mai nella farsa. E non a caso la performance gli è valsa la Nomination al Golden Globe come 'Miglior Attore Protagonista'. Un personaggio centrale nella storia sull'onda dell'ambiguità: un uomo che doveva essere affascinante e acuto pur celando un senso di vuoto dietro la sua apparente spavalderia e sicurezza e la sua gioia nel viaggiare sempre 'senza bagaglio'.

    Per questo fin dall’inizio la storia è stata scritta pensando all’attore Premio Oscar GEORGE CLOONEY, come ha confessato lo stesso REITMAN: "Se si fa un film su qualcuno che per lavoro licenzia le persone e che gli piace vivere da solo, allora sarà meglio che sia interpretato da un attore molto affascinante. E in questo caso nessuno è meglio di George Clooney. Il ruolo era davvero su misura per lui e uno dei più bei momenti della mia vita è stato quando George ha finito di leggere il copione e mi ha detto: ‘Jason, è fantastico".
    GEORGE CLOONEY si è cimentato in una vasta gamma di ruoli: il mellifluo detenuto Ulysses nella demenziale commedia musicale dei fratelli Coen Fratello dove sei?, l’esperto di rapine Danny Ocean nel blockbuster di Steven Soderbergh Oceans Eleven e nei suoi sequel, lo specialista di un ufficio legale nel thriller di Tony Gilroy Michael Clayton, performance che gli è valsa una nomination all’ Oscar®.
    (P. Ferretti, "www.celluloidportraits.com")
    Ed ecco a voi il 'Signor Fox'. Nel film di animazione FANTASTIC MR. FOX è proprio GEORGE CLOONEY a dar voce al volpacchiotto Mr. Fox, un ex ladro di galline, ora
    giornalista di un quotidiano, che, contro il parere del suo avvocato Badger (Bill Murray), si
    trasferisce con la famiglia in un costoso faggio in prossimità di tre fattorie appartenenti agli agricoltori Boggis, Bunce e Bean. E come precisa la produttrice ABBATE: "L’albero in cui sceglie di vivere rappresenta un colpo di testa, una decisione pretenziosa dovuta alla crisi della mezza età. La scelta è pericolosa e la casa è al di sopra dei suoi mezzi".
    GEORGE CLOONEY è Jack, THE AMERICAN, per ANTON CORBIJN. Un personaggio inedito nella carriera attoriale di CLOONEY, il suo Jack è un assassino in incognita al riparo dagli sguardi indiscreti tra la pace e la tranquillità delle montagne abruzzesi. Un tipo amabile ma anche poco loquace e persino criptico, costretto a guardarsi sempre alle spalle in un costante stato di tensione. Un'occasione preziosa per un altro 'silente' ritratto in celluloide ad alto tasso di introspezione con qualche punto di contatto con MICHAEL CLAYTON.
    HAPPY BIRTHDAY! Il 6 MAGGIO GEORGE CLOONEY compie 50 anni.

    GEORGE CLOONEY FA 50, DAL DOTT. ROSS DI "E.R." ALL'OSCAR. Mega party con celebrities. Il regista-attore prepara nuovo film

    (TMNews) Roma, 6 maggio - Considerato un sex symbol, invidiato da centinaia di uomini per la sua fidanzata Elisabetta Canalis, attore, regista, produttore e sempre in prima linea per sostenere cause umanitarie, anche George Clooney è arrivato al giro di boa dei 50 anni, che compie oggi e festeggia con un mega party nella sua villa in California in cui sono attese molte celebrities. Non è da tutti diventare famosi dopo i 30, ma Clooney, il brizzolato più affascinante del grande schermo, nato a Lexington nel 1961, si è fatto conoscere solo nel '94 grazie al ruolo del dott. Ross nel telefilm "E.R." che ha interpretato per cinque stagioni.

    Prima di allora aveva recitato in diversi film di serie B come "Il ritorno dei pomodori assassini", aveva avuto piccole parti in sitcom come "Pappa e ciccia" e nella serie de "La signora in giallo". La parte del pediatra al pronto soccorso fu un trampolino per la sua carriera e dopo il successo del primo film da protagonista, "Dal tramonto all'alba", Clooney ha recitato in tante pellicole come "Un giorno, per caso", nei vari titoli con Steven Soderbergh, da "Out of Sight" a "Solaris", alla trilogia di "Ocean's Eleven", poi ha girato con i fratelli Coen, ha fatto "Michael Clayton" di Tony Gilroy, "The American", ambientato in parte in Abruzzo e in molti altri film.

    Produttore, sceneggiatore e regista con "Confessioni di una mente pericolosa", "Good Night and Good Luck" e "In amore niente regole", ha vinto l'Oscar nel 2006 con "Syriana" come 'Miglior Attore Non Protagonista' e sta lavorando sul set del suo prossimo film, "Le Idi di marzo" in cui recita anche da attore. Tra le sue passioni ci sono le moto, l'Italia (dopo la supervilla sul lago di Como sembra stia per acquistarne una più lussuosa sul Garda), l'impegno per sostenere importanti cause umanitarie come il Darfur e il Sudan e le belle donne. Di matrimonio gli è bastato quello con l'attrice Talia Balsam, finito nel '93, poi, dopo diverse e brevi love story, si è fidanzato ufficialmente con la Canalis, anche se la coppia non parla assolutamente di nozze e nemmeno di mettere al mondo un piccolo Clooney.
    GEORGE CLOONEY dirige, interpreta (Governatore Mike Morris) e co-produce LE IDI DI MARZO, film di APERTURA alla 68. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica (Lido di Venezia 31 Agosto-10 Settembre 2011)
    GEORGE CLOONEY è Frank Stokes - uno dei massimi storici dell'arte ispirato al reale George Stout (*) - in MONUMENTS MEN di GEORGE CLOONEY:

    "Lavora al museo Fogg, il museo d’arte più vecchio di Harvard, dove si occupa di conservazione. È a questo punto che inizia la storia. È già stato in guerra, la prima guerra mondiale, e ha visto che cosa può accadere, specialmente quando una guerra finisce. È un leader naturale... Nella vita reale era un tipo molto grintoso. Era capace di fare qualunque cosa, perfino aggiustare automobili e radio".
    George Clooney

    (*) Stout, che era a capo del reparto conservazione del Fogg e in seguito fu nominato direttore del Worcester Art Museum e dell’Isabella Stewart Gardner Museum di Boston, raggiunse la linea del fronte durante la guerra per contribuire al salvataggio dei tesori artistici a Caen, Maastricht e Aachen, oltre che al recupero di tutti i beni e opere d’arte che i nazisti avevano immagazzinato a Siegen, Heilbronn, Colonia, Merkers e Altaussee.
    GEORGE CLOONEY è Frank Walker in TOMORROWLAND - IL MONDO DI DOMANI di BRAD BIRD:

    "... un uomo burbero e disincantato, che da bambino era un sognatore, uno scienziato in erba. Il giovane Frank si reca in un luogo che secondo lui è il migliore dell’universo ed è convinto che il mondo intero ne beneficerà. Ma quando si rende conto che queste cose non sono vere, diventa profondamente cinico. Decide di vivere isolato dal resto del mondo nella sua casa di campagna, dove prevede di trascorrere il resto della vita. Tuttavia una serie di circostanze lo costringerà a fare i conti con il passato... Casey costringe Frank a fare tutto ciò che lei vuole, ed è bravissima in questo. Lo stuzzica di continuo. Frank è scontroso e arrabbiato, gli ci vuole molto tempo per iniziare a fidarsi di qualcuno, e sicuramente non si fida di questa ragazzina che si è intromessa nella sua vita. Ma col tempo, cominceranno ad andare d’accordo".
    George Clooney
    GEORGE CLOONEY è Baird Whitlock in AVE, CESARE! dei FRATELLI COEN:

    "è probabilmente il personaggio più stupido che ho interpretato per loro (i Coen) È semplicemente un’inconsistente star del cinema, che è di fatto un personaggio irreale….. o no?... È abituato ad avere un gruppo di persone che si prende cura di lui ed è una dimensione in cui si trova a suo agio e che lo fa sentire protetto"
    George Clooney
    GEORGE CLOONEY è Lee Gates in MONEY MONSTER - L'ALTRA FACCIA DEL DENARO di JODIE FOSTER:

    "Il mondo del denaro è ormai fuori controllo. Quando le cose vanno male, non si capisce
    esattamente cosa sia successo ma a pagarne le conseguenze è la gente comune... L'intero film si svolge in tempo reale proprio mentre la trasmissione va in onda in presa diretta - è davvero
    intenso... C’è del serio cinismo in questi spettacoli. I presentatori stanno seduti dietro le proprie scrivanie, elargendo consigli su come investire i soldi dello spettatore. E quando lo spettatore lo fa e poi perde i suoi risparmi, il presentatore potrà dire, ‘Beh… sono cose che accadono’. Il film vuole raccontare la storia di questi tre personaggi e come si evolve – in particolare la storia di Jack O’ Connell... Sono cresciuto nell’era della televisione in presa diretta. Per i primi 16 anni della mia vita ho guardato la televisione live, in quanto mio padre conduceva un programma e leggeva il telegiornale in diretta. Anni dopo, ho praticamente costretto la NBC a girare un episodio di ER in diretta ed ho prodotto il film per la tv A prova di errore (Fail Safe) in presa diretta. E tutto questo ben prima che altri programmi iniziassero a fare la rischiosa televisione dal vivo. Penso che l’unico surplus della televisione rispetto al cinema è proprio la presa diretta. È come volare senza una rete di protezione. Ed è adrenalinico
    ".
    George Clooney
    George Clooney è David in Ticket to Paradise di Ol Parker:

    "Io e Julia (Roberts) non stavamo cercando
    attivamente un progetto da intraprendere insieme, ma ovviamente è stato facile dire di sì alla possibilità di lavorare di nuovo con lei. Ol Parker ha inviato la sceneggiatura a entrambi contemporaneamente specificando di aver pensato le parti proprio per me e Julia. Dunque, subito dopo averlo letto, ho chiamato Julia e le ho detto: 'Accetto se lo fai anche tu' e lei ha risposto: 'Beh, accetto se anche tu accetti'. E non molto tempo dopo eravamo in viaggio per l’Australia... Credo che la ragione principale per cui io e Julia lavoriamo così bene insieme sia perché entrambi sappiamo come far ridere l’altro. Abbiamo un simile senso dell’umorismo e ci capiamo, per noi è sempre stato così. Non prendevo parte a una commedia romantica dai tempi di 'Un giorno... per caso' e quindi, quando ho ricevuto la sceneggiatura, mi è sembrata un’ottima opportunità... David è sicuro di molte cose che riguardano la sua vita, tranne che del suo rapporto con Georgia. Provava ancora qualcosa per lei anche durante gli anni in cui erano divorziati, ma era convinto che l’ex moglie fosse andata avanti e che lui dovesse farsene una ragione. Lei ha un nuovo fidanzato e una nuova vita di cui lui non fa parte, e lui non vuole rischiare di stare male per essere stato tagliato fuori o di rendere le cose più complicate di quanto non siano già. E, più di ogni altra cosa, non vuole compromettere il suo rapporto con la figlia Lily
    "
    George Clooney

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