Per AKIRES TO KAME (ACHILLE E LA TARTARUGA), epilogo di una trilogia sull’arte e lo spettacolo, il regista TAKESHI KITANO (Sonatine, Hana-Bi, Brother, Dolls, Zatoichi, Takeshi’s, Kantoku Banzai!) questa volta ha scelto il lineare percorso dell’intera vita di un uomo lastricata di tragedie personali e di sofferenze intimizzate per il negato riconoscimento in materia di arte. Un mondo che già sapevamo pieno di paradossi e contraddizioni ma che KITANO ha trasformato in un vero e proprio “racconto crudele”, sia pure non del tutto privo del suo ‘spiraglio’.
Per AKIRES TO KAME (ACHILLE E LA TARTARUGA), epilogo di una trilogia sull’arte e lo spettacolo, il regista TAKESHI KITANO (Sonatine, Hana-Bi, Brother, Dolls, Zatoichi, Takeshi’s, Kantoku Banzai!) questa volta ha scelto il lineare percorso dell’intera vita di un uomo lastricata di tragedie personali e di sofferenze intimizzate per il negato riconoscimento in materia di arte. Un mondo che già sapevamo pieno di paradossi e contraddizioni ma che KITANO ha trasformato in un vero e proprio “racconto crudele”, sia pure non del tutto privo del suo ‘spiraglio’.