Il regista e attore KENNETH BRANAGH tra il 2006 e il 2007 registra una doppietta alla Mostra del Cinema di Venezia: alla 63a con The Magic Flute (Il flauto magico) e alla 64a con SLEUTH-GLI INSOSPETTABILI, tratto dall'opera teatrale di Anthony Shaffer. Duettano nella 'piece' rivisitata per il grande schermo nientemeno che MICHAEL CAINE e JUDE LAW: il duello spettacolare soprattutto sul piano verbale è assicurato.
Il regista KENNETH BRANAGH era l'ideale per THOR, considerata la sua profonda conoscenza dei miti e delle leggende, avendo interpretato, diretto e prodotto diverse storie shakespeariane di intrighi familiari in ambito reale. Pochi come lui avrebbero potuto tradurre il racconto del viaggio fisico e spirituale di Thor, un uomo, un principe presuntuoso destinato al trono, che imparerà il valore del comando, diventando un vero supereroe. E l'operazione trascende l'intrattenimento per intrecciarsi in qualche modo con la 'didattica'. L'ispirazione attinge difatti dalla mitologia nordica e la maggior parte della gente conosce i miti greco-romani ma ignora quelli nordici. Le loro storie sembrano scaturite dalla fantasia di Marvel Comics, perché parlano di un popolo molto umano nonostante abbia il potere di evocare la tempesta, il tuono e il lampo. Hanno problemi familiari come tutti i comuni mortali, infatti Thor e Loki sono due fratelli in lite fra loro. Di fatto Thor si traduce in un dramma familiare in cui ognuno ha i suoi difetti come tutti noi.