STORIE AMARE SUL FRONTE DI HOLLYWOOD per ROBERT DE NIRO, per il quale è sempre stata una questione di principio: per recitare bene occorrono tecnica e una volontà ferrea di aderire come un guanto a personaggio e copione. Questa volta, in DISASTRO A HOLLYWOOD di BARRY LEVINSON, interpreta Ben, un produttore cinematografico che vive due settimane d'inferno, cercando disperatamente di salvare la sua carriera dagli squali che popolano il mondo del cinema e sforzandosi al contempo di mantenere unita la propria famiglia. Una star alle prese con altre star (tra cui SEAN PENN, ROBIN WRIGHT PENN, BRUCE WILLIS, JOHN TURTURRO e STANLEY TUCCI). Tutti insieme appassionatamente per un autoritratto ironico-satirico pienamente consapevole: un'analisi viscerale sul mondo del cinema attraversando la mecca hollywoodiana, in cui, alla fin fine, non è poi tutto oro quel che luccica. (P. Ferretti, "www.celluloidportraits.com")
ROBERT DE NIRO rivisita il personaggio da OSCAR che fu di MARCELLO MASTROIANNI, mitico anche in quel ruolo come in molti altri nel nuovo STANNO TUTTI BENE-EVERYBODY'S FINE di KIRK JONES, remake a stelle e strisce del classico STANNO TUTTI BENE di GIUSEPPE TORNATORE - classico che si consiglia vivamente di recuperare e rivedere assolutamente - quale perla del cinema italiano.
“Il film di Tornatore mi è piaciuto molto ma si tratta di uno stile totalmente diverso da quello di Jones. E' un film più intenso e stilizzato e l'interpretazione di Mastroianni è tutta un'altra cosa rispetto al 'mio Frank'... Posso facilmente identificarmi con la storia e con il personaggio. E posso capire facilmente quello che Frank vive e prova per i figli ed è questo che ha reso il film così interessante ai miei occhi... E' una storia molto vera, ma è anche surreale; c'è un non so che di espressionista nello stile e nelle idee di Kirk (Jones).” Robert De Niro
Sia che si tratti di essere sepolto vivo o di restare vittima degli effetti collaterali di una medicina per le disfunzioni erettili, DE NIRO si è divertito un mondo. In particolare gli piace molto lavorare con un attore come STILLER:
"Ben ha un modo di reagire e di dire le battute che è davvero unico. Anche se si tratta di una frase semplice, il modo in cui lui la dice la rende speciale. Siamo vecchi amici, ormai e ci divertiamo molto a lavorare insieme". Robert De Niro
ROBERT DE NIRO veste i panni di Adrian in MANUALE D'AMORE 3 di GIOVANNI VERONESI, precisamente nel capitolo del film intitolato 'OLTRE' che affresca la 'Terza età dell'Amore'. Il suo personaggio Adrian è un attempato e alquanto riservato professore americano di Storia dell'Arte che, in seguito al divorzio dalla moglie, ha scelto di vivere nella città italiana da sempre amata: Roma. Ma ci penserà la figlia del portiere Viola (MONICA BELLUCCI) a sconvolge la sua tranquilla esistenza, portandolo a vivere sensazioni sopite da tempo con nuove emozioni...
"Il film offre una prospettiva diversa sul genere criminale, offrendo una trama romanzesca. Io interpreto il ruolo di un boss criminale che viveva a New York prima di decidere di collaborare con la giustizia. Entrato nel Programma di Protezione Testimoni insieme a tutta la sua famiglia e trasferito in Francia, in realtà continua a finire sempre nei guai; nessun posto è quello giusto, finché non arrivano in mezzo al nulla, sembra di stare quasi su Marte. La situazione ha del surreale, ma il personaggio è molto reale e credibile... Quando invecchi, dentro di te sai se hai fatto qualcosa di strano, buono o cattivo, e vuoi raccontare il tuo punto di vista. E’ questo che motiva Fred. Vuole esprimere il proprio punto di vista sulle cose, raccontare perché ha fatto ciò che ha fatto. In qualche modo sta cercando di redimersi, vuole spiegare come sono andate le cose e giustificare le proprie decisioni per acquietarsi un po’ la coscienza... Gli piace l’attenzione della gente. Finalmente, viene in qualche modo legittimato per tutte le cose che ha fatto, non dalle persone che appartengono a quel mondo segreto, ma proprio dal mondo ‘legale’." Robert de Niro
"Questo è il tipo di film che fa Nancy (Meyers) e che fa molto bene. In un certo senso è una classica commedia hollywoodiana, ma dai toni molto contemporanei. Qui si parla di un argomento che riguarda da vicino molte persone: sono certo che non sia cambiato molto, le persone invecchiano, hanno però ancora molto da offrire e possono ancora essere produttivi... C’è senz’altro qualcosa che va detto riguardo ad esperienza e tradizione, e questo è proprio quello che Nancy esprime attraverso il film. È una storia di anzianità a confronto con la gioventù, se vogliamo... Ben non ha avuto una carriera eccessivamente ambiziosa, ma ha lavorato bene e pensava di essere fortunato. Ora scopre che la pensione è diversa da quello che si aspettava. Credo che dipenda da quale lavoro facevi prima di andare in pensione, ma in realtà a Ben piaceva il suo lavoro". Robert De Niro
“Raccontiamo la banalità del male, bisogna stare sempre in allerta nei confronti di quel razzismo sistematico di cui negli Stati Uniti ci siamo pienamente resi conto dopo l’uccisione di George Floyd. Il mio personaggio è uno di quelli che fa di tutto, un criminale vero, ma pensa anche di essere amato e probabilmente da alcuni nativi lo è stato fino alla fine. Pensa di aver fatto un buon lavoro, è folle ma è così...” Robert De Niro