Il regista EDWARD ZWICK a proposito del ruolo di Danny Archer vestito da Leonardo DiCaprio in Blood Diamond (Blood Diamond - Diamanti di sangue, 2006):
"Leo è stato determinatissimo grazie al suo impegno per questo ruolo. Ha una capacità fantastica di calarsi completamente nel personaggio, il desiderio di viverlo a 360 gradi. Ha frequentato ex-mercenari, funzionari di ONG ed ex soldati ed ha trascorso ore e ore a sentir parlare le persone. In ultimo, ha raggiunto un punto in cui poteva persino improvvisare frasi in dialetto. Ma quello che si percepiva da lui non era soltanto la lingua, era proprio l’essenza e la natura di Danny Archer".
La produttrice PAULA WEINSTEIN (Blood Diamond):
"Per me, Leo è uno dei migliori attori dei nostri tempi, non solo per il modo in cui recita, ma anche per quello che riesce ad esprimere senza dire una parola. Un’emozione gli attraversa il volto ed uno sa esattamente quello che sta provando. Ogni giorno, sul set, è stato sempre molto professionale, impegnato, curioso e presente ed io ero in costante e meravigliata attesa di vedere quello che riusciva a mettere dentro al suo personaggio".
LEONARDO DI CAPRIO è il duro veterano di guerra ed esperto capo della polizia locale Teddy Daniels in SHUTTER ISLAND di MARTIN SCORSESE. Al centro di una paura crescente all’interno dell’ospedale psichiatrico criminale di un’isola-fortezza, là dove è chiamato a far luce sulla misteriosa scomparsa di un’assassina seriale, DI CAPRIO/Teddy si trova invischiato in un abisso di enigmi vertiginosi e ricordi ossessivi, contagiato, a sua volta, da una paura incessante fino a portarsi sull’orlo di un baratro senza ritorno, là dove si annidano i confini bui e indistinti tra sanità e insania mentale. Un personaggio estremamente intrigante:
“Erano tante le cose del personaggio che mi piacevano. Teddy va a ‘Shutter Island’ deciso a risolvere il mistero e a scoprire cosa succeda realmente, ma ha anche lui i suoi segreti. Si trova in una situazione nella quale c’è molto di più di quello che si vede in superficie. Una delle cose più belle di questa storia è che non ti lascia scampo perché opera a diversi livelli: è come una gigantesca torta con tanti piani. Mi sono innamorato delle complessità di Teddy, della sua ricerca della verità, che scatena qualcosa in lui e che ha scatenato qualche cosa in me. Alla fine ero profondamente commosso… C’è una cosa che la gente non capisce di Scorsese ed è quanto lui creda negli attori che sceglie e quanto dipenda dalla loro preparazione prima di arrivare sul set. E’ un vero maestro del cinema, e sa come far navigare la mente umana e come dipingere la condizione umana ma lascia agli attori la libertà di scegliere cosa mettere sullo schermo… Marty adora discutere di qualunque cosa molto a lungo, il che ti aiuta a essere più specifico sul tuo personaggio e più credibile sullo schermo. Nelle nostre chiacchierate discutevamo le scene come dei medici legali che fanno un’autopsia, sezionando ogni situazione e ogni dettaglio, e questa è una delle cose più interessanti, difficili, spaventose e divertenti di lavorare con lui perché nel momento in cui arrivi sul set, sei già vincolato a qualcosa… Con Teddy, c’erano dei confini piuttosto confusi che non andavano assolutamente superati e questa è stata una vera sfida. Avevo veramente bisogno della guida di Scorsese per sapere fino a dove mi sarei potuto spingere. Ci sono tante sfumature che si notano solo la seconda volta che si vede il film”. Leonardo Di Caprio
"Il protagonista di questa storia mi sembrava un Caligola moderno... Alla fine degli anni ottanta e all’inizio dei novanta, Wall Street non aveva regole, sembrava il selvaggio West. E Jordan Belfort era uno di quei lupi che approfitta della mancanza di controlli per guadagnare una fortuna immensa. A mio avviso, la storia incarna perfettamente quel periodo in cui le istituzioni finanziarie erano molto disattente... La cosa affascinante di Jordan è l’assoluta onestà sul suo comportamento sregolato. Lui non ha omesso nulla e non ha cercato di difendersi. Non voleva scusarsi della sua passione per la ricchezza e per le dipendenze folli, quindi questo dava vita a un personaggio affascinante. E alla fine, aver dovuto pagare un prezzo per tutto questo la rende una storia meravigliosa" Leonardo DiCaprio
"'Revenant – Redivivo' è un viaggio incredibile attraverso la natura più inospitale dell’America ancora inesplorata. E’ la storia della forza interiore di un uomo. La storia di Hugh Glass è una di quelle leggende raccontate intorno ai falò, ma Alejandro la utilizza per esplorare cosa significa avere tutto contro, cosa è in grado di sopportare lo spirito umano, e quali sono le conseguenze della sua
caparbietà". Leonardo DiCaprio
"Nel film Rick Dalton sta vivendo un momento di enorme insicurezza. Non riesce ad accontentarsi della posizione in cui si trova ed è sempre alla ricerca di qualcosa di più" Leonardo DiCaprio
“Raccontare quella che per loro è una tragedia personale ha permesso un momento così bello come quello di ieri sera, che non dimenticherò mai. È un orgoglio per noi averlo fatto al meglio possibile. Marty ha la capacità di esporre l’umanità anche di personaggi sinistri e abietti, di far emergere la condizione umana. Negli ultimi anni abbiamo imparato a conoscere stragi come questa, o quella razziale di Tulsa, diventate parte della nostra storia e della nostra cultura” Leonardo DiCaprio
Il regista EDWARD ZWICK a proposito del ruolo di Danny Archer vestito da Leonardo DiCaprio in Blood Diamond (Blood Diamond - Diamanti di sangue, 2006):
"Leo è stato determinatissimo grazie al suo impegno per questo ruolo. Ha una capacità fantastica di calarsi completamente nel personaggio, il desiderio di viverlo a 360 gradi. Ha frequentato ex-mercenari, funzionari di ONG ed ex soldati ed ha trascorso ore e ore a sentir parlare le persone. In ultimo, ha raggiunto un punto in cui poteva persino improvvisare frasi in dialetto. Ma quello che si percepiva da lui non era soltanto la lingua, era proprio l’essenza e la natura di Danny Archer".