"Quando la incontriamo la prima volta, Hannah dà l’impressione di essere una ragazza estremamente ingenua, cresciuta sotto una campana di vetro. Non è mai stata molto curiosa, né ha mai sentito il bisogno di mettere in dubbio ciò che Volmer e la clinica rappresentano. E questo accade perché lei ha la capacità straordinaria di vedere il bene e la bellezza in ogni cosa. Da un certo punto di vista, il rapporto tra Hannah e Volmer è quello tipico che esiste tra genitore e figlio, basato sull’amore e il rispetto. La ragazza ha imparato a voler bene e a dipendere dal suo carceriere. Per spiegare meglio l’interazione tra i due, è come se Hannah fosse affetta dalla sindrome di Stoccolma (condizione psicologica che comporta nella vittima un sentimento positivo di attaccamento nei confronti del sequestratore). Per lei quella realtà è normale, è una sorta di assuefazione. La clinica del benessere è anche un luogo sicuro in cui trovare conforto, mentre tutto ciò che Lockhart scatena inizia a manifestarsi intorno a lei. In questo contesto, poter tornare da Volmer è per lei un sollievo e un aiuto" Mia Goth
"Quando la incontriamo la prima volta, Hannah dà l’impressione di essere una ragazza estremamente ingenua, cresciuta sotto una campana di vetro. Non è mai stata molto curiosa, né ha mai sentito il bisogno di mettere in dubbio ciò che Volmer e la clinica rappresentano. E questo accade perché lei ha la capacità straordinaria di vedere il bene e la bellezza in ogni cosa. Da un certo punto di vista, il rapporto tra Hannah e Volmer è quello tipico che esiste tra genitore e figlio, basato sull’amore e il rispetto. La ragazza ha imparato a voler bene e a dipendere dal suo carceriere. Per spiegare meglio l’interazione tra i due, è come se Hannah fosse affetta dalla sindrome di Stoccolma (condizione psicologica che comporta nella vittima un sentimento positivo di attaccamento nei confronti del sequestratore). Per lei quella realtà è normale, è una sorta di assuefazione. La clinica del benessere è anche un luogo sicuro in cui trovare conforto, mentre tutto ciò che Lockhart scatena inizia a manifestarsi intorno a lei. In questo contesto, poter tornare da Volmer è per lei un sollievo e un aiuto"
Mia Goth