"La sceneggiatura ha subito rapito la mia attenzione. Era divertente e al contempo drammatica, con scene molto toccanti ed emotive, ed inoltre aveva una trama molto coinvolgente ed intricata. C’era così tanto su cui lavorare, sia in superficie che al di sotto. Ho pensato quanto risultasse brillante questa coppia di ladri che finisce con l’innamorarsi, in un mondo dove non c’è molto spazio per l’amore, un mondo in cui la fiducia è solo uno strumento per manipolare le persone, e derubarle". Margot Robbie
"Lei è estremamente intelligente, adattabile e molto ambiziosa. Ma Tanya è anche una giovane reporter donna che la gente non sempre prende sul serio e per questo lei indossa una maschera. Lei crede nel detto: ‘fingi finché non ottieni’. Se fai le cose convinta, la gente ci crede, questa è la sua filosofia. L’interessante è che, nel mondo reale, Tanya e Kim probabilmente non sarebbero mai state amiche, ma nella Kabolla possono contare
l’una sull’altra" Margot Robbie
"La prospettiva mi ha letteralmente messo in crisi, specialmente perché l’ultima persona che ha interpretato Elisabetta, è stata l’attrice che più ammiro: Cate
Blanchett. Ma Josie mi ha chiarito come la sua intenzione era di affidarmi gli anni di ragazza, di giovane donna. Una volta che ho smesso di pensarla solo come una Regina e l’ho immaginata in quanto donna, sono stata in grado di comprenderla e di avvicinarmi. Avevo sottovalutato la sua vita, ma l’infanzia di Elisabetta è stata molto traumatica. Non ha mai smesso di aspirare a una posizione di potere. Ho passato molto tempo con John Guy, che mi ha spiegato molti dettagli personali e intimi della vita di Elisabetta... L’idea di lavorare con Josie, Saoirse e Debra mi ha travolta: regista, protagonista e produttrice donne. Il ruolo mi ha spaventato, ma il progetto ha da subito esercitato
un fascino unico... Ci sono differenti maniere per poter leggere questa storia. I personaggi sono talmente forti che dimentichi il loro lignaggio e li guardi piuttosto come persone reali. Inoltre la questione di genere nella politica è oggi molto attuale. È stato molto divertente poter esplorare un’epoca diversa, di cui non sapevo molto, e creare dei legami forti con i nostri giorni. La storia di questo film è molto emozionante ed è stato importante raccontarla ai giorni nostri". Margot Robbie
"Non è un film molto serio e abbiamo pensato che il titolo dovesse rifletterlo. Birds of Prey suona molto serio, ma così è come se Harley aggiungesse 'Hey, ci sono anch'io!'". Margot Robbie
"La sceneggiatura ha subito rapito la mia attenzione. Era divertente e al contempo drammatica, con scene molto toccanti ed emotive, ed inoltre aveva una trama molto coinvolgente ed intricata. C’era così tanto su cui lavorare, sia in superficie che al di sotto. Ho pensato quanto risultasse brillante questa coppia di ladri che finisce con l’innamorarsi, in un mondo dove non c’è molto spazio per l’amore, un mondo in cui la fiducia è solo uno strumento per manipolare le persone, e derubarle".
Margot Robbie