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    Dietro le quinte: TOY STORY 3 - LA GRANDE FUGA - Toy Story cresce: i vecchi amici e i nuovi personaggi - Le vicende passate guidano le nuove avventure - Note di produzione (Film)

    'TOY STORY' CRESCE
    Le vicende passate guidano le nuove avventure

    Il primo capitolo di Toy Story ha fatto la storia del cinema nel 1995, quando divenne il primo lungometraggio animato, interamente elaborato con la tecnologia di computer grafica. E’ una pietra miliare non solo nell’animazione, ma anche nella storia del linguaggio cinematografico.
    Commenta Rich Ross, presidente di The Walt Disney Studios: Toy Story ha segnato il mondo del cinema. Il film è stato realizzato con quel giusto spirito pionieristico, che ha aperto nuovi orizzonti sia in termini tecnologici sia in termini narrativi. Buzz, Woody e i giocattoli, subito conquistano il cuore delle persone di ogni età, evocando quella devozione e ammirazione tipica dei classici personaggi Disney.
    I film di Toy Story hanno allargato il pubblico dei cartoni animati, riscrivendo le regole della creazione di un film, provando che è possibile realizzare un film con diversi livelli di lettura. In effetti Toy Story ha ridefinito lo stile narrativo per i film d’animazione (e non solo) che lo hanno succeduto
    .
    I 77 minuti d’animazione del primo Toy Story, con i suoi 1.561 fotogrammi e il cast di 76 personaggi, uomini, giochi ed anche il cane, sono stati meticolosamente disegnati a mano e successivamente ridigitalizzati - al computer. È stato il film che nel 1995 ha registrato l’incasso più alto, con un boxoffice americano di quasi 192 milioni di dollari e un boxoffice internazionale di 362 milioni di dollari. Ha ricevuto tre nomination agli Academy Awards® per 'Migliore Sceneggiatura', 'Migliore Colonna Sonora' e 'Migliore Canzone'. John Lasseter ha ricevuto un Premio Oscar® speciale per aver guidato la squadra Pixar alla realizzazione del primo film interamente creato al computer. Toy Story è stato incluso dall’American Film Institute tra i 100 migliori film d’America.
    Ricordo quando uscì il film Toy Story, racconta la produttrice Darla K. Anderson, Steve Jobs disse che era il nostro Biancaneve e i sette nani. E noi pensammo che sarebbe stato bello se Toy Story fosse diventato un marchio, tipico di quei film che la gente sente come propri, come parte della loro vita, della loro infanzia e della loro famiglia. Questa era la nostra missione di allora ed è ancora questa l’intenzione di ognuno dei nostri film.
    Nel 1999, Toy Story 2 – Woody e Buzz alla riscossa (il terzo film prodotto dalla Pixar) è stato il primo film completamente ideato e realizzato in digitale. Il film ha superato il primo capitolo al boxoffice, divenendo il primo sequel d’aimazione con gli incassi maggiori. Acclamato da critica e pubblico ha ricevuto la nomination agli Academy Awards® per 'Migliore Canzone Originale' ed è stato premiato ai Golden Globe®, nella categoria 'Miglior Film – Commedia o Musical'. Nel 2009 i primi due capitoli di Toy Story sono stati distribuiti al cinema in una versione speciale in Disney Digital 3D™.
    Per iniziare la lavorazione di Toy Story 3, la Pixar ha riunito la stessa squadra che aveva lavorato alle prime due storie. Ad affiancare il regista Lee Unkrich, nel gruppo ci sono John Lasseter, Andrew Stanton (che hanno co-scritto la sceneggiatura di Toy Story e Toy Story 2, e che hanno scritto e diretto Alla ricerca di Nemo e Wall•E), Pete Docter (regista/sceneggiatore di Monster & Co. e UP), Darla K. Anderson, Bob Peterson e Jeff Pigeon.
    Ricorda Anderson: Siamo andati in un posto chiamato The Poet's Loft a Tomales Bay, Marin County, una piccola palafitta in cui è nata l'idea per il primo film di Toy Story. Andrew ha portato con sé una bottiglia speciale di vino, con un etichetta di Toy Story che John ci aveva dato in occasione dell’uscita del film. Abbiamo brindato a Joe Ranft, il nostro caro defunto amico e collega, che era stato lo story supervisor del primo progetto. Joe era capace di creare personaggi veri, stravaganti, pieni di bontà ed umorismo. Ci mancava moltissimo.
    Durante il ritiro, i vari membri del gruppo hanno rivisto i primi due film nel loro insieme, come punto di partenza, per immergersi nuovamente in quel mondo. Il nostro obbiettivo era quello di creare un film degno dei primi due, dice Unkrich. Nella storia del cinema vi sono solo pochi sequel belli quanto i primi e non riuscivamo a pensare ad un terzo capitolo che fosse realmente bello. L’unico titolo che ci è venuto in mente è stato Il signore degli anelli - Il ritorno del re, anche se è in realtà la terza parte di un’enorme storia. Questo è stato ciò che mi ha aperto la mente. Avevamo bisogno di un Toy Story 3 che fosse parte dei primi due ed è stata proprio quest’idea a trainare tutti noi nella realizzazione del terzo film.
    Legare i tre film insieme è la chiave di lettura di Toy Story 3. Alla fine dell’incontro la squadra aveva fatto grandi progressi e Stanton guru, sceneggiatore e regista della Pixar (a breve debutterà come regista nel progetto della Walt Disney Pictures John Carter of Mars), era pronto alla stesura iniziale della storia.
    Dice Unkrich: Eravamo ottimisti, perché, sebbene lavorare ad un sequel fosse un’impresa ardua, eravamo la stessa squadra che aveva lavorato ai primi due film. Durante il secondo giorno di ritiro ci sono venute in mente alcune idee tra cui quella di far crescere Andy, di collocare Woody e gli altri giocattoli in un asilo o di impostare Buzz perennemente acceso in modalità demo. Andrew ha scritto una prima stesura che ha entusiasmato davvero tutti. E’ stato a quel punto che MIchael Arndt ed io abbiamo iniziato a lavorare alla storia seriamente.
    Per lo sceneggiatore Premio Oscar® Michael Arndt è stato un vero piacere poter lavorare con il team d’animazione della Pixar. Avevo visto e amato tutti i film Pixar, ma l’idea di poter un giorno lavorare ad uno di questi non mi era mai passata per la mente, racconta Arndt. Da appassionato di film ci sono due aspetti che mi hanno sempre colpito dei loro film. Prima di tutto la completezza delle loro storie. E’ raro vedere film dove tutti i dettagli della sceneggiatura sono approfonditi al meglio e tutti i film della Pixar danno questo piacevole senso di densità e completezza. Inoltre in ogni film è possibile avvertire la gioia del processo produttivo. I singoli fotogrammi, il montaggio, le riprese, in tutto ciò sai che stai guardando qualcosa fatto da persone che amano quello che fanno.
    Come per ogni grande film della Pixar, Toy Story 3 miscela al meglio la commedia, l’azione e le emozioni per dare al pubblico un’esperienza unica e commovente, capace di arrivare al cuore. I filmakers, basando molto della storia sulla propria esperienza di vita e familiare, hanno reso la storia sicuramente più credibile e ricca di significato.
    Unkrich ricorda quanto di personale ci fosse in un punto chiave della sceneggiatura: Molto prima di avere dei figli, mia moglie ed io che vivevamo in un appartamento in West Hollywood, decidemmo di trasferirci a Pasadena. Facemmo il trasloco da soli, impacchettammo le nostre cose e riempimmo alcune buste con tutto ciò che non ci sarebbe stato più utile. Il mio compito era quello di buttare via queste buste negli appositi contenitori, nel retro del palazzo e tra queste buste una era particolarmente grande. Poche settimane dopo, durante la sistemazione nella casa nuova, mia moglie mi chiese se avessi visto i suoi animali. Non riusciva a trovare nessuno dei peluche della sua infanzia, che aveva conservato per anni. Le chiesi in che scatola fossero e mi rispose che non erano in una scatola, bensì in una grossa busta per la spazzatura. Ebbi un colpo allo stomaco perché capii immediatamente cosa era successo e dovevo trovare il modo giusto con cui darla. Non riuscivo a capire perché avesse messo quagli animali in quella busta e lei non capiva perché non avessi controllato prima di buttarla via. Dopo tutti questi anni ancora non mi ha perdonato quello che ho fatto. Per questo mi piace pensare che quando in Toy Story 3 la mamma di Andy prepara le buste da gettare via, ciò sia in qualche modo in memoria dei giocattoli di mia moglie e spero che la loro morte in una discarica non sia stata del tutto vana.
    Spiega Lasseter: Tutto ciò che impedisce ai giocattoli di giocare con il loro bambino, provoca in loro ansia e preoccupazioni. In ognuno dei film c’è questo tema. In sostanza nel primo film, Woody si preoccupa di essere sostituito da un nuovo pupazzo. I giocattoli sono preoccupati in due momenti particolari dell’anno, il Natale e il compleanno. In Toy Story 2 i giocattoli si trovano a dover affrontare l’idea di non essere più presi in considerazione perché rotti e strappati e quindi fragili. Woody infatti si trova di fronte alla scelta di restare perfetto, ma senza essere più amato. E’ questo un aspetto molto profondo. Nel terzo film invece il problema fondamentale per i giocattoli è quello di essere ormai superati. Quando si è rotti, si può essere riparati; quando si è persi, si può essere ritrovati, quando si è rubati, si può essere recuperati. Ma non c'è alcun rimedio quando si è ormai inutili per i bambini. E’ una svolta della storia molto interessante.
    Il segreto di questi film è che in ognuno di essi non si ripetono le emozioni e la storia del precedente, continua Lasseter. Affrontiamo qualcosa di veramente nuovo, ciò che è uguale è il mondo con i suoi personaggi, ma siamo in grado di attingere ad una serie completamente diversa di emozioni. Una volta che i giocattoli sono vivi diventano adulti con le preoccupazioni degli adulti. Tutti possono relazionarsi a questi personaggi. Guardando il mondo dal punto di vista del gioco è una cosa, ma guardarlo attraverso gli occhi del personaggio la rende una cosa ancora più profonda e più emotiva. Gli spettatori sono in grado di confrontarsi con la propria esperienza.

    LA SQUADRA DI 'TOY STORY 3'
    I vecchi amici incontrano nuovi giocattoli

    Oltre al cast dei personaggi di sempre e all’arrivo di Ken, Toy Story 3 vanta una vasta gamma di nuovi giochi colorati e qualche nuovo personaggio in carne ed ossa. I giocattoli dalla tranquillità della stanza di Andy, si ritrovano all’asilo Sunnyside, dove immaginano dovranno giocare per cinque giorni a settimana. Un altro personaggio chiave in quest'ultima avventura di Toy Story è un’amorevole e fantasiosa bambina di nome Bonnie, la figlia di una donna che lavora al Sunnyside e proprietaria di una sua troupe speciale di giocattoli.
    Toy Story 3 riunisce uno dei gruppi di voci più coinvolgenti e divertenti della storia del cinema, con Tom Hanks che torna in sella, prestando la voce al famoso sceriffo, il cowboy Woody e Tim Allen per la sua terza missione nei panni dell'eroico, intrepido e, occasionalmente, illuso ranger spaziale Buzz Lightyear. Inoltre, con l'introduzione di nuovi personaggi, Toy Story 3 è ricco di star.
    Commenta la produttrice Darla K. Anderson: Avere il gruppo nuovamente insieme, ci ha aiutati a gettare le basi per la realizzazione del progetto. L'intero cast, i vecchi amici e i nuovi, apportano enorme valore aggiunto, con una piacevolissima capacità di improvvisazione, perfetti in queste vesti, che aiutano molto il processo di animazione.

    I VECCHI AMICI

    WOODY è un cowboy sceriffo con una cordicella sulla schiena che, quando è tirata, annuncia il suo nome nel tipico stile del suo personaggio dello show televisivo degli anni Cinquanta, 'Woody’s Roundup'. È sempre stato il giocattolo preferito di Andy. E anche se il suo proprietario è ormai cresciuto, il fedele sceriffo è convinto che Andy continuerà ad aver cura dei suoi giocattoli. Nel momento in cui però tutti i giochi si ritroveranno nel proprio incerto futuro, Woody rimane la voce della ragione e nei panni di capo assicura tutti che nessuno verrà abbandonato.
    Per Tom Hanks, che nella versione americana presta la voce a Woody, ritornare nel ruolo del cowboy dopo una lunga assenza, è stata un'impresa facile. Woody è un ragazzo passionale che mette tutto se stesso nell’azione, commenta Hanks. Quando d’istinto pensa di dover aiutare tutti, o pensa di dover scappare, il suo impegno è al 100%. E’ amabile per questo e un altro aspetto che mi ha colpito molto è il rapporto tra lui e Buzz ormai maturo. Avevano iniziato come perfetti avversari, ma hanno imparato ad apprezzare ognuno le qualità dell’altro, a dimenticare le debolezze e a rispettarsi. Mai come in questo caso gli opposti si attraggono.
    Continua Hanks: Il fatto che la Pixar potesse creare il terzo capitolo della storia, un film completamente nuovo, reale ed unico, dimostra quanto siano brillanti. Il principio su cui John Lasseter, Lee [Unkrich], Darla [K. Anderson] e tutta la squadra di sceneggiatori si sono basati è fare in modo che il pubblico potesse rilassarsi e lasciarsi trasportare in questo mondo magico. Quando riesci a fare ciò con un film, allora è una cosa fantastica. Con Toy Story 3 viaggi con la mente verso un mondo piacevole, familiare e felice.
    Hanks sostiene che il terzo capitolo della storia è davvero emozionante. Toy Story 3 è un’enorme avventura che ti tiene incollato alla sedia. In parte è una grande fuga, con la stessa dose di fibrillazione di Dorothy che cerca di scappare dalla Perfida Strega dell’Est. Hanno saputo trasformare questi elementi in qualcosa di molto emozionante. Se pensi ai giochi come il dinosauro o Mr. Potato, non puoi fare a meno di pensare che non vuoi assolutamente che siano riciclati o che finiscano nelle mani di bambini monelli. Desideri vederli tutti insieme e alla fine del film hai voglia di giocare con loro. I filmaker della Pixar sanno sempre come farti sentire bene. La storia è semplice, un ragazzo che cresce e va al college, ma è così profondamente toccante che ti vengono le lacrime agli occhi.
    Sarà nuovamente Fabrizio Frizzi a prestare la propria voce al personaggio di Woody nella versione italiana.

    BUZZ LIGHTYEAR è un eroico ranger spaziale, dotato di raggi laser, ali automatiche, in grado di eseguire colpi di karate. È il giocattolo che tutti i bambini sognano e ben presto diviene il pupazzo preferito di Andy e il più caro tra gli amici di Woody. Mentre la sola missione di Buzz era quella di sconfiggere l’imperatore Zurg, ciò che ora maggiormente gli importa è mantenere la sua famiglia di giochi tutta unita. Questa nuova avventura, fa emergere aspetti della sua personalità, di cui neanche lui era a conoscenza.
    Tim Allen, che nella versione orignale presta nuovamente la voce a Buzz, riconosce che questo nuovo film ha qualcosa di magico. Toy Story 3 è un risultato finale eccellente, commenta Allen, a tal punto che la storia è così perfetta che avrebbero potuto vendere sul mercato la versione in storyboard. Sebbene avessi letto la storia e conoscessi il finale, mi ha totalmente coinvolto e sono sicuro che il pubblico avrà la stessa sensazione. Ci sono sequenze d’azione molto belle, anche se la bellezza del film è l’evoluzione della storia e di come questa è diretta. La Pixar sta creando prodotti sempre migliori. È una storia molto semplice sull’amicizia e sullo stare insieme e mi è molto piaciuta l’idea che nel finale c’è un nuovo inizio. Realizzi che quando si chiude una porta, un’altra ne viene aperta. È davvero molto emozionante.
    La cosa per me più bella che ho scoperto, lavorando ai film di Toy Story, è la grande amicizia che ho stretto con lo staff della Pixar e con Tom Hanks, aggiunge Allen. A me e a Tom piace molto lavorare insieme, collaborare. Rispetto a fondo il suo talento e credo che sia lo stesso per lui nei miei confronti.
    Parlando di Buzz, continua Allen: In questo terzo film, Buzz sviluppa il suo personaggio. Quando accidentalmente viene resettato inizia a parlare uno spagnolo perfetto. E’ un conquistador e un toro da combattimento, con un pizzico di divertente isteria. Buzz è un personaggio che ho costruito anche grazie all’aiuto di John Lasseter e mi diverte molto interpretarlo.
    La voce italiana di Buzz Lightyear è per la terza volta quella di Massimo Dapporto.

    JESSIE (la cowgirl) è un’esuberante bambola, una cowgirl con alti e bassi, che è sempre alla ricerca di audaci avventure in cui salvare piccoli giocattoli nei momenti di bisogno. Con la partenza imminente di Andy che incombe sui giochi, Jessie teme di essere nuovamente abbandonata. Si dà forza, insistendo sul fatto che siano i giocattoli a prendere il controllo sul proprio destino. Ma sarà questa una decisione che poi rimpiangerà?
    Joan Cusack, che offre nuovamente la voce alla dinamica cowgirl, è un’ammiratrice del suo personaggio: Jessie è un modello positivo, afferma. Ritiene che i bambini siano importanti e li approccia con orgoglio e passione. Crede che le ragazze siano in grado di fare tutto! Naturalmente è vero! Ha uno spiccato spirito di iniziativa e un atteggiamento positivo nei confronti della vita. Inoltre non è affatto impaurita dei sentimenti e sa che può imparare molto da ciò che prova. È stato bellissimo poter lavorare nuovamente con la squadra Pixar, sapevo che avremmo fatto un lavoro di alta qualità e molto divertente.
    Commenta la produttrice Anderson: Jessie è uno dei miei personaggi preferiti di Toy Story, perché porta una ventata di femminilità nel film. Ha un cuore enorme, sa tenere testa a Woody e Buzz e non teme di dire ciò che pensa.
    Sia in Toy Story 2 che in Toy Story 3, continua la Anderson, Joan Cusack è capace di apportare a Jessie quella giusta dose di tenacia che la rende particolare. La sua è una voce potente, ma allo stesso tempo sa essere dolce, tranquilla e naturalmente estremamente comica.

    HAMM è un maialino salvadanaio di colore rosa, con un debole per le battute. È un tipo so-tutto-io, o almeno è quello che vorrebbe che tutti credessero di lui.
    Nessun film Pixar potrebbe dirsi completo senza la presenza di un attore dalla voce piena di fascino come quella di John Ratzenberger. L’attore, per le sue versatili doti, ha prestato la sua voce in tutti i film Pixar, dal maialino rosa fino ad un cameo in Up (film premiato agli Academy Awards®), in cui interpreta il personaggio del costruttore Tom.
    Afferma Ratzenberger: Creare la voce di Hamm, non è tanto interpretare un personaggio, quanto più stare con un gruppo di amichetti dentro una sabbionaia piena di giocattoli. Sono molto felice di far parte delle passioni e delle gioie della Pixar. Mi piace interpretare Hamm perché lui è un tale furbacchione che mi fa divertire. Quando guardo il film con gli altri non posso fare altro che ridere. La bellezza di lavorare in Pixar è che fanno tutto il lavoro in modo ineccepibile. Sanno l’esatta punteggiatura e i respiri che il personaggio deve compiere. Il regista ha piena coscienza del senso emotivo e sa cosa è meglio per i vari personaggi. Loro costruiscono la nave, tutto quello che devi fare è salire a bordo.

    MR. POTATO è un saggio burbero a forma di patata, con gli occhi sempre arrabbiati. È un eterno pessimista dal guscio di plastica, ma che ha un’unica totale devozione nei confronti della sua Mrs. Potato, per la quale rivela il suo lato più dolce.
    Don Rickles è la terza volta che interpreta l’irascibile Mr. Potato. Quando per la prima volta John Lasseter mi disse che avrei interpretato Mr. Potato, dissi che non era mia abitudine interpretare patate. Dissi di lasciare stare, dovevo costruirmi una carriera. Poco dopo realizzai che avrei potuto regalare dei gioielli a mia moglie, un paio di case e così via. La paga era davvero ottima.
    La trama del film è davvero bella, continua Rickles. C’è da saltare, correre e ancora saltare. Molta azione. Mr. Potato ora è nella spazzatura, ora vola sopra una sedia.
    Rickles ritiene che Mr. Potato sia la vera star del film. Devo essere onesto, sono un portento nel film e le cose che dico sono brillanti. Nulla a che vedere con Tom Hanks e Tim Allen. Devo ammetterlo, sono bravissimo. Mi spaventa la mia bravura. Infatti, quando ci penso, credo di esser troppo grande per il film. Dovrebbe essere tutto su Mr. Potato, scherza.

    MRS. POTATO è la principale ammiratrice di Mr. Potato. Ama il suo animo impavido ed è sempre pronta a dargli una mano. Oppure un occhio. La dolce Mrs. Potato è all’altezza del suo nomignolo e deve condividere il temperamento irascibile del marito.

    REX potrebbe sembrare il più temibile dei dinosauri nella scatola dei giochi, ma questo tirannosauro è uno dei più amabili giochi della banda. Nonostante le sue interminabili paure e insicurezze dovute al suo piccolo ruggito, Rex per gli amici c’è sempre.

    SLINKY assicura che il detto il cane è il migliore amico dell’uomo vale anche per un animale di plastica. Slinky ha una fiducia quasi incrollabile in Woody e raggiungerebbe qualsiasi lunghezza pur di aiutare i suoi amici.

    BULLSEYE è il fedele destriero di Woody, della banda del 'Woody’s Roundup'. Bullseye è in grado di correre come il vento e saltare da un canyon all’altro in un colpo solo, specialmente se Woody è in sella.

    Gli ALIENI sono soliti dire in coro ooohhh!. Questi tre piccoli pupazzetti di gomma, con tanti occhi, adorano, al posto del braccio meccanico, il loro padre adottivo, Mr. Potato, perché lui ha salvato loro la vita e per questo gli sono eternamente grati.

    BARBIE è sopravvissuta ad anni di vendite e pulizie di primavera, ma i suoi giorni di gloria stanno per terminare bruscamente, quando la sorella di Andy l’abbandona in una scatola destinata ad un asilo. La disperazione di Barbie dura però poco. Il suo temperamento giulivo ritorna quello di un tempo quando all’asilo Sunnyside incontra Ken e la sua casa dei sogni. Nonostante lui resti colpito da lei, non è solo una delle tante bambole innamorate, anzi Barbie insegna a Ken un paio di cose sulla vera amicizia.
    È Claudia Gerini a dare la voce italiana al personaggio di Barbie.

    ANDY, il fantasioso e gentile proprietario di Buzz e Woody, è ora prossimo alla maggiore età e pronto per trasferirsi al college. Le pareti della sua stanza, un tempo coperte dai poster di Buzz Lightyear, sono ora piene di immagini di sport, macchine, bande musicali e skateboarder. È da molto tempo che Andy non usa più i suoi vecchi giocattoli e non trova ancora il coraggio di disfarsene.
    Con la partenza che incombe, incalzato da sua madre, è giunto il momento per lui di decidere cosa fare con i suoi giochi preferiti.
    Nella versione italiana è Matteo Leoni a dare la voce al personaggio.

    I NUOVI PERSONAGGI

    Toy Story 3 è un film ricco di elementi comici. Molto divertenti sono i nuovi personaggi introdotti con i nuovi giocattoli, le cui voci sono affidate a specialisti del divertimeto.

    I giocattoli dell'asilo:

    LOTSO GRANDI ABBRACCI è un orsacchiotto ultra soffice di peluche rosa e bianco, con un naso di velluto viola. Questo adorabile orsacchiotto non è come gli altri: profuma di fragole dolci! Con il suo sorriso e con il pancione che non chiede altro di essere abbracciato, Lotso illuminerà il volto di tutti i bambini e diventerà un compagno indispensabile per la buona notte. Resistente alle macchie. Pulire la superficie del peluche con un panno umido.
    Lotso è un personaggio complesso la cui tenera apparenza non racconta tutta la verità sul suo conto. A dare voce al personaggio nella versione americana, c'è Ned Beatty: Credo che se un personaggio vi si presenta in un modo e successivamente mostra un altro lato del carattere, sarà sicuramente apprezzato dal pubblico, in quanto è un'esperienza questa che tutti abbiamo avuto nella nostra vita. Ogni cosa non è mai come ci appare la prima volta.
    Spesso quando si interpreta un personaggio si fanno cose non molto positive, continua Beatty. Alcune possono essere poco gentili e sono cose che non faresti mai. Ma in qualità di attore devi necessariamente domandare a te stesso di poter fare ciò. Può essere spaventoso, ma allo stesso tempo divertente. Scopri molti lati del tuo carattere, perchè è quello che devi necessariamente fare per recitare la parte. Per me è bellissimo far parte di Toy Story 3.
    La voce italiana di Lotso è di Riccardo Garrone.

    Prendete il binocolo e unitevi a KEN in un safari! Uno scapolo pieno di energia e sempre in cerca di divertimento. Ken l'amico degli animali indossa il completo perfetto per le sue eco-avventure: pantaloncini azzurri e maglietta leopardata a manica corta per rimanere fresco sotto il caldo sole. E dopo l’incredibile avventura Ken è pronto per fare quattro salti in grande stile. I suoi accessori includono un foulardino abbinato, mocassini intonati e una cinta dorata alla moda. Dozzine di completi di abbigliamento sono disponibili in vendita separatamente.
    A dar la voce a Ken nella versione americana è Michael Keaton, che è subito entrato in sintonia con il personaggio. Adoro questo ragazzo, è emotivo, pazzo di Barbie e ha un sacco di vestiti, davvero tanti.
    Michael Keaton ritiene che la Pixar sia stata in grado di trovare il giusto mix di humor, emozioni e avventura. Si è in linea con questi film perchè affrontano temi universali, continua. Sono divertenti e il ritmo è sempre quello giusto.
    La voce italiana di Ken è di Fabio De Luigi.

    STRETCH è una simpatica piovra sottomarina che risplende grazie ai suoi brillantini color porpora. I bambini si divertono a contare i suoi 8 tentacoli gommosi e le dozzine di ventose che la fanno rimanere ben salda anche nei giochi più turbolenti e quando viene tirata e allungata con grande forza. Lanciatela in alto sulla parete e guardatela mentre riscende per la sua strada! Pulire utilizzando un sapone delicato per rimuove polvere e residui.

    BIMBO I vostri piccoli si innamoreranno di questo bambolotto così realistico, con il suo tenero corpicino di tessuto e le braccia, le gambe e il viso in vinile. Con i suoi intensi occhi azzurri che si aprono e si chiudono, questo piccolo bebè stimola giochi educativi. Alto poco meno di 46 cm, indossa un adorabile pagliaccetto giallo con cuffietta abbinata e tiene in mano il suo magico biberon di latte che scompare mentre beve! Una prima bambola perfetta per il vostro bambino o la vostra bambina. Lavabile in lavatrice, usare il ciclo delicato. Realizzato con materiale ignifugo.

    Venite a conoscere TWITCH, il guerriero insettoide, praticamente metà UOMO metà INSETTO: INCREDIBILE! Questo personaggio così vigoroso, alto quasi 13 centimetri, con oltre 15 punti di articolazione, incluse le feroci mandibole. Scopri le sue potenti ali e l’impenetrabile esoscheletro, fondamentali per sfuggire alla cattura! Twitch è curato fin nel dettaglio e sono inclusi il suo caratteristico equipaggiamento magico da combattimento e la sua corazza toracica removibile. Per bambini di età non inferiore ai 4 anni. Altre figure insettoidi sono disponibili separatamente.

    CHUNK darà una bella scossa al vostro mondo! Questa pantagruelica creatura indossa una corazza protettiva sulle spalle, mentre i suoi feroci pugni sono pronti per distruggere qualunque nemico si metta sulla sua strada. Grazie ai suoi enormi arti completamente movibili Chunk è sempre pronto per trascorrere insieme ore all’insegna del divertimento. Da non perdere poi, che la pressione di una punta nascosta farà cambiare l’espressione del suo viso da amichevole e feroce! Non richiede l’utilizzo di batterie.

    Farete letteralmente scintille durante gli elettrizzanti giochi con il vostro nuovo amico SPARKS! Questo giocattolo in stile un po' retro ha come occhi dei luminosi LED rossi e una cavità di lancio da cui escono delle vere scintille quando viene fatto scivolare in avanti sulle sue resistenti ruote di gomma. Sparks è inoltre dotato di braccia telescopiche con pinze funzionanti e un effetto di sollevamento che eleva il suo intero corpo verso nuove altezze. Le scintille sono sicure per il bambino. Richiede due batterie AA (non incluse nella confezione).

    TELEFONO CHIACCHIERONE Driin driin! Il Telefono Chiacchierone Fisher-Price è il tradizionale giocattolo da tirare dietro di sé che ha fatto sorridere e divertire generazioni di bambini che imparavano a camminare e a rimanere in equilibrio. I bambini dell’asilo non riescono a resistere alla sua simpatica faccina con gli occhi che si muovono in su e in giù quando portano il giocattolo in giro e ai brillanti colori che, insieme al divertente suono, li rallegrano e li tengono impegnati. Il Telefono Chiacchierone è il giocattolo perfetto per i vostri bambini.
    Sarà Gerry Scotti a dare la voce italiana a questo nuovo personaggio.

    Quando arriva BOOKWORM il momento della favola diventa ancora più divertente! Questo compagno di lettura della favola della buona notte stimola nel vostro bambino l’amore per la lettura, tenendogli compagnia con il suo simpatico sorriso. La resistente torcia di Bookworm è dotata di una lampadina a lunghissima durata, abbastanza luminosa da non causare l’affaticamento degli occhi. Due batterie C incluse nella confezione. Adatto a bambini di età non inferiore ai 4 anni.

    I giocattoli di Bonnie:

    Trascorrete i vostri pomeriggi in cerca di avventure nella foresta con PRICKLES! Questo delizioso riccio con indosso i caratteristici pantaloncini lederhosen proviene dalla collezione di importazione Waldfreunde (Amici della foresta), giocattoli di lusso di prima qualità. Anche se ha un aspetto un po’ "spinoso", il cicciottello e pelosetto Prickles è fatto apposta per le coccole! Lavare a mano e asciugare all’aria. Pettinare con le dita per farlo tornare soffice. Prodotto in Germania.
    Nuovo nel gruppo Pixar, c'è Timothy Dalton ad interpretare il ruolo di Prickles, il riccio che si crede un grande attore. Prickles è un personaggio dolcissimo, commenta Dalton. È un piacere osservarlo, piccolo e grassoccio, con i suoi pantaloncini corti, in perfetto stile tirolese. Tutti i giocattoli di Bonnie sono grandi attori che sognano di girare film o improvvisare. Per il mio personaggio è una cosa molto seria. È una sorta di agente.
    Ero eccitato all'idea di vedere il film, continua Dalton. La cosa straordinaria dell'animazione è che ogni cosa ha una forte dose di emozione di fondo, in un modo che non potresti avere nei film in live action. L'animazione può arrivare dal cuore delle cose, dritto al cuore delle persone. Ogni personaggio descrive un aspetto di noi. Il film è genuino, commovente, eccitante e pieno di sentimenti. La storia è ricca di immaginazione e d'umanità.

    CONO DI PANNA Saltate in sella al divertimento e lasciate che Cono di Panna regali al vostro bambino una magica avventura! Questo tenero unicorno possiede una morbida pelliccia di velluto, del colore della neve con vivaci dettagli in oro e rosa. È dotato del mitico corno dorato, insieme a una criniera e una coda tutte da pettinare. I resistenti occhi in plastica di Cono di Panna sono al tempo stesso affascinanti e resistenti ai graffi. Ipoallergenico. Adatto a bambini di età non inferiore ai 3 anni.
    Nella versione americana è Jeff Garlin a dare la voce a Cono di Panna: Ascoltare la mia voce dalle labbra di un doce e piccolo unicorno è moltro strano, commenta Garlin. È divertente. Credo che Toy Story 3 sia eccezionale. Renderà felici molte persone, grazie alla magia Pixar.

    TRIXIE è una perfetta compagna di giochi preistorici! Tornate indietro nel tempo alla scoperta dell’era in cui i dinosauri regnavano sulla Terra! Realizzata in plastica resistente con graziose sfumature azzurre e porpora, Trixie è dotata di una bocca espressiva e gambe movibili. Questo simpatico Triceratopo stimolerà l’immaginazione di ogni bambino. Disponibili anche: Tyrannosaurus Rex, Stegosaurus e Velociraptor.
    Trixie è un triceratopo di plastica, disegnato seguendo la stessa linea di Rex, commenta il regista Lee Unkrich. Kristen Schaal è un'attrice molto divertente, conosciuta soprattutto per il ruolo di Mel nello show 'Flight of the Conchords', della HBO. È abilissima nell'usare quel giusto tono di voce, leggermente falsato, adatto all'interpretazione di questo divertentissimo personaggio. Trixie adora improvvisare per cui cerca ogni volta di capire che personaggio è e in che situazione si trova. Avere un'attrice così divertente ha permesso di creare situazioni ricche di comicità.
    Sono molto orgogliosa del lavoro fatto, commenta la Schaal. Il che è inusuale per un comico autoironico. Dopo aver finito la registrazione della mia parte ho pensato credo che adesso diventerò immortale. Questi film sono dei classici senza tempo. Esisteranno per sempre. Così la mia voce sarà per sempre quella di un triceratopo.

    DOLLY è una morbida e dolce bambola di pezza, il regalo perfetto per ogni bambina! Il suo corpo morbido e il suo sorriso solare la renderanno un nuovo membro irresistibile della vostra famiglia. Dolly ha i capelli viola, gli occhi rotondi e le guance leggermente arrossite. Viene fornita con un bel vestitino blu, ma sono inclusi dei modelli per creare e cucire da soli dei nuovi vestiti! Lavabile in lavatrice, usare il ciclo delicato.
    A dare la voce a Dolly, nella versione americana, c'è Bonnie Hunt, che ha già lavorato per la Pixar in A Bug's Life, nei panni di Rosie e in Cars, nei panni di Sally.
    In questo film, enfatizza lo spirito sardonico di Dolly, che è in contrapposizione con Woody, la cui voce è quella del capo. Dolly non è sicuramente la bambola più bella, spiega la Hunt. Ma è molto carina. I suoi bottoni non sono regolari e i suoi capelli sono viola, ma il suo è un personaggio delizioso e divertente. Potrebbe sembrare superficiale, ma ha un grande cuore ed è un personaggio molto profondo. Mi ha riportata alla mia infanzia, quando con la fantasia giocavo con una bambola.

    I BISI E BISI diventeranno presto uno dei giocattoli da portare in giro preferiti dai genitori. Il morbido baccello di peluche con chiusura di metallo a zip tiene al sicuro i piccoli pisellini, rendendoli perfetti per la macchina o per il passeggino. I Bisi e Bisi di peluche sviluppano inoltre le attività motorie del bambino stimolando il suo istinto ad afferrare gli oggetti. I bambini si divertiranno molto a tirare i tre pisellini fuori dal loro baccello e presto impareranno anche a rimetterli dentro! Lavabile in lavatrice. Non ingeribile.

    BARBIE INCONTRA KEN
    Una storia d'amore in Toy Story?

    Uno degli aspetti più importanti di Toy Story è stato l'introduzione di Barbie, forse la più famosa bambola di tutti i tempi. In Toy Story 3, Barbie ha un ruolo molto più importante e quando incontra Ken all'asilo Sunnyside, è per lei l'uomo dei suoi sogni. Come ogni situazione romantica, la relazione è piena di sfide, ma questa in particolare presenta particolari risvolti affascinanti.
    Secondo Unkrich: L'idea di inserire Ken nel film era legata ai possibili elementi comici. Ken è apparentemente solo un giocattolo da ragazzine e per Barbie non è altro che un accessorio. Non è più importante di un paio di scarpe o di una borsa.
    Capivamo che doveva essere abbastanza esperto di tutto ciò, che fosse preprarato il più possibile. È veramente un tipo alla moda, un vero esperto. Per ogni scena indossa sempre i vestiti adatti. Pensavamo che sarebbe stato giusto vestire Ken solo con abiti che esistono realmente, per questo abbiamo chiesto a chi è il più importante esperto di Ken nel mondo
    .
    È impossibile non divertirsi con Ken e condurlo dovunque si voglia, racconta Jason Katz, story supervisor del progetto. È quel classico ragazzo tanto bello quanto insicuro. Lo abbiamo reso come il classico belloccio degli anni Ottanta incredibilmente superficiale e imbarazzante. E credo che Michael Keaton abbia interpretato il ruolo in modo magnifico.
    Aggiunge il supervisore all'animazione Bobby Podesta: Quello che è interessante nel lavorare con Barbie e Ken è che il pubblico già conosce molto su questi giocattoli e sono molte le cose note su di loro, con cui puoi divertirti nella trasposizione cinematografica. Non devi dimostrare che Barbie è una bambola. Il pubblico lo sa. La gente sa come si piegano le sue gambe. Quando piange le sue mani le coprono il viso in una posizione strana, proprio come farebbe la bambola reale. E questo è divertente. È come quando Ken mostra la sua casa dei sogni a Barbie con le sue dita unite.
    L'animatrice Jaime Landes ha attinto ai suoi ricordi per creare le scene con la bambola leggendaria. Era come ritornare all'infanzia e giocare nuovamente con lei. È molto popolare anche tra le ragazze di oggi. Rispetto a Toy Story 2, il ruolo di Barbie è diverso.
    L'attore Michael Keaton, che ha recitato in film memorabili, da Batman a Beetlejuice, presta la sua voce a Ken. Ken è un personaggio fantastico, commenta Keaton. Apprezzo veramente questo ragazzo. Non è solo un pupazzo per ragazzine, sebbene tutti cerchino di farlo sentire tale. È vero ha molti vestiti ed è pazzo di Barbie. Si tratta realmente di amore a prima vista.
    L'aspetto più interessante di Toy Story 3 sono non solo le emozioni, ma anche la grande dose di avventura, continua Keaton. Quando guardavo il film, ero preoccupato se ce l'avrebbero fatta o no. Vieni realmente catturato dalla storia. Sei collegato ad essa perchè i temi sono universali. Il ritmo è sempre quello giusto. È un'alchimia pefetta. Inoltre ci sono molti effetti visivi che mi hanno davvero colpito.
    Aggiunge Keaton: Ken è passionale, sensibile e scopre che Barbie è una donna formidabile. E non se l'aspettava di certo. Probabilmente l'ha sempre immaginata come una ragazza schiva. Il personaggio è molto enfatizzato rispetto alla realtà, ma di base mi assomiglia molto.
    A prestare nuovamente la voce a Barbie, dopo Toy Story 2, nella versione americana c'è Jodi Benson, la famosa attrice di Broadway, che ha debuttato nel 1989 nel film Disney La Sirenetta. Trovo che Barbie sia un personaggio incredibilmente divertente e mi trovo molto bene in quella sua pelle di plastica perfetta, commenta la Benson. Mi piace che il suo personaggio nel film sia più approfondito. Lavorando a stretto contatto con Lee [Unkrich], ho cercato di renderla il più credibile e reale possibile.
    C'è la convinzione che non sia troppo intelligente e volevamo dimostrare che in realtà è abbastanza sveglia e capace di dare il meglio per fare la cosa giusta. Ama le persone, è un'amica leale ed è fedele. Ed è una grande appassionata di moda
    .
    Sono cresciuta con Barbie, continua. Avevo molti accessori tra cui la custodia per portare in viaggio la bambola e i vestiti. Durante Toy Story 2, John Lasseter ed io avevamo una scatola di Barbie con cui giocare, per aiutarci ad entrare nello spirito. Per questo film, Lee mi ha raccontato l'intera vicenda. Al momento della lettura del copione ha interpretato la parte di Ken ed è stato bravissimo. Così come Howard Ashman per La Sirenetta, è stato un'eccezionale fonte d'ispirazione che mi ha permesso di rendere al meglio l'interpretazione.


    ANIMARE I PERSONAGGI
    La vecchia squadra d'animazione Pixar accoglie nuovi amici

    Negli ultimi quindici anni, dall'uscita di Toy Stoy 2 nel 1995, nel campo della tecnologia e dell'animazione computerizzata, sono stati fatti progressi enormi.
    Dovevamo esser fedeli al mondo di Toy Story, ma rinnovarlo, renderlo al meglio e divertente, dice la produttrice Darla K. Anderson. Dovevamo attenerci al linguaggio e allo stile dei personaggi, ma ricrearli con la tecnologia moderna. Così, tra la storia, il mondo, i personaggi e la tecnologia, abbiamo dovuto trovare quel giusto modo di raccontare una nuova avvincente storia, pur rimanendo in linea con questo classico senza tempo.
    Per il regista Lee Unkrich, per i supervisori all'animazione Bobby Podesta e Michael Venturini e per il resto del team di Toy Story 3, la sfida era poter usare tutte le moderne tecnologie a disposizione, assicurandosi che Buzz, Woody e il resto della squadra fossero ancora parte del mondo dei due film precedenti.
    Necessitavamo che tutti i personaggi di Toy Story si comportassero come avevano fatto nei film precedenti, spiega Unkrich. Ma gli animatori avevano la possibilità di usare modelli molto più sofisticati dei precedenti. Per esempio con i personaggi umani di Ratatouille i disegnatori avevano più controllo, avevano la possibilità di creare animazioni più precise e fluide. Bisognava fare molta attenzione con Toy Story 3, soprattuto nelle espressioni e nei movimenti, come nel caso di Woody e Buzz. Volevamo che fossero come li ricordavamo. Tutto stava nel rimanere entro i confini giusti, con le conseguenti limitazioni.
    Durante la produzione, Unkrich ha avuto la fortuna di poter lavorare al fianco della squadra di animatori che aveva lavorato ai precedente film: Nei giornalieri, Angus MacLane, Bobby Podesta e altri del gruppo, dicevano cose del tipo "non alzare troppo la fronte di Buzz perchè si esce fuori modello" oppure "le palpebre di Woody non devono essere abbassate troppo". Questo per assicurarci che i personaggi fossero fedeli a ciò che ricordavamo.
    Ricorda Podesta: Ero il primo animatore del film per cui mi sentivo come un archeologo. Molti sono stati gli scavi necessari per vedere come è stato possibile la costruzione di questa civiltà e capire le motivazioni delle scelte degli animatori precedenti. Con attenzione abbiamo cercato di capire le ragioni dei comportamenti dei vari personaggi e abbiamo cercato di legarle alle enormi tecnologie moderne. Credo che le scelte fatte siano molto fedeli alle intenzioni originali. Ho chiesto a John Lasseter, Pete Docter, Doug Sweetland, Dylan Brown e Angus MacLane di spiegarmi l'approccio originale ai personaggi, da un punto di vista dell'animazione.
    È emerso che alla base c'era una semplicità di fondo che arricchisce di fascino i personaggi, continua Podesta. Un esempio è il modo in cui sono disegnati e articolati i modelli, che influisce sullo stile dell'animazione. Gli animatori dei film precedenti hanno fatto un lavoro eccezionale, considerando gli strumenti a loro disposizione. Come animatori abbiamo cercato di scegliere la qualità da abbinare alla semplicità che caratterizza i primi due film.
    Devi avere piena consapevolezza di come si vuole utilizzare il personaggio, aggiunge Jaime Landes. Sono solito adoperare controlli e strumenti per creare animazioni particolari. Ma nel caso di Toy Story i personaggi sono semplici e ben chiari nella mente del pubblico. Non potevo fare troppi stravolgimenti, per cui se avevo esagerato era chiaro che dovevo semplificare.
    Molti di questi film hanno successo perchè costruiamo la traccia emotiva con cui il pubblico può identificarsi, dice Michael Venturini, supervisore all'animazione. È una sottile linea che alimenta il pensiero degli spettatori e permette loro di rapportarsi alla storia del personaggio. Quindi quando creiamo la storia, inseriamo molti elementi ma cerchiamo di lasciare quello spazio, utile allo spettatore per inserirsi nella storia con i propri sentimenti. Ciò è davvero emozionante e credo che i nostri film siano così abili nel toccare le persone nel profondo proprio per questo rapporto che manteniamo con il pubblico.
    Con un cast così ricco di nuovi personaggi, gli animatori hanno dovuto industriarsi molto per i nuovi movimenti e le animazioni stesse. Il nostro obbiettivo per ogni nuovo personaggio era cercare di delinearli bene e dare loro una specifica fisicità, spiega Podesta. In qualità di animatori abbiamo fatto molte ricerche affinchè ogni personaggio avesse una propira storia, come se venissero da un posto ben preciso. Volevamo che fossero credibili.
    Lotso, il più importante personaggio di peluche della Pixar, rappresenta una nuova serie di sfide per la squadra tecnica e gli animatori. Non avevamo mai affrontato un peluche prima d'ora, racconta lo scenografo Bob Pauley. Storicamente i personaggi di plastica sono i più semplici da ricreare. Con le moderne tecnologie eravamo in grado di creare un peluche. E per ricreare Lotso abbiamo studiato dei pupazzi reali. Abbiamo cercato di capire come si comporta il tessuto e le pieghe del corpo, per capire il reale comportamento del giocattolo.
    L'animatore David DeVan e il designer delle articolazioni dei personaggi, Sajan Skaria, dovevano trovare il modo per rendere Lotzo un peluche verosimile, racconta Podesta. Avevano a che fare con un pupazzo che in fondo non ha una struttura scheletrica interna, ma che si comporta come tale. Sono stati abili a creare un personaggio che è un un tenero orsacchiotto credibile.
    Aggiunge DeVan, Non c'è una struttura di base. Tutto è dovuto a cosa c'è all'interno. Le braccia sono legate alla pancia e le sue gambe sono vincolate al busto. Tutto quindi condiziona tutto, perchè le parti sono cucite insieme. Quando sollevi una parte, tutto all'interno si sposta e condiziona i movimenti.
    Per i personaggi umani, la Pixar ha affrontato le stesse sfide, cercando di sfruttare le nuove teconologie, pur mantenendo i personaggi fedeli al mondo di Toy Story. Lee [Unkrich] cercava un maggiore contrasto tra i giochi e gli uomini, rispetto ai film precedenti, ricorda Rob Russ. Nei primi due film, sia a livello visivo sia a livello di movimenti è difficile trovare sostanziali differenze, perché non avevamo la tecnologia che ci permetteva di ricreare gli uomini al meglio.
    Il nostro obbiettivo era ora di creare gli umani più reali possibili. La domanda era quanto dovessero essere caricature
    .
    Aggiunge il regista Unkrich: In questa storia c'è una gran quantità di sottotesto anche nelle azioni umane che prima non avevamo, per cui migliorarne le caratteristiche era un dovere.
    Molti animatori hanno tratto ispirazione dalla propria esperienza. Racconta Russ: Ho un figlio che è coetaneo di Bonnie, così ho tratto molti spunti osservando i suoi piccoli gesti. I bambini a quell'età fanno con le loro mani cose molto complesse e senza motivo. Spesso pensano e fantasticano con la mente e le loro mani agiscono e basta.

    Dal >Press-Book< di Toy Story 3 - La grande fuga

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