IL PADRE: DOPO 'LA SPOSA TURCA' E 'AI CONFINI DEL PARADISO', CON QUESTO SUO NUOVO DRAMMA IL FILMMAKER TURCO-TEDESCO FATIH AKIN COMPLETA LA SUA TRILOGIA SU 'AMORE, MORTE E IL DIAVOLO'. NE ESCE UN INTENSO AFFRESCO SUL MALE NELL'UOMO
Dalla 71. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia - Dal 9 APRILE
"'The Cut' è un film epico, un dramma, un’avventura e un western tutti insieme. Il film sarebbe potuto essere ambientato cento anni fa, ma non potrebbe essere più attuale: è un racconto di guerra e di esodo, oltre a mostrare il potere dell’amore e della speranza che ci permette di raggiungere l’inimmaginabile. 'The Cut' è la conclusione della trilogia su Amore, Morte e Diavolo. Esplora il tema del diavolo, esaminando il male che siamo capaci in infliggere agli altri, sia inconsapevolmente sia deliberatamente, evidenziando la sottile linea che spesso separa il bene dal male. 'The Cut' è diventato un film molto personale. Nel tema esplora la mia coscienza e nella forma esprime la mia passione per il mezzo cinematografico".
Il regista e co-sceneggiatore Fatih Akin
Soggetto: The Cut parla del 'diavolo', e affronta il tema del male nell’uomo e di come involontariamente o ostinatamente si feriscano gli altri, a causa della sottile linea che spesso divide il bene dal male.
E anche se si svolge cento anni fa, ha un forte senso di modernità dato dalla storia di guerra e migrazioni forzate. La storia è anche sul potere dell’amore e la speranza che ci fa ottenere qualcosa di impensabile.
La storia si svolge in un villaggio turco, Mardin, nel 1915: una sera, mentre la Gendarmeria Turca sta radunando tutti gli uomini armeni, il giovane fabbro Nazaret Manoogian (Tahar Rahim) viene separato dalla famiglia. Sopravvissuto agli orrori del genocidio, riceve anni dopo la notizia che anche le sue figlie gemelle sono ancora vive. Ossessionato dal pensiero di trovarle, segue la strada che spera lo porterà a loro. Dal deserto della Mesopotamia attraverso l’Havana arriva fino alle praterie del North Dakota. Nel corso della sua odissea incontrerà gente molto diversa - personaggi piacevoli ma anche il diavolo sotto umane spoglie.
IN ALTRE PAROLE:
Mardin, 1915. Una notte la polizia turca fa irruzione nelle case armene e porta via tutti gli uomini della città , incluso il giovane fabbro Nazaret Manoogian (Tahar Rahim, Il profeta), che viene così separato dalla famiglia. Anni dopo, sopravvissuto all'orrore del genocidio, Nazaret viene a sapere che le sue due figlie sono ancora vive. L'uomo decide così di ritrovarle e si mette sulle loro tracce. La ricerca lo porterà dai deserti della Mesopotamia e l'Avana alle desolate praterie del North Dakota. In questa odissea, l'uomo incontrerà molte persone diverse: figure angeliche e generose, ma anche incarnazioni demoniache.
SHORT SYNOPSIS:
Armenian man, Nazareth Manoogian, after surviving the genocide learns that his twin daughters may be alive, and goes on a quest to find them. This takes him from his village Mardin to Mesopotamian deserts, Havana and finally North Dakota.