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    Home Page > Movies & DVD > Le paludi della morte - Texas Killing Fields

    LE PALUDI DELLA MORTE - TEXAS KILLING FIELDS: IL TEMERARIO SAM WORTHINGTON LASCIA IL SUO 'AVATAR' PER DIRIGERSI NEI TERRITORI 'POCO RACCOMANDABILI' DEL TEXAS

    Dalla 68. Mostra del Cinema di Venezia - RECENSIONE IN ANTEPRIMA - Dal 15 GIUGNO

    "Ai margini di una piccola cittadina chiamata Texas City, situata trenta minuti a sud di Houston, sono stati trovati i corpi di quasi sessanta vittime di omicidio. Alcuni di donne, altri di ragazze, prostitute, scolarette. Tutte vittime di assassini diversi. Tra la gran quantità di documentazione che corredava la straordinaria sceneggiatura di Don Ferrarone ho trovato una mappa allegata all'articolo di un quotidiano locale. Mostra i volti delle vittime vicino a dove erano stati trovati i loro corpi. Capelli lisci stile anni '70, frangette anni '80, striati alla anni '90. Decenni di ragazzine che si fanno il trucco e i capelli la mattina del loro ultimo giorno di vita, ignare che l'immagine che vedono allo specchio finirà anni dopo su una mappa delle vittime nelle mie mani. Molte sono foto di scuola. Gli occhi puntati dritti verso l'obiettivo., come si fa quando ci dicono di sorridere a scuola nel 'giorno delle foto'.
    Su quella mappa sembrano bei volti di fantasmi i cui occhi ti trapassano alla ricerca di una voce. Ed è questa realtà, credo, che ha spinto me, il cast e la troupe a cercare di raccontare una storia difficile nel modo più elegante possibile. Come raccontare la loro storia? Come dare voce a coloro la cui voce è stata soffocata?
    ".
    La regista Ami Canaan Mann

    (Texas Killing Fields; USA 2011; Thriller drammatico del crimine; 105'; Produz.: Forward Pass/Gideon Productions/Infinity Media/QED International/Watley Entertainment; Distribuz.: 01 Distribution)

    Locandina italiana Le paludi della morte - Texas Killing Fields

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    See SHORT SYNOPSIS

    Titolo in italiano: Le paludi della morte - Texas Killing Fields

    Titolo in lingua originale: Texas Killing Fields

    Anno di produzione: 2011

    Anno di uscita: 2012

    Regia: Ami Canaan Mann

    Sceneggiatura: Donald F. Ferrarone

    Soggetto: PRELIMINARIA - ORIGINI DELLA STORIA

    Mentre lavorava per la DEA, Don Ferrarone venne mandato a Texas City per organizzare una task force che si occupasse dei traffici illeciti della zona. Nel corso della sua collaborazione con le forze di polizia locali cominciò a sentir parlare dei Texas Killing Fields, una zona che fiancheggia la I-45 poco fuori dai confini di Texas City, in cui, dal 1969, erano stati gettati oltre cinquanta cadaveri di vittime di violenze sessuali. Non avendo mai sentito parlare prima di questi crimini, Ferrarone iniziò a chiedere in giro. Tutti quelli con cui parlava, lo invitavano a rivolgersi a due detective della polizia di Texas City, che erano stati impegnati in alcuni dei casi dei Texas Killing Fields, Brian Goetschius e Mike Land.

    I tre uomini hanno stretto un legame forte, che continua ancora oggi. L’interesse per i casi irrisolti dei Texas Killing Fields ha portato Don Ferrarone a scoprire molte storie correlate, a incontrare le famiglie delle vittime e dei sopravvissuti, comprendendo meglio le peculiarità dei Killing Fields così come i diversi metodi di indagine dei suoi due colleghi e i valori che invece li accomunavano.

    Nel 2000, Don Ferrarone ha lasciato la DEA e ha iniziato a scrivere. Avendo già lavorato con Michael Mann a diversi progetti, fin dalla miniserie del 1990 Agente speciale Kiki Camarena sfida ai narcos, vincitrice dell’Emmy, il regista e produttore gli ha commissionato la sceneggiatura di Le Paludi della Morte - Texas Killing Fields che poi è stata girata nel maggio del 2010.

    Cast: Sam Worthington (Mike Souder)
    Chloë Grace Moretz (la piccola Anne Sliger)
    Jeffrey Dean Morgan (Brian Heigh)
    Jessica Chastain (Pam Stall)
    Stephen Graham (Rhino )
    Jason Clarke (Rule)
    Annabeth Gish (Gwen Heigh)
    Sheryl Lee (madre di Anne)
    Leanne Cochran (Lila )
    Sean Michael Cunningham (Sean Heigh)
    Donna DuPlantier (Reba )
    Deneen Tyler (Lady Worm )
    Lyle Brocat (Jim )
    James Hébert (Eugene Sliger )
    Marcus Lyle Brown (CSI)

    Musica: Dikon Hinchliffe

    Costumi: Christopher Lawrence

    Scenografia: Aran Reo Mann

    Fotografia: Stuart Dryburgh

    Montaggio: Cindy Mollo

    Makeup: Nikki I Brown e Aimee Stuit

    Casting: Bonnie Timmermann, Kerry Barden e Paul Shnee

    Scheda film aggiornata al: 25 Novembre 2012

    Sinossi:

    Ispirato a eventi reali, questo thriller intenso e inquietante racconta la storia del detective Mike Souder (Sam Worthington), agente della Omicidi in una cittadina texana, e del suo partner, Heigh (Jeffrey Dean Morgan), un poliziotto appena arrivato da New York, alle prese con un serial killer che getta i corpi delle sue vittime in un’area paludosa chiamata “Killing Fieldsâ€.
    Nonostante la scena del crimine sia fuori dalla loro giurisdizione il detective Heigh si sente in dovere di indagare su questi terribili omicidi. L’assassino intanto cambia le “regole del giocoâ€, stuzzicando i due detective e lasciando una serie di indizi sulla scena del crimine.
    Quando scompare una ragazzina del posto, Anne (Chloë Grace Moretz) i due detective iniziano una lotta contro il tempo per trovare l’assassino e salvarle la vita.

    SHORT SYNOPSIS:

    In the Texas bayous, a local homicide detective teams up with a cop from New York City to investigate a series of unsolved murders.

    Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)

    IL THRILLER DELL'ANIMA DI AMI CANAAN MANN

    Se pensate di trovarvi di fronte al consueto thriller con stuoli di poliziotti sulle tracce dell'ennesimo serial killer di turno nel famigerato Texas siete fuori strada. Ami Canaan Mann, con Texas Killing Fields al suo secondo lungometraggio dopo Morning, è figlia d'arte, e non solo sulla carta. Figlia del più che famoso regista di Collateral e Nemico pubblico Michael Mann, qui in veste di produttore, dopo aver ben osservato la lezione del padre durante la sua infanzia trascorsa da un set all'altro, Ami dimostra di avere raccolto i ferri del mestiere per farne un ottimo uso personale. La storia di Texas Killing Fields sembrerebbe ad una prima impressione un soggetto ricorrente ed usuale per Hollywood, ma a farne un film di carattere, scartando dall'esasperazione violenta pur trattandosi di crimini dell'orrore, venato altresì di una spiritualità non di maniera, è proprio la sua conduzione visiva:

    forte e delicata allo stesso tempo, perché forti e animate da profondo rispetto sono state le motivazioni che hanno portato ad imbarcarsi nel progetto la regista Ami Canaan Mann e lo sceneggiatore Donald Ferrone: e se la Mann è rimasta colpita da quella drammatica mappa di foto di sguardi delle vittime riprodotta da un articolo di giornale, in cui peraltro ha potuto riconoscere una compagna di scuola, dal canto suo Ferrone, in quanto ex agente della 'Drug Enforcement Administration', si è detto a sua volta scioccato dall'unicità del 'caso', che ha visto tutta una serie di omicidi, riconducibili ad una particolare zona territoriale non troppo distante da Texas City ma destinati a rimanere irrisolti. Un aspetto che il film illustra accuratamente facendoci comprendere a fondo le ragioni delle dinamiche fallimentari incassate dalle forze dell'ordine nel corso delle varie indagini. Una storia ripercorsa e vissuta emotivamente dall'interno ancor prima di essere

    trasposta sulla celluloide quasi come una sorta di doverosa preghiera sul campo di quella particolare 'zona morta', paludosa e salmastra, là dove persino gli Indiani del XIX secolo sono diventati cannibali e dove a tutt'oggi sembra palpabile la presenza spirituale, nell'assenza fisica, delle numerose giovani vittime che sono andate a costituire quella sorta di mappa di sguardi indelebili.

    Texas Killing Fields è dunque prima di tutto un film di denuncia dall'anima tragicamente documentaristica e sconvolgente, ma anche uno spaccato di rara spiritualità - ed è questa una clamorosa novità in seno ad un thriller che potremmo definire 'veritè - che Ami Canaan Mann recupera filmando in un certo modo anche il paesaggio, qui protagonista a tutti gli effetti, cogliendone la fluidità degli elementi, dell' acqua e della terra, in particolare di quegli alberi smagriti, scarni e spogliati dei potenziali verdi germogli, che la regista elegge a incomparabile vessillo di tutte

    quelle voci relegate nel silenzio, in una splendida metafora, per dirla con le sue stesse parole, "della vita e della morte".

    Ancora disagi di adolescenti (straordinaria l'interpretazione della giovane Chloë Grace Moretz nelle vesti della piccola Anna Sliger) privati di una famiglia degna di esser chiamata tale, di cui qui se ne inquadrano le tragiche dinamiche che portano al deragliamento totale. Ma a tradire il fatto che nel caso di Texas Killing Fields non si tratti di un thriller da intrattenimento non è soltanto il soggetto inquadrato, quanto la prevedibilità con cui si lasciano individuare gli assassini, rivelati solo alla fine ma chiaramente intuibili già a metà strada se non all'inizio. Perchè il vero obiettivo è un omaggio alla memoria delle vittime attraverso una difesa condotta non nelle aule di un tribunale bensì nelle stesse dinamiche interattive tra i principali pezzi di questo macabro puzzle: i protagonisti di una criminalità vagante

    a piede libero e il variopinto 'circus' degli abitanti locali, tra povertà, sfruttamento della prostituzione e traffico di sostanze stupefacenti di contro alle diverse squadre - o individualità - parte integrante delle forze dell'ordine. Un osservatorio da cui, dopo aver visto l'insieme, si preferisce qui distinguere scegliendo di seguire una pista pilota, lasciando deliberatamente intonsi gli affluenti 'secondari' di quel fiume in piena di criminalità tentacolare, organizzata su più livelli, alla stregua di matrioske. Affluenti che spesso trovano il modo di andarsene 'in secca' da soli, mentre si dimostrano quasi irraggiungibili dalle forze dell'ordine, là dove, di contro all'eroismo e al concreto risultato di un singolo - il poliziotto Brian (Jeffrey Dean Morgan) che se non esistesse realmente come persona si potrebbe pensare possibile solo ad Hollywood - strisciano dominanti, una inadeguatezza sfociata in rassegnata indifferenza, quasi facesse ormai parte dell'ordine delle cose (vedi il comportamento poco collaborativo con le

    forze di polizia da parte dello sceriffo). Inadeguatezza cui va ad affiancarsi la rigorosa prudenza del collega incarnato con convinzione da Sam Worthington con Mike Soulder, così come l'impellenza di tempestivo intervento messo intensamente in luce con Pam da Jessica Chastain (la straordinaria interprete di Wilde Salome di Al Pacino). Per una volta ci viene dimostrato come un genere di elevato eroismo, dettato da una spiritualità vissuta come valore autentico e soprattutto concreto, sull'onda di un raro senso delle responsabilità personali che vanno ben oltre il dovere richiesto dal lavoro, vive sulla celluloide non per il fantasioso idealismo di un regista ma perché ispirato dal mondo reale, normalmente così avaro di esemplari eroici. Quale miglior modo per restituire forza a quelle voci perdute per sempre?

    Pressbook:

    PRESSBOOK ITALIANO di LE PALUDI DELLA MORTE - TEXAS KILLING FIELDS
    ENGLISH PRESSBOOK of TEXAS KILLING FIELDS

    Links:

    • Ami Canaan Mann (Regista)

    • Sam Worthington

    • Jason Clarke

    • Stephen Graham

    • Jessica Chastain

    • Chloë Grace Moretz

    • LE PALUDI DELLA MORTE - TEXAS KILLING FIELDS - INTERVISTA alla regista AMI CANAAN MANN (Interviste)

    • Dalla 68. Mostra del Cinema di Venezia - 'LE PALUDI DELLA MORTE - TEXAS KILLING FIELDS' di AMI CANAAN MANN. Dal 15 Giugno al cinema (Anteprime)

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    Galleria Video:

    Le paludi della morte-Texas Killing Fields - trailer 2

    Le paludi della morte-Texas Killing Fields - trailer

    Le paludi della morte-Texas Killing Fields - trailer (versione originale) - Texas Killing Fields

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