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    DRAGON TRAINER: I CREATORI DI 'SHREK', 'MADAGASCAR' E 'KUNG FU PANDA' ANIMANO UN'ALTRA STORIA, QUESTA VOLTA POPOLATA DA GIGANTESCHI VICHINGHI E DRAGHI SELVAGGI

    RECENSIONE IN ANTEPRIMA - Dal 26 MARZO

    (Dragon Trainer USA 2010; Animazione; 98'; Produz.: Dreamworks Animation/Mad Hatter Entertainment/Mad Hatter Films/Vertigo Entertainment; Distribuz.: Universal Pictures International Italy)

    Locandina italiana Dragon Trainer

    Rating by
    Celluloid Portraits:




    Titolo in italiano: Dragon Trainer

    Titolo in lingua originale: How to Train Your Dragon

    Anno di produzione: 2010

    Anno di uscita: 2010

    Regia: Dean DeBlois
    Chris Sanders

    Sceneggiatura: Dean DeBlois

    Soggetto: Storia di Cressida Cowell.

    Cast: Gerald Butler (Stoick)
    Jay Baruchel (Hiccup)

    Musica: John Powell

    Montaggio: David Teller

    Scheda film aggiornata al: 25 Novembre 2012

    Sinossi:

    PRELIMINARIA

    I Personaggi:

    HIC - Non è facile essere il figlio cervellone di un muscoloso capo vichingo, ma Hic è troppo intelligente per perdere tempo ad autocommiserarsi – anche lui, a modo suo, diventerà un guerriero vichingo. Sfortunatamente, nel crudo mondo dei Vichinghi, le sofisticate osservazioni di Hic e il suo sardonico senso dell’umorismo servono solo a renderlo ancora più un outsider. Quando fa amicizia con il suo pericoloso nemico, un selvaggio drago ferito, per Hic comincia un’esilarante e complicata doppia vita. Di giorno lui e i suoi compagni lottano sul ring contro i draghi prigionieri per allenarsi. Di notte invece porta avanti un’amicizia - proibita nella società vichinga - con un bellissimo e pericoloso animale e lo aiuta a ritornare a volare. Destreggiarsi tra questi due mondi in conflitto potrebbe liberare i Vichinghi e i draghi dalla loro antica lotta e cambiare per sempre il loro modo di vivere.

    ASTRID - Affascinante, energica e dura, Astrid rappresenta i modi vichinghi. Personaggio competitivo e determinato è difficile che faccia colpo, ma Hic non può fare a meno di innamorarsene. Quando Hic comincia a mostrare tensione a causa della sua doppia vita segreta, Astrid è la prima a nutrire dei sospetti.

    STOICK - Stoick è il capo vecchia scuola della nerboruta tribù vichinga. Genitore confuso e riluttante non capisce il suo figlio intelligente. Nella speranza di far emergere l’uomo dal suo ragazzo, Stoick manda Hic ad allenarsi contro i draghi, un test pericoloso per mettere alla prova la sua forza in battaglia. La più grande paura di Stoick è che la debolezza di Hic diventi la rovina della tribù. Ma grazie a Hic, Stoick e la tribù scopriranno un nuovo tipo di forza.

    SKARACCHIO RUTTANS - Burbero, scorbutico e rozzo, Skaracchio è il guerriero veterano incaricato di addestrare le nuove reclute. Come confidente sia di Stoick che di Hic, Skaracchio ha l’ingrato compito di mediare tra Stoick e Hic. Skaracchio è in buona fede ma è pieno di cattivi consigli che dispensa generosamente e in maniera comica.

    MOCCICOSO - Lui è cattivo, è forte, è ottuso e puzza… in altre parole, Moccicoso è il vichingo perfetto. In un villaggio dove "Solo i forti sono accettati!" lui è accettato, e al massimo livello. Ma quando la "sua ragazza" Astrid, comincia a prestare attenzione a "Hic l’Inutile", Moccicoso giura vendetta.

    GAMBEDIPESCE - Gambedipesce è grande di misura ma piccolo di cervello. Se tutti stanno sulla stessa pagina, si può stare sicuri che lui ha il libro sbagliato. Ed è probabilmente pure capovolto.

    TESTA BRUTA e TESTA di TUFO - Testa di Tufo, un maschio, e Testa Bruta, una femmina, sono gemelli. Sono entrambi diabolici teppisti con un cattivo carattere e intenti feroci, specialmente l’uno nei confronti dell’altro. Vichinghi adrenalinici, per il loro modo eccessivo di divertirsi, nessuna situazione è troppo rischiosa.

    SDENTATO (FURIA BUIA) - Sdentato è una drago della specie più rara e più pericolosa - la Furia Buia. Sebbene Hic abbia il compito di abbatterlo, la sua compassione e ingenuità fanno tornare Sdentato a volare. L’amicizia tra Sdentato e Hic e la loro fiducia incondizionata uniranno per sempre Vichinghi e draghi.

    I Draghi:

    FURIA BUIA - Specie più rara e intelligente di draghi, la Furia Buia si distingue per il suo colore scuro e per i suoi penetranti occhi gialli, oltre che per la sua piccola taglia, il petto forte e il collo corto. Possedendo il più ampio rapporto ali-corpo di tutti i draghi, può volare più alto, più velocemente e più a lungo di ogni altro drago, e l’incredibile rapporto che c’è tra la sua potenza e il suo peso lo rendono capace di decollare verticalmente. Ora, tutta la grazia che la Furia Buia ha in aria si traduce in goffaggine a terra. Il suo fuoco poco convenzionale (una massa semi-solida che si manifesta con una fiamma di acetilene e ossigeno) fa esplodere la sua vittima all’istante. La sua tipica modalità d’attacco viene eseguita dopo il tramonto e da una grande altezza - avvolto dalle sue ali, lui scende in picchiata come una pallottola, si ferma all’ultimo momento per tirare un fuoco preciso ed esplosivo… e poi svanisce nell’oscurità. L’unico avviso è il rumore balistico che questa Furia Buia fa. Il suo attacco kamikaze, insieme al suo comportamento cauto e alla sua mente analitica, rendono la Furia Buia un nemico devastante con una straordinaria percentuale di successo. Fino ad oggi nessuna Furia Buia è stata mai abbattuta.

    UNCINATO MORTALE - Non fatevi ingannare, perché l’Uncinato Mortale che è meravigliosamente colorato - esibisce colori tropicali vividi e vari come quelli di un pappagallo - è anche estremamente pericoloso. E’ volubile, aggressivo e ha un temperamento irascibile ed esplosivo, reso ancora peggiore dalla sua frivola vanità. Ha due diverse maniere di attaccare: può esalare magnesio puro (il fuoco dei draghi più caldo) a una distanza di centinaia di metri; e può lanciare un carico di punte uncinate letali con un movimento della coda. Questo - unito al fatto che la sua pericolosità al suolo è maggiore di quella in aria - lo rende uno dei draghi più difficili contro cui lottare. Sorretto da zampe muscolose che si muovono velocemente, lui può anche sventolare le punte del suo corpo e difendersi con il suo potente becco. La sua testa funziona come un ariete, l’antica macchina da assedio capace di buttare giù tutto eccetto i muri e le porte più solidi. Il suo punto debole è la vista - dato che i suoi occhi stanno ai lati della testa, l’Uncinato Mortale ha un enorme punto cieco proprio davanti a lui.

    INCUBO ORRENDO - Fiore all’occhiello della specie dei draghi, l’Incubo Orrendo è, a vederlo, il più terrificante e iconico dei draghi conosciuti. L’Incubo Orrendo, di solito rosso e nero, è violento, testardo e tenace; è il primo che arriva e l’ultimo a lasciare una battaglia. E’ dotato di una vista eccezionalmente buona e di ali estendibili che lo fanno apparire ancora più grande e intimidatorio per i suoi nemici. Può attaccare a terra (aggrappandosi ai muri e utilizzando, da una distanza ravvicinata, la sua bocca gigantesca e le sue lunghe corna) e pure in aria - anche se le sue ali enormi lo rallentano e la sua stazza lo rende un facile obiettivo. Questo è compensato dalla sua armatura fatta di punte e dalla sua arma più efficace, un fuoco gel di kerosene. Questo fuoco pesante e appiccicoso ricopre le superfici e filtra attraverso crepe e canali, rendendo quasi impossibile spegnerlo. La sua strategia è ricoprirsi di fuoco dal naso alla coda e attaccare il nemico mentre brucia.

    GRONKIO - Il Gronkio si distingue per il suo corpo robusto e per le ali relativamente piccole che possono battere molto velocemente, rendendolo capace di volare all’indietro e lateralmente. Il Gronkio ama dormire, e talvolta lo si può vedere assopito in volo o ammucchiato sopra i suoi compagni a creare un ammasso gigante di draghi dormienti. Divide la sua giornata così: Volare 1%. Mangiare 5%. Lamentarsi 10%. Dormire 84%. Quando attacca, il Gronkio schiaccia e colpisce i nemici con la sua coda allungabile che finisce con una palla a forma di mazza; oppure usa la sua testa come un ariete. Ma è il suo fuoco ad essere mortale - centinaia di libbre di rocce ingerite sciolte insieme a diventare lava che viene mischiata all’ossigeno (dal respiro) e lanciata come un cannone infiammato contro i suoi assalitori. Il suo tallone d’Achille è la sua vista terribile che, talvolta, confonde le rocce per le sue uova… e allora ci si siede sopra, aspettando che si schiudano.

    ORRIPILANTE BIZIPPO - L’Orripilante Bizippo, il più strano dei draghi, è facile da notare (ed è facile immaginare da dove abbia preso il suo nome): basta guardare le sue due teste su due colli separati che possono chiudersi insieme come una zip. E’ il drago più lungo, ma ha anche le ali più piccole, oltre a zampe corte e tozze - quindi non è molto bravo in aria, né davvero efficace a terra. Ma questo poco importa, perché il suo inusuale attacco è particolarmente letale. Invece di emettere fuoco, una testa produce un gas infiammabile mentre l’altra l’accende con una scintilla. Per questo può attaccare da luoghi lontanissimi, con il gas che filtra negli angoli e nelle fessure prima di venire acceso. I suoi difetti fisici e la sua mente ottusa hanno contribuito alla quasi estinzione di questa bestia. La sua più grande forza - le due teste - è anche la sua più grande debolezza, perché le due menti separate e limitate sono spesso in disaccordo, rendendo questo drago vulnerabile e sempre in una posizione di stallo. Alla stessa maniera, più Vichinghi possono confonderlo e sconfiggerlo. I maschi di Bizippo spesso si auto-incitano contro loro stessi fino ad esplodere - le femmine sono più ragionevoli e vivono più a lungo.

    TERRIBILE TERRORE - Di tutti i draghi conosciuti, il Terribile Terrore è sia il più basso di statura che l’esemplare più numeroso. Anche se viaggia in branco, invece di concentrarsi sulla creazione di un piano di attacco comune, perde il vantaggio del suo vasto numero con continue e costanti lotte interne. Questo rende questi draghi inefficaci in battaglia, per cui il loro cibo, invece di cacciarlo, lo cercano tra i rifiuti. Dato che non può coprire grandi distanze volando, il Terribile Terrore si attacca a draghi più grandi per farsi trasportare gratis. L’altissimo tasso di riproduttività di questo drago e la sua attitudine non provocatoria nei confronti dell’essere umano gli hanno permesso di prosperare, malgrado i suoi difetti. Anche se, secondo resoconti, ci sono migliaia di Terrori, è difficile vederli - alcuni Vichinghi non ne hanno mai visto uno nella vita.

    MORTE ROSSA - Sebbene sia universalmente considerato il Signore di tutti i draghi, in realtà, del Morte Rossa, il Serpente Midgard, si sa poco, ma questo è ciò che si crede: Un Morte Rossa vive 2000 anni e poco prima di morire fa 3000 uova. quando le uova si schiudono, i draghi neo-nati si combattono e uccidono a vicenda fino a che non rimane un solo drago dominante - la leggenda dice che questa lotta può durare anche cent’anni. Alcuni credono che la loro lotta fino alla morte sia in realtà una lotta per il territorio, e che l’ultimo vincitore regni sul centro del mondo mentre i pochi sopravvissuti vengano esiliati in regioni lontane. Questo potrebbe spiegare le leggende di serpenti giganti che esistono in tutto il mondo, in luoghi lontani come la Cina, l’Africa e la Russia. A differenza degli altri draghi, un Morte Rossa può vivere tutta la sua vita in una caverna, alimentandosi con il cibo che gli portano i suoi draghi sottoposti - non c’è dunque da sorprendersi se è così difficile trovarlo. Certo, se ha fame ed è in cerca di cibo, potrebbe essere lui a trovare te.

    LA STORIA:

    Dai creatori di "Shrek", "Madagascar" e "Kung Fu Panda" arriva "Dragon Trainer".
    Ambientata nel mitico mondo popolato da giganteschi vichinghi e draghi selvaggi, e basato sul libro omonimo di Cressida Cowell, questo nuovo film di animazione racconta la storia di Hiccup, un giovane vichingo che non riesce ad adattarsi alla lunga tradizione della sua tribù di eroici cacciatori di draghi. La vita di Hiccup sarà stravolta dall'incontro con un drago, che sfiderà lui e i suoi compagni a vedere il loro mondo da un punto di vista completamente diverso.

    Commento critico (a cura di FRANCESCA CARUSO)

    L’idea per creare Dragon Trainer è stata tratta dai libri della scrittrice Cressida Cowell, libri brevi e con un forte successo editoriale alle spalle. La narrazione scritta da Cowell inizia dal punto in cui i draghi sono perfettamente integrati nella vita sociale della popolazione vichinga. I registi e i produttori hanno optato per spostare la narrazione alle origini della storia, come tutto ha avuto inizio, come Hic e Sdentato si siano conosciuti, siano diventati amici cambiando il corso del futuro della vita dei vichinghi. Il film potrebbe benissimo essere considerato un prequel ai libri dell’autrice.
    L’intento principale è stato adattare il mondo costruito dall’autrice al linguaggio cinematografico, apportando cambiamenti dove fosse necessario. L’età del giovane Hic è stata aumentata, per conferire un tono d’azione e d’avventura molto più amplificato. Si è scelto di non far parlare i draghi, in parte perché dovevano rappresentare qualcosa di ingovernabile e selvaggio agli occhi dei

    vichinghi. Le numerose razze di draghi esistenti si scorgono, qui, tramite il manuale che Hic sfoglia in una sequenza, per dare allo spettatore l’idea di quale numero considerevole fossero. Il personaggio di Astrid è stato creato appositamente per il film, perché si voleva una figura femminile forte, determinata e coraggiosa, sempre concentrata sul suo obiettivo, che lavora sodo e non gioca mai, diversamente da Hic.

    Il film lascia trasparire delle tematiche che affondano le loro radici in qualsiasi civiltà si prenda in esame. L’amicizia tra razze diverse, l’amicizia con colui che si crede il pericolo mortale, solo perché si è diversi e non lo si conosce. È un tema che coinvolge tutti e lo si può riscontrare nella vita di tutti i giorni.
    I due registi hanno sottolineato egregiamente, nel primo incontro tra Hic e Sdentato, come il protagonista veda la stessa paura che lui ha dell’altro, guardando negli occhi colui che

    fino a un momento prima era una figura da eliminare, scoprendo che è un sentimento reciproco. Inoltre l’aggressività dei draghi ha un origine ben precisa, eliminata l’origine ci può essere integrazione e ausilio l’uno all’altro.

    Un altro tema risiede nella figura di Hic, un ragazzo che vuole trovare il suo posto nel mondo in cui vive, però un posto che gli appartenga veramente. All’inizio della storia il protagonista cerca in tutti i modi di soddisfare le aspettative del padre e diventare quello che lui e gli altri vichinghi vorrebbero. Vorrebbe che il padre gli desse quelle attenzioni che gli sono mancate ed essere un vincente ai suoi occhi. Durante l’arco della narrazione Hic comprende di avere altre aspirazioni e altre doti, di essere diverso dallo stereotipo comune e che questo sia un valore aggiunto, non un qualcosa di cui doversi vergognare e nascondere.

    Per ciò che riguarda l’ambientazione, la creazione degli

    effetti visivi voleva essere qualcosa di singolare. Si è cercato di ricreare la luce dell’Islanda. L’obiettivo è stato quello di trasmettere la particolarità del luogo e conferire la sensazione che si stesse davvero nel Nord, dove c’è uno scenario lussureggiante, esteso e imponente. Dalla creazione di questi luoghi si voleva che questi sprigionassero sensazioni reali e magiche al tempo stesso.
    Dragon Trainer è narrazione, effetti visivi, e c’è molto di più. I movimenti di macchina nelle sequenze di volo o le angolazioni delle inquadrature sottolineano quanta passione ci sia in questo progetto e quanto si sia voluti andare oltre il semplice film d’animazione. La fotografia di Roger Deakins completa il quadro, infondendo quell’atmosfera magica e mitica che avvolge ancora oggi la popolazione vichinga nell’immaginario collettivo.

    Il film mescola splendidamente mito, avventura, azione, divertimento e tenerezza (gli occhioni di Sdentato quando guarda Hic vanno dritti al cuore), e trasmette un messaggio importante: l’incontro

    col diverso arricchisce l’individuo.

    Secondo commento critico (a cura di ENRICA MANES)

    Un piccolo capolavoro dell’animazione, forse il migliore di tutta la produzione Dreamworks, capace in questo caso di trasformare un episodio delle storie di Cressida Cowell in una lezione di storia per grandi e piccoli spettatori.
    Dragon Trainer ha tutto, dal mito alla ricostruzione perfetta dell’ambiente e non solo da un punto di vista dell’immagine, mai così perfetta da sembrare una fotografia scattata a immortalare scogliere a picco sul mare e baie in tutto e per tutto simili ai fiordi ed alle coste della Scandinavia, ma anche l’aspetto storico e finemente curato nel dettaglio.
    Inusuale trattare una storia di vichinghi e altrettanto nuovo è evitare uno stereotipo banale portando invece i valori universali di amicizia, lealtà, diversità con simpatia ma attenta ricostruzione che mostra una cura assai raffinata.
    Mai prima avevamo visto simili ricostruzioni delle long-house con quel fuoco centrale attorno al quale si raccoglieva il fulcro della famiglia e della vita pulsante della

    casa e del villaggio, mai si era vista tanta somiglianza con i veri legni delle Drakkar o negli interni delle abitazioni dalle pareti intagliate, gli arazzi, le stoffe, le mappe, i monili, o le sculture in pietra, per nulla idealizzate ma fedeli copie adattate all’animazione.
    Persino l’invenzione del libro scritto in caratteri runici appare credibilmente fantasioso e non stona affatto, ma caratterizza atmosfera e personaggio principale.
    Un Hiccup che, d’altronde, è tratteggiato con le sembianze e l’indole dell’artefice mitologico.
    Fabbro (e avrebbe potuto essere semplicemente un maldestro e mingherlino sguattero di cucina come il “Semolaâ€-Artù di Walt Disney) e perciò forgiatore di metalli, artefice, colui che plasma la materia e la cambia, colui che è capace di inventare e costruire e cambiare la natura delle cose, rossiccio di capelli, mancino ed, al termine della storia, anche zoppo.
    Colpisce l’acume della perfetta sintonia di questi particolari con la storia vera e propria il cui spirito

    di avventura tiene avvinti da capo a fine con un ritmo narrativo serrato, simpatico, travolgente e insieme dolce, estremamente attento ai valori autentici.

    Bibliografia:

    Nella quarta pagina della galleria fotografica sono riportati 6 disegni da stampare e colorare e 4 simpatici cartellini 'Non Disturbare' da appendere alla porta, oltre un segnalibro illustrato con le immagini dei draghi e degli altri personaggi.

    Links:

    • Jay Baruchel

    • DRAGON TRAINER - Clip 'L'emozione 3D nel volo' - Note di produzione (Dietro le quinte)

    • DRAGON TRAINER - Clip 'Stoick L'immenso e Hiccup' - Note di produzione (Dietro le quinte)

    • DRAGON TRAINER - Clip 'Il vero animale dietro Furia Buia' - Note di produzione (Dietro le quinte)

    Altri Links:

    - Fan page su Facebook: "www.facebook.com/dragontrainerit"

    - Dragon Training, il gioco online di Dragon Trainer. Permetterà a tutti gli appassionati di draghi di prepararsi alla grande gara di fuoco che si terrà il 31 Marzo. In palio consoles Playstation e il gioco del film: "www.dragontraining.it"

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    Galleria Video:

    Dragon Trainer - trailer.flv

    Dragon Trainer - clip 'Lo snowboard' (versione originale sottotitolata).flv

    Dragon Trainer - clip 'Il salto con gli sci' (versione originale sottotitolata).flv

    Dragon Trainer - clip 'La cerimonia delle medaglie' (versione originale sottotitolata).flv

    Dragon Trainer - clip 'Il pattinaggio di velocità' (versione originale sottotitolata).flv

    Dragon Trainer - clip 'Il bob' (versione originale sottotitolata).flv

    Dragon Trainer - clip 'Il vero animale dietro Furia Buia'.flv

    Dragon Trainer - clip 'L'emozione 3D nel volo'.flv

    Dragon Trainer - clip 'Stoick L'immenso e Hiccup'.flv

    Dragon Trainer - clip 'First Fight'.flv

    Dragon Trainer - clip 'A scuola di Draghi_lezione 4_l'Orripilante Bizippo' (versione originale sottotitolata).flv

    Dragon Trainer - clip 'A scuola di Draghi_lezione 3_l'Incubo Orrendo' (versione originale sottotitolata).flv

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