64 Mostra: Lido di Venezia 1 settembre 2007 PRESS CONFERENCE: IN THE VALLEY OF ELAH per la regia di PAUL HAGGIS
01/09/2007 -
Presenti lo sceneggiatore, regista e produttore PAUL HAGGIS, l’attrice CHARLIZE THERON, i produttori PATRICK WACHBERGER, STEVE SAMUELS e LAURENCE BECSEY
Abbiamo visto il film di Brian De Palma, adesso abbiamo visto il suo, mi chiedo che cosa non sappia esattamente il pubblico americano di questa guerra
P. HAGGIS “Precedentemente mi è stato chiesto perché questi film vengono fatti ora. Mentre nel Vietnam questo tipo di film è stato fatto dopo. C’è una differenza di base: durante la guerra in Vietnam noi avevamo giornalisti che facevano bene il loro lavoro e che parlavano di cose che noi non volevamo sentire, leggevamo i giornali,
vedevamo le cose per televisione e vedevamo la verità spiacevole. Ora non abbiamo questo tipo di giornalisti. Non so perché. Voi potete rispondere meglio di me, ma questo non succede più. E quando non succede sta agli artisti a sollevare domande difficili, non dare risposte ma sollevare quesiti veramente duri, difficili, per creare consapevolezza nel pubblico a proposito delle profonde preoccupazioni che noi abbiamo. Ma bisogna anche capire, non so, non ho visto il film di Brian De Palma, ma molti altri film hanno cominciato ad emergere tra il 2003 e il 2004. Rido quando sento dire che Hollywood salta
sul treno di questo argomento perché la guerra è al momento l’argomento più popolare. Questo progetto ha inizio e affonda le radici nel passato, quando tutti erano a favore della guerra, quando tutti sventolavano bandiere patriottichee tutto era patriottismo. Anche l’Iraq era patriottismo. All’epoca questi film trovavano difficoltà nel trovare finanziamenti, perché tutto era patriottismo e nessuno voleva rischiare il proprio denaro in un film che poteva essere considerato antipatriottico. E fare un qualcosa di questo genere allora era molto rischioso e forse lo è ancora. Non lo so, non abbiamo ancora visto la reazione del pubblico a questo film”.
Congratulazioni
per questo ottimo film. Che cosa pensa di Bush? Pensa che potrà piacergli questo film? E che cosa fa Charlize Theron per accordare il suo appoggio ai soldati americani? Una cosa che ad esempio fa Scarlett Johansson. Viaggerebbe in Iraq?
C. THERON: “ Sono contenta che la Johansson si comporti così ma mi piacerebbe che i soldati tornassero a casa e venissero curati a casa loro. Non c’è niente che potrebbe farmi più piacere che vederli tornare in America. Ma bisogna essere molto attenti con questo tipo di cose perché questi soldati fanno un lavoro molto pericoloso e importante e li
voglio semplicemente veder tornare a casa. E’ fantastico che lei faccia questi viaggi ma personalmente non ho programmi del genere. Spero solo che si possa vederli tornare presto a casa e che ci si possa prendere cura di loro da parte del governo così come si dovrebbe fare”.
P. HAGGIS: “Certo è un film politico ma non di parte. Penso che il film cerchi di dire qualcosa che va oltre il fatto di che cosa crediate a proposito della guerra, se sia giusta o meno Non è quello che ci importa. Questa è la verità, le cose che succedono, quello che
dobbiamo affrontare. Io sono altrettanto colpevole di una persona che è vicino a me, che sia favore o contro alla guerra, questo è quello che succede, dobbiamo aprire i nostri occhi e siamo responsabili nei confronti di queste preoccupazioni e dobbiamo affrontarle. Ecco perché la prima cosa che abbiamo fatto è quella di lanciare una campagna per i veterani e i marines. I veterani della guerra in Iraq. Abbiamo contattato queste persone che erano state alla guerra e volevamo conoscere la loro reazione al film. Lo hanno visto e hanno avuto una reazione molto positiva. Non abbiamo voluto fare un film di parte. Abbiamo voluto parlare della guerra in Iraq. Se si parla con un veterano di qualsiasi guerra vi dirà che noi non siamo a conoscenza di quello che succede veramente lì, non ci viene detto, e invece questi uomini e queste donne sono molto coraggiosi e vogliono che si sappia la verità”.
SEGUE
(A cura di PATRIZIA FERRETTI)
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