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THE BATMAN
RECENSIONE - Dal 3 MARZO
"Il film parte dalla considerazione che, da quando Batman è in attività, il crimine a Gotham non è diminuito, nonostante la sua azione e lui si chiede perché. Non c’è l’origin story tanto la sappiamo tutti, semmai quel che volevo era l’arco narrativo, partire con una versione imperfetta del personaggio, qualcuno che cerca di essere Batman e di capire come esserlo, senza sapere bene come, è solo ossessionato dall’idea di cambiare qualcosa che non sa se riuscirà a cambiare come vuole, quella tensione lo spinge avanti. Poi nella storia lui potrebbe realizzare che alcune cose che fa devono evolvere e migliorare, quindi mentre lo guardi hai il piacere di vederlo essere spaventoso ma più va avanti capisce che forse non è il solo messaggio da proiettare, comprende come deve inquadrare sé stesso e come questo influenza la città, magari può cambiare. Di certo questo Batman vuole mettere paura perché è da poco che fa il vigilante e ancora tutti hanno paura della cosa... L’esempio migliore di questo Batman imperfetto è la tuta alare. Ad un certo punto io e il mio stunt coordinator abbiamo visto un video di uno che scende dalla moto a grande velocità e scivola per terra con una tuta particolare. Una cosa folle, si rotola per diversi metri ma sopravvive, non ci credi che è vivo. Ecco io volevo quella cosa lì, una persona che ha disegnato una tuta per una situazione che non sa prevedere, né sa bene come la userà e ovviamente non sa bene come andrà, inoltre non l’ha mai nemmeno provata, quindi quando lo vediamo dobbiamo sentire le conseguenze, l’impatto. È la mia sequenza preferita, lì capisci che Batman è coraggioso davvero ed è doloroso. Devi capire che ogni cosa che fa rischia tantissimo. Lungo tutto il film te lo ricordiamo costantemente perché tI devi chiedere se ce la possa fare ad ogni svolta... La storia di Batman è straordinariamente coinvolgente. Non ha poteri speciali ma una dedizione speciale tramite la quale tiene duro e combatte per qualcosa di molto personale. Con le sue azioni cerca di dare un senso alla sua vita, non supererà mai quel trauma e quelle cicatrici sono perfette per dedicarsi alla causa. E alla fine da quando ho iniziato a lavorare al film ho notato quante persone indossano abiti con il logo di Batman. Lo fanno tutti proprio. Batman è qualcosa di cui ognuno ha la propria versione e in fondo questa è la mia... La prospettiva cerca di essere sempre molto personale, che è la ragione per la quale molto spesso il punto di vista è la soggettiva di Batman, così che vediamo e sentiamo quel che vede e sente lui".
Il regista e co-sceneggiatore Matt Reeves
Galleria Fotografica:
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