THE IRISHMAN
Dalla 14. Festa del Cinema di Roma - Tra i più attesi!!! - RECENSIONE - Robert De Niro e Al Pacino di nuovo in coppia sul grande schermo, questa volta per Martin Scorsese, in un film che riflette sul tempo, sull'amore, sull'età... Nel cast anche Joe Pesci, Harvey Keitel, Anna Paquin, Bobby Cannavale, Stephen Graham, Jack Huston - Dal 4 Novembre (fino al 6 compreso) al cinema prima di arrivare su Netflix il 27 novembre
"'The Irishman' riflette sul tempo, sull’amore, sull’età, sul tradimento, sul concetto di mortalità. Tutte le faccende su chi abbia ucciso chi, e tutto quello che accade nel mondo (l’uccisione di Kennedy, ndr), sono tutte cose che passano col tempo. Ci siamo (lui e De Niro ndr) sentiti a nostro agio perché avevamo le stesse emozioni al riguardo, anche per via dell’età che abbiamo... I temi esplorati nel film sono importanti in ogni periodo, in ogni epoca... Che una persona creda in una religione o no, il film parla di religione. Il personaggio taglia fuori la sua famiglia, ma il conflitto, la violenza, risiede tutto quanto nel passato e nessuno, col tempo, se ne ricorda: in questo senso, il film è molto malinconico. La malinconia è il dover accettare la morte come fase del percorso vitale. Puoi batterti contro la mortalità, ma esiste, e da questo nasce la malinconia del mio film. L’accettazione della fine della vita... Ho percepito che non ci fosse bisogno di un tipo di esaltazione del crimine tipico del gangster. Anche l’indulgenza, di solito elemento tipico e ricorrente nel genere crime, cade nel finale. Le emozioni potrebbero esserci, e di vario tipo, ma non abbiamo mai pensato di rendere il film spettacolare. La spettacolarità è, in un certo senso, interiore. Vista la struttura di Zaillian, sapevo già come costruire il film a partire dalla lettura della sceneggiatura: la struttura era precisa, e prevedeva che si restasse tutto il tempo col personaggio. Non si spiega molto: si resta con il protagonista e si vede cosa succede, passo dopo passo, senza spesso capirlo prima... Non c’è modo che si possa consentire di imparare dal passato, perché il passato ci viene raccontato attraverso la televisione e perché quelle cose vengono oggi percepite differentemente. Non è un’esperienza reale, è uno schermo. E il tempo spazza via tutto. Non c’è modo di fare esperienza del passato, e questo è un fatto. È in questo che risiede la malinconia del film, sul concetto che nulla importi davvero, perché tutto passa".
Il regista Martin Scorsese
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