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AFFARI SPORCHI
'Celluloid Portraits Vintage' - 1990
"E' stato il mio primo ruolo totalmente negativo: Il protagonista del film è un personaggio imbevuta di violenza e rozzezza, uno che picchia le donne. In passato avrei esitato ad accettarlo per timore di rovinare la mia immagine col pubblico. Oggi non ho timori del genere, mi interessa solo sperimentare nuove possibilità interpretative. Così facendo imparo molto anche di me stesso. In questo film la storia è ambientata in un reparto di polizia, ma il tema è molto simile a quello affrontato da Shakespeare nel rapporto tra Iago e Otello: un dramma psicologico di gelosia e potere. L'onesto poliziotto Raymond Avila viene ossessionato dal mio personaggio fino a perdere il controllo. 'Affari sporchi' è più simile a 'Persona' (1966) di Ingmar Bergman o a 'Il servo' ('The Servant', 1963) di Joseph Losey, piuttosto che ai soliti polizieschi. E' un film complesso e difficile, molto sensuale, bizzarro e pericoloso, ma anche molto divertente. Dennis Peck è un tipo losco, il primo vero duro che abbia mai interpretato, un vero maniaco. Sono rimasto molto scosso da questo personaggio quando ho letto la sceneggiatura: non riuscivo a togliermelo dalla testa, e volevo andare più a fondo per capire cosa mi aveva colpito. Il suo maggior talento è quello di riuscire a individuare sempre il punto debole delle persone, cosa che gli dà poi la possibilità di manipolare gli individui. L'alone di potere che ha costruito attorno a sé è molto interessante. Non è un sergente o un capitano, è solo un normale poliziotto, ma tiene le fila di tutto. In un certo qual modo è una figura simile a quelle che si celano normalmente dietro ai politici, che controllano come funziona il tutto. I poliziotti li vedo un po' come gli attori: si possono permettere ogni sorta di cose pazze, mi piacciono molto come personaggi. Per poter affrontare meglio la mia parte ho anche trascorso del tempo con alcuni di loro. Lavorano molto e di solito non fanno una bella vita: devono essere buoni psicologi per capire la gente e vivono sempre sull'orlo della violenza... Quando lessi il copione del film lo gettai via: poi ci ripensai. Dennis Peck era interessante proprio perché disgustoso. Incarnava il male alla vecchia maniera, tutto d'un pezzo, senza conflitti interiori. Si trattava di un progetto molto pericoloso, molto violento, molto sessuale. Non ero così convinto di poterlo interpretare. Non si trattava di fare delle concessioni alla morale o alla religione, ma di stabilire se queste idee potessero essere accettabili, e non tanto per i soldi, ma per le emozioni che avrebbero potuto suscitare"
L'attore Richard Gere
Galleria Fotografica:
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