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VIVA LA LIBERTA': DAL ROMANZO AL GRANDE SCHERMO. IL REGISTA, SCRITTORE E CO-SCENEGGIATORE ROBERTO ANDO' INNEGGIA AL VENTO DEL CAMBIAMENTO IN POLITICA SULL'ONDA DEL VEZZO APPUNTATO SULLO SCAMBIO DI PERSONA. E TONI SERVILLO SI FA IN DUE
Premio SERGIO LEONE del Festival di Annecy - RECENSIONE IN ANTEPRIMA - Dal 14 FEBBRAIO
"Avevo voglia di immaginare qualcosa che sulla scena attualmente non c'è, ma senza lamentele, perché ne abbiamo fatte fin troppe. Avevo voglia di una storia con un personaggio che portasse un vento che in fondo desideriamo tutti, il vento del cambiamento, di quella cosa che arriva e improvvisamente ti accorgi che c'è, e che anche in una stanza cambia qualche cosa. E questo Ernani mi è venuto incontro pensando a certi personaggi che vivono nell'angolo e sono dei clandestini dell'attualità, non sono necessariamente in scena ma quando ci arrivano portano un sapere, un'intelligenza, un pensiero che è veramente in grado di dare delle rifrazioni. La costruzione del racconto si è imposta da sola, con la vecchia idea dello scambio che la letteratura ha sfruttato con straordinari capolavori e che consente di creare un meccanismo in cui si impone anche una leggerezza a cui forse sono arrivato tardi, ma che adesso mi sembra un territorio da non abbandonare. Non avrei mai fatto questo film se Toni non avesse aderito alla mia proposta, ma mi sarei fermato al romanzo. E' un attore così bravo da saper trasmettere anche l'assenza di qualcosa. Questo è un film, come già il romanzo, liberatorio, che mi ha dato una grande gioia, e spero che questa si trasmetta anche al pubblico".
Il regista e co-sceneggiatore Roberto Andò
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