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L'IPNOTISTA: DOPO 'MILLENNIUM' ECCO UN GRANDE 'CASO' CHE CAVALCA IL THRILLER SCANDINAVO TRA LETTERATURA E CINEMA. IL REGISTA LASSE HALLSTRÖM RITORNA A CASA, IN SVEZIA, A VENTIQUATTRO ANNI DAI SUOI FORTUNATI ESORDI
Dal XXII. Courmayeur NOIR InFestival (10-16 Dicembre 2012) - RECENSIONE - Dall'11 APRILE
"L’ipnotista è un thriller incentrato sulla psicologia dei personaggi che ha attratto la mia immaginazione più oscura. Ho sempre voluto potermi cimentare con il genere thriller, ma non si sono presentate per me molte opportunità per poterlo realizzare negli Stati Uniti. Non è quello che la gente si aspetta da me, quindi non sono mai stato veramente considerato per questo genere. Nonostante nel passato io mi sia concentrato su temi più delicati, non mi farò spaventare dagli aspetti violenti di questa storia. Voglio raccontarla in modo reale ed onesto, e come sempre voglio essere sicuro che i personaggi prendano vita – le interpretazioni hanno grande importanza per me. Avendo passato i miei primi 40 anni a Stoccolma, la conosco piuttosto bene e spero di renderla uno scenario suggestivo alla storia, cercando di prestare attenzione al dettaglio e all’atmosfera dell’inverno di Stoccolma. Mi sono sempre interessato alle storie che abbracciano gli aspetti umani della vita e questo film non fa eccezione. Il rapporto dell’ipnotista con la sua famiglia ha una dimensione drammatica che esprime vulnerabilità e passione in questo racconto violento. Non vedo l’ora di ritornare a lavorare nel mio paese, per la prima volta dopo 25 anni!".
Il regista Lasse Hallström (Aprile 2012)
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