THE EAGLE: QUANDO AD UN PRODUTTORE INGLESE COME DUNCAN KENWORTHY SALE LA VOGLIA NOSTALGICA DEI GRANDI FILM STORICI D'AVVENTURA!
RECENSIONE - Dal 16 SETTEMBRE
"Da bambino avevo letto e adorato tutti i romanzi di Rosemary Sutcliff sul medioevo e sulla Britannia romana, ma soprattutto La legione scomparsa. Ricordo che ne parlai con Mike Newell, durante le riprese di 'Quattro matrimoni e un funerale', nel 1993, dicendogli che era stato il libro della mia infanzia. Mike mi disse che uno dei suoi figli lo stava leggendo proprio in quel momento, e che, molti anni dopo di me, ne era entusiasta. È una storia meravigliosamente toccante e avvincente, con personaggi, temi ed emozioni che mi sono rimasti per sempre impressi nella memoria. Così, quello stesso giorno decisi che ne avrei tratto un film".
Il produttore Duncan Kenworthy
"Lessi il romanzo quando avevo circa dodici anni, e ne rimasi affascinato. C’era qualcosa che mi colpiva in quell’atmosfera, nell’incontro tra le culture celtica, britannica e romana. Il libro aveva alimentato la mia passione per la storia, e ora sentivo di poterne fare un film che gli rendesse giustizia e rappresentasse in modo credibile mondi così straordinariamente lontani. È anche una storia che parla di amicizia: i protagonisti sono due persone che appartengono a culture diverse, non si capiscono e vedono il mondo con occhi diversi, ma devono imparare a interagire come esseri umani... 'The Eagle' esplora una parte di storia che si è vista raramente al cinema. Il pubblico conosce poco questi popoli, queste culture, questi paesaggi. Un film a cui mi sono ispirato è 'Il manto nero' di Bruce Beresford".
Il regista Kevin Macdonald
Galleria Fotografica:
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