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IL GIOIELLINO: DOPO 'LA RAGAZZA DEL LAGO' IL REGISTA ANDREA MOLAIOLI TORNA A DIRIGERE TONI SERVILLO PER UNA NUOVA STORIA LIBERAMENTE ISPIRATA AL CRAC PARMALAT
RECENSIONE - Dal 4 MARZO
"Non volevo fare un film alla Michael Moore, il mio è una pellicola che fruga nei dietro le quinte, nelle dinamiche complesse che si celano nella new economy... (in) una cittadina del centro Nord che dietro la sua aria piacevole e rassicurante nasconde profondi malesseri. Un posto dove la gente si ritrova sempre negli stessi luoghi, dove tutti sanno tutto di tutti. E dove un piccolo imprenditore che fino al giorno prima era uno come gli altri diventa in pochi anni il capo di una multinazionale, uomo di potere che incute rispetto e devozione. Mi sono liberamente ispirato ai fatti di Collecchio e agli sviluppi della vicenda Parmalat. Però io non giudico, ma racconto, senza manicheismi, un’azienda che va in malora, guardandola con gli occhi dei suoi personaggi. Mentre i vertici escogitano trucchi complessi per farla apparire florida. Un meccanismo sciagurato che richiede la faccia tosta e nervi d’acciaio".
Il regista Andrea Molaioli
(Il gioiellino, ITALIA/FRANCIA 2011; drammatico; 110'; Produz.: Indigo Film/Babe Films in collaboraz. con RAI CINEMA e BIM Distribuzione; Distribuz.: BIM)
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