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L'ILLUSIONISTA: TORNA IL REGISTA DI 'APPUNTAMENTO A BELLEVILLE' CON UNA FAVOLA REALIZZATA DA UNA SCENEGGIATURA INEDITA DI JACQUES TATI
Evento Speciale al Festival del Cinema di Berlino 2010 - RECENSIONE IN ANTEPRIMA - Dal 29 OTTOBRE
“La storia era tutta incentrata sull’irrevocabile passare del tempo e, leggendola, capii perché non ne (Jacques Tati) avesse mai fatto un film: era troppo vicina a lui, trattava argomenti che conosceva fin troppo bene, aveva preferito continuare a nascondersi dietro alla maschera di 'Monsieur Hulot'. Si capiva fin dall’inizio che non si trattava di un’altra disavventura di Hulot. Tutte quelle riflessioni, così apertamente sentimentali, me lo resero immediatamente chiaro. Se avesse fatto il film – e sono sicuro che avesse già in mente ogni singola prospettiva e inquadratura – avrebbe portato la sua carriera su un binario completamente nuovo. Pare abbia detto che L’ILLUSIONISTA fosse per lui un soggetto troppo serio, al suo posto scelse di fare PLAYTIME. (La figlia) Sophie Tatischeff non voleva che nessuno dei tratti così familiari del personaggio dell’illusionista fosse interpretato da un attore che non fosse suo padre. L’animazione è sembrata da subito la soluzione ideale, il mezzo che forniva la strada perfetta risolvendo il problema con la creazione di una versione animata di Tati che partisse da zero”.
Il regista, musicista e montatore Sylvain Chomet
(L'Illusionniste FRANCIA/REGNO UNITO 2007; animazione; 80'; Produz.: Django Films Illusionist/Ciné B/France 3 Cinéma con la partecipazione di Canal+/CinéCinéma/France 3 (FR 3); Distribuz.: Sacher)
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