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THE CONSPIRATOR: QUALE VERITA' E QUALE GIUSTIZIA!? ROBERT REDFORD RISPOLVERA GLI STORICI EVENTI DEL POST ASSASSINIO DI ABRAHAM LINCOLN. NEL CAST EVAN RACHEL WOOD, JAMES MCAVOY, ROBIN WRIGHT E JUSTIN LONG
RECENSIONE - Dal 22 GIUGNO
"Il film parla di come si cercasse di impedire l’aggravamento della polarizzazione politica di allora, il paese era profondamente diviso, non solo fra Nord e Sud, ma anche all’interno del governo, tra chi voleva imporre punizioni e restrizioni al Sud sconfitto e chi, come Lincoln, sosteneva una ricostruzione più moderata e conciliante... 'The Conspirator' non si occupa solo di una cospirazione. C’è stato l’assassinio, ovviamente, ma c’è stata anche una cospirazione di opportunità politiche... Tutti sapevano che la resa che aveva posto fine alla guerra rappresentava una pace perlomeno fragile. L’assassinio era una minaccia diretta a questa pace ... Anche se non volutamente, ci sono dei parallelismi (con l'11 settembre) tra il tribunale militare che ha giudicato Mary e quelli dei detenuti di Guantanamo. La storia e gli avvenimenti di oggi hanno un modo interessante di mettere in luce le somiglianze tra le due situazioni. Sarà il pubblico a decidere... In 'The Conspirator' gli eventi scatenano una miriade di emozioni in Mary e Aiken, che sfidano il loro concetto di dovere, onore e lealtà. Ed è proprio il modo in cui i due reagiscono a queste sfide che dà vita a una storia emotivamente coinvolgente".
Il regista Robert Redford
"E’ una di quelle storie che tutti pensano di conoscere, ma non è così. Tutti sanno che Abraham Lincoln è stato assassinato da un attore che si chiamava John Wilkes Booth, ma nessuno sa che era parte di una cospirazione molto più grande e complessa".
Il produttore Brian Falk
"Non ho dubbi che Edwin Stanton, il ministro della Guerra, e Joseph Holt, l’Avvocato Generale dello Stato, pensassero che fosse colpevole e non ho dubbi che l’avvocato della difesa, Frederick Aiken, pensasse che fosse innocente. Forse la verità è da qualche parte fra i due punti di vista ed è lì che mi voglio situare io, perché l’ambiguità è la più veritiera... C’è una madre in una situazione disperata, sostanzialmente abbandonata dal figlio. Arriva un altro giovane uomo che per lei prende il posto del figlio. E’ lui a restarle accanto, a lottare per difenderla fino alla fine, mentre suo figlio non si preoccupa di salvarla... E’ una storia che parla di fedeltà e devozione".
Lo sceneggiatore James D. Solomon
Galleria Fotografica:
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