LA DOPPIA ORA: DOPO 'LA SCONOSCIUTA' DI GIUSEPPE TORNATORE KSENIA RAPPOPORT TORNA A VESTIRE I PANNI DELLA STRANIERA DAL PASSATO OSCURO QUESTA VOLTA PER L'ESORDIENTE ALLA REGIA GIUSEPPE CAPOTONDI
Dalla 66. Mostra del Cinema di Venezia - COPPA VOLPI a XSENIA RAPPOPORT
"La doppia ora non è solo la semplice coincidenza che fa leggere sul quadrante di un orologio un'ora ripetuta e suggerisce ai protagonisti un gioco, la possibilità di esprimere un desiderio. La doppia ora segna l'incontro di Sonia e Guido, due solitudini che sembrano specchiarsi l'una nell'altra. Un incontro che fa intravedere la possibilità di lasciare alle spalle vecchie ferite e ricominciare. Un incontro che segnerà in maniera inaspettata la vita di entrambi.
Potremmo definirlo un film di genere, ma pur attingendo a piene mani dal noir, dal melò, dal thriller e dall'horror psicologico, si è voluto in qualche modo mantenerne le distanze, facendo invece forza sul vero nucleo narrativo del film, quello che vede i due protagonisti affrontare, ciascuno per proprio conto, un doloroso percorso interiore. Da un lato Guido che nasconde nella disillusione la sofferenza del proprio passato, dall'altro Sonia misteriosa, bellissima, che sprofonda in un abisso fatto di ricordi che non riesce a scacciare. E quando le ragioni del tormento di entrambi sembrano trovare una spiegazione, forse una soluzione, tutto torna a confondersi per i protagonisti, così come per lo spettatore, sino alla fine, sino all'ultima inquadratura rivelatrice. Perché niente e nessuno è come sembra in questa storia".
Il regista Giuseppe Capotondi
(La doppia ora ITALIA 2009; drammatico; 95'; Produz.: Medusa Film/Indigo Film in collaborazione con 'Film Commission Torino Piemonte/Mercurio Cinematografica; Distribuz.: Medusa Film)
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