Golden Globes 2021: VINCITORE di 1 Golden Globe su 1 Nomination alla 'Migliore Attrice in un Film Commedia o Musicale a Rosamund Pike - Rosamund Pike è tutrice legale di decine di anziani cittadini affidatale dal tribunale, ma anche donna spietatamente ambiziosa e senza paura da cogliere l'occasione 'legale' di poterli truffare a suo piacimento - RECENSIONE - Il film è disponibile in streaming online su Prime Videodal 19 febbraio 2021 in Italia, Australia, Regno Unito, Canada, Irlanda e Nuova Zelanda.
"Guardatevi, seduti lì, credete di essere brave persone, non siete brave persone, fidatevi, non siete brave persone...." Marla Greyson (Rosamund Pike)
(I Care A Lot; REGNO UNITO 2021; Dark Thriller; 118'; Produz.: Black Bear Pictures, Crimple Beck; Distribuz.: Amazon Prime Video)
Il film racconta la storia di Marla Grayson (Rosamund Pike), tutrice legale e donna spietatamente ambiziosa e senza paura, alla quale il tribunale ha affidato decine di anziani cittadini. Con astuzia e senza scrupoli, approfittando della vulnerabilità dei suoi assistiti, Marla, nel tempo è riuscita a rubare loro preziosi risparmi e denaro, utilizzando metodi poco onesti ma sempre entro i margini della legalità . Aiutata dalla sua socia in affari e amante Fran (Eiza González), la donna si appresta a truffare, con crudele efficienza, anche la sua ultima vittima, Jennifer Peterson (Dianne Wiest), una ricca pensionata che non ha eredi e che è rimasta senza famiglia. La preda però sembra nascondere un oscuro e pericoloso segreto. Riuscirà Marla ad avere la meglio anche questa volta?
Synopsis:
A crooked legal guardian who drains the savings of her elderly wards meets her match when a woman she tries to swindle turns out to be more than she first appears.
Poised with sharklike self-assurance, Marla Grayson is a professional, court-appointed guardian for dozens of elderly wards whose assets she seizes and cunningly bilks through dubious but legal means. It's a well-oiled racket that Marla and her business-partner and lover, Fran, use with brutal efficiency on their latest "cherry," Jennifer Peterson - a wealthy retiree with no living heirs or family. But when their mark turns out to have an equally shady secret of her own and connections to a volatile gangster, Marla is forced to level up in a game only predators can play - one that's neither fair, nor square
Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)
Quando il ‘sogno americano’ diventa l’ossessione di un piano diabolico
campo, ad aprire una pseudo riflessione autoreferenziale, rivolgendosi direttamente allo spettatore, per disquisire sul concetto di brave persone e non, di predatori e di prede, quando di fatto, come avremo modo di scoprire di lì a poco, lei stessa altro non è se non una delle più spietate predatrici di finanze e di vita altrui. Al suo fianco, l’assistente e compagna affettiva Fran (Eiza Gonzales) che sembra pendere letteralmente dalle sue labbra in ogni senso, dal rapporto lesbo ai raggiri necessari con cui truffare le vittime di turno.
Vedere all’opera la Marla di Rosamund Pike, alle prese con la sua mappa di persone da ‘spolpare’, si presenta come uno spettacolo a dir poco raccapricciante: il modo con cui, in tribunale, riesce ad ottenere tutto ciò che vuole, grazie anche al supporto silente e discreto di una rete di complici nei settori confinanti, è a dir poco spiazzante. Ci auguriamo che
E mentre lo spettatore combatte in cuor suo contro una battaglia che sembra persa, il corpo del film dilata oltremodo la matassa, sempre più
ingarbugliata, dove sul campo, tra battute e controbattute ad oltranza, sono sempre più in gioco i ‘super poteri’ legali della nostra criminale protagonista: gioco che, d’altra parte, si fa fin troppo pesante e persino quasi surreale, mentre le scintille da noir hitchcockiano muoiono sotto la cenere di manovre da ‘bond girl’: laddove, com’è ben noto, c’è più spazio per la fantasia che per la logica plausibile. Troppo tardi recuperare eleganza stilistica sull’epilogo, laddove un beffardo montaggio alternato sembra volersi prendere la rivincita: portando il climax del successo a coincidere sulla linea piatta del fine corsa.
Secondo commento critico (a cura di La parola al film)