RECENSIONE - Keira Knightley e Gugu Mbatha-Raw protagoniste del film leggero e vivace di Philippa Lowthorpe, che racconta la sfilata di Miss Mondo del 1970 interrotta dalle manifestanti femministe - Dal 25 al 27 dicembre 2020 sui circuiti di sale digitali MioCinema e #iorestoinSALA e, da gennaio 2021, in Premium Video on Demand - Dal 13 maggio al cinema
"Il Concorso è un film sul concorso di Miss Mondo 1970 raccontato da numerosi punti di
vista diversi. Ciò nonostante, l'attenzione si concentra prevalentemente su due gruppi: delle giovani donne intenzionate a conquistare il mondo attraverso il loro comportamento turbolento per far conoscere il loro messaggio di liberazione ed eguaglianza; e le giovani donne che partecipano al concorso di bellezza, abbracciando l'opportunità offerta loro dal titolo di Miss Mondo sperando di farsi conoscere in un modo diverso"
La regista Philippa Lowthorpe.
Soggetto: Storia di Rebecca Frayn incentrata sulla sfilata di Miss Mondo del 1970 interrotta dalle manifestanti femministe.
Cast: Keira Knightley (Sally Alexander) Jessie Buckley (Jo Robinson) Gugu Mbatha-Raw (Jennifer Hosten - Miss Grenada) Loreece Harrison (Pearl Jansen - Miss Africa Sud) Rhys Ifans (Eric Morley) Keeley Hawes (Julia Morley) Greg Kinnear (Bob Hope) Lesley Manville (Dolores Hope) Charlotte Spencer (Marjorie Jones) Suki Waterhouse (Sandra Wolsfeld - Miss Stati Uniti) Clara Rosager (Maj Christel Johansson - Miss Svezia) Emma Corrin (Jillian Jessup - Miss Sud Africa) Maya Kelly (Abi) Ruby Bentall (Sarah) Alexa Davies (Sue) Cast completo
Charlie Anson (Michael Aspel) Phyllis Logan (Evelyn Alexander) Lily Newmark (Jane) John Heffernan (Gareth) Federica Mazzilli (Fátima Shecker - Miss Repubblica Dominicana) Greta Maria (Miss Israele)
Musica: Dickon Hinchliffe
Costumi: Charlotte Walter
Scenografia: Cristina Casali
Fotografia: Zac Nicholson
Montaggio: Úna Nà DhonghaÃle
Effetti Speciali: Chris Reynolds (supervisore Regno Unito)
Makeup: Renata Gilbert, Karleigh Williams e Louise Young
Casting: Nina Gold
Scheda film aggiornata al:
21 Maggio 2021
Sinossi:
Londra, 1970. L'attivista per i diritti delle donne Sally Alexander si trova coinvolta - come tutti gli abitanti della sua città e della sua nazione - dal circo mediatico scatenato dal concorso di Miss Mondo, che Sally disapprova e che, ben presto, decide di osteggiare in prima persona attraverso picchetti, manifestazioni di dissenso e proteste di vario genere. Insieme con il suo gruppo di femministe, la protagonista pianifica addirittura di infiltrarsi nel pubblico per sabotare dall'interno l'organizzazione. Lei e le sue sodali, infatti, portano avanti la convinzione - non ancora una polemica ricorrente come oggi - che la manifestazione contribuisca alla diffusione di una visione popolare denigratoria e degradante nei confronti del genere femminile e che favorisca la mercificazione del corpo delle donne. Mentre combatte la sua crociata, però, Sally scopre che il concorso viene vissuto in maniera diametralmente opposta dalle modelle di colore che vi prendono parte e la femminista britannica si scontra con il fatto che, per queste concorrenti, Miss Mondo rappresenta un'enorme opportunità di portare avanti la propria lotta per il riconoscimento a livello fattuale di pari diritti per tutti, senza discriminazioni etniche di sorta.
- Jennifer è stata accolta come un'eroina nazionale a Grenada. In seguito ha studiato scienze politiche e relazioni internazionali all'università , prima di diventare Alto Commissario grenadino per il Canada;
- Sally e Jo sono state giudicate colpevoli di disturbo della quiete pubblica. Sally è diventata Professoressa di Storia Moderna all'Università di Londra e Jo (diventata madre cinque mesi dopo il processo) ha ottenuto il diploma di ostetrica;
- Pearl ha fatto ritorno nel Sud Africa dell'apartheid. Anni dopo ha realizzato il suo sogno di diventare cantante.
Short Synopsis:
A group of women hatch a plan to disrupt the 1970 Miss World beauty competition in London
Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)
Il 'mercato delle vacche' anni Settanta
E’ tratto da una storia vera, d’accordo! Eppure si sente che è una storia ‘datata’, polverosa! Ambientata nella Londra degli anni Settanta, su questa storia spirano venti che furono del ‘pianeta donna’ nei Cinquanta: vi dice qualcosa l’espressione ‘angelo del focolare domestico’? Beh, non c’era bisogno di andare a scovare proprio questa, per rimasticare per l’ennesima volta l’impasto della donna ‘oggetto’ e senza pari diritti rispetto all’uomo. E non c’era bisogno neppure di rimarcare il fatto che, malgrado i passi avanti, ci sia ancora strada da percorrere in tal senso. Il che suona un po' retorico alla luce delle cariche politiche & Co. al femminile nella Gran Bretagna di oggi. E suona ancor più retorico alla luce del fatto che il fatidico ‘Concorso’ del titolo italiano - quello britannico Misbehaviour equivale a ‘disobbedienza’ - di Philippa Lowthorpe (più impegnata sul piccolo che sul grande schermo),
esiste ancora oggi più vivo e vegeto che mai. L’elezione di Miss Mondo non ha difatti mai chiuso i battenti passando di giuria in giuria, allora tutta rigorosamente maschile -non so oggi per totale disinteresse personale alla kermesse da sempre - a prescindere dal boicottaggio delle femministe dell’epoca. Problemi annosi, masticati e rimasticati dalla celluloide più e più volte, in cui svariate generazioni di giovani donne e madri hanno rivendicato, nel corso dei decenni, il diritto di una formazione e di un riconoscimento professionale adeguati. Qui a ripresentare la questione c’è una Keira Knightley acqua e sapone che nella sua Sally, ritrae una giovane donna divorziata e madre di una bambina, con un nuovo compagno tanto accondiscendente quanto del tutto inconsistente come personaggio: idealmente il fantoccio auspicabile come marito e come sostegno alla propria libertà personale? Compagno che, insieme alla madre di lei, tampona le sue assenze e i
suoi compiti in famiglia mentre Sally è tutta protesa a migliorare la propria condizione culturale e a partecipare alle proteste del comitato ‘di donne per le donne’ di allora.
Non c’era bisogno di rispolverare un evento tanto remoto per trattare una questione a tutt’oggi irrisolta: forse è più facile e comodo che non trattare e porre a confronto - nel film domina il montaggio alternato tra la quotidianità delle protagoniste e certe dinamiche e fasi del famigerato concorso - risvolti analoghi odierni in svariati contesti, se pur meglio ‘camuffati’. Si direbbe difatti non esser cambiato molto in seno al ‘concorso’ da sempre indicizzato sul registro della ‘bellezza’ femminile, al di là delle variabili sul concetto stesso di ‘bellezza’, e si direbbe altresì che ancora oggi, esattamente come allora, le donne stesse scelgano quel concorso come trampolino di lancio, professionale e/o personale (e del popolo di appartenenza), come nel caso della
e starlette sul campo. E oltretutto, Misbehaviour o Il concorso che dir si voglia, si direbbe mancare di fascino e mordente di particolare rilievo! Uno scatto alquanto sbiadito e datato che assimiliamo come documento, mentre facciamo la conoscenza delle vere protagoniste dell’epoca sui titoli di coda.