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    TORNARE A VINCERE

    I ‘RECUPERATI’ di ‘CelluloidPortraits’ - RECENSIONE - Dal 23 Aprile in digitale

    "'Tornare a vincere' è una storia umana basica che parla di problemi che toccano tutti noi. La dipendenza è un tema universale che tocca milioni e milioni di vite in ogni parte del mondo. Così come le avversità. La vita è una sfida e presenta ostacoli, questa è una realtà universale. La domanda è: come li superiamo? Come riusciamo a lasciarceli alle spalle? E come sopravviviamo a eventi dolorosi? Come possiamo diventare persone migliori superando le difficoltà? Si tratta di un film universale in molti modi. Il basket è una metafora, ma lo sport non è al centro del film. Il focus è la relazione di Jack con i giovani giocatori, cosa lui impara grazie a loro e cosa loro apprendono da lui. Tutti questi credo siano temi universali".
    L'attore Ben Affleck

    "Appare chiaro che la squadra di basket che Jack è chiamato ad allenare esprima la sua forza e intensità. La squadra riflette la filosofia di Jack come allenatore, i ragazzi iniziano lentamente ad assorbire la sua visione. Allo stesso tempo lui inizia a ricevere insegnamenti dai suoi allievi. Jack era una specie di zombie, si è isolato, ha allontanato chiunque, il suo unico amico e confidente è l'alcool. Questa è la sua vita perché ha sempre cercato di colmare un vuoto. Per me era importante che Jack avesse l'opportunità di maturare come uomo perché il ruolo di allenatore gli permette di tornare a vivere".
    Il regista Gavin O'Connor

    (The Way Back; USA 2020; Dramma sportivo; 108'; Produz.: Warner Bros. Pictures in associazione con BRON Creative, presentano una produzione Jennifer Todd Pictures/Mayhem Pictures/Film Tribe; Distribuz.: Warner Bros. Pictures)

    Locandina italiana Tornare a vincere

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    Celluloid Portraits:



    See Short Synopsis

    Titolo in italiano: Tornare a vincere

    Titolo in lingua originale: The Way Back

    Anno di produzione: 2020

    Anno di uscita: 2020

    Regia: Gavin O Connor

    Sceneggiatura: Brad Ingelsby

    Cast: Ben Affleck (Jack Cunningham)
    Al Madrigal (Dan)
    Janina Gavankar (Angela)
    Michaela Watkins (Beth Cunningham)
    Brandon Wilson (Brandon Durrett)
    Will Ropp (Kenny Dawes)
    Fernando Luis Vega (Sam Garcia)
    Charles Lott Jr. (Chubbs Hendricks)
    Melvin Gregg (Marcus Parrish)
    Ben Irving (Bobby Freeze)
    Jeremy Radin (Padre Mark Whelan)
    John Aylward (Padre Edward Devine)
    Da'Vinchi (Devon Childress)
    Matthew Glave (Coach Lombardo)
    Nico David (Ryan)
    Cast completo

    Musica: Rob Simonsen

    Costumi: Cindy Evans

    Scenografia: Keith P. Cunningham

    Fotografia: Eduard Grau

    Montaggio: David Rosenbloom

    Effetti Speciali: Bruce Jones (supervisore effetti visivi)

    Casting: Wendy O'Brien

    Scheda film aggiornata al: 21 Giugno 2020

    Sinossi:

    Una volta Jack Cunningham (Ben Affleck) aveva una vita piena di promesse. Al liceo era un fenomeno della pallacanestro con in mano una borsa di studio universitaria, quando improvvisamente, per motivi sconosciuti, decise di allontanarsi dal mondo del basket, riunciando al proprio brillante futuro. Anni più tardi, Jack si trova ad un passo dalla rovina, scatenata da una perdita inenarrabile, annegando nell’alcolismo che gli era già costato un matrimonio e qualunque altra speranza di vita migliore. Quando gli viene offerta la possibilità di allenare la squadra di pallacanestro del suo vecchio liceo, lontana dagli anni gloriosi di un tempo, accetta con riluttanza, sorprendendo soltanto lui stesso. Quando i ragazzi iniziano a comportarsi da squadra e conseguentemente a vincere, Jack crede di aver finalmente trovato una ragione per cui combattere i demoni che lo hanno portato vicino alla rovina. Ma basterà questo a riempire i suoi vuoti, a curare le profonde ferite del suo passato e a condurlo sulla strada della redenzione?

    Short Synopsis:

    A former HS basketball phenom, struggling with alcoholism, is offered a coaching job at his alma mater. As the team starts to win, he may have a reason to confront his old demons. But will it be enough to set him on the road to redemption?

    Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)

    La solitudine dei numeri primi sembra farsi largo anche nello sport. Numeri primi nel senso dei ‘numero uno’, ossia dei campioni. E’ il caso del Jack Cunningham di Ben Affleck, gloria memorabile del basket di un passato ormai lontano. Cosicché ci sembra naturale chiedersi: quale sarebbe stato il risultato di The Way Back (Tornare a vincere) senza il Jack di Affleck? Molto probabilmente ben poca cosa, perché il film sembra letteralmente avvitarsi sul suo percorso: il percorso di uomo alla deriva, che impariamo a conoscere da ogni pagina della sua tormentatissima vicenda esistenziale. Pagine sfogliate con tutta calma, una alla volta, facendosi largo tra le espressioni scure e un mood taciturno visibilmente umbratile, rubato dalla regia qua e là da spicchi di quotidianità. Fate attenzione a quando si fa la doccia, un momento di isolato abbandono in cui Affleck dota il suo Jack di riflessioni silenti, consapevoli e desolate. Operaio

    di un cantiere navale, il Jack di Affleck ha sempre con sé un contenitore per bevande apparentemente innocuo, perché non può rivelare il vero contenuto. Ma Jack è un autentico alcolizzato e la causa non è solo una, si direbbe piuttosto un grappolo di concause, ad averlo portato sull’orlo di una sopravvivenza mal sopportata, in quasi totale solitudine, anche quando si trova in compagnia. Un uomo criptico che potrà diventare per lo spettatore un libro aperto solo verso l’epilogo della sua parabola. Non prima.

    Quante pellicole abbiamo visto con protagonisti incastonati nel mondo dello sport! Per quanti lo sport è stata una valvola di sfogo ed un vero e proprio riscatto dalle miserie della propria quotidianità? Tornare a vincere - sottinteso nella vita come nel basket, almeno nelle intenzioni se non nei fatti - diretto da Gavin O’Connor (Pride and Glory-Il prezzo dell’onore, Warrior che tra l'altro torna a dirigere Ben

    Affleck per la seconda volta dopo The Accountant) non è poi tanto diverso dal ‘filone a soggetto’, ma qui si sceglie, forse di proposito, un cifra ‘dimessa’, per così dire. Per intenderci, nulla a che fare con un qualcosa di simile ad un Million Dollar Baby di Clint Eastwood. Se il tormento c’è, e in effetti è presente in carne ed ossa, non è mai esposto come un trofeo, piuttosto sotteso, e scoperto poco a poco come se si sfogliasse, velo dopo velo, una cipolla, prima di arrivare alla sua anima. Al tormento di colui cui sarà data un’altra occasione, di allenare la squadra giovanile di basket Bishop Hayes, nella stessa scuola cattolica in cui da studente era stato campione, e di cui tutti conservano memoria, si affianca, tra le righe, quello di Brandon (Brandon Durrett). La rispettiva frequentazione farà bene ad entrambi, alla fine disposti a mettersi a nudo

    nelle proprie difficoltà di relazionarsi a cuore aperto con il prossimo. Con Brandon, ci sono anche altri ragazzi, dai comportamenti variamente disfunzionali, personaggi che restano in sottofondo, così come la ex moglie Angela (Janina Gavankar) - di cui è importante solo scoprire il perché della sopravvivenza di un legame affettivo con l’ex marito Jack/Affleck - e gli amici della coppia, a loro volta con problemi indipendenti dalla propria volontà. Problemi in grado di portare dolori insormontabili, quando non sopraggiunge almeno il sollievo di una crescita, interiore e sul campo, scandita attraverso momenti particolari, celebrati col fermo immagine. Ogni volta, un punteggio, un percorso in progress, nello sport come nella vita. Ma questo non significa necessariamente rinascita. E la solitudine dei numeri primi rischia di incollarsi addosso come un marchio di fabbrica. Resta quello che si è fatto per gli altri, al punto da creare un obiettivo chiaro ed una

    preparazione atletica adeguata, per ‘tornare a vincere’, appunto. E questo può davvero fare la differenza.

    Secondo commento critico (a cura di La parola al film)

    trailer ufficiale:



    secondo trailer ufficiale:



    clip 'Primi minuti':

    Perle di sceneggiatura

    Voce off: Ti starai chiedendo perché ti ho fatto venire qui! Il nostro coach di basket ha avuto un infarto, mi serve un altro coach!
    Jack Cunningham (Ben Affleck): È una buona squadra?
    Voce off: No, gli ultimi play-off li ha fatti quando ci giocavi tu!

    Jack Cunningham: Sai perché non ti marcano? Pensano che non sai centrare l'oceano dalla spiaggia!

    Moglie di Jack (Janina Gavankar): Ho sentito che fai il coach di basket!
    Jack Cunningham: Sì, mi tiene occupato, non mi fa pensare ad altre cose!

    Jack Cunningham: Ho passato molto tempo a farmi del male, ho preso decisioni sbagliate, ho molti rimpianti!

    Jack Cunningham: Quando siamo a rischio voglio che fai quel tiro! Perché non riesci a crederci?
    Brandon Wilson (Brandon): A cosa?
    Jack Cunningham: Che sei il migliore della squadra!

    Moglie di Jack: So che stai soffrendo, voglio solo che torni a essere felice, ma devi volerlo anche tu!

    Links:

    • Ben Affleck

    Altri Links:

    #TheWayBack

    1 | 2

    Galleria Video:

    Tornare a vincere - trailer 2

    Tornare a vincere - trailer

    Tornare a vincere - trailer (versione originale) - The Way Back

    Tornare a vincere - clip 'Primi minuti'

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