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    Home Page > Movies & DVD > 7 Sconosciuti a El Royale

    7 SCONOSCIUTI A EL ROYALE

    RECENSIONE - Già FILM DI APERTURA alla XIII. Festa del Cinema di Roma (18 - 28 ottobre 2018 - Selezione Ufficiale - Dal 25 Ottobre

    "Il bello del cinema è che può portarti in luoghi che non hai mai visto prima. Quando abbiamo costruito questo set abbiamo pensato che doveva rappresentare la doppiezza dei personaggi, ed è proprio per questo che l’abbiamo costruito al confine fra due stati... Per me ogni film comincia con l’amore verso i personaggi, mi piace entrare al loro interno. La struttura sembra complicata, ma alla fine parliamo di 7 personaggi e mentre scrivevo mi chiedevo chi dovesse andare adesso sotto ai riflettori. Mi piace non avere un vero e proprio protagonista, per cui ho fatto comparire diversi personaggi dando a ognuno attenzione e un proprio punto di vista... Io ho cominciato a pensare a questo film 5 anni fa, quindi non avevo intenzione di parlare di ciò che c’è oggi. I mali di oggi sono però gli stessi da molto tempo, quindi è stato inevitabile parlare di sessismo e razzismo. Sono contento che finalmente si faccia luce su ciò. Ho lavorato al film in contemporanea alla serie 'The Good Place'. Entrambi parlano di persone cattive che cercano di diventare buone. Non mi interessano le cose che succedono, ma l’escalation che spreme i personaggi... Io amo gli anni ’60 e volevo che il film li evocasse. Io amo la pellicola, il fatto che i colori facciano cose impreviste e che gli attori abbiano un certo aspetto. C’è una componente emotiva nella pellicola, che non sento nei film girati in digitale. Volevo girare in anamorfico perché avevo bisogno di un fotogramma ampio per inquadrare tutti gli attori. Sono stato influenzato da Sergio Leone e in particolare da 'C’era una volta il West'... Stiamo attraversando tempi oscuri ma ci saranno sempre, insieme alla luce. Il film secondo me si conclude con una speranza e con la redenzione"
    Il regista e sceneggiatore Drew Goddard

    (Bad Times at the El Royale; USA 2018; Thriller; 141'; Produz.: Twentieth Century Fox; Distribuz.: 20th Century Fox Italia)

    Locandina italiana 7 Sconosciuti a El Royale

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    Celluloid Portraits:



    See Short Synopsis

    Titolo in italiano: 7 Sconosciuti a El Royale

    Titolo in lingua originale: Bad Times at the El Royale

    Anno di produzione: 2018

    Anno di uscita: 2018

    Regia: Drew Goddard

    Sceneggiatura: Drew Goddard

    Cast: Jeff Bridges (Padre Daniel Flynn/Dock O'Kelly)
    Dakota Johnson (Emily Summerspring)
    Jon Hamm (Laramie Seymour Sullivan/Dwight Broadbeck)
    Chris Hemsworth (Billy Lee)
    Cynthia Erivo (Darlene Sweet)
    Cailee Spaeny (Rose Summerspring)
    Lewis Pullman (Miles Miller)
    Nick Offerman (Felix O'Kelly)
    Xavier Dolan (Buddy Sunday)
    Shea Whigham (Dr. Woodbury Laurence)
    Mark O'Brien (Larsen Rogers)
    Charles Halford (Sammy Wilds)
    Jim O'Heir (Milton Wyrick)
    Gerry Nairn (Reporter Paul Kraemer)
    Alvina August (Vesta Shears)

    Musica: Michael Giacchino

    Costumi: Danny Glicker

    Scenografia: Martin Whist

    Fotografia: Seamus McGarvey

    Montaggio: Lisa Lassek

    Effetti Speciali: Joel Whist (supervisore)

    Makeup: Thomas Nellen (direzione)

    Casting: Carmen Cuba

    Scheda film aggiornata al: 09 Novembre 2018

    Sinossi:

    7 Sconosciuti al El Royale segue la storia di sette estranei, ognuno con un passato da seppellire, che si incontrano nel fatiscente El Royale, un hotel a Lake Tahoe sul confine tra California e Nevada. Nel corso di una notte, ognuno di loro avrà un’ultima possibilità per redimersi, prima che vada tutto in malora.

    Short Synopsis:

    Seven strangers, each with a secret to bury, meet at Lake Tahoe's El Royale, a rundown hotel with a dark past. Over the course of one fateful night, everyone will have a last shot at redemption - before everything goes to hell

    Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)

    Navigato sceneggiatore più che regista, firmatario degli script di Cloverfield per il cinema e di serie per la TV del calibro di Buffy, Alias e Lost, Drew Goddard sigla oggi la direzione della sua opera cinematografica seconda, in coda a Quella casa nel bosco, da cui peraltro si porta dietro Chris Hemsworth, per affiancarlo al ricco cast assemblato per l'odierno 7 Sconosciuti ad El Royale. E Goddard prosegue il suo sentiero da regista ricalcando le stesse orme impresse sulla celluloide del precedente horror. La cifra che marca stretto anche il suo attuale neo-noir trasuda linfa ultracitazionista e metacinematografica, tarantiniana fin nel midollo, con un risultato d'insieme non sempre scorrevole e sinergico sul piano narrativo, spesso sovrastato da una sorta di impulso quasi ossessivo per l'estetica e la citazione, appunto, a grappolo, nella convinzione che sia l'unica via per accreditarsi nel novero del cinema d'autore. Il genere che ritroviamo senz'altro nel

    suggestivo ed intrigante prologo, con il tratteggio di ripresa che sottrae qualche fotogramma ad un'azione in atto per riallacciarsi a quella successiva portata ormai a compimento, affacciata già sulla nuova. E' l'efficace montaggio di sintesi di grande impatto visivo oltre che di coinvolgimento emotivo, mentre cattura lo scorcio narrativo da una certa distanza, come se il 'corto' introduttivo includesse una virtuale 'voice over', di fatto assente, che avvertisse lo spettatore: 'ecco, questo è il mcguffin, la ragione che motiva le vicende a venire dell'intera storia'.

    Sono in effetti queste le fondamenta del corpo narrativo di questa storia ad inserti, sbriciolata in tessere che ogni tanto lasciano intravedere il background di alcuni dei personaggi che, uno per volta, entreranno in scena dalla porta di uno stesso hotel. Non un hotel qualsiasi, ma il fatiscente El Royale a Lake Tahoe, sul confine tra California e Nevada. Di confine al punto da averlo

    incorporato letteralmente al suo interno, con stanze dalla parte di uno stato ed altre affacciate sull'altro (doppiezza che si rivelerà speculare a quella dei personaggi). Man mano che si aggiunge una tessera, il puzzle affina la sua forma, e i tanti perché, ci restituiscono le rispettive risposte con il sistema dell'irrorazione narrativa del 'goccia a goccia', a cavallo di una 'fiction' marcatamente 'pulp', respirata a pieni polmoni da ogni poro di ambientazioni, personaggi e comportamenti immersi nella miglior salsa tarantiniana che, com'è noto, tra le altre cose, si nutre anche di un generoso 'splatter' a tutto tondo. Splatter che fa 'macchia' sulle pagine dei fumetti tanto quanto sui fotogrammi della celluloide, ma che si fa desiderare sul filo della sospensione, dell'attesa anche forzata, di una mossa, di una visione. Il voyeuristico corridoio poi, con le finestre a vetro da cui è possibile spiare all'interno delle stanze, con tanto di audio,

    paga pegno anche a certe sfumature di stile alla 'David Lynch'. Una cornice come un'altra per incastonarvi gli anni Sessanta, con le perle di musiche e canzoni tanto quanto le spine di 'sessismo' e 'razzismo'.

    E non poteva mancare il condimento speziato dei personaggi protagonisti a doppio fondo, per cui ogni avventore dell'hotel - ma a dire il vero sarebbe più corretto parlare di 'motel' - in arrivo uno dopo l'altro come su un red carpet immaginario, non è esattamente chi dice di essere, a parte forse la cantante di colore Darlene Sweet di Cynthia Erivo, meraviglia delle meraviglie canore. Dallo sfrontato e sarcastico venditore di aspirapolvere & Co., Laramie Seymour Sullivan/Dwight Broadbeck di Jon Hamm (che sempre aver rimpiazzato la prima scelta di Russell Crowe), al giovane concierge Miles Miller dell'ottimo Lewis Pullman (che dopo La battaglia dei sessi rivedremo al fianco di Tom Cruise nel prossimo Top Gun: Maverick),

    con dei rigurgiti di Vietnam nella testa e intermittenti sensi di colpa. Compattato il potenziale della Emily Summerspring inespresso da Dakota Johnson, sempre uguale a se stessa, alle prese con sfumature incolore, che nulla hanno - e forse non avranno mai! - a che vedere - con la levatura di interpreti come già Uma Thurman in Pulp Fiction (là dove pure vibrava il richiamo di una misteriosa valigetta!). Tanto che la 'disturbata' ragazzina Rose (Cailee Spaeny) finisce per rubarle la scena.

    Ma, a sovrastare in tutto e per tutto il grappolo di estranei, mendaci avventori convenuti in quella stessa notte all'hotel El Royale c'è lui. Quell'aspetto stropicciato e smarrito come la sua memoria intermittente, dona una luce particolarmente bieca al suo 'gianico' (nel senso di 'bifronte' come Giano) personaggio, che risponde all'identità fittizia di Padre Daniel Flynn prima ancora che a quella reale di Dock O' Kelly. Ed è Jeff

    Bridges, che permea del sudaticcio olezzo di alcool ogni tessera del puzzle narrativo di cui finisce inevitabilmente per chiudere personalmente i lembi come un collante. L'unico, con la cantante di Cynthia Erivo al suo fianco, a trovarsi nella condizione di potersi redimere e di scegliere di farlo, anche per un imprevisto conato di compassione verso altri. L'unico in grado di farci dimenticare il cartoonesco - forse voluto d'accordo, ma fa lo stesso! - personaggio di Billy Lee indossato - a torso nudo - da Chris Hemsworth, tutto muscoli e poco cervello con l'aggravante del delirio di onnipotenza! Beh, meno male che c'è Jeff Bridges che, a quanto pare, sulla celluloide - Tron e Tron Legacy docent - adora chiamarsi Flynn.

    Secondo commento critico (a cura di )






    intervista video a Jeff Bridges 'Padre Daniel Flynn/Dock O'Kelly' (versione originale sottotitolata):



    intervista video a Chris Hemsworth 'Billy Lee' (versione originale sottotitolata):



    intervista video a Dakota Johnson 'Emily Summerspring' (versione originale sottotitolata):

    Links:

    • Jeff Bridges

    • Jon Hamm

    • Chris Hemsworth

    • Dakota Johnson

    • Nick Offerman

    • Cailee Spaeny

    • Cynthia Erivo

    • XIII. Festa del Cinema (18 ottobre-28 ottobre 2018) - Daily: giovedì 18 Ottobre - FILM DI APERTURA 'BAD TIMES AT THE EL ROYALE | 7 SCONOSCIUTI A EL ROYALE' di Drew Goddard (Speciali)

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    Galleria Video:

    7 Sconosciuti a El Royale - trailer 2

    7 Sconosciuti a El Royale - trailer

    7 Sconosciuti a El Royale - trailer (versione originale) - Bad Times at the El Royale

    7 Sconosciuti a El Royale - featurette 'Dietro le quinte' (versione originale sottotitolata)

    7 Sconosciuti a El Royale - intervista video a Jeff Bridges 'Padre Daniel Flynn/Dock O'Kelly' (versione originale sottotitolata)

    7 Sconosciuti a El Royale - intervista video a Chris Hemsworth 'Billy Lee' (versione originale sottotitolata)

    7 Sconosciuti a El Royale - intervista video a Dakota Johnson 'Emily Summerspring' (versione originale sottotitolata)

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