"Lara può inspirare tutti. Può ispirarci a cercare l’avventura nel mondo, e a non permettere a nessuno di lasciarci scoraggiare"
Il regista Roar Uthaug
(Tomb Raider; UK e USA 2018; Azione e Avventura; 118'; Produz.: GK Films, Metro-Goldwyn-Mayer (MGM), Square Enix, Warner Bros.; Distribuz.: Warner Bros Pictures Italia)
Makeup: Jan Sewell, Marika Weber, Riette Hayward, Joe Hopker, Chris Lyons e Alex Rouse
Casting: Susie Figgis
Scheda film aggiornata al:
17 Aprile 2018
Sinossi:
Lara Croft è la fiera ed indipendente figlia di un eccentrico avventuriero, scomparso quando lei era ancora in tenera età . Divenuta una giovane donna di 21 anni, priva di qualsiasi obiettivo o scopo reale, Lara gira per le caotiche strade alla moda di East London lavorando come corriere in bicicletta, riuscendo a malapena a guadagnare i soldi per l’affitto. Determinata nel trovare la sua strada, si rifiuta di assumere il comando dell’impero globale del padre, così come rifiuta fermamente l’idea che lui sia veramente scomparso. Schierandosi esplicitamente contro l’ultimo desiderio del padre, Lara si lascia tutto alle spalle alla ricerca della sua ultima destinazione nota: una tomba leggendaria nascosta su un’isola mitologica, che potrebbe trovarsi al largo delle coste del Giappone.
Commento critico (a cura di Francesco Adami)
Tomb Raider è un film, reboot della saga della Lara Croft, nella rinnovata versione proposta nel noto videogames del 2013, diretto dal regista norvegese Roar Uthag. Sin dalle prime immagini si seguono le vicende che creano il personaggio dell'intrepida, combattiva ed energica Lara Croft, figlia di Lord Richard Croft, un benestante uomo d'affari di successo, che nasconde una seconda vita da avventuriero. Richard scompare dalla vita di Lara quando parte per una missione. Trascorsi sette anni, Lara all'età di 21 anni, vive una vita semplice, allenandosi in scontri di boxe, facendo consegne con la bici e sfidando i propri amici, sempre in cerca di una verità sulla scomparsa del padre. La vera avventura ha inizio quando le viene chiesto di certificare legalmente la morte del padre, nel momento in cui è intenta a firmare alcuni moduli, quasi costretta a rassegnarsi, riceve un anticipo di eredità ossia un enigma rinchiuso in
una scatola. L'enigma riguarda la scoperta del luogo di sepoltura della antica Regina Himiko, nota come la Madre della Morte, alla quale sono collegati numerosi decessi, disperazioni e mali presenti nel mondo. Lara intraprenderà un viaggio per scoprire la verità su suo padre, impedire ad alcune organizzazioni di risvegliare le forze maligne di Himiko e questo cammino la porterà a scoprire le sue capacità e la sua vera identità da Tomb Raider.
Dopo la fortunata interpretazione dell'eroina nei precedenti lungometraggi da parte di Angelina Jolie, Lara Croft ha subito nel tempo una vera e propria rivisitazione del personaggio anche attraverso la forma fisica ed ora ad interpretarla è l'attrice svedese Alicia Vikander. La sceneggiatura di Geneva Robertson-Dworet mette in risalto l'aspetto umano del personaggio di Lara: non è una invincibile guerriera, bensì una ragazza che spesso viene ferita, cade e soffre, mai rassegnata alla sconfitta, si rialza sempre e continua
imperterrita a combattere ogni sua battaglia. Lara Croft non è una supereroina, pur essendo dotata di una strabiliante resistenza e forza soprattutto nelle articolazioni; riuscendo a saltare, mantenersi salda sulle braccia sospesa nell'aria o a scalare a mani nude una montagna. Molto approfondito nei presenti flash-back il rapporto tra Lara e suo padre Richard, interpretato da Dominic West, che è già stato sulla scena come padre della Vikander nel lungometraggio del 2014 Testament of Youth. Richard è un padre premuroso ed unica figura familiare per Lara. Nonostante il suo grande amore per la figlia, non manifesta apertamente i suoi sentimenti se non con gesto con la mano per indirizzare un bacio, e rivolgendosi a sua figlia con l'appellativo di scimmietta (sprout in lingua originale).
Come in tutti i film d'azione ispirati a videogames non poteva mancare un villain, come Mathias Vogel (Walton Goggins), un combattente dal semplice aspetto ma spietato,
autoritario e schiavista, che dovrà affrontare l'agguerrita ed audace Croft. Per trasformarsi in Lara Croft, la Vikander si è dovuta sottoporre ad un intenso allenamento fisico, pur avendo un passato da ex ballerina. Seguendo le indicazioni di Magnus Lygdback, rinomato allenatore e creatore del famoso Metodo Magnus, una miscela di fitness e preparazione mente-corpo, ha iniziato un programma di allenamenti combinati con la nutrizione. L'attrice si è allenata tra i 45 minuti fino ad un'ora al giorno, nella palestra personalizzata costruita all'interno di un camion lungo 24 metri, prima di recarsi sul set. La costumista Colleen Atwood ed il suo team, hanno dovuto lavorare assiduamente pur di rendere reale il personaggio di Lara Croft, realizzando 48 paia di pantaloni da combattimento in quattro diversi stati di usura, da puliti a logori, 100 gilet in cinque stati di invecchiamento e 14 paia di scarponcini in tre livelli di usura. Principalmente il
reparto costumi si è impegnato nel ricreare la canottiera indossata da Lara, ispirata al body che la Vikander indossava quando faceva danza, in 110 versioni corrispondenti ai diversi livelli di usura. Alcune riprese esterne, come il porto di Hong Kong, sono state girate a Hout By, un villaggio di pescatori a venti minuti da Città del Capo, mentre alcuni interni a Londra ed altri ricostruiti in studio, come quelli utili a ricostruire l'interno della tomba di Himiko, sono stati realizzati presso gli Atlantic Film Studios, nella zona ovest di Città del Capo. La Vikander afferma di essersi sentita tornare bambina in quell'enorme e realistico set agli Atlantic Film Studios, ed ha incoraggiato i suoi amici a visitarlo durante la produzione con i figli, per vedere attraverso i loro occhi l'eccitazione che avrebbe provato un bambino.
Il film è girato in digitale con Arri Alexa XT Plus ed un ampio utilizzo
di Spider Cam, camere e sistemi utili a fare riprese incredibili tramite cavo, in modo da catturare immagini in ogni direzione in ambienti tridimensionali, inclusi riprese da altezza variabile. Il direttore della fotografia George Richmond si è avvalso del controllo dell'intensità del colore, direzione e temperatura colore, regolando il suo lavoro in poco tempo, attraverso una innovativa tecnologia che impiega l'utilizzo di un semplice tablet, a differenza dell'usuale metodo che richiedeva ore ed ore di intenso lavoro. Un film ben strutturato, divertente e denso di puro intrattenimento ben godibile sul grande schermo. Una sorta di avventura all'Indiana Jones in chiave femminile, probabilmente aggiornata e migliorata rispetto alle precedenti avventure cinematografiche, in pieno stile Tomb Raider.