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    CIVILTA' PERDUTA

    I ‘RECUPERATI’ di ‘CelluloidPortraits’ - RECENSIONE - Dalla Berlinale 2017 - Dal racconto epico di coraggio e passione dello scrittore David Grann, il ritratto cinematografico dello scrittore e regista James Gray, in omaggio allo spirito d'esplorazione e a un tormentato avventuriero spinto fino all'orlo dell'ossessione. Nela cast Robert Pattinson, Sienna Miller e Tom Holland - Dal 22 Giugno

    "Mentre 'Civiltà Perduta' percorreva il suo lungo e arduo cammino verso il grande schermo, il film è diventato qualcosa di simile a un'ossessione per me – suppongo proprio per il suo tema. Le preoccupazioni di Percy Fawcett nei confronti dell'Amazzonia e le sue popolazioni sono state motivate da molti fattori, e la sua storia è caratterizzata da incredibili colpi di scena e risvolti. Ma quando io ho letto il libro di David Grann, c'è stato un aspetto che mi ha colpito in particolare: quella era la storia di una persona per la quale la ricerca significava tutto. Il suo sogno di trovare un'antica civiltà amazzonica gli ha permesso di attraversare difficoltà inimmaginabili, superare lo scetticismo della comunità scientifica, tradimenti di ogni tipo e anche gli anni trascorsi lontano dalla sua famiglia. Il film tocca anche il tema delle classi sociali, nonché la difficoltà che alcuni individui hanno nell'adattarsi comodamente alla società. Inoltre ero affascinato dalle lotte interne di Fawcett. Allo stesso tempo si trova a scontrarsi con la comunità scientifica e i militari britannici, ma è anche un uomo in guerra con se stesso: ambizioso ufficiale dell'esercito, inasprito per una ragione apparentemente oscura; un uomo di famiglia e un patriota devoto che diventa un esploratore inquieto; un soldato preciso e pragmatico che ha una fede quasi spirituale nell'esistenza di 'Z'. Come spesso accade nei miei film, 'Civiltà Perduta' esamina la dinamica della famiglia. Ero particolarmente attratto dal legame infrangibile tra Percy e la sua fedele moglie Nina, così come quel rapporto complesso tra Percy e il suo figlio maggiore Jack, che da bambino risente molto dell'assenza di suo padre, ma poi si unisce a lui in quella che risulta essere la sua spedizione finale. Infine c'è la relazione tra Percy e la giungla stessa, che diventa un personaggio centrale nel film. Abbiamo girato le scene dell'Amazzonia nella foresta pluviale colombiana. E sebbene le avversità sopportate dal nostro cast e dalla troupe non erano nulla rispetto alle privazioni subite da Fawcett e i suoi uomini, abbiamo comunque dovuto affrontare la nostra buona parte di difficoltà - dai serpenti agli attacchi di febbre tropicale. Io, nato e cresciuto a New York, non potevo essere più lontano dal mio elemento naturale come in quel luogo. Abbiamo scelto di girare il film su pellicola da 35 mm (cosa che ho fatto per tutti i miei film finora), ma ciò si è rivelato particolarmente impegnativo nel bel mezzo della giungla. Le location così lontane hanno richiesto di far volare la pellicola girata per migliaia di chilometri per essere rielaborata e montata, il che significava che non vedevamo il girato quotidiano fino a una settimana dopo. Eppure, alla fine credo che l'autenticità di quei luoghi ne abbia fatto valere la pena. Potrebbe essere difficile per noi oggi immaginare un mondo in cui ci siano ancora grosse zone della terra incontaminate, ma alcune cose non sono cambiate dall'alba del XX secolo. Per me, il tema più universale e senza tempo che attraversa 'Civiltà Perduta' è che, come dice Fawcett nel film, 'Siamo fatti tutti della stessa pasta'".
    Il regista e sceneggiatore James Gray

    (The Lost City of Z; USA 2017; Biopic d'avventura; 140'; Produz.: Keep Your Head/MICA Entertainment/MadRiver Pictures/Plan B Entertainment/Sierra/Affinity; Distribuz.: Eagle Pictures e Leone Film Group)

    Locandina italiana Civiltà perduta

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    Celluloid Portraits:




    Titolo in italiano: Civiltà perduta

    Titolo in lingua originale: The Lost City of Z

    Anno di produzione: 2017

    Anno di uscita: 2017

    Regia: James Gray

    Sceneggiatura: James Gray

    Soggetto: Da un romanzo Z la città perduta di David Grann.

    PRELIMINARIA - LA SEQUENZA DEI FATTI:

    1905: il maggiore Percy Fawcett staziona con la Royal Garrison Artillery a Cork, in Irlanda, con sua moglie, Nina, e loro figlio, Jack.

    Primi mesi del 1906: la Royal Geographical Society di Londra recluta Fawcett per mappare territori inesplorati in Brasile, Perù e Bolivia.

    Giugno 1906: Fawcett arriva in Bolivia, dove presto riceve notizie sulla nascita del suo secondo figlio, Brian.

    Luglio 1906: Partendo dalla Bolivia, Fawcett e i suoi compagni percorrono la giungla amazzonica in una missione per conciliare alcune controversie di confine tra i paesi limitrofi.

    1908: Fawcett torna in Inghilterra e trascorre l'inverno con la sua famiglia, ma ritorna presto in Amazzonia e traccia il Rio Verde fino alla sua sorgente. Da questo momento inizia a raccogliere indizi, come ceramiche e artefatti, che gli fanno supporre che l'Amazzonia fosse stata una volta la casa di un'antica civiltà, che egli chiama „Z‟.

    1910: Mentre aumentano le notizie sulle scoperte di Fawcett, lui tiene una conferenza presso la Royal Geographical Society, descrivendo i suoi sorprendenti risultati. Nel mese di novembre, Nina dà alla luce la figlia Joan.

    1911 - 1912: Fawcett conduce un'altra spedizione attraverso l'Amazzonia. È accompagnato da Henry Costin, da un biologo e da un esploratore polare di nome James Murray. Fawcett e Murray si scontrano tra loro sempre più spesso. Murray diventa così ammalato e debole che minaccia la sicurezza dell'intero gruppo.

    28 giugno 1914: L'arciduca austriaco Franz Ferdinand viene assassinato, dando inizio alla prima guerra mondiale e richiedendo il ritorno di Fawcett in Inghilterra.

    1915 - 1919: Fawcett viene spedito al fronte occidentale, dove combatte nella battaglia della Somme e vede perire migliaia di suoi connazionali. Durante la guerra viene promosso a tenente colonnello. Nel 1917 Nina invia una lettera alla Royal Geographical Society, rivelando che Fawcett è stato ferito ed è in fase di recupero.

    28 giugno 1919: poco prima del 52° compleanno di Fawcett, la Germania firma il trattato di Versailles, mettendo fine alla guerra. Di nuovo a casa, soffrendo di depressione, Fawcett diventa ancora più ossessionato di trovare 'Z'.

    3 dicembre 1924: Fawcett decide di portare con sé suo figlio Jack in spedizione per scoprire „Z‟. Salutano il resto della famiglia e partono per l'America del Sud.

    11 febbraio 1925: Fawcett e Jack partono da Rio de Janeiro per iniziare il loro viaggio nella giungla brasiliana.

    19 maggio 1925: durante la spedizione Jack celebra il suo ventiduesimo compleanno.

    29 maggio 1925: dal profondo nella giungla, Fawcett scrive la sua ultima lettera a casa, dicendo a Nina: "Non devi avere paura dei fallimenti". Poi lui e suo figlio scompaiono.

    1928: George Dyott intraprende una spedizione di ricerca, sperando di salvare Fawcett e Jack, nel caso in cui fossero ancora vivi. Ma la missione non riesce. Seguono altre spedizioni, senza alcun risultato, e negli anni molti ricercatori vengono uccisi o scompaiono.

    1954: Nina Fawcett muore a Brighton, in Inghilterra, all'età di 84 anni. Fino alla sua morte si aggrappa alla speranza che un giorno suo marito e suo figlio possano ritornare.

    Cast: Charlie Hunnam (Colonnello Percy Fawcett)
    Robert Pattinson (Caporale Henry Costin)
    Sienna Miller (Nina Fawcett)
    Tom Holland (Jack Fawcett)
    Angus Macfadyen (James Murray)
    Edward Ashley (Caporale Arthur Manley)
    Ian McDiarmid (Sir Georgie Goldie)
    Clive Francis (Sir John Scott Keltie)
    Franco Nero (Barone De Gondoriz)
    Harry Melling (William Barclay)
    John Sackville (Simon Beauclerk)
    Adam Bellamy (Cecil Gosling)
    Daniel Huttlestone (Brian Fawcett all'età di 15 anni)
    Elena Solovey (Madame Kumel)
    Murray Melvin (Lord James Bernard)
    Cast completo

    Musica: Christopher Spelman

    Costumi: Sonia Grande

    Scenografia: Jean-Vincent Puzos

    Fotografia: Darius Khondji

    Montaggio: John Axelrad e Lee Haugen

    Effetti Speciali: Simon Cockren (supervisore effetti speciali); Eran Dinur (supervisore effetti visivi)

    Casting: Kate Ringsell

    Scheda film aggiornata al: 23 Maggio 2023

    Sinossi:

    In breve:

    1925, il leggendario esploratore britannico Percy Fawcett si avventura in Amazzonia, alla ricerca di un‟antica civiltà, lo splendente regno di El Dorado, con lo scopo di fare una delle scoperte più importanti della storia. Dopo aver catturato l‟attenzione di milioni di persone in tutto il mondo, Fawcett s‟imbarca insieme al figlio, determinato a provare che quest‟antica civiltà, da lui rinominata Z, esiste. Ma la spedizione scompare poi nel nulla…

    In altre parole:

    Si tratta dell'incredibile storia, basata su fatti realmente accaduti, di un esploratore Percy Fawcett (Charlie Hunnam) che negli anni '20 scomparve nel cuore delle giungle amazzoniche. Siamo nel 1925, il leggendario esploratore britannico Percy Fawcett si avventura in Amazzonia, alla ricerca di un'antica civiltà, lo splendente regno di El Dorado, con lo scopo di fare una delle scoperte più importanti della storia. Dopo aver catturato l'attenzione di milioni di persone in tutto il mondo, Fawcett s’imbarca insieme al figlio, determinato a provare che quest'antica civiltà, da lui rinominata Z, esiste. Ma la spedizione scompare poi nel nulla. Il film è anche La storia di un sogno che si trasforma in ossessione, quella di un uomo che affronta avversità inimmaginabili, lo scetticismo della comunità scientifica, spaventosi tradimenti e anni di lontananza dalla propria famiglia. Un'ossessione alimentata dalla passione, che cambierà per sempre la vita di questo coraggioso esploratore spintosi forse troppo oltre i limiti del consentito e del conosciuto.

    In dettaglio:

    In Irlanda, nel 1905, Percy Fawcett è un giovane ufficiale britannico che partecipa a una caccia al cervo in una tenuta baronale, in preparazione alla visita dell'arciduca Francesco Ferdinando d'Austria. Abile cavaliere e tiratore scelto, non è ancora riuscito ad ottenere nessuna medaglia od onorificenza, e per questo viene snobbato alla festa dopo la caccia. Un anno dopo, Fawcett viene inviato a Londra per incontrare i funzionari della Royal Geographical Society. I governi di Bolivia e Brasile sono sull'orlo della guerra per via della posizione del loro confine, e hanno chiesto al governo britannico di fare da arbitro. Fawcett si propone di condurre le indagini necessarie, in modo da ripristinare il buon nome della sua famiglia.

    Sulla nave per il Brasile, Fawcett incontra il caporale Henry Costin, esperto della foresta pluviale amazzonica, e successivamente, in una grande piantagione di gomma nella giungla di proprietà del nobile portoghese Baron de Gondoris, i due incontrano il caporale Arthur Manley, il quale afferma che il governo britannico sconsiglia ulteriori esplorazioni. Fawcett, con diverse guide e lo scout amazzonico Tadjui, completa la missione. Tadjui racconta a Fawcett alcune storie su una città nella giungla, ricoperta d'oro e densamente popolata. Fawcett è restio a credergli, ma scopre nel mezzo della giungla dei pezzi di ceramica e delle piccole statue prodotte con tecniche molto avanzate, che lo convincono che la storia di Tadjui sia vera.

    Fawcett viene acclamato al suo ritorno in patria, dove sua moglie, Nina, ha dato alla luce il loro secondo figlio. Nella biblioteca del Trinity College, Nina scopre il testo di un conquistador spagnolo risalente al '700, che racconta di una città nella giungla amazzonica. Fawcett incontra il famoso biologo James Murray, che accetta di sostenere una spedizione in Amazzonia per trovare quella che Fawcett chiama "la città perduta di Z". Fawcett tenta di convincere i membri della Royal Geographical Society a sostenere la spedizione, ma viene ridicolizzato pubblicamente. Tuttavia, la Società accetta di sostenere la spedizione per favorire ulteriori esplorazioni del bacino amazzonico.

    Murray non è abituato ai rigori della giungla profonda e rallenta notevolmente la spedizione. A un certo punto il gruppo viene attaccato dagli indigeni mentre viaggia lungo un fiume, ma Fawcett riesce a far pace con questi. Murray subisce una grave lesione al ginocchio che in breve si infetta, e inizia a impazzire e ad attaccare Fawcett, accusandolo di arroganza e arrivismo. Fawcett lo manda via con una guida locale e l'ultimo cavallo del gruppo. Ma ben presto la squadra di Fawcett è costretta ad abbandonare la spedizione dopo aver scoperto che Murray ha versato della paraffina sulle scorte rimanenti.

    Di ritorno a Londra, Fawcett, Costin e Manley partecipano a una seduta della Royal Geographical Society dove scoprono con gran sorpresa che Murray è sopravvissuto. Egli accusa Fawcett di fronte agli amministratori della RGS di averlo abbandonato nella giungla e pretende le sue scuse, ma Fawcett sceglie di dimettersi dalla Società piuttosto che scusarsi. Scoppia la prima guerra mondiale in Europa e Fawcett si reca in Francia a combattere. Nella battaglia della Somme, Manley muore in trincea e Fawcett viene temporaneamente accecato durante un attacco con gas di cloro. Jack, il figlio maggiore di Fawcett che lo aveva a lungo accusato di aver abbandonato la famiglia in favore delle spedizioni, si riconcilia con il padre in ospedale.

    Nel 1923, l'interesse nordamericano nell'esplorazione dell'Amazzonia ha raggiunto un livello febbrile, principalmente a causa delle storie di Fawcett sulla città perduta. John D. Rockefeller Jr. e un consorzio di giornali degli Stati Uniti finanziano una nuova spedizione per Fawcett. La RGS co-finanzia la spedizione all'ultimo momento per una questione di orgoglio britannico. Fawcett mostra una bussola a Sir John Scott Keltie, membro eminente della RGS, informandolo che se la città perduta di Z dovesse essere trovata, la bussola verrà rispedita in Gran Bretagna. Fawcett invita Costin a unirsi al viaggio, ma questi rifiuta. Così Percy e Jack partono da soli questa volta, viaggiando il più leggeri possibile, per un massimo di tre anni per trovare Z.

    Alla fine del loro viaggio, vengono attaccati da un gruppo di nativi e fuggono, solo per finire in un'imboscata di un secondo gruppo di indigeni. Questa seconda tribù dà ai Fawcett un'udienza imparziale e rimane perplessa osservando i due, affermando che i loro spiriti non appartengono interamente al loro mondo, ma nemmeno all'Amazzonia. Dichiarano che gli spiriti dei Fawcett "devono appartenere" a un altro luogo, e li aiuteranno a trovarlo. Quindi Percy e Jack vengono sottoposti a una cerimonia e drogati con particolari sostanze, e verranno portati dagli indigeni nel cuore della foresta, facendo perdere definitivamente le loro tracce.

    Anni dopo, Nina Fawcett incontra Sir John Scott Keltie, ora a capo della RGS, sostenendo di aver sentito da alcuni esploratori che Percy e Jack sono vivi e vivono con le tribù di indigeni. La RGS, dopo aver inviato più di cento uomini alla ricerca dei Fawcett, rifiuta di inviare un'altra spedizione. Keltie consiglia a Nina di accettare la morte del marito e del figlio, ma la donna invece gli mostra un pacchetto che contiene la bussola che Fawcett aveva promesso di rispedire se avesse trovato la città perduta di Z.

    Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)

    Lo scrittore David Grann con il suo romanzo storico Z, la città perduta ha fornito questa storia vera - da militare frustrato e da esploratore pioniere con la speranza di un riscatto per se stesso e per la famiglia - al regista e scrittore James Gray (I padroni della notte, Two Lovers, C’era una volta a New York) per il film The Lost City of Z, (Civiltà perduta). Un padre dedito all’alcol e gioco d’azzardo, ha provveduto a diffamare e gettare un’ombra di discredito sulla propria discendenza e, all’epoca di inizi del Novecento britannico in cui è ambientata questa vicenda, non era una questione di poco conto. Al centro c’è il il Maggiore Fawcett (Charlie Hunnam, terza scelta dopo Brad Pitt e Benedict Cumberbatch), figlio di quel padre indegno e del suo tempo: a cominciare dalle battute di caccia molto british, come quella iniziale del cervo, di cui avremmo volentieri

    fatto a meno, visto che in The Queen almeno si è mostrato più rispetto. Figlio anche delle sue contraddizioni, speculari dell’epoca, ma con principi e regole che vanno contro l’establishment. Establishment poco incline a rifiutare lo sfruttamento, le risorse e i nativi di un altro Paese: la foresta pluviale dell’Amazzonia sarà per l’appunto il fulcro di innumerevoli viaggi, per un mix di avventura che scarta decisamente dalla cifra blockbuster alla Indiana Jones. Qui si abbraccia piuttosto la cifra storico-documentaria che pedina cronologicamente le tappe di un protagonista, peraltro realmente esistito, mentre, al contempo, ci si avventura nella sua dimensione psichica dominante, laddove un’ambizione e una passione diventano presto una vera e propria ossessione. A giudicare dai tempi esageratamente dilatati del film, griglia in cui il regista e scrittore Gray incorpora questa trasposizione per il grande schermo, se ne avrebbe voluto fare un’avventura epica molto introspettiva che, di fatto, rischia invece

    di perdersi, più o meno come il protagonista, nei pericolosi meandri con le sue trappole mortali, della stessa foresta amazzonica.

    Le brevi pause in famiglia fanno del Maggiore Fawcett/Hunnam un marito alquanto intermittente e talmente figlio del suo tempo da mettere in riga la moglie Nina (Sienna Miller) quando avanza l’ipotesi di seguirlo in una delle ultime sessioni dell’avventura, dopo aver persino partecipato ad una guerra in corso nel suo Paese. Talmente intermittente da non essere sempre riconosciuto come tale dai vari figli che nel frattempo riesce a mettere al mondo, e che si rivolgono al padre - così come alla madre - dandogli del ‘lei’. Il maggiore di questi (il Jack di Tom Holland) lo affiancherà peraltro in un’ultima spedizione - dopo aver appianato contrasti piuttosto forti - da cui non faranno ritorno. Curioso che, dopo metri e metri di pellicola, si lascino persino in sospeso i loro destini.

    Ma evidentemente così deve essere stata la loro storia!

    Certo che questa è un’epoca incomprensibile da molti punti di vista: a cominciare dall’interesse per la gomma, l’oro nero dell’epoca, e alla naturale inclinazione verso la colonizzazione, o persino l’annientamento di una società primitiva o tribale che dir si voglia, piuttosto che considerare l’idea della scoperta di vestigie archeologiche riconducibili ad una città antica. Non a caso la comunità scientifica elettiva dell’epoca, la Royal Geographical Society, gli dimostra un sentito scetticismo che finisce per offenderne orgoglio e dignità. Anche tra gli affiliati della spedizione c’è chi si oppone alla febbre di scoperta di Fawcett/Hunnam, e persino il fedele Caporale Henry Costin (Robert Pattinson), ad un certo punto, deciderà di non seguirlo ad oltranza, dando la priorità alla famiglia appena formata.

    Ora, se la recitazione più o meno ‘ingessata’ da parte di gran parte degli interpreti non stimola particolare attenzione - il

    doppiaggio italiano del protagonista (Marco Vivio) ne rimarca l’indole da nervoso esaltato arrogante che deve gridare le sue convinzioni piuttosto che esprimerle civilmente - a supplire macroscopiche lacune subentra la scenografia naturale di location scelte ad hoc per rievocare quelle, all’epoca, non sempre identificate da mappatura geografica. Ma è questo l’unico tratto affascinante di una storia fin troppo didascalica e prolissa, con molte ombre che, grazie a Dio, oggi riusciamo a sentire come estranee, o almeno così dovrebbe essere: è un’epoca in cui si brinda “alla morte, ciò che rende unica la vita”, e in cui si guarda alla guerra come ad una inevitabile necessità. Tristissimo aspetto che purtroppo, sembra tendere a sopravvivere: a tutt’oggi c’è chi è ancora disposto a riporre fiducia nella guerra come risoluzione di ogni conflitto, costringendo altri alla condivisione, alimentandone la linfa vitale che altro non è se non pura follia degenerativa.

    Bibliografia:

    Nota: Si ringraziano Eagle Pictures, Leone Film Group e Manzo Piccirillo Ufficio Stampa

    Pressbook:

    PRESSBOOK ITALIANO di CIVILTA' PERDUTA

    Links:

    • James Gray (Regista)

    • Robert Pattinson

    • Sienna Miller

    • Charlie Hunnam

    • Franco Nero

    • Tom Holland

    • Daniel Huttlestone

    • Harry Melling

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    Galleria Video:

    Civiltà perduta - trailer ufficiale

    Civiltà perduta - trailer ufficiale (V.O.) - The Lost City of Z

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