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    Home Page > Movies & DVD > La vita in un attimo

    LA VITA IN UN ATTIMO

    RECENSIONE - Il regista e sceneggiatore Dan Fogelman (This Is Us; Crazy, Stupid, Love) dipinge sul grande schermo un cangiante affresco sulla vita dal respiro corale, con Antonio Banderas, Annette Bening, Olivia Wilde, Olivia Cooke, Oscar Isaac e Samuel L. Jackson - Dal 14 Febbraio

    "Questo film parla della vita e di quanto sia enorme, confusa, piena d’amore e anche di tragedie. Questo film parla delle persone. Ne esplora i trionfi e i fallimenti, la tristezza e la felicità, racconta di questa cosa strana ma bellissima che ci accomuna tutti: la vita. C’era qualcosa di questo film che mi è entrato dentro. La trama è impossibile da descrivere, che poi è l’aspetto che mi provoca grandi emozioni. Racconta di grandi perdite, grandi tragedie, grande amore, grandi momenti. Si tratta di un romanzo straordinario nel quale seguiamo i protagonisti generazione dopo generazione. A volte, il pubblico rimarrà sorpreso nel rendersi conto del fatto che si stia raccontando una storia piuttosto che un’altra, e questo è del tutto intenzionale. Voglio che le persone debbano prestare attenzione alle cose in modo diverso. La speranza è quella di tenere il pubblico sulle spine con la storia che raccontiamo"
    Il regista e sceneggiatore Dan Fogelman

    (Life itself; USA 2017; dramma romantico; 117'; Produz.: FilmNation Entertainment in associazione con Nostromo Pictures e Temple Hill Entertainment; Distribuz.: Cinema)

    Locandina italiana La vita in un attimo

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    Celluloid Portraits:



    See Synopsis

    Titolo in italiano: La vita in un attimo

    Titolo in lingua originale: Life itself

    Anno di produzione: 2017

    Anno di uscita: 2019

    Regia: Dan Fogelman

    Sceneggiatura: Dan Fogelman

    Soggetto: Preliminaria - Time Out of Mind di Bob Dylan

    Durante la stesura della sceneggiatura, Fogelman ascoltava il famoso album Time Out of Mind di Dylan e, in particolare, il brano Love Sick. Scritto dopo il divorzio dalla seconda moglie, l’album doppio del 1997 è una raccolta di brani che con uno sguardo malinconico parlano di amore e perdita. Il potenziale ostacolo poteva essere quello di ottenere il permesso di Dylan per l’utilizzo delle sue canzoni, ma Fogelman è riuscito a mettersi in contatto con Jeff Rosen, che cura i diritti della musica, grazie al supervisore musicale del film. A Rosen la sceneggiatura è piaciuta, e l’ha condivisa con Dylan, che ha poi approvato l’uso delle sue canzoni.

    Cast: Oscar Isaac (Will)
    Olivia Wilde (Abby)
    Annette Bening (Dr. Cait Morris)
    Samuel L. Jackson (Narratore)
    Mandy Patinkin (Irwin Dempsey)
    Jean Smart (Linda)
    Olivia Cooke (Dylan)
    Antonio Banderas (Mr. Saccione)
    Laia Costa (Isabel Díaz)
    Sergio Peris-Mencheta (Javier González)
    Lorenza Izzo (Elena Dempsey-González)
    Àlex Monner (Rodrigo González Díaz)
    Isabel Durant (Shari Dickstein)
    Jake Robinson (Henry)
    Kya Kruse (La giovane Dylan)
    Cast completo

    Musica: Federico Jusid

    Costumi: Melissa Toth

    Scenografia: Gerald Sullivan

    Fotografia: Brett Pawlak

    Montaggio: Julie Monroe

    Effetti Speciali: Joseph Galione (supervisore)

    Makeup: Trish Seeney (direzione); Christine Domaniecki; Ana López-Puigcerver (Spagna)

    Casting: John Papsidera

    Scheda film aggiornata al: 05 Marzo 2019

    Sinossi:

    La vita in un attimo segue le vicende di Will (Oscar Isaac) e Abby (Olivia Wilde), dal loro primo incontro al college al primo appuntamento, dal matrimonio al concepimento di un figlio, fino all’inaspettata e traumatica separazione. Man mano che la storia si dipana, si riveleranno i legami che li legano a Dylan (Olivia Cooke), una giovane ribelle che cerca di sfuggire alla propria sofferenza; a Irwin (Mandy Patinkin), che cresce la figlia di suo figlio cercando di tenerla al riparo dal dolore; al signor Saccione (Antonio Banderas), ricco proprietario terriero spagnolo, e alla famiglia del suo braccio destro Javier (Sergio Peris-Mencheta), che gestisce la piantagione dove vive con la moglie Isabel (Laia Costa) e il figlio Rodrigo (Àlex Monner).

    Synopsis:

    As a young New York couple goes from college romance to marriage and the birth of their first child, the unexpected twists of their journey create reverberations that echo over continents and through lifetimes in Life Itself. Director and writer Dan Fogelman ("This Is Us") examines the perils and rewards of everyday life in a multi-generational saga featuring an international ensemble including Oscar Isaac, Olivia Wilde, Antonio Banderas, Annette Bening, Olivia Cooke, Sergio Peris- Mencheta, Laia Costa, Alex Monner and Mandy Patinkin. Set in New York City and Carmona, Spain, Life Itself celebrates the human condition and all of its complications with humor, poignancy and love.

    The lives of people from New York to Spain intersect over the course of different generations

    Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)

    La vita è il narratore più inaffidabile….

    Life itself, ‘la vita stessa’ del titolo originale è la chiave dell’ambizioso e complicato intreccio narrativo de La vita in un attimo del regista e sceneggiatore Dan Fogelman (noto la famosa produzione televisiva NBC This Is Us mentre al cinema si ricorda per La canzone della vita – Danny Collins con Al Pacino e Crazy, Stupid, Love, con Steve Carell e Ryan Gosling). Una nuova canzone nostalgica e romantica - ma anche dannatamente tragica - di guardare alla vita, all’amore, di generazione in generazione, con l’orecchio ed il cuore orientati alla poetica esistenziale cantata dal mitico Bob Dylan nel celebre album Time Out of Mind, all’altezza del brano Love Sick in particolare. Un’impalcatura filmica che punta sugli intrecci temporali passando di persona in persona, di famiglia in famiglia, apparentemente indipendenti gli uni dagli altri per poi, in un mosaico ad incastro di tessere, svelare

    le loro apparentemente inesistenti interrelazioni, invitando a riflettere sulla dimensione ‘sliding doors’ della vita, sull’importanza anche di quel solo attimo che può fare la differenza e anche di più: determinare il destino esistenziale delle generazioni a venire. Un’impalcatura per certi versi orecchiata dal messicano Alejandro Inarritu che per primo ha cavalcato questo genere di incastri narrativi per i suoi film, e che per altri, anche per esigenze stesse di copione, paga pegno alla pagina scritta, con l’intervento di più narratori, interattivi direttamente dentro la scena che vanno raccontando, alle volte pure in un modo diverso da come le cose poi scorrono sul grande schermo. E’ il caso del primo narratore (Samuel L. Jackson) che, sconfortato, getta la spugna e passa il testimone ad altri: ad un qualcuno che si rivelerà solo alla fine e che darà senso pieno alla narrazione del film impostata, come in un libro, per capitoli. Una

    cartina tornasole dal doppio significato. Ma l’aspetto più affascinante de La vita in un attimo sono le personali entrate in campo di ogni personaggio, cui Fogelman, senza fretta, riserva un primo piano in cui possa raccontarsi od essere raccontato dalla nuova voce narrante. Sguardo dritto in macchina in un piano sequenza di variabile durata, il tempo stimato per il necessario approccio con il protagonista di turno.

    Completa l’architettura di stilemi multipli del film il personaggio che si racconta anche nei momenti della propria vita passata, guardando a se stesso mentre è presente direttamente nello spicchio di vita vissuta che va raccontando, intervenendo con commenti e postille aggiuntive al filo della narrazione pilota. Un motivo che radica fondamentalmente nel rapporto dello scrittore con i personaggi da lui creati nella narrazione e di cui mi è restato in memoria un episodio in particolare della serie televisiva anni Sessanta Ai Confini della realtà.

    Ma qui è a ‘la vita stessa’ che si guarda, con tutti gli annessi e connessi, per i quali alle volte ci rompiamo il capo nel cercare di trovarne il bandolo ed un senso pieno. Una bella metafora visiva, funzionale, direi, a smussare gli angoli della tragedia, quando la vita riesce a metterci in ginocchio. Ma se solo riusciamo ad andare avanti, almeno un poco, possiamo incontrare un po’ d’amore ed alzarci di nuovo.

    C’è il narratore che argomenta, commentando ed elargendo consigli al suo personaggio, andando persino a contraddirsi, e c’è la psicoterapeuta che ascolta e che stimola il racconto dal proprio paziente, e che risponde agli stimoli del narratore stesso, guardando in macchina quando richiesto per presentarsi. E’ la Dr. Cait Morris di Annette Bening, intramontabile ed ammaliante interprete che, d’altra parte, non smentisce la brutta fama guadagnata negli anni dagli psichiatri in celluloide, inutili quando non addirittura dannosi

    (non solo Woody Allen docet). Racconti a ritroso di tragedie inaspettate, difficili se non impossibili da metabolizzare. Un attimo può dissestare non solo una o più esistenze del presente ma anche molte tra quelle future. Lo scopriamo pian piano attraverso le maglie di quella seduta terapeutica in cui è di scena, sul filo della memoria, la coppia di Abby (Olivia Wilde) e di Will (Oscar Isaac), prima che, capitolo dopo capitolo, vivano sul grande schermo altri personaggi di famiglie diverse, aspettando che arrivi il punto di contatto, quel nuovo attimo che fa scattare la molla di un’altra esistenza comune. In questo canestro intrecciato a mano, fanno la loro comparsa moltissimi personaggi, tra cui la Dylan di Olivia Cooke e la sfera andalusa in cui rientrano il Mr Saccione di un superbo Antonio Banderas - che buca letteralmente lo schermo con il suo racconto di famiglia di fronte al lavorante della

    sua oliveta Javier González (Sergio Peris-Mencheta) – e la Isabel Díaz (Bella) della bravissima Laia Costa, prima voce, tra l’altro, dei brani di sceneggiatura più suggestivi. Sfera andalusa per cui si adotta rigorosamente la lingua madre spagnola facendo ricorso ai sottotitoli. Tutto questo prima che si arrivi alla Irwin Dempsey di Mandy Patinkin, laddove i legami ed il mix stilistico del racconto a più affluenti trovano l’unico delta dove confluire per l’assunto conclusivo.

    Si direbbe una sorta di veste ‘indie’ con cui parlare dell’esistenza di ognuno per parlare dell’esistenza di tutti. Di persona, in persona, di famiglia in famiglia, in una sorta di immaginifico e plausibilissimo reticolato esistenziale in cui il regista sceglie di far sopravvivere il respiro di tutti, anche quando questi se ne sono andati. E’ una storia di legami. Uno scrigno in cui conservare la storia di varie storie in cui le diverse persone in campo sono

    espressione inconsapevole di quel legame che unisce sotto un comun denominatore i loro singoli destini. Il momento della consapevolezza è riservato alla fine, dove ognuno di noi potrà emotivamente ritrovarsi e poter condividere l’incontrovertibile fatto che siamo tutti le nostre madri, i nostri padri, e le madri e i padri delle nostre madri e dei nostri padri, e cosi via. La commozione sale mentre la consapevolezza della discendenza affida lo scrigno della memoria storica alla pagina scritta.

    Secondo commento critico (a cura di La parola al film)








    trailer ufficiale:



    primo trailer:



    clip 'Il tuo modo di amarmi':



    clip 'Bob Dylan':



    featurette 'Lo sceneggiatore e regista Dan Fogelman' (sub ITA):



    featurette 'Non c'è storia più grande della vita' (sub ITA):



    featurette (sub ITA):

    Pressbook:

    PRESSBOOK ITALIANO de LA VITA IN UN ATTIMO

    Links:

    • Annette Bening

    • Samuel L. Jackson

    • Oscar Isaac

    • Antonio Banderas

    • Olivia Wilde

    • Sergio Peris-Mencheta

    • Mandy Patinkin

    • Olivia Cooke

    • Laia Costa

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    Galleria Video:

    La vita in un attimo - trailer 2

    La vita in un attimo - trailer

    La vita in un attimo - trailer (versione originale) - Life itself

    La vita in un attimo - clip 'Il tuo modo di amarmi'

    La vita in un attimo - clip 'Bob Dylan'

    La vita in un attimo - featurette 'Lo sceneggiatore e regista Dan Fogelman' (versione originale sottotitolata)

    La vita in un attimo - featurette 'Non c'è storia più grande della vita' (versione originale sottotitolata)

    La vita in un attimo - featurette (versione originale sottotitolata)

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