Quelli che... scompaiono subito dopo brevissima comparizione! - L’inedito omaggio al celebre cantautore Lucio Dalla a cinque anni dalla scomparsa - Dall1 all'8 Marzo
"È un anno e mezzo che vivo ogni giorno pensando a Lucio Dalla. 'Caro Lucio ti Scrivo' nasce in primo luogo come progetto teatrale, in un luogo, il teatro, che per forza di cose ti insegna a immaginare, un po’ come fanno le canzoni. Lo spettacolo è stata una palestra di fantasia importante. Prove dopo prove, replica dopo replica, ho iniziato a immaginare sempre più quello che in teatro non si poteva vedere, a dare un volto ai mittenti delle lettere, ai protagonisti delle canzoni, a immaginare luoghi e situazioni dei brani cantati da Dalla. Ho iniziato lì a farmi un mio film. E inevitabilmente mi è venuta voglia di farlo davvero per condividerlo con altri. È stata un’operazione impegnativa che ha portato alla realizzazione di qualcosa di insolito, che non è facile classificare. Non è un vero film di finzione, non è un documentario e se è una docufiction è senz’altro anomala. Insomma non so bene come definire questo contenitore in cui ci sono i personaggi delle canzoni di Lucio che diventano protagonisti di nuove storie, ci sono i luoghi in cui sono ambientati i brani di Dalla ripresi oggi dal vero, in modo documentaristico, ma ci sono anche le immagini di repertorio che ci riportano indietro nel tempo e poi ci sono nuovi luoghi, situazioni e personaggi che ci siamo inventati. Sono sicuro che molti erroneamente si aspetteranno un film su Dalla, magari un film biografico, e in un certo senso lo è, ma la biografia che affrontiamo non è quella di Lucio ma la nostra. Questo film parla fondamentalmente di noi, di quella generazione che è cresciuta con le canzoni di Lucio. Affronta temi del quotidiano come la solitudine, la famiglia, gli amori corrisposti e non, i matrimoni, parla di come siamo cambiati noi e le città in cui viviamo e parla di come sono cambiati il mondo del lavoro, le nostre ambizioni e il nostro modo di rapportarci al passato e al futuro. Insomma affronta tanti temi della vita partendo dalle riflessioni di Lucio che con poche parole riusciva a descrivere stati d’animo e sentimenti suoi e nostri, che sapeva essere universale nel suo modo di esprimersi, ma non banale..."
Il regista e co-sceneggiatore Riccardo Marchesini
(Caro Lucio ti scrivo; ITALIA 2017; docu-fiction; 89'; Produz.: Giostra Film; Distribuz.: I Wonder Pictures e Unipol Biografilm Collection)
Padre Andrea VINCENZO IANNUZZO
Madre Andrea MARIA GRAZIA MAFFIA
Andrea LORENZO SCALA
Futura
Madre Futura BARBARA BERTONI
Padre Futura OLIVIER FABRICE GASPERONI
Meri Luis
Taxista BOB MESSINI
Meri Luis RITA COLANTONIO
La casa in riva al mare
Maria CRISTINA CASALE
Direttore carcere MARCO FEO
Milano
Padre Alessandra MARCO GIORGI
Alessandra AGNESE BRIGHITTINI
Il contadino ROBERTO BONA
Cassiera di banca FEDERICA UGOLINI
Luciano MICHELE DI GIACOMO
Anna
Anna STEFANIA MEDRI
Marco LORENZO ADORNI
Marco
Figlia Anna e Marco SELENE DEMARIA
Fidanzato figlia Anna e Marco ALBERTO PETITTO
Stanghellini ROMANO DANIELLI
Cast: Ambra Angiolini (Voce) Alessandro Benvenuti (Voce) Piera Degli Esposti (Voce) Neri Marcorè (Voce) Ottavia Piccolo (Voce) Andrea Roncato (Voce) Grazia Verasani (Voce) Federica Fabiani (Egle Petazzoni, la postina) Vincenzo Iannuzzo (Padre di Andrea) (Episodio: Come è profondo il mare) Maria Grazia Maffia (Madre di Andrea) (Episodio: Come è profondo il mare) Lorenzo Scala (Andrea) (Episodio: Come è profondo il mare) Barbara Bertoni (Madre di Futura) (Episodio: Futura) Olivier Fabrice Gasperoni (Padre di Futura) (Episodio: Futura) Bob Messini (Taxista) (Episodio: Meri Luis) Rita Colantonio (Meri Luis) (Episodio: Meri Luis) Cast completo
Cristina Casale (Maria) (Episodio: La casa in riva al mare) Marco Feo (Direttore del carcere) (Episodio: La casa in riva al mare) Marco Giorgi (Padre di Alessandra) (Episodio: Milano) Agnese Brighittini (Alessandra) (Episodio: Milano) Roberto Bona (Il contadino) (Episodio: Milano) Federica Ugolini (Cassiera di banca) (Episodio: Milano) Michele Di Giacomo (Luciano) (Episodio: Milano) Stefania Medri (Stefania) (Episodio: Anna) Lorenzo Adorni (Lorenzo) (Episodio: Anna) Selene Demaria (Figlia di Anna e Marco) (Episodio: Marco) Alberto Pititto (Fidanzato della figlia di Anna e Marco) (Episodio: Marco) Romano Danielli (Stanghellini) (Episodio: Marco)
Musica: Paolo Emilio Marrocco (musiche originali); Diego Schiavo (Edit e mix audio)
Costumi: Ilmer Cacciari
Scenografia: Igor Bellinello e Patrizia Ferraresi
Fotografia: Salvatore Varbaro
Montaggio: Riccardo Marchesini
Casting: Gabriele Bonsignori
Scheda film aggiornata al:
08 Marzo 2017
Sinossi:
(In breve):
Egle era la postina di Lucio Dalla. La cosa curiosa è che, anche dopo la scomparsa del cantautore, il suo lavoro non pare essere finito. Egle infatti entra misteriosamente in possesso di una serie di lettere indirizzate a Lucio. I mittenti sono i protagonisti di alcune delle sue canzoni più belle che hanno deciso di prendere carta e penna per contattarlo. Che ne è stato di Anna e Marco? Chi è Futura, come mai si chiama così? Il “caro amico†a cui Lucio scrive ne L’anno che verrà che fine ha fatto? Fiction e documentario diventano una cosa sola per scoprire Lucio Dalla da un punto di vista inedito: quello dei suoi “figliâ€. Sullo sfondo, Bologna, com’era e com’è. E, ovviamente, le note immortali di Lucio.
In dettaglio:
Egle Petazzoni è una postina di mezza età che adora vagare in bici per le strade di Bologna. Sarebbe una portalettere come tante altre, ma due piccoli dettagli la rendono unica: era la postina di Lucio Dalla e ha aperto alcune delle lettere a lui indirizzate. Ciò che ha scoperto è che alcuni protagonisti delle sue canzoni, nati dall’eccezionale mix di osservazione della realtà e dalla capacità di fantasticare su di essa di Lucio Dalla, hanno preso carta e penna e hanno voluto scrivergli.
Anna e Marco, Futura, Meri Luis e tanti altri avevano un segreto che volevano rivelare a Lucio. Egle conosce tutti quei segreti. Scopriremo grazie a lei che fine hanno fatto alcuni dei “ragazzi†raccontati da Dalla e cos'avevano di così importante da rivelargli.
La prima lettera/episodio, con la voce di Alessandro Benvenuti, è ispirata a “L'anno che verrà †e il protagonista è un uomo convinto di essere quel “Caro amico†al quale Lucio indirizzò la sua canzone. L'uomo, dopo più di trent’anni dalla missiva “ricevuta†da Lucio, fa il punto sulle previsioni e gli auspici di Dalla. Quel che è certo, e magari volutamente nascosto dal cantautore stesso nel brano, era la sua intuizione di un violento ingresso della tv nelle nostre vite: “ma la televisione ha detto che il nuovo anno porterà una trasformazione e tutti quanti stiamo già aspettandoâ€. L'uomo che gli scrive riflette su questi trent’anni italiani, e prova a capire cosa sia successo realmente a questo paese, se le previsioni (provocazioni) di Lucio si siano avverate o se la tv abbia mentito. Solo nel finale della lettera scopriremo che chi gli scrive è un sacerdote che si è innamorato di una donna e si trova combattuto circa il suo destino. Lucio, nella sua canzone, gli aveva promesso che anche i preti avrebbero potuto sposarsi (“ma soltanto a una certa età â€), e allora l'uomo gli scrive per avere un consiglio e capire cosa fare, dal momento che la previsione espressa nel brano non si è avverata. Il tutto “per poter riderci sopra... per continuare a sperareâ€.
Il secondo episodio, con la voce di Neri Marcorè, è ispirato al brano “Com'è profondo il mare†e lo scrive un ragazzo di nome Andrea. Questo brano è - di fatto – un pezzo chiave della carriera di Lucio, la prima canzone scritta interamente da lui (parole e musica) e il primo brano dopo l'addio a Roversi. Inoltre “Com'è profondo il mare†racconta, dalla pancia della città (che diventa un mare profondo e pieno di pesci), la Bologna del '77 e, più in generale, tutta quell'umanità libera, artistica e vagamente anarcoide (“siamo i gatti neri, i cattivi pensieri...â€) che lottava per sopravvivere e affermare il proprio destino. La lettera avrà la voce di un “pesciolino†piccolo di questo mare, Andrea che all'epoca era un bambino. Racconta di come – nella via in cui abitava (Nosadella) – sentiva ogni mattina il padre fischiare le prime note di “Com'è profondo il mareâ€. Era il segnale del suo ritorno dal lavoro. Il brano offre l'occasione per raccontare cos'era la città del '77 per chi, come Andrea, in quell'epoca viveva una vita parallela a quella delle rivendicazioni e degli scontri. Ancora una volta, mentre la Storia con la esse maiuscola riguarda le masse, c’è un’altra storia che si fissa sui singoli e sulle loro vite altrettanto importanti. Il continuo passare dall'universale al particolare è stato uno degli stigmi della narrativa di Dalla e così farà Andrea, raccontandoci la sua Via come unica realtà che ha conosciuto, mentre tutto il mondo sembrava guardare a Bologna.
Il quarto episodio è ispirato dal brano “Meri Luisâ€. Meri Luis esisteva davvero, si chiamava Maria Luisa.
“Il regista aspettava la star al ristorante
sembrava un morto con in mano un bicchiere
il ragazzo lavorava in un bar ed aspettava
che il padrone se ne andasse, per potersi sedere
il dentista aspettava il sabato
con la moglie e tre figli era già pronto per il mare
il taxista al posteggio aspettava qualcuno da portare
Chi l'ha vista la ragazza con le grandi tette
che tutte le sere alle sette un quarto
aspettava l'autobus guardando in alto…â€
Meri Luis scrive a Lucio Dalla. E chi l'avrebbe immaginato che lei e tutti gli altri protagonisti di quella canzone, si sarebbero mai incontrati? Il ragazzo del bar, il regista, il dentista... e il tassista. Era una giornata d'inverno quando Meri Luis saliva su un taxi. L'atmosfera le sembrò da subito strana. Il tizio che guidava sembrava agitato, inquieto. A un certo punto il tassista ferma l'auto, si volta verso di lei e le rivela che lui è... il tassista della canzone... di “Meri Luisâ€... E non è tutto, ha una meravigliosa pazzia da proporle: “Li cerchiamo?â€. Intendeva naturalmente gli altri protagonisti della canzone. Il regista, il ragazzo del bar e il dentista. Volevano vedersi tutti in faccia, almeno una volta nella vita, vedere quelle loro vite che Lucio aveva perfettamente descritto così “questa vita che passa accanto e con le mani ti saluta e fa bye bye, una vita un po' umida di pianto e coi giorni messi male...â€. Prima che la vita facesse loro “bye bye†volevano conoscersi. Stare un paio d'ore insieme. Lo faranno e finiranno in un ristorante molto caro a Lucio. Da lì, gli manderanno una loro foto. Con le facce da scemi, senza sapere cos'altro dire.
Il quinto episodio è ispirato alla canzone “La casa in riva al mareâ€, con la voce di Piera Degli Esposti.
“Dalla sua cella lui vedeva solo il mare e una finestra...†La canzone narra di un carcerato che, dalla sua cella, vedeva una finestra alla quale si affacciava una donna. Lucio chiamò Maria quella donna, e Maria gli scrive.
Gli racconta della sua vita, fra pescatori e povertà . E di quando si accorse che un uomo, dietro le sbarre, la aspettava. Racconta a Lucio come scoprì di essere osservata, cosa significò per lei un amore così cieco, di un uomo che non sa chi sei e nemmeno che faccia hai. Ma poi l'imprevisto. Un giorno, la donna apre la sua finestra e attende che (come di consueto) le mani di lui facciano capolino dietro le sbarre. Ma non accade. La donna attende qualche altro giorno, ma lui non c'è più. Allora lei decide di andare al carcere e chiedere di quell’uomo che pure lei non ha mai visto in faccia. Imparerà alcune cose sulla vita, prima fra tutte il brivido dell'imprevisto.
Conoscerà il nome dell’uomo e il giorno del suo rilascio. Ciò che non capirà mai è il motivo per il quale, dopo tutti quegli anni di attesa, mattina dopo mattina, l'uomo non l'abbia cercata. Se ne andò per sempre, il giorno stesso in cui fu rilasciato.
Il film si conclude con le due lettere di Anna e Marco, con le voci di Ottavia Piccolo (Anna) e Andrea Roncato (Marco). “Anna avrebbe voluto morire, Marco voleva andarsene lontano, qualcuno li ha visti tornare tenendosi per manoâ€. Le due lettere partono da lì. Da quello che è successo dopo che qualcuno li ha visti tornare. Anna scrive a Lucio di una sera particolare. Quella nella quale Marco le ha chiesto di sposarla. Marco scrive a Lucio per raccontargli che ne è stato dopo il matrimonio con Anna; hanno avuto una figlia. La narrazione della vita di questa ragazza è una sorta di viaggio nella società odierna, fra precariato e lavori part time, la figlia di Anna e Marco attende un nuovo “Marco†che sappia farla felice e un nuovo Lucio che sappia, con parole di oggi, raccontarla.