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    ASSASSINIO SULL'ORIENT EXPRESS

    RECENSIONE - Kenneth Branagh dirige e interpreta (il mitico investigatore belga Hercule Poirot) il remake di un classico di Agatha Christie prodotto da Ridley Scott. Nel cast, tra gli altri, Johnny Depp, Michelle Pfeiffer, Penelope Cruz, Willem Dafoe, Judi Dench e Daisy Ridley - Dal 30 Novembre

    "Agatha Christie è maestra nell’approfondire (con parsimonia) l’osservazione dei personaggi, rendendoli distintivi e vivaci, ma anche autentici. Nel romanzo, oltre allo stile letterario ricercato, spiccano la raffinatezza e lo splendore dell’Orient Express. E la neve. E l’eleganza e il romanticismo degli anni d’oro dei viaggi in treno. E in più abbiamo un omicidio... Sicuramente il titolo mi è sempre piaciuto: ‘Assassinio sull’Orient Express’. Ha un che di seducente e ti porta indietro nel tempo all’epoca d’oro dei viaggi. È incentrato sui personaggi, che sono molti, confinati in uno spazio ristretto e in condizioni di forte stress. Hanno caratteri interessanti ed eterogenei e interagiscono su argomenti al tempo stesso profondi e pericolosi. Ho letto la sceneggiatura di Michael Green e mi ha conquistato... È evidente quanto Michael Green ami questa storia e i suoi personaggi. Non puntava a ottenere un facile consenso né aveva in mente di rendere divertenti i protagonisti, specialmente Hercule Poirot. Nella sceneggiatura c’è una sorta di compassione e una delle cose che mi hanno sorpreso ed emozionato maggiormente è che si tratta di un’esperienza più emotiva di quanto il pubblico possa immaginare, perché va molto in profondità ed esplora il lutto, la perdita e la vendetta con raffinatezza e sentimento"
    Il regista e attore Kenneth Branagh

    "Avevamo tutti lo stesso obiettivo, vale a dire collocare la storia nel mondo moderno, senza stravolgerne l’essenza né alterarne l’anima, in modo da far vivere a un pubblico contemporaneo un’esperienza credibile ed emozionante"
    Lo sceneggiatore Michael Green

    (Murder on the Orient Express; MALTA/USA 2017; Noir; 114'; Produz.: Genre Films/The Mark Gordon Company/Scott Free Productions/The Estate of Agatha Christie/Twentieth Century Fox Film Corporation; Distribuz.: 20th Century Fox)

    Locandina italiana Assassinio sull'Orient Express

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    See Short Synopsis

    Titolo in italiano: Assassinio sull'Orient Express

    Titolo in lingua originale: Murder on the Orient Express

    Anno di produzione: 2017

    Anno di uscita: 2017

    Regia: Kenneth Branagh

    Sceneggiatura: Michael Green

    Soggetto: Remake dal classico omonimo noir di Agatha Christie. Il primo remake risale al 1974 per la regia di Sidney Lumet.

    PRELIMINARIA - I personaggi:

    - Hercule Poirot, interpretato da Kenneth Branagh: un rinomato detective belga.

    - Pilar Estravados, interpretata da Penélope Cruz: missionaria e infermiera spagnola.

    - Gerhard Hardman, interpretato da Willem Dafoe: un austero e riservato professore tedesco.

    - Natalia Dragomiroff, interpretata Judi Dench: una principessa russa.

    - Edward Ratchett, interpretato da Johnny Depp: un americano che teme per la sua vita.

    - Hector MacQueen, interpretato da Josh Gad: assistente personale di Ratchett.

    - Edward Henry Masterman, interpretato da Derek Jacobi: il fidato valletto di Ratchett.

    - Caroline Hubbard, interpretata da Michelle Pfeiffer: una vedova americana schietta e impertinente

    - Mary Debenham, interpretata da Daisy Ridley: una giovane ragazza che lavora come governante a Baghdad.

    - Rudolph Andrenyi, interpretato da Sergei Polunin: un conte, molto protettivo nei confronti della moglie.

    - Pierre Michel, interpretato da Marwan Kenzari: controllore a bordo dell'Orient Express.

    - Dr. Arbuthnot, interpretato da Leslie Odom Jr.: un gentiluomo affascinante e carismatico.

    - Biniamino Marquez, interpretato da Manuel Garcia-Rulfo: un venditore di automobili molto sicuro di sé.

    - Bouc, interpretato da Tom Bateman: l'assistente di Poirot.

    - Elena Andrenyi, interpretata da Lucy Boynton: moglie del conte Andrenyi, è una donna elegante e riservata.

    - Hildegarde Schmidt, interpretata da Olivia Colman: la fedele cameriera personale della principessa Dragomiroff.

    Cast: Kenneth Branagh (Hercule Poirot)
    Johnny Depp (Edward Ratchett)
    Daisy Ridley (Miss Mary Debenham)
    Michelle Pfeiffer (Mrs. Caroline Hubbard)
    Penélope Cruz (Pilar Estravados)
    Judi Dench (Principessa Dragomiroff)
    Olivia Colman (Hildegarde Schmidt)
    Willem Dafoe (Gerhard Hardman)
    Derek Jacobi (Edward Masterman)
    Josh Gad (Hector McQueen)
    Lucy Boynton (Contessa Andrenyi)
    Manuel Garcia-Rulfo (Marquez)
    Leslie Odom Jr. (Dr. Constantine)
    Miranda Raison (Sonia Armstrong)
    Marwan Kenzari (Pierre Michel)
    Cast completo

    Musica: Patrick Doyle

    Costumi: Alexandra Byrne

    Scenografia: Jim Clay

    Fotografia: Haris Zambarloukos

    Montaggio: Mick Audsley

    Effetti Speciali: David Watkins (supervisore); Kenneth Cassar (supervisore Malta)

    Makeup: Alexis Continente

    Casting: Lucy Bevan

    Scheda film aggiornata al: 28 Gennaio 2018

    Sinossi:

    In breve:

    Hercule Poirot, rinomato investigatore belga, cerca di far luce sull'assassinio di un ricco americano a bordo dell'Orient Express, il treno più famoso del mondo.

    In altre parole:

    Il giallo dalla popolarità intramontabile Assassinio sull'Orient Express segue la vicenda del celebre investigatore Hercule Poirot (Kenneth Branagh) alle prese con uno dei delitti più efferati di tutti i tempi. Dopo lo scioccante omicidio di un ricco uomo d’affari sullo sfarzoso treno che sfreccia attraverso l’Europa nel cuore dell’inverno, Poirot deve ricorrere a tutta la sua abilità per scoprire chi nel gruppo eterogeneo di passeggeri è l’assassino, prima che colpisca ancora.

    Short Synopsis:

    A lavish train ride unfolds into a stylish & suspenseful mystery. From the novel by Agatha Christie, Murder on the Orient Express tells of thirteen stranded strangers & one man's race to solve the puzzle before the murderer strikes again.

    Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)

    Da britannico doc qual è Kenneth Branagh (Irlanda del Nord), si conferma un appassionato dei classici e del teatro d'autore, che alterna, quando non affianca, regia e recitazione. Ed è questo il caso del classico dei classici di Agatha Christie Assassinio sull'Orient Express che oggi Branagh porta di nuovo alla ribalta sul grande schermo dopo la ormai distante - ma tutt'altro che datata - versione cinematografica che Sidney Lumet ci aveva consegnato nel 1974. Qui, difatti, Branagh indossa i panni del mitico detective belga Hercule Poirot, mentre dirige un cast 'all star' che riunisce sotto lo stesso tetto: vale a dire l'angusto spazio delle carrozze di un treno che ben risponde alle esigenze del caso quasi come un palcoscenico di teatro, per l'appunto, dove i protagonisti compaiono al momento giusto e con un ingresso in scena personalizzato: Johnny Depp (il sinistro e poco raccomandabile americano Edward Ratchett, in ansia per

    la propria vita), Penelope Cruz (la missionaria infermiera spagnola Pilar Estravados), Michelle Pfeiffer (la vedova americana Caroline Hubbard), Judi Dench (la principessa russa Natalia Dragomiroff), Willem Dafoe (il sedicente professore tedesco Gerhard Hardman), Daisy Ridley (la giovane Mary Debenham governante a Baghdad) e molti altri. Tutti perfettamente a loro agio nel ruolo di competenza, ma se c'è qualcuno che fa la parte del leone, quel qualcuno ha il volto, l'anima e la grinta di Michelle Pfeiffer, un pò più segnata dal tempo di come ce la ricordavamo ma incredibilmente brava sui vari registri e sfumature contrastanti del suo personaggio.

    Kenneth Branagh dal canto suo, sfoggia una padronanza speciale nella recitazione: il suo Poirot è un mix di comica genialità congiunta a quel genere di perfezione maniacale per cui le uova della colazione dovrebbero misurare la stessa altezza, e se malauguratamente capita di pestare la cacca con un piede è meglio metterci

    anche l'altro per non creare squilibrio. Ad ogni modo, è soprattutto nella regia che Kenneth Branagh eccelle, non smentendo il tocco da virtuoso della ripresa, in punta di elegante sofisticatezza: l'abbondanza di particolari primissimi piani, generosi anche in autoritratto, va di pari passo con i suggestivi flashback in bianco e nero innestati nel racconto pilota, oltre che con le frequenti riprese dall'alto appuntante su circostanze di spicco. Speciale, ad esempio, la ripresa del post assassinio confezionata in un piano sequenza dove si mantiene l'inquadratura dall'alto verso il basso, ma non sul soggetto in causa, come ci aspetteremmo, bensì sulla discussione degli intervenuti mentre si interrogano prima di decidersi sul da farsi. In quei frangenti la porta della cabina dell'assassinato non verrà neppure aperta, se non molto più tardi. Branagh gioca altresì con la doppiezza del sospetto, qui ricreata metaforicamente sull'onda della ricorrente visione doppia o tripla dei personaggi riflessi nel

    vetro di porte e finestrini. L'ombra lunga del dubbio sulla sincerità della testimonianza di ciascuno, man mano rilasciata dai vari passeggeri all'inquisitore Poirot. Fino alla scena dello smascheramento in cui, riuniti tutti insieme sulla neve come per una foto di gruppo, sono punti nel vivo dall'implacabile Poirot che incalza sul fronte della parola tanto quanto su quello della ripresa: la m. d. p. avanza in un'ampia carrellata carica di quella intensità che sembra determinata a mettere tutti a nudo con il solo, insistito sguardo.

    E se Branagh non rinuncia neppure al tocco sardonico rilasciato in pillole di quello humour tipicamente 'british', lo si potrà trovare ben distillato ma non sempre opportuno. Mi piacerebbe tanto chiedergli quale problema ha con gli italiani, che massacra a suon di battutacce appuntate qua e là nella sceneggiatura dei suoi film fin dai tempi di Sleuth - Gli insospettabili (2007), quando dirigeva Jude Law e Michal

    Caine nella traduzione in celluloide di un altro classico pure dal respiro profondamente teatrale. La cosa più strana è che per entrambi i film, Sleuth e Assassinio sull'Orient Express, non ha paradossalmente disdegnato di scegliere la migliore delle vetrine italiane per il loro lancio, vale a dire nientemeno che la Mostra del Cinema di Venezia. Lo sceneggiatore potrà anche cambiare, ma la battutaccia di rito a carico degli italiani non può evidentemente mancare: in Sleuth c'era già andato giù pesante - "la cultura non è il loro forte" e pure "Sono italiano, la vendetta è il nostro pane" - ora rintuzza rincarando la dose in Assassinio sull'Orient Express con "Italiani! Terzo Mondo!" Questa volta allarga il cerchio e più tardi azzarda "Gli italiani sono delle vacche, gli spagnoli delle pecore". E non mi pare il caso di invocare la proverbiale massima "mal comune mezzo gaudio" per sentirsi meno infangati. Che

    dire? Uno scherzo di cattivo gusto? Una spavalda sfrontatezza? Una burlesca provocazione? Come il lupo che perde il pelo ma non il vizio, Kenneth Branagh si ripete, il che rischia di suonare irrispettoso. Ma a parte questo, mentre nutre l'ambizione di argomentare e tirare le fila in prima persona - Poirot a tutto campo - su quale giustizia e quale morale, la nuova versione di Assassinio sull'Orient Express conferma lo stile autoriale del cinema di Kenneth Branagh: mentre strizza l'occhio al teatro, qui protagonista tra protagonisti, respira a pieni polmoni tramonti e paesaggi innevati da incanto, e procede con la disinvoltura di un treno in corsa, tallonando le orme di un classico con l'eleganza formale che lo contraddistingue.

    Secondo commento critico (a cura di )








    Nuovo Trailer Ufficiale Italiano:



    Trailer Ufficiale Italiano:



    Clip 'La riconosco dai baffi':

    Pressbook:

    PRESSBOOK ITALIANO di ASSASSINIO SULL'ORIENTE EXPRESS

    Links:

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    Galleria Video:

    Assassinio sull'Orient Express - trailer 2

    Assassinio sull'Orient Express - trailer

    Assassinio sull'Orient Express - trailer (versione originale) - Murder on the Orient Express

    Assassinio sull'Orient Express - clip 'La riconosco dai baffi'

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