Dalla XI. Festa del Cinema di Roma (13-23 ottobre 2016) - RECENSIONE - Dal 20 OTTOBRE
(Storks; USA 2016; Animazione, Avventura, Commedia, Familiare e Fantasy; 86'; Produz.: RatPac-Dune Entertainment, Stoller Global Solutions, Warner Animation Group e Warner Bros. Animation; Distribuz.: Warner Bros)
Le cicogne portano i bambini… o almeno erano solite farlo. Ora si occupano di consegne per un grande sito di vendite online. Junior, la miglior cicogna dell’azienda, sta per essere promosso quando per sbaglio attiva la Baby Factory, dando vita a una bambina adorabile, ma non autorizzata. reoccupati di dover consegnare quel sacchetto di guai prima che il boss se ne accorga, Junior e la sua amica Tulip, l’unico essere umano di Monte Cicogna, si organizzano per fare la loro prima consegna di un bimbo in una corsa contro il tempo che permetterà loro non solo di scoprire il valore della famiglia, ma anche di ricordare al mondo la vera missione delle cicogne.
centro di smistamento postale. Intanto, in città , il ragazzino e figlio unico Nate Gardner non riesce più a divertirsi da solo: dato che i suoi genitori sono sempre occupati nel lavoro se avesse un fratellino potrebbe avere compagnia. Decide perciò di inviare una lettera alle cicogne. Ed è proprio Tulip a ricevere al centro smistamento posta la lettera di Nate, l'unica per la verità dopo molto tempo. Il caso vuole che la lettera sia inserita dentro il macchinario di "creazione" di bambini ormai non più attivo: ne fuoriesce una bambina e questo evento scatena una serie di problemi, soprattutto per Junior, pena il suo licenziamento. Junior e Tulip decidono così di consegnarla in segreto, alla famiglia di Nate. Ed è qui che ha inizio l'avventura.
La parte narrativa curata da Stoller è essenziale, pur evidenziando in modo chiaro le riflessioni su una tematica moderna, ossia l'incomunicabilità e l'utilizzo della
tecnologia a danno di un fattore umano e sentimentale, quasi annientato da esigenze e frenesie di una società sempre volta verso un progresso insensibile e freddo. Tulip e
Nate in parte sono accomunati dal desiderio di socializzare ed essere attorniati da una famiglia, che offra loro un supporto valido e non li faccia sentire soli. Come Tulip cerca di divertirsi, interpretando una famiglia affiatata mentre rimane sola nell'ufficio, così Nate gioca da solo interpretando diversi ruoli contemporaneamente, il cowboy, l'astronauta e l'agente segreto. Un personaggio peculiare è il piccione Toady, una
stramba figura, che dovrebbe creare ilarità e giocosità , ma a volte rasenta il ridicolo e non convince. Sicuramente il pubblico infantile lo apprezzerà maggiormente, difatti anche il doppiaggio italiano di Vincenzo Salemme, possiede una nota interpretativa e tonale stravagante. Molto divertenti le figure dei lupi Alfa e Beta, che pur discutendo per la supremazia del branco, costituiscono le più disparate formazioni
e come i tasselli di un puzzle messi insieme, si trasformano in aerei, ponti, macchine e i più fantasiosi elementi utili alla caccia e all'inseguimento di branco.
Le sequenze verso l'ultima parte del film, sono quelle che suscitano maggiormente sentimenti di
commozione e riflessione, rendendo ad un tempo anche molto piacevoli i personaggi. Il film è prodotto da Phil Lord e Christopher Miller, autori del sentito capolavoro d'animazione The Lego Movie, i quali contribuiscono a rendere una giusta comunicazione emotiva verso un pubblico vasto. L'elaborazione grafica del lungometraggio è molto semplice ma nello stesso tempo moderna e ricorda film d'animazione come Hotel Transylvania, e anche la cura e l'attenzione alla scelta del colore sono ben connesse con la drammaturgia scenica. Un film per tutti da vedere per divertirsi.