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    MARIA MADDALENA

    RECENSIONE - Dal 15 marzo

    "Ogni generazione si approccia alla rilettura storica degli eventi basandosi sull’esperienza contemporanea. Nella realizzazione di un film non puoi esimerti dal cercare una risonanza contemporanea, altrimenti rischi di non trovare un pubblico interessato a conoscerti. Abbiamo avuto da subito la sensazione che il momento fosse propizio per raccontare la vita di Maria Maddalena, convinti che questa particolare prospettiva femminile sulla vita e la morte di Gesù Cristo fosse preziosa anche per agganciarsi ad alcuni temi più contemporanei"
    Il produttore Iain Canning

    "Sono sempre stata interessata alla storia di Gesù e ho la sensazione che quanto sia successo a Maria Maddalena e la sua identità possa essere definito una parodia. Si è creata l’opportunità di dare voce a qualcuno che è stato tenuto sotto silenzio per tutto questo tempo. L’aspetto stimolante del guardare la vita di Gesù da un punto di vista femminile è verificare le differenze, cogliendo cosa potesse cambiare nel resoconto dei momenti chiave del suo viaggio, oltre a valutare l’impatto che potesse lasciare il messaggio del profeta in una donna... Ci siamo confrontati con rabbini, preti, storici ebrei, studiosi della Bibbia, archeologi ed erano tutti in disaccordo fra di loro! Ognuno esprimeva una propria versione su Gesù e i suoi discepoli e il risultato è stato incredibilmente affascinante. Ma quello che mi ha stupito di più è che erano tutti d’accordo, senza eccezioni, nel considerare Maria Maddalena discepola e apostola"
    La produttrice Philippa Goslett

    "Maria Maddalena è stata tenuta ai margini per secoli e volevamo ridarle il giusto posto di apostolo al centro della storia di Gesù Cristo. Le vicende che abbiamo raccontato vanno al cuore di tutte le religioni e, di fatto, di tutta l’umanità. Maria arriva alla convinzione che il 'regno', o qualsiasi prospettiva in cui crediamo, deve iniziare dentro noi stessi. Il nostro spirito deve poggiarsi su pilastri come l’amore e la gentilezza. Il messaggio di Maria è oggi più rivoluzionario che mai e la nostra speranza è che possa avere grande diffusione"
    Il produttore Emile Sherman

    "Volevo evitare dal riproporre un qualcosa di già fatto. Buona parte dei film di ispirazione biblica sono stati girati nel deserto e c’è una sorta di etichetta che li contraddistingue. Ho lavorato per renderlo unico, rilevante e contemporaneo, evitando tutti gli stereotipi... Questo aspetto (di come collegarsi a Dio) ha una grande rilevanza su quanto succede ai giorni d’oggi, nelle discussioni su cosa è necessario fare per avvicinarsi a Dio. In realtà è molto più semplice ed è quello che Maria cerca di esprimere. Questo è l’aspetto centrale del film, superando i conflitti e i litigi, l’odio e la vendetta: dobbiamo ricordare a noi stessi cosa sia veramente importante per tornare alle basi... Per un pubblico non-cristiano, che può includere tante altre differenti fedi, non possono rimanere sordi ai temi del film, come la famiglia, la perseveranza attraverso la tragedia, le dinamiche sociali dei gruppi e il modo in cui viviamo. Non saremmo stati soddisfatti se avessimo girato un film dedicato solo a cristiani; volevamo portare questa storia incredibile a tutti"
    Il regista Garth Davis

    (Mary Magdalene; REGNO UNITO 2017; Drammatico; 120'; Produz.: See-Saw Films/Porchlight Films/Universal Pictures International Production (UPIP)/Film4; Distribuz.: Universal Pictures International Italy)

    Locandina italiana Maria Maddalena

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    See Short Synopsis

    Titolo in italiano: Maria Maddalena

    Titolo in lingua originale: Mary Magdalene

    Anno di produzione: 2017

    Anno di uscita: 2018

    Regia: Garth Davis

    Sceneggiatura: Helen Edmundson e Philippa Goslett

    Cast: Rooney Mara (Maria Maddalena)
    Joaquin Phoenix (Gesù)
    Chiwetel Ejiofor (Pietro)
    Ariane Labed (Rachel)
    Sarah-Sofie Boussnina
    Denis Ménochet (Daniele)
    Ryan Corr (Giuseppe)
    Tahar Rahim (Giuda Iscariota)
    Lubna Azabal
    Lior Raz (capo della comunità di Magdala)
    Shira Haas (Leah)
    Giovanni Cirfiera
    Charles Babalola (Andrea)
    Tsahi Halevi (Ephraim)
    Theo Theodoridis (Lazaro)

    Musica: Hildur Guðnadóttir e Jóhann Jóhannsson

    Costumi: Jacqueline Durran

    Scenografia: Fiona Crombie

    Fotografia: Greig Fraser

    Montaggio: Alexandre de Franceschi e Melanie Oliver

    Makeup: Sophia Knight e Denise Stocker

    Casting: Jina Jay e Lilia Trapani; Kirsty McGregor (Casting Australia)

    Scheda film aggiornata al: 10 Aprile 2018

    Sinossi:

    In breve:

    Il film biblico racconta la storia di Maria (Rooney Mara), una giovane donna in cerca di una nuova vita. Forzata dalla società gerarchica del suo tempo, Maria sfida la sua famiglia per unirsi ad un nuovo movimento sociale guidato dal carismatico Gesù di Nazareth (Joaquin Phoenix). Trova presto un posto per sé nel movimento e nel cuore di un viaggio che la porterà a Gerusalemme.

    In altre parole:

    Nella Terra Santa del primo secolo, MARIA MADDALENA - MARY MAGDALENE è la storia di una giovane donna che abbandona la propria famiglia e il piccolo villaggio di pescatori in cui è nata per unirsi a un movimento nuovo. Ispirata da Gesù di Nazareth, dalla sua carismatica guida e dai suoi insegnamenti, Maria si incammina con gli altri discepoli per il viaggio verso Gerusalemme, ritrovandosi al centro del momento fondante del Cristianesimo. MARIA MADDALENA - MARY MAGDALENE porta alla luce un personaggio unico e affascinante che ci conduce al cuore della più grande storia dell’umanità.

    Short Synopsis:

    The story of Mary Magdalene

    Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)

    "Il Regno di Dio non è qualcosa che possiamo vedere con i nostri occhi. Il Regno di Dio è dentro di noi ogni volta che facciamo un gesto d'amore... Il mondo cambierà solo se lo cambieremo dentro di noi"

    E' Lei la prima protagonista. E' chiaro fin dal titolo: Maria Maddalena. Per una volta è Gesù a farle da spalla, per così dire, e non il contrario. E non è affatto l'unica variabile della versione biblica classica. Nel Maria Maddalena di Garth Davis (Lion-La strada verso casa), scompaiono molte cose o persone, e quelle che restano, sono rivisitate e corrette alla luce di una visione 'moderna': Pietro (Chiwetel Ejiofor) è ad esempio un uomo di colore, addolorato per aver dovuto lasciare la famiglia e seguire Gesù, così come Giuda (il Tahar Rahim de Il profeta) sogna di rivedere moglie e figlio morti mentre rilegge a modo suo il messaggio del Cristo;

    inoltre, niente trenta denari, niente ladroni a fianco del Crocifisso, e così via. La via per il Calvario e la Resurrezione sono qui tratteggiate per cenni, sfumate e rilette in pochi passi, d'altra parte di grande impatto. Una sorta di trasmutazione contemporanea che non solo sposta obiettivo e punto di vista, ma che rilegge e riabilita una figura fino ad oggi evidentemente snaturata e fraintesa con un alter - ego che storicamente e spiritualmente pare non appartenerLe. Per aprire questa porta rimasta chiusa per secoli, il regista Garth Davis sembra prendere in prestito almeno una delle chiavi usate da Terrence Malick. E non solo per i lunghissimi silenzi, per una sceneggiatura laconica e scritta in gran parte sui primissimi piani. La struttura circolare del Maria Maddalena di Davis apre e chiude difatti con una sequenza all'insegna di una metafora che incastona, come un diamante nell'anello, il cuore e l'anima della

    spiritualità e della Fede. Una sequenza semplice, tanto essenziale quanto potente che, mentre travalica la normale dimensione spazio-tempo, parla indirettamente di rinascita, di Resurrezione, prima e dopo il percorso narrativo, com'era logico che fosse. Perché... così era scritto!

    Non ci si poteva immaginare tanto facilmente una Maria Maddalena così. Rooney Mara - che tra l'altro ha lavorato proprio con Terrence Malick in Song to Song oltre che con lo stesso Garth Davis per l'appunto in Lion - dunque ben navigata sui silenzi e sui primissimi piani che sostiene con notevole naturalezza ed intensità - ne ha incarnato in modo magistrale quegli inediti tratti, e d'altra parte riconosciuti dalle stesse istituzioni ecclesiastiche Vaticane solo nel 2016. La fondamentale scoperta archeologica di frammenti di pergamene in Egitto e in Grecia rivendicati come il 'Vangelo di Maria Maddalena', hanno offerto su un piatto d'argento l'occasione per rileggere, anche sulla celluloide, questa figura biblica più

    centrale di quanto non ci si potesse immaginare. Da non crederci! Per migliaia di anni Maria Maddalena è stata variamente ritratta come prostituta redenta e solo oggi viene accettata e riconosciuta come Apostolo tra gli Apostoli di Gesù Cristo. Per scelta e per Amore. In una società assolutamente patriarcale che colloca la donna all'ombra dell'ala protettiva dell'uomo. Una società in cui padri e fratelli orchestrano per figlie e sorelle matrimoni più o meno consigliati, più o meno incoraggiati, più o meno combinati. La sequenza nel film che vede Maria Maddalena sottoposta ad una sorta di esorcizzazione perché ritenuta posseduta da un qualche demone, dà un'idea piuttosto eloquente del tipo di considerazione riservata alle donne all'epoca. La sua inquietudine, il suo desiderio di seguire una strada diversa da quella del matrimonio, del fare figli, restando entro le mura domestiche, viene interpretata come un qualcosa che semplicemente non può essere. Una

    questione di insania mentale o di possessione demoniaca. Nient'altro.

    E mentre Maria Maddalena, tirando reti da pescatore, cerca di capire quale possa essere la sua vera missione nella vita, all'orizzonte compare un Gesù Cristo, anch'esso quanto meno insolito, saturo di un'umanità 'rustica' e di una spiritualità affatto ieratica. Sembra quasi venuta fuori da un qualche dipinto di Masaccio la sua 'pastosa e sensibile umanità'. Ed è un sensazionale Joaquin Phoenix a dare volto e anima a questo Gesù, fatto uomo tra uomini e donne, umanamente triste quando 'tutto comincia', predicatore e guaritore che sente a pelle la fatica e lo spossamento estremi. Maria Maddalena Gli sarà presto a fianco, condividendone il cammino, insieme agli Apostoli, offrendo sostegno e il suo punto di vista su ogni cosa, mentre si adopera per aiutare chiunque si trovi in una qualsivoglia difficoltà, riuscendo a dare sollievo come se avesse un dono speciale. "Davvero bisogna dare

    insegnamenti diversi agli uomini e alle donne?" è uno tra i molti interrogativi che la Maddalena di Mara rivolge al Gesù di Phoenix. Un ascolto reciproco e un richiamo congiunto al perdono da insegnare alla collettività.

    Maria Maddalena è dunque qui, nel film di Garth Davis, ritratta come la prima donna apostolo tra gli apostoli, ma anche come la prima testimone della Resurrezione di Gesù Cristo. Alle soglie della Pasqua questo aspetto fa ancora più effetto! E proprio la Resurrezione in particolare, tra le molte altre cose, è uno dei passaggi del film da manuale: asciutta ed essenziale, figurativamente innovativa e, proprio per questo, strepitosamente emozionante! Maria Maddalena che avanza sull'epilogo poi, ripresa con macchina a mano in un piano sequenza che la vede con uno stuolo di donne al suo seguito, è altresì di una potenza e di una modernità inaspettate. Come impatto estetico, si ha quasi l'impressione di

    trovarci di fronte alla versione femminile del celebre quadro Quarto Stato di Pellizza da Volpedo. Un'avanzata di impronta 'femminista' nel senso più autentico e pieno del termine che, depurata dal grido di protesta, incontra invece la pienezza di un altisonante silenzio congiunto alla forza della Fede. Le sole armi che imbracciano, e che non hanno corpo, essendo plasmate di tutta la determinazione e il coraggio che occorrono loro per la Testimonianza. E' di scena, l'iconica sequenza di una spiritualità esplosiva!

    Perle di sceneggiatura


    Commenti del regista

    "Avevo lavorato con Rooney Mara su 'Lion – La Strada Verso Casa', e ho pensato da subito che fosse un’ottima attrice. Quando si è presentata l’opportunità di lavorare su questo progetto, abbiamo tutti pensato a lei per le sue chiare qualità. Ha una dimensione che la rende unica e speciale, capace di avvicinarla a Maria. Non si trattava di entrare in un personaggio che vive un percorso di scoperta di sé stessa, perché ha già una piena consapevolezza della luce che si irradia dentro di lei e ha una connessione chiara con Dio che non riesce ancora a gestire completamente. Rooney si esprime sempre come se si rivolgesse a qualcosa fuori dalla stanza, ma è anche una donna molto forte piena di umanità.
    Ero certo che avrebbe creato un legame forte con i temi del film"

    Altre voci dal set:

    La produttrice Philippa Goslett:

    "(il Vangelo di Maria) presenta Maria come una figura fondamentale nel movimento che ha accompagnato Gesù, e prende la forma di un dibattito fra Maria e gli altri discepoli a rivelare come sia stata una presenza molto vicina a Gesù, al punto da sviluppare una prospettiva unica sui suoi
    insegnamenti, che provò a diffondere anche con gli altri apostoli. Il fatto che fosse una donna, con una posizione così decisa, creò dei contrasti con gli altri, in particolare con Pietro, per una dinamica molto interessante"

    La produttrice Liz Watts:

    "La comprensione del concetto di Regno e del messaggio da parte di Maria rimane ancora oggi nel cuore del Cristianesimo, in particolare nei termini di perdono, misericordia e umanità. Nel film, tutti i suoi discepoli esprimono una posizione diversa su cosa sarebbe stato il Regno di Dio sulla terra, o piuttosto, su come sarebbe iniziato. Come riuscirà Gesù a portare il Regno sulla
    terra e quando succederà? Maria capisce attraverso il corso del film che la risposta
    molto semplice risiede nel messaggio del profeta, ovvero che dobbiamo iniziare cambiando noi stessi nella prospettiva di cambiare il mondo attorno a noi. La scelta di rimanere al suo fianco durante la prova della crocifissione piuttosto che
    allontanarsi come fecero gli altri discepoli è un'altra differenza fondamentale. Dal contrasto che nel film emerge fra Maria e Pietro, è importante anche la questione del perdono: quando, successivamente, Gesù sarà apparso agli altri discepoli, tutti
    saranno d’accordo nel valutare questo evento come un messaggio di perdono"

    Il produttore Iain Canning:

    "Rooney porta una dote di tranquillità e grazia a Maria Maddalena. Non parla molto all’inizio del film perché il suo personaggio non è autorizzato a esprimersi, ma offre un grande contributo da attrice che percepisci come una fiamma che brucia pronta ad allargarsi a macchia d’olio. Rooney è riuscita a ottenere moltissimo con così poco a disposizione: si tratta inoltre di un ruolo molto fisico, in cui prende le redini della storia e diventa il cuore
    dell’inquadratura. Oltre a portare queste incredibili qualità, Rooney ha un fuoco che non aspetta altro di essere acceso, ed esattamente ciò di cui avevamo bisogno per il personaggio di Maria Maddalena"

    Pressbook:

    PRESSBOOK ITALIANO di MARIA MADDALENA

    Links:

    • Garth Davis (Regista)

    • Rooney Mara

    • Joaquin Phoenix

    • Chiwetel Ejiofor

    • Tahar Rahim

    • Denis Ménochet

    • Ariane Labed

    • Il miglior cinema dell'anno 2018/The best movies of 2018 Year (CineSpigolature)

    • DONNE SENZA UOMINI - INTERVISTA (ROUND TABLE) alla regista SHIRIN NESHAT (Interviste)

    1 | 2

    Galleria Video:

    Maria Maddalena - trailer 2

    Maria Maddalena - trailer

    Maria Maddalena - trailer (versione originale) - Mary Magdalene

    Maria Maddalena - clip 'Svegliati, Maddalena'

    Maria Maddalena - clip 'Battesimo'

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    Maria Maddalena - clip 'Insegnamenti diversi'

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