ARCHIVIO HOME PAGE

SPECIALI

FLASH NEWS

  • • Ultime News
  • • Archivio News
  • ANTEPRIME

    RITRATTI IN CELLULOIDE

    MOVIES & DVD

  • • In programmazione
  • • Di prossima uscita
  • • New Entry
  • • Archivio
  • • Blu-ray & Dvd
  • CINEMA & PITTURA

    CINESPIGOLATURE

    EVENTI

    TOP 20

  • • Films
  • • Attrici
  • • Attori
  • • Registi
  • LA REDAZIONE

    • Registi

    • Attori

    • Attrici

    • Personaggi

    • L'Intervista

    • Dietro le quinte

    The Bikeriders

    New Entry - Il regista, sceneggiatore e soggettista Jeff Nichols ha rivelato che da cinque ..

    Civil War

    Aggiornamenti freschi di giornata! (16 Aprile 2024) - Nel nuovo action drama ambientato in un ..

    Cattiverie a domicilio

    Aggiornamenti freschi di giornata! (16 Aprile 2024) - Olivia Colman e Jessie Buckley - di ..

    Fly Me To The Moon: Le due facce della luna

    New Entry - Una storia d'amore ambientata negli anni Sessanta, durante la corsa allo spazio ..

    Untitled Noah Baumbach

    New Entry - Riprese a Montalcino (Siena) Toscana-Italia (Aprile 2024) ..

    Mothers' Instinct

    New Entry - Jessica Chastain (Gli occhi di Tammy Faye, Zero Dark City, The Help) ..

    Home Page > Movies & DVD > The Dinner

    THE DINNER

    Seconde visioni - Cinema sotto le stelle: 'Summer 2017' - Dalla 67. Berlinale (9-19 Febbraio 2017 - Uscito al cinema il 18 Maggio - RECENSIONE ITALIANA e PREVIEW in ENGLISH by Owen Gleiberman (www.variety.com)

    "Pone una domanda durissima. Cosa fareste se i vostri figli avessero commesso un crimine orribile? Fino a che punto vi spingereste per proteggerli?... Il cibo è un elemento di assurdità ed è proprio questo il punto. Mentre la vita di queste persone sta andando in pezzi, viene loro offerto pane di segale. Le portate sono in realtà gli step narrativi della storia... Durante la serata i personaggi si rivelano molto diversi da ciò che sembrano all’inizio. Ognuno nasconde qualcosa. Infine si arriva ad un punto in cui non c'è più nulla di nascosto: tutto è esposto, visibile (Stan/Gere) Crede di poter mettere tutti davanti al fatto compiuto risolvendo la situazione, ma la serata andrà diversamente... Si sentono con le spalle al muro e vogliono difendere ciò che hanno, conservare il loro status quo, la loro posizione nella vita. Diranno qualunque cosa in quella situazione. È scioccante e terribile ma è quello che spesso facciamo: disumanizzare le altre persone al fine di preservare ciò che vogliamo per noi stessi. È una caratteristica umana terribile, ma è molto comune... Ci diciamo che siamo brave persone che fanno scelte giuste e che agiscono nobilmente se le circostanze lo richiedono. Ma questa storia mette nella terribile situazione di ignorare tutto questo, perché l’impulso primario di un genitore è quello di proteggere i propri figli. Non c'è un vero lieto fine quando ci si trova combattuti tra agire secondo moralità e proteggere i propri figli. Ho sentito persone dire senza esitazione che non metterebbero mai in pericolo il proprio figlio, non lo abbandonerebbero mai, persino ucciderebbero per lui. Si diventa molto emotivi su questo argomento. Credo che uno dei motivi per cui il libro ha avuto così tanto successo è perché tocca aspetti viscerali di ognuno di noi"
    Lo sceneggiatore e regista Oren Moverman

    (The Dinner; USA 2016; Thriller-dramedy satirico; 120'; Produz.: Blackbird/ChubbCo Film/Code Red; Distribuz.: Videa - CDE)

    Locandina italiana The Dinner

    Rating by
    Celluloid Portraits:



    See Synopsis

    Titolo in italiano: The Dinner

    Titolo in lingua originale: The Dinner

    Anno di produzione: 2016

    Anno di uscita: 2017

    Regia: Oren Moverman

    Sceneggiatura: Oren Moverman

    Soggetto: Dall'omonimo romanzo di Herman Koch: in Italia edito da Neri Pozza nella Collana Bloom con il titolo La cena. Romanzo peraltro già adattato in Het Diner di Menno Meyjes e ne I nostri ragazzi di Ivano De Matteo.

    Cast: Richard Gere (Stan Lohman)
    Laura Linney (Claire Lohman)
    Steve Coogan (Paul Lohman)
    Rebecca Hall (Katelyn Lohman)
    Chloë Sevigny (Barbara Lohman)
    Charlie Plummer (Michael Lohman)
    Michael Chernus (Dylan Heinz)
    Seamus Davey-Fitzpatrick (Rick Lohman)
    Onika Day (Moriah - Donna senzatetto)

    Musica: Rachel Fox (supervisore)

    Costumi: Catherine George

    Scenografia: Kelly McGehee

    Fotografia: Bobby Bukowski

    Montaggio: Alex Hall

    Makeup: LuAnn Claps (direttrice)

    Casting: Jodi Angstreich, Maribeth Fox e Laura Rosenthal

    Scheda film aggiornata al: 10 Agosto 2017

    Sinossi:

    In breve:

    Il film ha come protagoniste due coppie di genitori che si incontrano a cena in un ristorante per discutere del futuro dei loro figli, due amici quindicenni assolutamente normali fin quando una sera dopo una festa, un po' brilli, non picchiano, fino ad uccidere, una senzatetto.

    The Dinner inizia con Paul e Claire Lohman (Coogan, Linney) che si preparano per una cena con il fratello politico di Paul, Stan (Gere), e sua moglie Barbara (Hall). Esistono già tensioni tra i due fratelli - Stan è una celebrità dalla lingua sciolta, che è favorito nella corsa a governatore, mentre Paul ha un chip sulla spalla (che al momento non funziona). Ma, man mano che la serata in un ristorante chic va avanti, segreti oscuri emergono sui loro rispettivi figli. Un mostruoso crimine è stato commesso dai ragazzi Lohman, e le due coppie sono divise su come gestire la situazione.

    In dettaglio:

    Una cena tra due fratelli con le rispettive mogli in un ristorante di lusso fa venire a galla un orribile segreto. The Dinner diventa una bomba ad orologeria, perfettamente congegnata, che distruggerà per sempre,
    nel tempo che va dall’antipasto al dessert, la vita di ognuno dei protagonisti.

    Stan Lohman (Richard Gere), membro del Congresso in corsa per la carica di governatore, accompagnato dalla giovane moglie Katelyn (Rebecca Hall), invita a cena in uno dei ristoranti più esclusivi della città suo fratello minore Paul (Steve Coogan) e la moglie Claire (Laura Linney). Quella che sembra essere una normale riunione familiare, rivela da subito dei rapporti tesi tra i commensali. In particolar modo i due fratelli sembrano essere molto diversi tra loro: da una parte Stan, politico navigato dai modi cordiali ed il sorriso rassicurante, dall’altra Paul che cela la sua inquietudine e la sua fragilità dietro un sarcasmo aggressivo. La tensione tra i due ha radici molto lontane, infatti sin dall’infanzia Paul prova risentimento nei confronti del fratello maggiore che ritiene abbia sempre ricevuto maggiori attenzioni da parte dei genitori. Paul, insegnante di storia con sussidio di invalidità a seguito di un esaurimento nervoso, soffre molto la posizione di Stan, apprezzato membro del Congresso e uomo di successo, e sfrutta ogni pretesto per attaccare suo fratello e il mondo che rappresenta. Tuttavia la cena si rivela essere un incontro forzato per discutere di un terribile crimine commesso dai rispettivi figli, Michael e Rick, entrambi adolescenti e molto amici tra loro. I due ragazzi hanno dato fuoco ad una senzatetto, caricando su internet il video del feroce atto goliardico. La loro identità non è ancora stata rivelata, nonostante il video sia di dominio nazionale. I quattro genitori si trovano di fronte ad un doloroso dilemma morale: proteggere i propri ragazzi insabbiando la verità o agire secondo giustizia e denunciare i propri figli? Portata dopo portata, i rapporti già tesi si frantumano e svelano i veri volti dei quattro protagonisti. Ognuno di loro rivela fino a che punto è disposto ad arrivare per proteggere chi ama, restituendo una rappresentazione feroce della natura selvaggia dell’uomo, ben celata sotto la superficie delle convenzioni sociali e delle apparenze borghesi.

    Synopsis:

    A look at how far parents will go to protect their children. Feature film based on a novel by Herman Koch.

    The Dinner starts as Paul and Claire Lohman (Coogan, Linney) get ready for a dinner with Paul’s politician brother Stan (Gere), and his wife Barbara (Hall). Tensions already exist between the two brothers — Stan is a smooth-talking celebrity who is the favorite to win the governor’s race, while Paul has a chip on his shoulder and is currently not working. But, as the evening in a chic restaurant progresses, dark secrets emerge about their respective children. A monstrous crime has been committed by the Lohman kids, and the two couples are divided about how to handle the situation.

    Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)

    Arriva almeno terzo il The Dinner di Oren Moverman (Oltre le regole-The Messenger, Gli invisibili-Time Out of Mind). All'omonimo romanzo di Herman Koch - edito in Italia da Neri Pozza nella Collana Bloom con il titolo La cena - si erano già ispirati Menno Meyjes per Het Diner e il nostrano Ivano De Matteo per I nostri ragazzi. E non c'è da meravigliarsi se, appena pubblicato nel 2009, il romanzo è diventato un best seller internazionale, tradotto e stampato in più di cinquanta paesi. Il magistrale racconto poneva sul piatto una portata che scottava allora e forse ancor più oggi, riassumibile nell'unica, durissima domanda espressa dallo stesso sceneggiatore e regista Moverman: "Cosa fareste se i vostri figli avessero commesso un crimine orribile? Fino a che punto vi spingereste per proteggerli?" E non si dice del bullismo da quattro soldi. Si dice di molestare una senzatetto, di pestarla ben bene prima

    di darle fuoco e di farne un video. Una realtà da cronaca nera da primo piano stampa, per quanto non siano stati identificati i responsabili. Incidente o atto inqualificabile? Quale confine? Quale morale? E soprattutto, quale responsabilità genitoriale?

    The Dinner di Oren Moverman riprende questo indigesto impasto utilizzando ingredienti di base che rappresentano una garanzia. Quando metti in campo due coppie di genitori come il Paul di Steve Coogan (Philomena) con la Claire di Laura Linney (Schegge di paura, The Truman Show, La famiglia Savage), lo Stan di Richard Gere (qui alla sua seconda collaborazione con Moverman dopo Gli invisibili), fratello maggiore di Paul e politico di successo in ascesa, con la nuova giovane moglie Katelyn di Rebecca Hall (The Town, 1921: Il mistero di Rookford, Regali da uno sconosciuto-The Gift), vai sul sicuro. Se poi i personaggi sono forgiati al tornio della complessità per eccellenza che ne fanno dei

    microcosmi sfaccettati e pungenti come se fossero vestiti di spine - ed è questo il caso - appare chiaro che l'attenzione dello spettatore è presto assicurata. Moverman si spinge oltre ed ordisce la sua 'cena infernale' con una partitura in capitoli che vanno a coincidere con le portate della cena stessa. L'unica vena ironico-sarcastica in un dramma a tutto tondo, ideale per far venir la voglia di seppellirlo sotto una coltre di cenere piuttosto che affrontarlo alla luce del sole. Quel genere di visione oscura che potrebbe apparentare il derivato The Dinner di Moverman dal romanzo di Herman Koch ad opere come L’amore bugiardo (Gone Girl) che David Fincher ha tratto dalle pagine di Gillian Flynn (anche sceneggiatrice del film) o a Il dio del massacro della scrittrice e drammaturga francese Yasmina Reza. Finestre aperte su un dibattito illimitato.

    E' più che evidente che l'elegante cena in un ristorante esclusivo

    che riunisce questi illustri commensali, di fatto del tutto riluttanti - vedi le premesse con Coogan e Linney - oltre la pelle d'uovo delle apparenze fatte di convenevoli di circostanza, non ha il cibo come attrattiva primaria. E questo a dispetto delle prolisse ed ostentate spiegazioni delle raffinate prelibatezze di ogni ricetta esclusiva servita in pompa magna. Così Aperitivo, Antipasto, Portata Principale, Formaggi, Dessert e Digestivo, sono le portate che vanno ad incarnare gli step narrativi della storia stessa, qui riproposta in The Dinner. E proprio l'assurdo contrasto tra questa sorta di cibo degli dei e la vita dei commensali che sta andando in pezzi - in una situazione che ricorda per certi versi il mitico Parenti serpenti di Mario Monicelli - fornisce il miglior condimento. A render ancor più 'piccante' l'incontro, a complicare ancor più la tessitura del dramma, è la scelta registica di frazionare ulteriormente il filo narrativo

    anche in seno ad ognuna delle singole portate/capitolo, accostando tra loro in modo strategico le svariate tessere di vita dei singoli personaggi raccolte in flashback e in tempo reale. Un avanti e indietro che può risultare a tratti sfiancante e non è sempre limpidissimo. E' il caso delle esasperate digressioni a cavallo dell'ossessione di Paul/Coogan per la Guerra Civile appuntata sulla sanguinosa battaglia di Gettysburg, in Pennsylvania.

    C'è d'altra parte un altro risvolto narrativo, molto ambizioso, una sorta di sfida, che ha portato invece la regia sul podio della vittoria: la messa in campo della voce fuori campo come riflessione intima del personaggio che coinvolge anche lo spettatore. E, sorpresa, sorpresa, a rubare la scena persino ad un mostro sacro dell'interpretazione come Richard Gere - fermo restando che tutti qui si portano in vetta senza problemi di altitudine - è Steve Coogan con il suo Paul, la cui comica verbosità, dall'alto

    della follia del personaggio con qualche problemino nervoso-mentale, risulta alimentata da una sceneggiatura ben levigata alla lama che affila in modo da acquisire il taglio netto e deciso. L'aspetto più intrigante e ben riuscito è il suo risentimento nei confronti del fratello maggiore Stan (Gere), uomo di indiscusso successo, rispettato membro del Congresso in corsa per la carica di governatore. Motivo di animosità e risentimento che si porta avanti fin dall'infanzia, esplorato a più riprese nel film fino a porgerne un ritratto compiuto.

    Un modo come un altro per rivelare a poco a poco il vero volto dell'intero mosaico. Il modo più plateale ed intimo ad un tempo per alimentare il dilemma di un dramma che nessuno ha voglia di condividere, fatta eccezione per lo Stan di Gere. Ognuno di loro ha molto da perdere sul piano personale a seconda della direzione che deciderà di prendere, mentre la corda si fa

    sempre più tesa sull'onda di tutte le interruzioni che tirano questa 'cena forzata' oltremodo per le lunghe. Così, velo dopo velo, scemano le buone maniere, il controllo delle emozioni e delle parole, finché le maschere del perbenismo non si frantumano del tutto. Pane al pane e vino al vino, i quattro rancorosi parenti, dovranno decidere se e come tenersi la patata bollente tra le mani che, se anche la gettassero, non potrebbe che lasciare l'indelebile segno della scottatura. In ballo c'è il loro futuro tanto quanto, e soprattutto, il futuro dei loro figli. Quale futuro sarà il paradossalmente frettoloso finale a rivelarlo. Una scheggia veloce e indolore che, proprio per questo, potrebbe risultare agghiacciante.

    Secondo commento critico (a cura di Owen Gleiberman, www.variety.com)

    Richard Gere, Laura Linney, Steve Coogan, and Rebecca Hall make a riveting quartet in Oren Moverman's adaptation of the Herman Koch novel about a dark-hearted dinner gathering.

    “The Dinner†has a catchy atmosphere of disturbance. Written and directed by Oren Moverman, and adapted from the best-selling novel by Herman Koch (first published in the Netherlands in 2009), the film ultimately descends from the genre invented by “Who’s Afraid of Virginia Woolf?†Two couples assemble for a “civilized†get-together — dinner and drinks, conversation that starts off as relatively polite. But as the evening wears on, they reveal themselves (or maybe peel themselves, layer by layer) until the hidden violence at the core of their civility stands naked.

    The last time this was tried in a movie, in Roman Polanski’s “God of Carnage†(2011), the staging was OK, but the play itself was awful — a chain of contrivances that just

    got loopier. Koch’s novel is a far more captivating work, and Moverman, the gifted director of “Rampart†and “The Messenger,†is a shrewd naturalistic showman who knows how to portray the intensity of psychological damage without overhyping it. “The Dinner†has the ominous verve of a thriller: It starts off as a movie about four people having dinner at an absurdly fancy restaurant, but it leaps into flashbacks, digressions, emotional byways. It’s still, at heart, a concoction, but a tricky and riveting one, and it’s got a handful of highly resonant things to say about privilege, family, mental illness, and a society in which not giving a damn — about anyone — has begun to evolve into a respectable point of view. Driven by a quartet of powerhouse performances, “The Dinner,†if given the right handling, could find a niche among specialty-market moviegoers who like their carnage served with a

    sophisticated sting.

    The movie shifts the action from the book’s Amsterdam setting to an unnamed American city, but it retains the design of a novel that has hypnotized readers around the world. Paul Lohman (Steve Coogan), the central figure, and also the most troubled and high-strung, is a caustic misanthrope, a former high-school history teacher who thinks he’s a loser (in this case, a self-fulfilling prophecy). To him, the Battle of Gettysburg isn’t just a chapter of war — it’s a metaphor for life. Paul grew up in the shadow of his older brother, the handsome glad-hander Stan (Richard Gere), a U.S. congressman who’s in the middle of what looks like a successful run for governor. The two men are meeting, along with their wives, at one of those insanely posh destination restaurants in which food is treated as a postmodern art form. This particular establishment is housed in a mansion

    — inside, it’s all burnished wood and plush couches, shot with a honeyed candlelit romantic glow by the great cinematographer Bobby Bukowski.

    Before the meet-up, we peek in on Paul and his wife, Claire (Laura Linney), so that we can adjust to the toxic wit of his scalding masochistic cynicism. Coogan has always played characters with a comic edge, but here it isn’t just his English accent that’s gone, replaced by a kind of stunted American bluntness; the wisps of humor have been melted down as well, into something too dark to be laughed at. Paul is the kind of pill who stakes everything on his “integrity,†which means that he’s constantly saying what he believes, even if that means putting down everyone around him. He thinks he’s speaking bitter truths, but really he’s just dragging everyone into his cave of miserablism. His 16-year-old son, Michael (Charlie Plummer), has nothing but

    contempt for him, and his wife treats him like a wounded bird who needs constant tending. One’s response to “The Dinner†will hinge on whether you go for Coogan’s clipped, hostile performance, which some may find mannered. I thought it was magnetic: an honest portrait of a wrecked soul — and one who, as we learn, has crossed the line (and quite believably) into mental illness.

    In the restaurant, Paul can’t stop making cracks about the obsequious waiters, the foo-foo absurdity of the dishes (a live garden served with rosemary from Oregon, sauce poured out of gourds). He’s right, in a sense, to skewer this playpen of the one percent, but he’s also a borderline head case who uses his social critique defensively, to stop himself from existing in the moment. Besides, the real tension derives from the situation they’ve all come together to talk about. It has to do with

    their sons, who on a recent drunken evening approached an ATM booth with a decrepit homeless woman sleeping inside and did something very, very bad. The way the film creeps up to this event might seem hokey, except that the incident, in its casual terror, is all too authentic. Moverman leaves it to the audience to piece together that Michael is really acting out his father’s rage.

    So what, exactly, is to be done? Michael, along with his cousin, committed a crime, but should they be revealed and punished, or should the crime be covered up, even as an anonymous video clip of it (with their identities shrouded) goes up on YouTube? The dramatic power of “The Dinner†is that the movie refuses to come down on either side, and that makes the debate an arresting one. It’s Stan, the politician devoted to public image, who thinks that all must be

    revealed; he’s out to purge, in one fell swoop, the illness of his family. But the women think differently: his wife, Katelyn, played by Rebecca Hall as a trophy wife who knows she’s a trophy wife (and seems all the more sympathetic because of it), and is not about to give up everything she married this man of power for; and Claire, played by Linney in a stupendous performance, as a loving woman of primal maternal instinct who is also shocking in her self-delusion.

    “The Dinner†is a portrait of the hidden muck, and even the quivers of insanity, that can run through the most “normal†of families. There’s certainly a touch of gimmickry in the film’s design — the fact that it’s a glorified four-hander, in which these embattled adults play the truth game with their own souls. Yet Moverman balances the potential for staginess with his flowing cinematic bravura;

    he keeps surprising you, and he gives the drama a dash of poison elegance. His last film, “Time Out of Mind†(starring Gere as a homeless man), had more humanity that storytelling energy, but “The Dinner†marks a return to form for a filmmaker who’s an underhanded expert at exposing the darkness in his characters’ hearts and getting the audience to feel that, yes, it’s their darkness too.

    Pressbook:

    PRESSBOOK ITALIANO di THE DINNER

    Links:

    • Oren Moverman (Regista)

    • Laura Linney

    • Richard Gere

    • Rebecca Hall

    • Steve Coogan

    • Chloë Sevigny

    1| 2

    Galleria Video:

    The Dinner - trailer

    The Dinner - trailer (versione originale)

    The Dinner - clip 'La cosa più importante è il futuro di mio figlio'

    The Dinner - clip 'Io vorrei che tutti potessero essere felici'

    The Dinner - clip 'La famiglia non è politica'

    The Dinner - clip 'È una faccenda privata, e resterà privata'

    The Dinner - clip 'Non deciderai il futuro di mio figlio'

    TOP 20

    Dai il tuo voto


    <- torna alla pagina Movies & DVD

    Ex Machina

    I ‘RECUPERATI’ di ‘CelluloidPortraits’ - RECENSIONE - VINCITORE di 1 Premio OSCAR ai ..

    Cento domeniche

    I ‘RECUPERATI’ di ‘CelluloidPortraits’ - RECENSIONE - Dalla 18. Festa del Cinema di ..

    Ghostbusters: Minaccia Glaciale

    RECENSIONE in ANTEPRIMA - Dall'11 Aprile

    "Quello che ho imparato entrando in questo mondo ..

    Highwaymen - L'ultima imboscata

    I ‘RECUPERATI’ di ‘CelluloidPortraits’ - RECENSIONE - Un film drammatico sui Texas Ranger che ..

    Argylle - La super spia

    Dal 12 Aprile su Disney+ - RECENSIONE - Tra le varie spie, letterarie - l'Argylle ..

    Priscilla

    RECENSIONE in ANTEPRIMA - Da Venezia 80.: Coppa Volpi a Cailee Spaeny - ..

    Erano ragazzi in barca

    RECENSIONE in ANTEPRIMA - George Clooney torna alla regia con biopic sportivo degli anni Trenta ..