Regia: Marcello Macchia (In arte Maccio Capatonda)
Sceneggiatura:
Marcello Macchia, Marco Alessi, Sergio Spaccavento, Daniele Grigolo, Danilo Carlani e Luigi Luciano
Soggetto: Marcello Macchia, Marco Alessi e Sergio Spaccavento
Cast: Marcello Macchia-in arte Maccio Capatonda (Giulio Verme/Antonino Verme/Mariottide) Luigi Luciano-in arte Herbert Ballerina (Alfonzo/Filomena Leccamuli/Passante di professione) Enrico Venti-in arte Ivo Avido (Pippo/Tamarro/Buttafuori) Lavinia Longhi (Franca) Barbara Tabita (Sharon) Franco Mari-in arte Rupert Sciamenna (Cartelloni) Gabriella Franchini (Rita Levati Mocassini) Francesco Sblendorio (Ermanno Calcinacci) Rodolfo d’Andrea (Rodolfo Purtroppi) Matteo Bossofin (Il Peggiore) Adelaide Manselli-in arte Anna Pannocchia (Marinella Sgarri) Nino Frassica Raul Cremona Andrea Scanzi Pierluigi Pardo Cast completo
Lo Zoo di 105
Musica: Fabio Gargiulo e Chris Costa
Costumi: Elena Matilde Cavallaro (makeup); Elisabetta Flotta (acconciature)
Surreale e' il termine più appropriato per descrivere Italiano medio, primo lungometraggio di Maccio Capatonda, nome d'arte di Marcello Macchia, attore e filmaker conosciuto dal pubblico per i suoi sketch comici che andavano all'interno del programma tv Mai dire... della Gialappa.
Il film racconta la storia di Giulio Verme bambino prodigio, ignorato dai genitori tele dipendenti che, per cercare una sua strada, diventa un ambientalista convinto e coerente. Da adulto vive con Franca, una ragazza occhialuta che crede "nel salvare il mondo" e nelle giuste cause e parte spesso per missioni in Africa. Durante uno di questi viaggi della fidanzata, Giulio incontra per caso un suo vecchio compagno di scuola abbastanza picchiatello che gli da' una pasticca miracolosa che lo smuove dalla sua vita abitudinaria e noiosa sempre ancorata a principi giusti ma frustranti. Il potere della pasticca è quello di non usare più il 20% dell'intelligenza ma solo il 2%.
Così il protagonista scopre una nuova vita e comincia a fare tutto quello che ha sempre criticato e osteggiato. Quindi lascia a casa la sua vecchia bici e gira con un macchinone altamente inquinante, frequenta discoteche trash, comincia a fare sesso sfrenato con improbabili ragazzotte molto truccate, molto arrampicate su tacchi a spillo e molto poco vestite con capini dai colori sgargianti.
Tanta ironia e presa in giro di quelli che sono i peggiori valori dell'italiano medio senza etica o coscienza. Il film affronta temi scottanti e scomodi con toni scherzosi al limite della parodia, della follia senza paura di andare contro il politically correct con un'ironia che in alcuni momenti rasenta il grottesco e rischia di diventare volgare. I vari personaggi, interpretati dai due attori principali, sono irriverenti, volutamente caricaturali e paradossali.
Italiano medio è un film sprezzante, dalla comicità demenziale, che racconta di un italiano frustrato. Italiano medio è un
lungometraggio che critica profondamente pur rimanendo leggero, ironico e sopra le righe.
Il film esce giovedì 29 gennaio con ben 400 copie infatti è una bella scommessa della Medusa e degli stessi Capatonda e Herbert Ballerina, alias Luigi Luciano, che dal mondo televisivo e del web si confrontano per la prima volta con il pubblico cinematografico.