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    TRUTH - IL PREZZO DELLA VERITA': DEBUTTO ALLA REGIA DI IMPEGNO POLITICO PER JAMES VANDERBILT, LO SCENEGGIATORE DI 'ZODIAC' E DI ENTRAMBI GLI 'SCRIPT' DI 'THE AMAZING SPIDER-MAN'

    Dalla X. Festa del Cinema di Roma - RECENSIONE - Dal 17 MARZO

    "Questo film racconta cosa è successo alla libera informazione, come e perché è successo, e perché dovrebbe preoccuparvi... La nostra forma di governo dovrebbe essere dalla parte della gente e della gente, e funziona solamente se le persone sanno esattamente quello che accade. E’ questa la missione di un giornalista: scoprire e raccontare quello che coloro che sono al potere non vogliono che si sappia, ciò che vogliono tenere nascosto. Questo è possibile solo se i giornalisti possono operare in un sistema che sostiene l’indipendenza e l’integrità... Non ho bisogno di conferme o di redenzione. Provo una grande passione per quello che faccio a livello professionale, l’ho sempre avuta e ancora ce l’ho. Ma se la nostra storia può aiutare anche un solo giornalista a ribellarsi contro interferenze e intimidazioni, se può servire anche a un solo spettatore a capire quanto siano importanti i notiziari, se può aiutare anche un solo elettore a votare coloro che possano proteggere la democrazia e il giornalismo da coloro che vogliono imprigionarli, allora ne sarà valsa la pena"
    L'ex conduttore della CBS News Dan Rather

    "Il cinema e il giornalismo rappresentano modi diversi di raccontare una storia. Sono cresciuto con 'Tutti Gli Uomini del Presidente' ed ho scritto e co-prodotto 'Zodiac', e sono sempre stato molto attratto da quello che accade nelle redazioni giornalistiche. Quando esplode una nuova storia a 60 Minutes, come succede? Come nasce tutto?... Siamo passati dall’essere un Paese dove il disaccordo è accettato, all'oltraggio quando qualcuno esprime un punto di vista diverso, con la gente che si urla contro. L'intenzione del film non è mai stata quella di provare che la Mapes e Rather avessero ragione o torto riguardo alla storia. Così come 'Tutti Gli Uomini del Presidente' non parla di Richard Nixon, questo film non parla di George W. Bush... Catturare il caos e l'intensità di una redazione televisiva sotto stress per l’avvicinarsi di una scadenza è stato come girare un film in un sottomarino: c’è un manipolo di persone tutte assieme in una scatola di sardine, e tutti parlano un loro linguaggio arcano, ma il film non si sofferma a spiegare punto per punto... Sapevo come chiunque altro dello scandalo della CBS, ma quando lessi il pezzo, capii di non sapere cosa fosse effettivamente successo dietro alle telecamere. Cinematograficamente immaginai di andare dietro alle quinte, e di vivere la cosa attraverso gli occhi di alcuni giornalisti veterani"
    Il regista e sceneggiatore James Vanderbilt

    (Truth; AUSTRALIA/USA 2015; Drammatico; 121'; Produz.: Echo Lake Entertainment/Mythology Entertainment/RatPac Entertainment; Distribuz.: Lucky Red)

    Locandina italiana Truth - Il prezzo della verità

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    Celluloid Portraits:



    SYNOPSIS

    Titolo in italiano: Truth - Il prezzo della verità

    Titolo in lingua originale: Truth

    Anno di produzione: 2015

    Anno di uscita: 2016

    Regia: James Vanderbilt

    Sceneggiatura: James Vanderbilt

    Soggetto: Ispirato al dramma politico di Dan Rather, tratto dalle Memorie di Mary Mapes.

    La pellicola si ispira al libro Truth and Duty: The Press, the President and the Privilege of Power, scritto dalla giornalista e produttrice televisiva Mary Mapes (nel film interpretata da Cate Blanchett) che per anni ha lavorato alla trasmissione della CBS “60 minutes”, al fianco del noto anchorman Dan Rather (nel film interpretato da Robert Redford).

    I PERSONAGGI

    Lo staff di 60 Minutes II

    Dan Rather ha lavorato presso la CBS News per 40 anni ed è stato conduttore di CBS Evening News per 24 anni, dal 1981 al 2005.

    Mary Mapes è stata produttrice della CBS News e collaboratrice di Dan Rather per 15 anni. Ha vinto un Peabody Award nel 2005 per aver prodotto il segmento della CBS News che ha rivelato al pubblico la storia degli abusi nella prigione militare irachena di Abu Ghraib.

    Andrew Heyward è stato Presidente della CBS News dal 1996 al 2005.

    Josh Howard è stato produttore esecutivo dell’edizione di 60 Minutes II Wednesday. Howard precedentemente aveva già lavorato presso la CBS per vent’anni.

    Betsy West è stata vice presidente senior di CBS News nel periodo 1998-2005; si occupava di sovraintendere i programmi 60 Minutes e 48 Hours.

    Mary Murphy è stata produttore senior di 60 Minutes II.

    Il Team Investigativo della Mapes

    Il Tenente Colonnello Roger Charles ha prestato servizio nel Corpo della Marina durante la Guerra in Vietnam, ed ha lavorato come consulente militare e investigatore per 60 Minutes e per la CBS News. E’ stato uno dei responsabili della divulgazione della storia di Abu Ghraib.

    Mike Smith giornalista e ricercatore freelance che aveva già lavorato assieme alla Mapes e seguiva la storia ‘Bush-Guard’ da anni.

    Lucy Scott professoressa di giornalismo e ricercatrice freelance che ha lavorato come produttrice associata nella storia Bush-Guard.

    I Contatti della Storia Bush-Guard

    Ben Barnes Ex presidente della Camera dei Comuni del Texas ai tempi dell’entrata di George W. Bush nella Guardia Nazionale del Texas nel 1968. Barnes è stato Vice Governatore del Texas nel periodo 1969-1973.

    Bill Burkett allevatore del Texas ed ex Tenente Colonnello della Guardia Nazionale dell'Aeronautica del Texas. E’ la fonte dei documenti Killian.

    Tenente Colonnello Jerry B. Killian, deceduto ai tempi dello scandalo raccontato in TRUTH, era l’ufficiale comandante del 111° Squadrone Fighter Interceptor di George W. Bush a Houston.

    Maggiore Generale Robert Hodges ex comandante della Guardia Nazionale dell'Aeronautica del Texas e diretto superiore di Killian.

    Robert Strong responsabile della Guardia Nazionale dell'Aeronautica del Texas ad Austin, ai tempi del servizio di Bush nella Guardia.

    La Commissione Indipendente

    Richard Thornburgh co-presidente della commissione. Thornburgh è stato Ministro della Giustizia degli Stati Uniti sotto la presidenza di George W. Bush, dal 1988 al 1991.

    Lou Boccardi co-presidente della commissione assieme a Thornburgh. E’ stato Presidente e Amministratore Delegato della Associated Press (AP) dal 1985 e fino al suo pensionamento nel 2003.

    Richard Hibey avvocato di Mary Mapes ai tempi in cui apparve di fronte alla commissione.

    Cast: Cate Blanchett (Mary Mapes)
    Robert Redford (Dan Rather)
    Dennis Quaid (Colonnello Roger Charles)
    Elisabeth Moss (Lucy Scott)
    Bruce Greenwood (Andrew Heyward)
    John Benjamin Hickey (Mark Wrolstad)
    Topher Grace (Mike Smith)
    David Lyons (Josh Howard)
    Dermot Mulroney (Lawrence Lanpher)
    Rachael Blake (Betsy West)
    Andrew McFarlane (Dick Hibey)
    Natalie Saleeba (Mary Murphy)
    Stacy Keach (Tenente Colonnello Bill Burkett)
    Noni Hazlehurst (Nicki Burkett)
    Connor Burke (Robert Mapes)

    Musica: Brian Tyler

    Costumi: Amanda Neale

    Scenografia: Fiona Crombie

    Fotografia: Mandy Walker

    Montaggio: Richard Francis-Bruce

    Casting: Nikki Barrett e John Papsidera

    Scheda film aggiornata al: 08 Aprile 2016

    Sinossi:

    IN BREVE:

    Il film si incentra sul reportage del 2004 di Dan Rather mandato in onda sulla CBS dal titolo 60 Minutes Mercoledì, in merito ad una serie di appunti critici del record di servizio Texas Air National Guard del presidente George W. Bush, scoperto negli archivi dell'ex comandante del presidente. L'autenticità di tali documenti è stata messa in discussione, tanto da lasciar supporre che le note fossero false.

    IN DETTAGLIO:

    La mattina del 9 settembre 2004 la produttrice della CBS News MARY MAPES (Cate Blanchett) aveva tutte le ragioni per essere orgogliosa del suo servizio giornalistico. Ma alla fine di quella giornata, lei, la CBS News, e il famoso conduttore della CBS News DAN RATHER (Robert Redford), furono messi a dura prova.
    La sera precedente, 60 Minutes II aveva mandato in onda un reportage investigativo, prodotto dalla Mapes e presentato da Rather, nel corso del quale venivano rivelate delle prove secondo cui il Presidente George W. Bush aveva trascurato il suo dovere nel periodo in cui prestava servizio come pilota nella Guardia Nazionale dell'Aeronautica del Texas, dal 1968 al 1974.
    Ma a pochi giorni dallo scandalo, i registri del servizio militare di Bush smisero di essere al centro dell’attenzione dei media e del pubblico, e da quel momento in poi, furono 60 Minutes, la Mapes e Rather a passare sotto alla lente di ingrandimento; i documenti a supporto della loro inchiesta furono denunciati come falsi, e lo staff di 60 Minutes fu accusato di cattivo giornalismo.
    Come è mai possibile che l’attenzione si sia spostata sui giornalisti che misero in questione la versione ufficiale della storia? Come è possibile che dei dettagli futili, come il carattere utilizzato nei documenti, le interruzioni di linea, o gli apici divennero apparentemente più importanti del fatto che il Presidente avesse (oppure no) trascurato i suoi obblighi militari? Integrità e indipendenza giornalistica furono forse irrimediabilmente messe da parte nei consigli di amministrazione e nelle redazioni?

    SYNOPSIS:

    A behind-the-scenes look at news anchor Dan Rather during his final days at C.B.S. News when he broadcast a damaging report about how President Bush relied on privilege and family connections to avoid fighting in the Viet Nam War.

    The film will center on Dan Rather’s 2004 report on CBS’ “60 Minutes Wednesday” about a series of memos critical of President George W. Bush’s Texas Air National Guard service record that had been discovered in the files of the president’s former commanding officer. The authenticity of those documents was called into question, which led to claims that the memos were forgeries.

    Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)

    Giornalismo investigativo e potere. Giornalismo investigativo e politica. Giornalismo investigativo e verità.

    Ecco il trittico strutturale che accomuna Il caso Spotlight a Truth. In entrambi i casi la verità, ricercata per diverse ragioni e su diverse sponde, ha un vero e proprio dedalo di rischi e un prezzo alto da pagare, in corresponsione alla posta in gioco, altrettanto imponente. In entrambi i casi il giornalismo investigativo scoperchia una pentola in ebollizione che scotta tanto quanto la verità liquefatta che ne deborda. In entrambi i casi si tenta di gettare cenere sul focolaio incendiato dalla stampa. In entrambi i casi la verità si fa traslucida e, riconosciuta o negata, viene sempre a galla. Il prezzo da pagare varia da caso a caso. Si direbbe che lo staff dell'inchiesta giornalistica in Spotlight abbia avuto più fortuna di quello in Truth, dove la verità è costata il posto di lavoro a dirigenti della CBS

    e del programma incriminato '60 minutes'. Dicesi della giornalista e produttrice televisiva Mary Mapes (autrice del libro-riscatto Truth and Duty: The Press, the President and the Privilege of Power cui si ispira il film) trasposta sul grande schermo da una Cate Blanchett a tutto campo e a tutto tondo, combattente in prima linea al fianco di un Robert Redford sempre impeccabile, qui nei panni del leggendario anchorman Dan Rather, un grande della vecchia guardia, dunque in grado di contenere le vibrazioni emotive di chi si ritroverà di lì a poco ad incassare un colpo basso e immeritato. Un dittico professionale di rilievo, quello composto da Mary Mapes e Dan Rather, controbilanciato sul piano personale in un rapporto supplente di padre-figlia.

    Su Truth-Il prezzo della verità alitano venti di cinema anni Settanta: e se Tutti gli uomini del Presidente diretto dal compiantissimo Alan J. Pakula nel 1976 è un auto dichiarato

    modello ideale per lo sceneggiatore James Vanderbilt (Zodiac), qui con al suo debutto alla regia, figurarsi per Robert Redford, che ne è stato giovane protagonista al fianco di un altrettanto giovane Dustin Hoffman! Anni dopo (1999) Michael Mann cavalcava un altro capitolo di giornalismo d'inchiesta pure ispirato ad una storia vera e sempre incastonato nel programma dell'emittente CBS Sessanta minuti con Insider - Dietro la verità (The Insider). Pellicola con un cuore grandissimo che ha visto protagonisti Al Pacino nei panni del blasonato giornalista, cronista d'assalto, Lowell Bergman, e Russell Crowe in quelli del Dr. Jeffrey Wigand, già dirigente presso una delle principali aziende di tabacco statunitensi, testimone inizialmente riluttante di un'altra verità scandalo scottante in odore di insabbiamento. Un altro caso di altissimo prezzo da pagare ad un'altra scomoda, scomodissima, verità. Un altro caso di braccio di ferro tra potere privato e politica in onore di false verità da

    vendere a buon mercato all'opinione pubblica. E, tanto per restare 'dentro la notizia', sempre sulle spiagge televisive della CBS, come non citare Good Night and Good Luck? Alla sua seconda prova di regia, George Clooney - guarda caso figlio di Nick Clooney, ex anchorman e presentatore televisivo - scelse di portare sullo schermo la vera storia di Edward R. Murrow, famoso giornalista della CBS, per l'appunto, diventato celebre per aver divulgato la lista di proscrizione redatta dal senatore Joseph McCarthy, in cui vennero inseriti i nomi di tutti i sospettati di avere simpatie filo-comuniste (tema trattato specificamente in Trumbo da un altro punto di vista, dove d'altra parte la stampa, gioca come sempre un ruolo di focale importanza, e, seppure per altri versi, è temuta). Proprio con il Good Night and Good Luck di Clooney il Truth di Vanderbilt sembra tendere peraltro un invisibile filo di Arianna: nel primo caso

    il titolo del film celebrava la frase che il giornalista usava per salutare gli spettatori al termine del suo programma "See It Now", nel secondo, l'anchorman Dan/Redford era noto per concludere le sue dirette televisive con Coraggio. Un vezzo dismesso col tempo che, si direbbe, allegorico del coraggio che richiede la verità d'informazione senza compromessi.

    Come dire, altro scandalo, altra corsa, altro braccio di ferro, tra potere, politica e informazione in odore di verità data a fuoco e fiamme. Un nuovo scandalo popolarmente additato come il 'Caso Rathergate', vale a dire i fili aggrovigliati dell'ennesimo gomitolo aggrappato alla grande matassa dalla politica nei termini riassunti nella sinossi che segue:

    Nell'odierno Truth di Vanderbilt, 60 Minutes aveva mandato in onda un reportage investigativo, prodotto dalla Mapes e presentato da Rather, nel corso del quale venivano rivelate delle prove secondo cui il Presidente George W. Bush aveva trascurato il suo dovere nel periodo

    in cui prestava servizio come pilota nella Guardia Nazionale dell'Aeronautica del Texas, dal 1968 al 1974. Ma a pochi giorni dallo scandalo, i registri del servizio militare di Bush smisero di essere al centro dell’attenzione dei media e del pubblico, e da quel momento in poi, furono la Mapes e Rather con la loro inchiesta scoop trasmessa in 60 Minutes, a passare sotto alla lente di ingrandimento; i documenti a supporto della loro inchiesta furono denunciati come falsi, e lo staff di 60 Minutes fu accusato di cattivo giornalismo.

    Le due sedute in Commissione 'disciplinare' - mettiamola così per semplificare una sorta di insolente processo interno dal verdetto punitivo precostituito - che vedono nell'occhio del ciclone e protagonista pressoché assoluta la Mapes di Cate Blanchett, valgono l'intero film, alquanto piatto e farraginoso, soprattutto nella prima parte. Anche cavalcando lo sciacallaggio mediatico, e dei blogger interinali impegnati ad infangare pesantemente -

    le offese e gli insulti si sprecano all'insegna di un vero e proprio 'linciaggio'! - la prima responsabile produttrice dell'inchiesta e del programma televisivo, Mapes/Blanchett, si cerca di fatto troppo tardi di recuperare, nel terreno a lungo coltivato, la radice di un coinvolgimento profondo. Truth si affida quasi completamente a ricreare una mappa investigativa tecnica quanto un'operazione chirurgica, per quanto si apprezzi il tentativo di alleggerire il tutto con il concorso di un montaggio misurato sulla frequente assenza di sonoro in certi passaggi di dialogo diretto o trasmesso in tv, quello pronto a cedere il passo al protagonismo delle musiche magari coniugato con qualche scorcio di ralenti. Quindi, alla fine dei conti, sarà anche per il tema trattato, troppo invischiato nei loschi e nebulosi interstizi degli apparati istituzionali militari e della politica, per quanto attraverso le protagoniste dinamiche dell'inchiesta di investigazione giornalistica, ma, sul piano della resa cinematografica e dell'impatto

    emotivo - se togliessimo Cate Blanchett e Robert Redford il film probabilmente crollerebbe su se stesso - non si può dire che il Truth di Vanderbilt abbia sortito in un risultato neppure lontanamente prossimo allo Spotlight di McCarthy & Co.

    Neppure la maniera di raggiungere l'epilogo della vicenda, ricongiungendo la finzione alla realtà cui questa si è ispirata, scarta da un classicismo formale, peraltro a mio avviso un pò troppo abusato al cinema. E' la canonica manciata di didascalie scritte a celebrare l'amaro finale, appena sfumato sul grande schermo con il discorso di commiato televisivo di Dan/Redford, poi ripreso, in un silenzioso campo lungo, appoggiato alla balaustra di un balcone. L'invito alla condivisione di un'assorta riflessione che ha richiesto quel 'coraggio' che, se non ha dato titolo al film come nel caso del Good Night and Good Luck di Clooney, vi è comunque idealmente incorporato.

    Varrà comunque la pena riflettere,

    sia pure leggendo qualche didascalia con i titoli di coda, che "Dopo il licenziamento di Mary Mapes, CBS news vinse un Peapody per la sua inchiesta su Abu Ghraib. Quell'inchiesta è considerata uno dei capisaldi de giornalismo dell'ultimo decennio. Mary Mapes non lavora più nel giornalismo televisivo dal 2004". E che il vero Dan Rather, lo storico conduttore per 40 anni della CBS tra gli anchor più famosi del mondo, dopo quell'esperienza, sia stato indotto alle dimissioni. Ma non dalla ricerca della verità. Oggi Dan Rather è il presidente di "News and Guts" (notizie e fegato), una società di produzione indipendente da lui stesso fondata, specializzata in contenuti di non-fiction di alta qualità. Beh, 'notizie e fegato'! I migliori sinonimi di 'coraggio' in e per la verità d'informazione.

    Perle di sceneggiatura


    Bibliografia:

    Nota: Fonte - Patrick Frater, www.variety.com -

    Pressbook:

    PRESSBOOK COMPLETO in ITALIANO di TRUTH - IL PREZZO DELLA VERITA'

    Links:

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    Galleria Video:

    Truth-Il prezzo della verità - trailer

    Truth-Il prezzo della verità - trailer (versione originale) - Truth

    Truth-Il prezzo della verità - clip 'I documenti chiave'

    Truth-Il prezzo della verità - clip 'Il discorso di Andrew Heyward'

    Truth-Il prezzo della verità - clip 'Le parole di Matley'

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