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    MONEY MONSTER-L'ALTRA FACCIA DEL DENARO

    Seconde visioni - Cinema sotto le stelle: 'The Best of Summer 2016' - Tra i più attesi!!! - 69. Festival del Cinema di Cannes (11-22 Maggio 2016) - FUORI CONCORSO - RECENSIONE ITALIANA e PREVIEW in ENGLISH by ANDREW BARKER (www.variety.com) - (Uscito al cinema il 12 MAGGIO)

    "Il programma ‘Money Monster’ è decisamente ridicolo. È un bollettino finanziario intercalato da oggetti, video-clip, campanellini, fischi ed esaltazioni che Lee Gates nel tempo ha usato per spiegare al suo pubblico il mercato finanziario. Canta e balla con belle ragazze, indossa tanti diversi cappelli – e nel fare tutto ciò, dispensa consigli sulle azioni e sul mercato finanziario. Eppure in fondo, lui stesso è sepolto dalla depressione. E così, il film è l’inaspettata occasione per la sua redenzione".
    La regista Jodie Foster

    "È stata una bella sfida per noi. Oggigiorno siamo praticamente anestetizzati da tutto quello che vediamo in televisione e su internet, e quindi ricreare questa diretta televisiva è stato un modo sottile per commentare quanto accade quotidianamente".
    Il produttore Grant Heslov

    (Money Monster; USA 2015; Thriller drammatico; 98'; Produz.: Allegiance Theater/Smokehouse Pictures/Sony Pictures Entertainment (SPE)/TriStar Pictures/Village Roadshow Pictures; Distribuz.: Warner Bros. Pictures)

    Locandina italiana Money Monster - L'altra faccia del denaro

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    Celluloid Portraits:



    See SYNOPSIS

    Titolo in italiano: Money Monster - L'altra faccia del denaro

    Titolo in lingua originale: Money Monster

    Anno di produzione: 2015

    Anno di uscita: 2016

    Regia: Jodie Foster

    Sceneggiatura: Alan DiFiore, Jim Kouf e Jamie Linden

    Cast: George Clooney (Lee Gates)
    Julia Roberts (Patty Fenn)
    Dominic West (Walt Camby)
    Jack O'Connell (Kyle Budwell)
    Caitriona Balfe (Diane Lester)
    Giancarlo Esposito (Capitano Marcus Powell)
    Emily Meade (Molly)
    Olivia Luccardi (Arlene)
    Aly Mang (Ragazza di Wall Street)
    Chris Bauer (Tenente Nelson)
    Dennis Boutsikaris (James Goodloe)
    Grant Rosenmeyer (Dave)
    Christopher Denham (Ron Sprecher)
    Greta Lee (Amy Lin)
    Joseph D. Reitman (Manager Matty)
    Cast completo

    Musica: Michael Andrews e Dominic Lewis

    Costumi: Susan Lyall

    Scenografia: Kevin Thompson

    Fotografia: Matthew Libatique

    Montaggio: Matt Chesse

    Makeup: Björn Rehbein (capo dipartimento makeup); Kerrie Smith (capo dipartimento acconciature)

    Scheda film aggiornata al: 23 Luglio 2016

    Sinossi:

    IN BREVE:

    Lee Gates (George Clooney) è un venditore televisivo da strapazzo, il cui programma (intitolato "Money Monster") è un vero e proprio successo. I soldi li fa anche grazie ad una serie di investimenti suggeriti da un insider; almeno fino a quando invece un cattivo investimento lo mette nei guai: Kyle Budweell (Jack O'Connell), l'uomo vittima delle mire economiche di Gates, lo prende in ostaggio durante la trasmissione in tv minacciando di ucciderlo. Mentre il mondo sta a guardare, Gates dovrà cercare di rimanere in vita e scoprire la verità. Tutto avverrà anche grazie all'aiuto della produttrice dello show (Julia Roberts).

    SYNOPSIS:

    Lee Gates is a TV personality whose insider tips have made him the money guru of Wall Street. When Kyle loses all of his family's money on a bad tip, he holds Lee and his entire show hostage on air threatening to kill Lee if he does not get the stock up 24 and a half points before the bell. Ratings soar as the entire country tunes in to this media frenzy to find out just how much a man's life is worth. Meanwhile, the hostage situation sheds light on a possible scandal involving the company in question. With elements of Dog Day Afternoon and Network, Money Monster is a very timely piece in these economic times.

    Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)

    Non ci resta che prendere atto di un dato incontrovertibile: gli ambienti di Wall Street si vanno affermando quali vere e proprie fucine per Hollywood: ricche miniere di ispirazione per una girandola di vergogne da portare sul patibolo pubblico della celluloide e del digitale. Tra un pò non si conteranno più le pellicole variamente ispirate ai retroscena, tra cospirazioni, giochi sporchi, indebiti arricchimenti, speculazioni e manovre di ogni genere all'insegna del cinico profitto di pochi privilegiati. Una sorta di roulette russa dell'economia mondiale, insomma. Così, dopo la doppietta a distanza di Oliver Stone con Wall Street (1987) e Wall Street - Il denaro non dorme mai (2010), il Margin Call (2011) di J.C. Chandor, The Wolf of Wall Street di Martin Scorsese e Assalto a Wall Street di Uwe Boll, entrambi del 2013, o il più recente La grande scommessa (2015) di Adam McKay, tanto per citare pochi esempi tra

    i più famosi, anche Jodie Foster si è lasciata contaminare dal fascino ammaliatore - questa volta di una cospirazione delle borse - di Wall Street, e ha voluto scoprire davanti ai nostri occhi 'L'altra faccia del denaro' con Money Monster. Un dietro le quinte che decolla da tutt'altra parte: precisamente negli studi di un network televisivo, là dove va regolarmente in onda una alquanto bizzarra trasmissione, dedicata, per l'appunto, alla finanza. E' qui che è di casa il noto broker e celebre presentatore Lee Gates, di cui indossa gli abiti tragicomici George Clooney: uno che per tradurre agli spettatori il gergo finanziario fa largo uso di oggetti ed effetti sonori, balla mentre cerca di suggerire, urlando, gli investimenti più propizi. Insomma, fa del suo meglio per rendersi ridicolo, affiancato da immancabili 'veline', pur di accaparrarsi l'attenzione e purtroppo anche la fiducia, delle masse che seguono il piccolo schermo come una

    sorta di Bibbia quotidiana. Ma con il denaro c'è ben poco da scherzare. Soprattutto se c'è qualcuno che ci rimette il nodo del collo.

    Ci sarebbe poi un altro aspetto che, d'altra parte, rispetto al tracollo finanziario dei risparmi della gente comune, rischia di figurare come quello secondario, quando invece è la spina che va a porsi di traverso e a rendersi involontariamente responsabile del soffocamento. La metafora è tanto per dire che piuttosto che far spettacolo a cavallo dell'audience, ai catastrofici danni di una sincera, autentica informazione, serietà professionale del vero giornalismo imporrebbe inchieste, verifiche e cautela prima di fare cattiva informazione, incoraggiando con inaccettabile superficialità a fare passi falsi, senza preoccuparsi del reale stato delle cose e delle tragiche conseguenze. Vallo a dire allo showman televisivo Lee Gates! Un venditore da strapazzo nel programma di successo, il Money Monster del titolo del film, per il quale la ruota

    della fortuna e del successo hanno girato per il verso giusto almeno finché le sue predizioni ottimistiche su certe azioni in borsa non si rivelano una colossale bufala. Ma Lee Gates non è altro che un mattatore del piccolo schermo, pomposo e buffone, che non poteva trovare interprete migliore di George Clooney, cui non fanno difetto neppure personaggi di questo calibro. Anzi, Clooney si direbbe avere una certa esperienza in proposito, se si considera l'ottima scuola frequentata all'ombra dei fratelli Coen (Intolerable Cruelty - Prima ti sposo poi ti rovino, Burn After Reading-A prova di spia, Ave, Cesare!). Anche se in Money Monster, quella dell'esuberanza egocentrica per Lee Gates finisce per risultare una parentesi di avvio, un apostrofo in una parabola in cui domina l'inaspettata quanto obbligata presa di coscienza che lo riporterà di lì a breve sulla via maestra smarrita. E se il vecchio George sa bene come far

    respirare a pieni polmoni i suoi personaggi sul grande schermo, quando si trova a fianco una partner d'eccezione - oltre che atavica amica - come Julia Roberts -già al suo fianco in Ocean's Eleven e Twelve - qui tradotta nella produttrice e regista del programma Patty Fenn, allora le molecole della celluloide vibrano da sole di emozione pura. La loro chimica è del tutto naturale. In presa diretta. Esattamente come accade nello stesso studio televisivo su cui apre il film.

    Ma se tutto in Money Monster risulta facile e fluido come bere un bicchier d'acqua, senza nulla togliere a quel filo tensivo richiesto da un buon intrattenimento, lo si deve al taglio di regia. Una regia raffinata e colta che trasmette semplicità da un complicato e competente lavoro di combutta tecnica tra macchina da presa e telecamere, dove situazioni reali all'interno dello studio televisivo, location dominante, e presa diretta, danzano

    intrecciandosi con trasmissioni in collegamenti plurimi, con brevi incursioni in esterno, sposati tra loro in perfetto sincronismo ed armonia in un montaggio perfetto, all'ombra di una sceneggiatura che non si fa mancare qualche battuta umoristica ben assestata. Beh, c'è da dire che davanti e/o dietro le quinte della macchina da presa c'è una cineasta come Jodie Foster. Una che si è nutrita di ottimo cinema dalla nascita, abbeverandosi al latte d'asina, vero e proprio elisir di giovinezza, sia estetica che intellettiva, di Martin Scorsese (Taxi Driver), tanto per cominciare bene la discesa libera con gli sci ben allineati. E a questo punto della sua carriera sa bene come e dove condurre lo sguardo. Così i siparietti tragicomici del Lee Gates di Clooney sono ridotti al minimo e collocati proprio là dove serve, a scoperchiare la pentola che bolle in procinto di traboccare, le manovre della sicurezza con il necessario dispiegamento

    di forze di polizia sono centellinate senza alcuna concessione a vacue sequenze d'azione. E che dire di quel ragazzotto delle consegne, investitore distrutto e sconvolto che irrompe nello studio televisivo ponendo sotto sequestro la diretta e sotto tiro Gates/Clooney, Fenn/Roberts e l'intero staff a titolo di vendetta della personale e collettiva rovina finanziaria, ma soprattutto in cerca della verità? Quel ragazzotto - il Kyle di Jack O'Connell - è un mix, sia pure talora traballante, tra rabbia, ingenuità e disperazione, in bilico permanente tra imminente crollo emotivo e irreparabile misfatto. Sullo sfondo la Diane Lester di Caitriona Balfe e il Walt Camby di Dominic West, rispettivamente ufficio stampa e Amministratore Delegato del fondo d’investimento della Ibis Clear Capital, l'inaffondabile finanziaria di fatto affondata sotto ogni più rosea previsione. Scoprire come non sia affatto il caso di mettere sotto accusa per l'avvenuto crollo finanziario gli algoritmi di un programma informatico, è

    la parte climax del film in cui si incastonano come gioielli nelle loro montature le più improbabili alleanze, i più impensati punti di intesa, anche, ma non solo, sul filo di quell'auricolare che mantiene in costante contatto il Gates di Clooney - sotto il più ravvicinato tiro dell'improvvisato e sprovveduto terrorista - e la Fenn della Roberts. Tutto fluisce senza intoppi come un fiume nel suo letto naturale verso la foce nel mare aperto alla verità. E nessuno sarà più lo stesso quando la devastante esperienza porterà straordinariamente e finalmente sulle frequenze di un imprevisto capitolo di autentico, sincero e documentabile, impensabilmente ritrovato, giornalismo allo stato puro. Di schermo in schermo. In presa diretta. Senza sconti al prezzo da pagare!

    Secondo commento critico (a cura di ANDREW BARKER, www.variety.com)

    When you break apart the essential elements of “Money Monster,†Jodie Foster’s taut yet sporadically odd hostage drama, few of them seem to completely work. As an indictment of Wall Street chicanery, it’s largely toothless; as a pure thriller, it only quickens the pulse once or twice; as a conspiracy saga, its central mystery falls flat.

    Yet somehow the film hangs together surprisingly well, thanks to on-point performances from George Clooney and Julia Roberts, a sprinkle of obtuse humor and Foster’s streamlined direction, which takes style notes from the likes of “Dog Day Afternoon†and “Inside Man†in the service of a far more lightweight confection. It may not linger long in the memory after credits roll, and what multiplex audiences make of the film is anyone’s guess, but in a landscape short on no-frills grown-up entertainment, it’s worth the modest time investment.

    The film stars Clooney as cable news host Lee

    Gates. A transparent stand-in for Jim Cramer of CNBC’s “Mad Money,†Lee is a shameless self-promoter who deals out stock tips with the help of hip-hop backup dancers, wild costumes and a morning zoo assortment of goofy sound effects. His long-suffering producer Patty Fenn (Roberts) is planning to take a job across town, and as the station staff gets ready for the day’s live taping, Lee prepares for a particularly delicate tap-dancing routine.

    Ibis Clear Capital, a company whose stock Lee has been touting for months, somehow just lost $800 million of capital through unclear circumstances, and the company’s Irish corporate communications officer, Diane Lester (Caitriona Balfe) is standing by via satellite with talking points in hand. Any worries she might have of being grilled by Lee on camera are assuaged by Patty, who tells her, “We don’t do ‘gotcha’ journalism here. Hell, we don’t do journalism, period.â€

    Foster and editor Matt

    Chesse deftly capture the controlled chaos of live TV in the early going, cutting between the broadcast and the control booth, with Patty feeding Lee lines into his earpiece. (The decision to stage the film in an approximation of real-time pays off handsomely.) One gets so caught up in the ins-and-outs of the production that the presence of a hoodied deliveryman in the wings initially goes unnoticed, at least until he springs onto the set with a pistol in hand, taking the whole soundstage hostage.

    The interloper is Kyle Budwell (Jack O’Connell), a minimum wage-earning factotum from Queens, and with great haste he forces Lee into a bomb vest, clutching the dead-man’s switch in his hand. Kyle lost his entire savings due to Lee’s stock advice, and he threatens to scorch the whole studio unless Ibis gives him a satisfactory explanation of the “computer glitch†that sent its stock price tumbling.

    The

    film is at its best in these tense early scenes, as Kyle makes his case, Lee tries to use his mediagenic charm talk him down — generally making things much worse in the process — and Patty runs triage before her TV producer instincts kick in and she starts moving the cameras around for a better shot. The world watches the standoff on the small screen, an NYPD chief (Giancarlo Esposito) strategizes a SWAT raid, and Diane desperately tries to locate her boss, Ibis’ jet-setting CEO (Dominic West).

    As the standoff gets more and more involved, an increasing degree of preposterousness seeps into the proceedings, and Foster can’t keep up the pace she sets at the start. The ultimate resolution is a bit of a bust, and the late-game introduction of new plot elements like stoned Icelandic computer hackers feels like something out of a low-budget ’90s thriller. (Exactly how the

    subplot of a Lee underling test-driving a new erectile-dysfunction drug made it past the final cut is a mystery.) Credited to three screenwriters, the plot hurtles forward efficiently, but the film’s underlying metaphors are ultimately muddled, pulled in too many directions at once.

    Unlike last year’s “The Big Short,†“Money Monster’s†skewering of the financial industry is too superficial to draw any real blood, but it arrives at an unusually relevant historical juncture. With two very different populist voter uprisings lifting the presidential candidacies of Bernie Sanders and Donald Trump, one could see Lee as an appropriately fatuous proxy for the out-of-touch punditocracy that failed to predict them, too wrapped up in the inside-baseball shadow plays of finance and politics to realize how profoundly policies and market dips affect real people.

    But Clooney’s performance lifts the character above a mere straw man. Lee is obviously a clown, a thrice-divorced shuck-and-jive infotainer who

    seems as surprised as anyone to learn his advice was ever taken seriously. (He’s introduced while texting on the toilet, and Foster gives a nod to his casual sexism when he guilelessly refers to a CCO as “the PR girl.â€) But in Clooney’s hands, he’s hardly a villain, and as broad as the performance gets, the actor smartly underplays its overall arc, as this master B.S. artist slowly realizes there are levels of doublespeak and skullduggery that even he can’t abide.

    As the end-of-his-rope hijacker, O’Connell lays the blustery outer-borough shtick on a bit thick, while Roberts holds the screen well despite being confined to a control panel for most of the film. (Given how much of her dialogue is delivered via Lee’s earpiece, hers is almost a voice-over role.) Yet the show is almost stolen entirely by Emily Meade as Kyle’s pregnant girlfriend, brought in by police to attempt an

    intervention that takes a hilarious left turn. And perhaps that’s appropriate: a well-played minor character walking away with a well-crafted, yet ultimately minor movie.

    Perle di sceneggiatura


    Pressbook:

    PRESSBOOK COMPLETO in ITALIANO di MONEY MONSTER - L'ALTRA FACCIA DEL DENARO

    Links:

    • Jodie Foster (Regista)

    • Julia Roberts

    • George Clooney

    • Dominic West

    • Aaron Yoo

    • Caitriona Balfe

    • Jack O'Connell

    • 69. Festival del Cinema di Cannes (11-22 Maggio 2016) - MONEY MONSTER - INTERVISTA alla regista JODIE FOSTER (A cura di Rebecca Ford, The Hollywood Reporter) (Interviste)

    • 69. Festival del Cinema di Cannes (11-22 Maggio 2016) - Dalla Croisette alla sala cinematografica: arriva il 12 Maggio 'MONEY MONSTER - L'ALTRA FACCIA DEL DENARO' diretto da JODIE FOSTER. Il thriller drammatico vede protagonisti GEORGE CLOONEY e JULIA ROBERTS (Anteprime)

    • Money Monster - L'altra faccia del denaro (BLU-RAY + DVD)

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    Money Monster-L'altra faccia del denaro - trailer

    Money Monster-L'altra faccia del denaro - trailer (versione originale) - Money Monster

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